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Autore: Gnarly    12/12/2015    2 recensioni
[Gray+Nuovo Personaggio]
Hikari è tante cose: sbadata, studiosa, talvolta svogliata, intelligente, divertente ma, soprattutto, Hikari è normale. O almeno lo era prima di trovare un volantino incantato che l'ha trasportata in un universo in cui la magia regna sovrana. In questo mondo così diverso da quello in cui è abituata a vivere, stringerà nuove amicizie con personaggi piuttosto ambigui. Già, sto parlando proprio di Gray, Natsu, Lucy, Erza, l'inimitabile Happy e chi più ne ha più ne metta!
Riuscirà la nostra eroina a tornare nel mondo da lei tanto amato, oppure si adatterà alle nuove circostanze?
Dal testo:
«Hai davvero intenzione di restare a Fiore? Con... con noi?» la voce di Gray era spezzata. Non si era mai sentito così speranzoso, così vivo.
La risposta di Hikari non tardò ad arrivare. In quel momento era il suo cuore a parlare, non la sua mente. La famosa lotta cuore-cervello ormai era terminata, in lei. «Sto bene qui. Con voi. Con te
Bastarono quelle parole per scogliere il cuore di Gray, da anni internato in un'armatura di ghiaccio per non soffrire, come un fiore ibernato.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- 1 - Ali di Fata
Una ragazza dai capelli dello stesso colore della neve le portò una tazza di caffè sorridendole, per poi rifugiarsi nuovamente dietro al bancone del bar con una rivista in mano. Hikari riuscì solamente a scorgere l’immagine di copertina: era proprio lei, in bikini. Era di una bellezza spaventosa, così semplice e ingenua ma che al tempo stesso ti lasciava senza fiato.
«Il suo nome è Mirajane, anche noi la chiamiamo Mira per… comodità, suppongo» spiegò Lucy con una voce talmente dolce che spinse Hikari a chiedersi se non ci fosse qualcosa sotto tutta quella disponibilità.
«Ricordi come sei arrivata qui?» chiese una voce dura alle sue spalle, facendola sobbalzare. Non appena si girò per poco non le mancò il fiato: una donna, anche lei più o meno della sua stessa età, dai capelli rossi con indosso un’armatura di ferro. In quel momento gli unici suoi pensieri furono: “Possibile che tutte le ragazze in questo maledetto posto sono delle fighe assurde?” e “Perché sta indossando un’armatura?”.
«Erza…» la rimproverò Lucy scuotendo la testa, con un’espressione tra il divertito e l’esasperazione.
«Oh, scusa» disse la ragazza appena arrivata, arrossendo. «Io sono Erza Scarlett. Adesso: ricordi come sei arrivata qui?»
Una risata scappò dalla bocca di Mirajane, che si portò le mani alle labbra per tentare di sopprimerla.
«In realtà non lo so» asserì Hikari, completamente sincera. «Ho trovato questo volantino mentre tornavo a casa» si portò una mano nella tasca del giubbotto azzurro che indossava da cui estrasse il foglietto, che poi mostrò alle tre ragazze. «L’ho fatto tradurre da mia madre, che conosce praticamente tutte le lingue del mondo, dopodiché l’ho letto ad alta voce e sono stata risucchiata da una luce che mi ha condotta qui.»
«Locationing» fu l’unica parola che Erza pronunciò, persa fra i suoi pensieri. Non ebbe il tempo di spiegare nulla, perché un tornado azzurro le travolse e poggiò le mani sul tavolo intorno al quale erano riunite. «QUALCUNO HA FORSE DETTO “TRADURRE”?» urlò una ragazza minuta dai capelli azzurri, a caschetto, con gli occhiali che le stavano per cadere a terra a causa della furia con cui è corsa vicino al gruppo.
«Levy-chan!» urlò Lucy ridendo, per poi correre ad abbracciare la sua amica. «Abbiamo già risolto, tranquilla, non serve il tuo aiuto.»
«Oh. Che peccato» disse la ragazza con un tono pieno di delusione, per poi tornarsene da dove era venuta.
«Locationing» ripeté Erza, con lo sguardo fisso nel vuoto. «È un tipo di magia che solo pochi maghi riescono ad attivare. Questo incantesimo viene utilizzato per trasportare una persona, un oggetto o un qualsiasi corpo vivente o non in un altro universo.»
Hikari spalancò la bocca e per poco gli occhi non le uscirono fuori dalle orbite. «Incantesimo? Maghi? ALTRO UNIVERSO?» Dopo tutto quello che aveva visto queste parole non avrebbero dovuto farle alcun effetto, eppure rimase basita al sentirle.
«Vuol dire che da dove vieni tu non esiste la magia?» chiese Lucy come se stesse provando pena per la nuova arrivata.
