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Autore: kamy    12/12/2015    2 recensioni
Una serie di situazioni vissute sia da Howard Stark che dal figlio Tony. Le differenze del loro modo di viverle.
Scritta a quatto mani con Lady Atena.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringranzio anche solo chi legge.
Premessa: Howard è uno stregone bianco e Tony è uno stregone nero. Dr. Strange ha cercato di addestrare entrambi.
Scritta sentendo: Monster di Skillet.



Cap.1 Dr. Strange

POV HOWARD

Strange affondò nella poltrona, grattandosi il pizzetto. Guardò Howard seduto davanti a una roccia, che la fissava.
"Non devi studiarla, devi distruggerla" sussurrò.
Howard arricciò il naso alzando il capo, storse il labbro.
“Beh, perdonami se te lo dico, ma lo trovo stupido”.
Prese in mano la roccia, rigirandosela nella mano.
Le iridi azzurre degli occhi di Strange divennero cerulee.
"Ai miei tempi bisognava distruggere delle pietre che non esistevano. Quella è reale, almeno" ribatté Strange. Si passò la mano tra i capelli mori, facendo ricadere una ciocca ingrigita davanti al viso e sorrise al più giovane.
"In ogni caso, concentrare l'energia in una sola mano,
permette che la potenza venga regolata. Tu sei come un fiume in piena, dobbiamo fare in modo che, invece, l'acqua passi per un rubinetto" spiegò. Allungò l'altra mano e fece apparire una fiammella blu sul palmo.
"Concentrati e colpisci, senza modificare la realtà circostante e senza far esplodere tutto. Tendi a rendere ogni cosa esplosiva, invece dovrebbe essere qualcosa che controlli 'tu', non che ti controlla" spiegò.
Howard roteò gli occhi, passò la pietra da una mano all'altra e sogghignò arricciando il naso.
“Lo sai, sarebbe davvero molto utile se io non volessi diventare un costruttore d'armi”.
Strange roteò gli occhi ed allungò le gambe.
"Devi usare il tuo genio, non i tuoi poteri" ribatté.
Howard espirò pesantemente dal naso, strinse il pugno contro la pietra arrossandosi le dita.
“Mi stai chiedendo di non usare delle doti che ho per natura, se non come dici tu?” domandò.
Assottigliò lo sguardo, la pietra nel suo pugno esplose disperdendo schegge nella stanza e Howard si alzò, assottigliò le labbra.
“Scordatelo”.
Strange si alzò in piedi, le schegge di pietra gli volarono contro. Un cerchio di energia azzurra gli apparve davanti, mandando in frantumi i resti della roccia.
"Come vedi, non sai controllarti. Non sono doti, se non sai usarle senza distruggere tutto" ribatté atono.
Howard alzò il mento, arricciò il labbro.
“Vedremo” lo sfidò.
Si voltò di scatto ed uscì dalla stanza.

**************

POV TONY

"No, Tony, per l'ultima volta, non mi sono tinto i capelli" disse Strange. Lo Stark davanti a lui era piegato e gli osservava i capelli. Gli porse la roccia e gliela indicò.
"Ora, vuoi concentrarti su questa?" chiese.
Tony sbuffò, ondeggiò sul posto arricciando il naso.
“Non crede che l'età della pietra sia un po' superata?”.
Strange gli prese la mano e gli mise la roccia nella sua.
"Devi sfogare la tua potenza o finirai per perdere il controllo. Distruggere questa è il primo passo" spiegò.
Tony guardò la pietra, ne carezzò il bordo con il pollice, strinse le labbra e scosse il capo.
“Non posso”.
Porse la pietra a Strange, lo guardò.
“Mi stai chiedendo di usare delle doti naturali che neanche voglio, per fare qualcosa che ho sempre evitato”.
Sospirò.
“Costruire armi, distruggere ... non è mai stato la mia vita“.
Strange lo guardò in volto e gli sorrise.
"Sai cosa facciamo? Creiamo una pietra fatta di magia, così quando la distruggi, si ricrea subito. Ed appena impari a controllare la tua mole di potenza, iniziamo a creare cose. Ti va?" chiese. Gli tolse la pietra dalle mani, stringendola al petto.
Tony batté le palpebre, strinse le gambe incrociandole e arricciò il naso.
“Pensavo fosse importante non modificare la realtà e incanalare la mia energia”.
Indicò la pietra con la mano, ondeggiò le dita ruotando il polso.
“Sicuro che è ok se non la faccio esplodere?“.
"Mentre distruggi una pietra inesistente, devi ugualmente evitare di modificare la realtà intorno. Anzi è più difficile, perché non devi modificare nemmeno la pietra stessa. Per ora, incanaleremo così l'energia" rispose Strange.
Tony si alzò, sorrise e gli porse la mano.
“Grazie mille, doc“.
  
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