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Autore: FunnyYoungMe    13/12/2015    1 recensioni
Nonostante appartenere ad un gruppo come gli SHINee, mi sento sempre più solo. E il fatto che tu non sia qui a farmi compagnia non mi aiuta. Ho bisogno di te, e tu?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Minho, Quasi tutti, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Jonghyun e Taemin avevano deciso di tornare dalle loro famiglie a vivere non dicemmo niente, anche se ci dispiaceva che se ne andassero. Eravamo comunque ancora un gruppo e non significava che non ci saremmo più visti.
Nel dormitorio rimanevamo io, Onew e Key. È vero, stavamo più larghi però… non c'era tantissimo rumore. La casa sembrava mezzo vuota.
Il colpo di grazia arrivò quando Key ci annunciò che sarebbe andato a vivere da solo. Quello significava che io e Onew saremmo stati gli unici nel dormitorio. Anzi, nell’appartamento. Non eravamo arrabbiati con Key per quella decisione. Insomma, se voleva vivere da solo avrebbe dovuto fare ciò che voleva. Ma non potevo nascondere il fatto che mi sentivo solo. Certo, con me c'era Onew però… lui è un tipo abbastanza silenzioso, che se ne sta per le sue, che quando è a casa preferisce rimanere in camera sua piuttosto che guardare un film con me.
Inoltre, non aiutava molto il fatto che le attività come gruppo fossero molto ridotte. Avevamo tutti qualcosa da fare: Onew girava drama o cantava per delle OST; Jonghyun aveva la sua carriera da solista, la radio; Key era occupato in sfilate, come MC; Taemin anche lui aveva la carriera da solista, oltre che collaborare con altri cantanti. Io non ero da meno, avevo anche io i miei impegni. Ma quando finivo, anziché tornare a casa, uscivo sempre con qualcuno o andavo in viaggio di “lavoro” con altri.
Avevo parlato a Kyuhyun di questa situazione e lui mi aveva risposto dicendo che era normale, che l'aveva provato anche lui quando i suoi hyung avevano deciso di andare a vivere da soli o erano tornati dai genitori. Inoltre aveva detto che era normale che gli altri volessero indipendizzarsi, per cui era la stessa cosa per i miei compagni; ognuno cercava il proprio equilibrio.
 
Fu con questi pensieri che mi ero svegliato questa mattina. Ero solo in casa perché Onew era impegnato con delle riprese che lo mantenevano molto spesso fuori casa. Key, Jonghyun e Taemin non erano rimasti a dormire la sera prima quindi, tutto solo, andai a fare colazione e mi vestii. Anche se, stranamente, avevo la giornata libera, non volevo starmene chiuso in una casa vuota per cui avevo deciso di andare da Suho, che quel giorno, anche lui, era libero.
Ero a metà strada tra il nostro appartamento e il dormitorio degli EXO quando il mio telefono suonò. - Pronto?-
-Ehi Minho, come va?- domandò il Maknae, troppo eccitato per i miei gusti.
-Va bene. Ma non era questa la domanda per cui mi hai chiamato.-
-Eheh mi hai scoperto. Senti, io, Kai e altri EXO andremmo a giocare a bowling. Ti va di venire?-
Ma sempre con Kai doveva uscire?! D'accordo che sono amici da anni ma.. Ehilà, siamo o non siamo noi i tuoi compagni di gruppo?? E poi anche il fatto che uscisse con gli altri EXO non mi andava giù. Preferiva la loro compagnia alla nostra?! - C’è anche Suho?-
-Suho? Eh? Non so. Potrebbe venire anche lui.- rispose Taemin, parecchio indispettito.
-…. Va bene, vengo anche io. Dimmi dove.- risposi dopo un po’.
Dopo aver concordato luogo e ora, chiamai Suho e lo avvisai del cambio di programma. Era da tanto tempo che io e Suho non stavamo un po’ insieme e dopo Fluttering India cercavo sempre di stare un po’ con lui. Per fortuna lui riusciva sempre a trovare un buco per me durante il quale parlavamo di tutto e di più.
 
Io e Suho concordammo di trovarci mezz'ora prima nel bar di fronte al bowling, per parlare un po’ prima di trovarci con gli altri. Pensavo di essere troppo in anticipo ma Suho mi stava già aspettando seduto ad un tavolo, lontano da sguardi indiscreti.
-Ehi Minho.- disse Suho mentre prendevo posto davanti a lui.
-Ciao Joonmyeon.-
-Ho ordinato per te. Allora, che mi racconti?-
-Le solite cose. Lavoro, riprese, audizioni.. solitudine.-
-Non è cambiato niente?-
Incrociai le braccia sul tavolo e vi appoggiai la testa. - Esatto.-
-Minho.. Sai che il dormitorio degli EXO è sempre aperto per te.- puntualizzò lui. - E invece per… sì insomma, con Taemin?-
-Niente da fare. Non riesco mai a parlargli e.. Beh, sono geloso di Jongin. Sono sempre insieme loro due.-
-Ma dai! Sai che Jongin.. Beh, insomma.. Sì, ecco, è impegnato.- disse lui arrossendo leggermente.