«Certo che no!» esclamò quest’ultima, ancora sconvolta dalle notizie appena ricevute. «Come torno a casa? Devo avvisare mia mamma! Io non… okay, adesso chiudo gli occhi e una volta riaperti mi ritroverò nella mia camera.» Fece come aveva detto, ma una volta rialzate le palpebre lo scenario non era affatto cambiato: diverse persone, che oramai avevo perso l’interesse per la-ragazza-che-si-è-materializzata-nel-bel-mezzo-della-gilda, sedute ai tavoli stavano chiacchierando, sorseggiando un qualche liquido a Hikari sconosciuto.
«Dammi un pizzicotto! Dammi un pizzicotto!» urlò lei alla bionda, che era sconcertata dalla sua reazione.
«Credo che tu debba calmarti» Erza le poggiò un braccio sulla spalla, con fare protettivo.
«Calmarmi? CALMARMI? COME FACCIO A CALMARMI IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE?» Sapeva che molto probabilmente in quel momento tutti l’avevano scambiata per una pazza scappata dal manicomio ma proprio non riusciva a controllare le sue emozioni.
«E smettila di urlare» ordinò una voce maschile, che in qualsiasi altro momento Hikari avrebbe trovato sensuale, alle sue spalle.
«NON STO URLANDO!» Dopo essersi resa conto che forse aveva un tantino alzato il tono di voce, cercò di rimoderarsi. «Non sto urlando.»
Il ragazzo che qualche secondo prima aveva parlato le si parò davanti: era lo stesso che nel momento in cui aveva ripreso conoscenza si era messo davanti a lei senza maglietta. Fortunatamente – o sfortunatamente, dipende dai punti di vista – quella volta se l’era ricordata. “Magari la strigliata di Lucy gli ha fatto bene” pensò divertita Hikari tra sé e sé.
«Adesso va meglio» disse infine, sedendosi dalla parte opposta del tavolo. «Avete capito cos’è successo?»
«Ha letto un Manuale Incantato, cosa che l’ha spedita nel nostro mondo.»
Il ragazzo, che scoprì si chiamava Gray grazie alle ripetute riprese di Lucy – “Gray, smettila di congelare il tavolo!”, “La vuoi finire di cercare di toglierti la maglietta, Gray?” –, si portò una mano tra i capelli, tirandoli indietro.
«Ehm… cos’è un Manuale Incantato?» chiese Hikari con tono scocciato, ritenendo fosse ovvia la sua ignoranza più totale sull’argomento.
«È questo» disse Erza prendendo in mano il volantino. «Una poesia che può sembrare innocua ma che cela un grande potere.»
«Okay. E… come faccio a ritornare nel mio mondo? Voglio dire, esisterà pur un modo per farlo, no?»
Erza e Gray si scambiarono uno sguardo comprensivo, che equivaleva a un “poverina, glielo diciamo o no?”, questa volta escludendo anche Lucy.
«Pronto? Ci sono anche io! Vi ricordate, la ragazza che è arrivata solo cinque mesi fa a Fairy Tail» asserì lei frustata dal fatto che ancora non conoscesse tutti gli argomenti riguardanti la magia.
«L’unico modo per spezzare l’incantesimo è trovare il mago che l’ha lanciato e chiedergli come infrangerlo. Normalmente nei Manuali Incantati c’è sempre scritto come farlo, ma questo… non spiega assolutamente nulla!» esclamò Gray, sbattendo il palmo della mano contro la fronte.
«Perfetto! C’è scritto chi ha lanciato l’incantesimo?» una luce di speranza attraversò gli occhi di Hikari, che si sporse in avanti verso il moro.
«Coran. È l’unico nome citato nel Manuale.»
«Coran? Solo Coran? Non c’è un indirizzo o il nome di una città? Cosa ci facciamo di un nome?»
«Il vecchietto dovrebbe conoscerlo. Lui conosce tutti!» disse Gray, fermamente convinto di quello che aveva appena detto.
«Il vecchietto?» possibile che nessuno si rendeva conto che lei non sapeva assolutamente nulla di quello che stavano dicendo?
«Sì, il Master Makarov.»
«Ahhh, il nano?»
Gray scoppiò a ridere per la buffaggine con cui la ragazza capì a chi lui si stesse riferendo: le si spalancarono gli occhi e la sua bocca si aprì così tanto che pensava gli si sarebbe staccata la mascella.
«Esatto, lui.»
«E allora che aspettiamo? Andiamo dal nano!» Hikari si alzò con così tanta enfasi che butto a terra la sedia, scatenando una risata generale dalle persone che erano riunite intorno a lei.
Lucy, Erza, Gray e Happy – “possibile che questo gatto volante sia ovunque?” – si diressero verso l’ufficio del Master, interrotti dallo stesso ragazzo dai capelli rosa che si era presentato a Hikari come Natsu. «Cooooosa? Avevate intenzione di accettare un incarico senza di me?» chiese incrociando le braccia con fare arrabbiato.
