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Autore: Ladyoftherainbow    12/12/2015    2 recensioni
Comunicazione importante della W|C|K|D
Il test è finalmente terminato. Abbiamo la cura. I corpi dei membri ‘morti’ sono stati rimesti in azione. Sono già stati rimessi in comando della propria mente. Possiamo spedirli a Paradiso come era stato promesso.
Ava Paige.
E se in realtà i morti, non fossero morti? Se la tecnologia avanzata della W|C|K|D avesse fatto in modo di creare un corpo esattamente uguale al loro e controllarlo attraverso la loro mente, mentre loro erano tranquillamente vivi e vegeti in un laboratorio segreto della W|C|K|D?
THOMINEWT
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Minho, Newt, Nuovo personaggio, Thomas, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Mpreg
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Era troppo semplice a questo punto sperare che l’intera isola non si fosse accorta del fatto che qualcosa stesse succedendo. Qualcosa riguardante Thomas.

Era a questo che pensava Newt, sdraiato accanto a Thomas. Minho era sdraiato dall’altro lato, ma anche senza guardarlo, il biondo sapeva che il ragazzo non era addormentato. Chissà a cosa stava pensando?

Ovviamente Newt avrebbe potuto chiederglielo, ma era preoccupato. Era preoccupato per Thomas e le condizioni in cui avrebbe potuto partorire. Il biondo non ricordava molto del tempo prima delle radiazioni solari, ma sapeva che l’igiene era fondamentale affinchè un parto riuscisse bene. E senza offesa per i MedJacks, ma la loro infiermeria non era un granché.

Era pulita e spazzata regolarmente, su di questo nessun dubbio. Ma l’igiene degli strumenti che utilizzavano… meh. Le siringhe erano contate, quindi venivano sterilizzate, pulite e riutilizzate, il che aveva ben poco di igienico. Utilizzavano normale alcol per pulire le ferite, il che probabilmente non era una delle migliori idee.

Newt si stava ancora scervellando sullo stato dell’infermiera quando il suono di qualcuno che bussava impazientemente alla porta risuonò all’interno della stanza.

Newt vide Minho alzarsi a sedere sul letto, un’espressione attenta e grave sul volto. Anche senza alzarsi o aprire la porta, sembrava che Minho avesse intuito già chi era alla porta.

Newt lo fissò, confuso e curioso al tempo stesso, ma il moro scosse la testa, alzandosi in piedi. Thomas era ancora addormentato, il suo respiro calmo e leggero.

Newt rimase seduto dov’era, e osservò l’asiatico camminare verso la porta. Minho aprì la porta e il suo volto assunse un’espressione infastidita il momento in cui i suoi occhi finirono sulla persona davanti a lui. “Martin.” Fece Minho.

Newt notò la persona davanti a lui. Era un uomo di mezz’età dai capelli rossi. Ma tipo rosso fuoco. Quasi dello stesso colore del ragazzo di qualche giorno prima. Gli occhi erano azzurri ed aveva un’espressione schifata in volto.

“Minho. L’intera isola sa quello che è successo. Sappiamo tutto su di te… e sul quell’altro ragazzino con cui condividi la stanza.” I suoi occhi saettarono su Newt e Thomas. “Ed è disgustoso il fatto che l’altro ragazzo sia…” non terminò la frase, prima di alzare il volto su di lui di nuovo. Il suo volto aveva un’espressione disgustata e vittoriosa. “Ho indetto una riunione dell’isola per finire questa disgustosa faccenda e mettervi apposto.”

Senza alcuna altra parola si girò e se ne andò.

Minho si volse all’interno della stanza, un’espressione corrucciata sul volto. “Odio quell’uomo.” Annunciò il ragazzo, mentre afferrava le proprie scarpe e se le infilava. Newt copiò i suoi movimenti senza nemmeno aspettare che Minho dicesse qualcosa.

“Che cosa pensi che voglia?” chiese il biondo, sistemando la coperta su di Thomas. Il moro non si destò.

Minho fece un cenno a Jeff, che era appena entrato nella stanza, prima di volgersi a Newt. “Uno, quell’uomo mi odia. Odia me, Jorge, Brenda, Aris e Thomas perché siamo più giovani di lui, ma nonostante ciò, la gente si fida più di noi che di chiunque altro.” Scosse le spalle. “Non sono certo di sapere che gli è preso questa volta.”

Quando Minho e Newt arrivarono al centro della Radura, gli isolani di Paradise erano già seduti, in attesa del loro arrivo. Brenda aveva un’espressione gravemente preoccupata, e Daphne sembrava afflitta mentre si sedeva accanto a Gally. Martin le lanciò un’occhiataccia.

Jorge rivolse un sorriso sornione all’arrivo dei due, ma tornò serio immediatamente. “Vedo che avete deciso di farvi vedere, muchachos.”