«Non è come pensi…» Lucy si portò una mano alla testa, massaggiandosi le tempie. «Dobbiamo aiutare questa ragazza a tornare nel suo mondo.»
Sul volto di Hikari un sorriso involontario increspò le sue labbra: quei ragazzi non sapevano assolutamente nulla di lei, eppure erano disposti ad aiutarla.
«Quindi avete scoperto chi è e da dove viene?» domandò il rosato, curioso.
«Sì, ti spiegheremo tutto dopo» Erza fece un gesto di congedo con la mano, come per fargli capire che in quel momento la cosa più urgente fosse parlare con Makarov.
Entrati nella stanza in cui il Master si trovava, il team al completo si dispose in fila dinanzi a lui.
«Cosa c’è? Non vedete che sto firman-» si interruppe non appena vide la nuova arrivata. «Mia cara, vedo che ti sei ripresa!» le sue labbra si allargano fino a formare un grande sorriso.
«Perlomeno adesso riesco a reggermi in piedi» scherzò lei, tentando di alleggerire la situazione. Il risultato non fu quello sperato, però, perché l’espressione del Master divenne più cupa. Solo dopo capì che non fu colpa della sua battuta, ma a causa quello che stava succedendo al suo corpo.
I suoi contorni avevano iniziato a emanare una flebile luce che man mano che il tempo passava diventava sempre più intensa. Il dolore arrivò dopo: una fitta lancinante all’altezza delle scapole, come se la stessero trafiggendo con due grandi pali di ferro.
Cadde a terra, piegata in due dal dolore, in preda alle convulsioni. Poi svenne.
Quando riprese conoscenza le immagini che i suoi occhi registravano erano confuse e dai contorni poco nitidi. Ebbe una sensazione di déjà vu: tante persone riunite in torno a lei, questa volta con un’espressione preoccupata, che la fissavano intensamente. Sentì dire da una voce maschile, probabilmente appartenente al Master: “Sapevo che prima o poi sarebbe successo”.
«Hikari, come stai?» domandò Lucy con voce angosciata. «Vuoi che ti porti dell’acqua?»
La ragazza dai capelli ramati scosse la testa: tutto quello di cui aveva bisogno in quel momento era sentirsi dire che tutto sarebbe andato bene. E che non sarebbe più svenuta.
«Non sono svenuta mai così tante volte in un solo giorno» sbuffò lei, causando risatine sparse in tutta la stanza e un sorriso da parte del Master.
«Era questione di secondi prima che la tua natura magica venisse fuori» asserì lui con un’espressione pensierosa.
«La mia natura magica? Non ho alcun tipo di potere. Provengo da un mondo in cui la magia esiste soltanto delle favole!» replicò lei, giustamente confusa.
Makarov sorrise nuovamente, anche se questa volta i suoi occhi erano carichi di apprensione. «Qualsiasi essere vivente che attraversa un portale per poi precipitare in un mondo in cui le regole sono dettate dalla magia si trasforma in quello che sarebbe stato se fosse nato in quell’universo.»
Hikari si girò di spalle verso lo specchio e quello che vide la lasciò a bocca aperta: un paio di ali meravigliose sporgevano dalla sua schiena, proprio dove il dolore che la fece svenire aveva avuto origine. Erano dello stesso colore della neve, decorate con ricami azzurri che ricorrevano su tutta la loro superficie.
«Io quindi sarei stata una Winx?» fu l’unica cosa che riuscì a dire, non pensando al fatto che forse i presenti non avessero idea di cosa fossero le Winx.
Gray fu l’unico che, dopo essersi ripreso da quel momento di stupore più totale, trovò il coraggio di rispondere: «Non ho idea di cosa sia, ma no. Adesso sei una Fata. Una fata del Ghiaccio.»




Note dell'autrice: buonsalve a tutti!
Sono finalmente riuscita a pubblicare il capitolo, sono fiera di me *applausi registrati*
In realtà non ho molto da dire, voglio solo farvi qualche appunto su tutte le scoperte magiche che Hikari ha fatto in questo capitolo: nessuna di queste cose è vera, dal Manuale Incantato all'esistenza delle Fate del Ghiaccio - almeno credo, lol.
Sappiate che se recensirete mi farete felice e riceverete un biscottino virtuale. I vostri commenti su come migliorare la storia sono sempre ben accetti!
Ahhhh, devo assolutamente andare... mi spiace aver scritto delle NdA così misere, anche se in realtà credo che per voi sia un bene questa mia mancanza di tempo
😂 Hanae, you know what I mean
Un abbraccio,

Gnarly
 

 

   
 
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