Minho roteò gli occhi, sedendosi accanto a Jorge. Newt esitò qualche secondo, prima di sedersi accanto a Gally, ad una ragionevole distanza dai Capi dell’Isola. Fidanzati o no, Newt era un isolano/radunaio come gli altri ora.

Martin iniziò subito a parlare. “Minho è gay.” Fece, dritto al punto.

Minho si irrigidì accanto a Jorge, mentre gli altri Radunai non si mossero. Rimasero a fissare Martin in attesa che dicesse qualcos’altro.

Il 75% dei Radunai era omosessuale. Duh? Non è molto semplice passare 3 anni in un Labirinto senza alcuna possibilità di avere sesso. Anche il 25% dei radunai non omosessuale era per lo meno bisessuale o pansessuale. Non era una grande notizia.

Gli Isolani, gli Immuni salvati, non sembrarono prenderla tutti normalmente. Alcuni di loro sembrarono sorpresi, ma oltremodo, completamente okay con la notizia. Una parte di loro sembrò perplessa, mentre la maggioranza sembrava schifata.

Jorge fissò Martin con un sopracciglio inarcato. “E con questo?” richiese.

Martin sbuffò. “L’ AIDS e molte altre malattie si sono diffuse con il sesso omosessuale.” Newt notò Brenda scuotere la testa e fissarlo come se fosse un’idiota. “Non mi sorprenderebbe che anche l’Eruzione possa essere trasmessa allo stesso modo.”

Jorge sembrava irritato. “Minho è Immune, Martin.” Disse spazientito.

Martin lo ignorò. “E sapete tutti qual è la cosa peggiore?” i suoi occhi brillavano di cattiveria, e Newt sapeva quello che l’uomo stava per dire. Lo sapeva, ma non aveva idea di come fermarlo. Rimase in silenzio ad ascoltarlo. “Minho ha non uno, ma ben due compagni. E uno di loro sta portando in grembo un Abominio.”

L’intera radura rimase in silenzio, gli occhi fissi su Minho. Alcuni di loro stavano fissando anche Newt, e il biondo poteva sentire lo sguardo di Alby tra di loro.

Martin continuò. “Dobbiamo fermare quell’essere prima che nasca. Dobbiamo uccidere Thomas.”

Questa volta, nessuno rimase in silenzio. L’intera Radura scoppiò in urla e gridi, mentre lo sguardo di Minho si fissava su Martin, rabbia cieca sul suo volto.

Brenda si alzò su uno dei tavoli della Radura, ignorando i lamenti di Frypan. “SILENZIO!” Gridò la bionda. Nessuno fiatò. Il suo sguardo si fissò su Martin. “Non ho mai sentito tante cazzate uscire dalle labbra di qualcuno. Non osare toccare Thomas o Minho o Newt o il bimbo. Non è un Abominio. È semplicemente un bambino.”

Martin si alzò a sua volta e la fissò, indignato. “Come lo sai? Avanti, Brenda. Questo è qualcosa che non è mai successo prima. Non puoi sapere cosa sta crescendo nel ventre di Thomas.”

Brenda rimase a fissarlo, incapace di formulare una frase.

Newt fissò l’umo con odio. Qualcosa successe. In quel momento si ripromise che mai e poi mai avrebbe permesso a qualcuno come Martin o a chiunque, di mettere un dito su Thomas. O sul bambino.

Si mosse finchè si trovava davanti all’uomo, poi parlò, con deliberata lentezza. “Osa toccare Tommy con le tue disgustose mani e giuro che non vedrai mai più la luce del sole.” Fece.

Martin fece un passo indietro. Poi fece un verso di scherno. “Non rimarrò in questa radura dove proteggete la crescita di un Abominio e siete a favore di relazioni poligamiche omosessuali.”

Frypan lo guardò con una smorfia. “Di che caspio sta parlando? Ha per caso mangiato un vocabolario?”

Martin si volse verso il resto di Radunai. “Chiunque sia con me, venga con me. Creeremo la nostra Radura da qualche altra parte.” Guardò Newt negli occhi. “Se pensi di spaventarmi, biondino… riprovaci quando non sei un checca del cazzo.” Fece, sprezzante.

Newt non sapeva cosa ‘checca’ o ‘cazzo’ significasse, ma il tono non suggeriva nulla di buono. Nonostante ciò, non si mosse, e rimase a fissarlo con espressione di sfida.

Fu quasi un pugno allo stomaco quando almeno la metà degli Isolani decise di seguire Martin nei boschi. Ma quando Brenda e Teresa gli misero una mano ciascuna sulla spalla, non poté che sorridere. Loro avrebbero protetto Thomas a qualsiasi costo.

Angolo autrice

HEY! SCUSATE AVEVO GLI ESAMI! Comunque mancano tre capitoli circa alla fine della storia yay!

   
 
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