-Capisco ma.. mi pare così lontano, così indifferente verso il gruppo e verso di me.-
Suho non disse niente. Sapeva che qualunque cosa mi avesse detto, io avrei avuto da ridire.
Siccome sapevamo entrambi che quell'argomento non avrebbe portato a nulla, parlammo dei progetti a cui stavamo lavorando in questo periodo e lui si sfogava anche sui suoi compagni.
Avevamo perso la cognizione del tempo e quando guardai l'orologio, notai che eravamo in ritardo di mezz'ora.
-Merda!- esclamai, richiamando l'attenzione di Suho che in quel momento era perso nei suoi pensieri. - Siamo in ritardo.-
Non aggiunsi altro. Pagai il conto e, insieme a Suho, uscì diretto al bowling. Entrammo correndo e, quando vidi Taemin di spalle, rallentai il passo. Ci avvicinammo proprio quando toccava a lui tirare la palla.
-Scusate il ritardo.- esordì Suho sedendosi sulla prima sedia vuota che trovò.
-Era ora. Vi stavamo dando per dispersi e non sapevamo se chiamare o meno i nostri manager.- scherzò Chanyeol.
Taemin, dopo aver lanciato la palla, anziché venire a salutarmi andò direttamente da Kai e si sedette al suo fianco. Kyungsoo, seduto alla destra di Kai, fece una smorfia, si alzò e sparì dalle piste, dicendomi di sostituirlo.
-Ah, ciao Minho hyung.- salutò Kai con un sorriso a trentadue denti. Taemin storse impercettibilmente la bocca, come se gli desse fastidio che fossi lì.
-Ciao Kai.- dissi semplicemente, girandomi a guardare Suho e a parlarci.
Mentre davo loro le spalle, li sentivo parlare a bassa voce tra di loro, ogni tanto facendo dei versi strani. Non dovevo prestare attenzione a loro; avrebbero fatto sì che io perdessi la calma e non volevo.
Dopo un paio di partite Baekhyun mi ordinò di accompagnarlo a prendere delle bibite per tutti. Era strano che lui volesse passare del tempo con me per cui non mi stupì quando si fermò in mezzo al corridoio e si girò verso di me.
-Tu e Taemin. Perché siete così… come posso dire.. uhm, indifferenti l'uno verso l'altro?-  domandò assottigliando gli occhi.
-Devo risponderti? Perché sai, non è che siamo così vicini io e te..-
-Sì, devi rispondere perché il vostro comportamento mi dà sui nervi.-
D'accordo, con il nostro atteggiamento potevamo mettere in difficoltà gli altri ma non mi sembrava una cosa così tragica. Anche perché, eravamo noi due quelli che si ignoravano, non loro. Stavo per rispondergli ma dei fischi provenienti dalle piste mi interruppero. I fischi provenivano esattamente dalle due piste che noi stavamo usando, e precisamente dai nostri amici che stavano apprezzando la vista davanti a loro.
Taemin e Kai stavano ballando sulle note di “Playboy” - la canzone degli EXO - con la loro stessa coreografia. Gli altri ragazzi fischiavano perché i due ballerini erano troppo vicini e le mani si fermavano per troppo tempo dove non dovevano. Ero scioccato ma soprattutto geloso. Erano le dancing machine di entrambi i gruppi, avevano la stessa età, erano molto amici e avevano gli stessi interessi; insomma, erano intimi. Nonostante io fossi nello stesso gruppo di Taemin, lo avessi sostenuto quando a scuola lo prendevano in giro, lo avessi coccolato come se fosse la cosa più preziosa al mondo.. non aveva mai ballato così con me. Perfino con Jonghyun aveva ballato “Internet War” ed erano stati i peggiori minuti della mia vita! Figurarsi ora che si stava toccando con Kai, che non era un nostro compagno. Avrei anche potuto uccidere qualcuno in questo momento.
Kyungsoo anche lui era immobile, con lo sguardo puntato sulla coppia. Non sembrava molto felice e il viso era più rabbuiato del solito.
Molte ragazze si fermarono a guardare, strillando alla vista dei due che si scatenavano e stavano anche per riprenderli con i cellulari ma Suho si avvicinò a tutte, chiedendo loro di non filmare niente. Ciò non significava che si sarebbero allontanate; anzi, rimasero lì per vedere se avrebbero ballato qualcos'altro. Quando i due ballerini tornarono a sedersi, le fan sparirono, lasciando il nostro gruppo a ridere tra di loro e a complimentarsi con i due ragazzi.
-Eccovi qui!- esclamò Chanyeol avvicinandosi a me, Baekhyun e Kyungsoo. - Avete visto che roba?-
-Sì Yeollie, abbiamo visto. Hanno visto.- sottolineò Baekhyun indicando me e D.O con la testa.
Chanyeol spalancò gli occhi e stava per dire qualcosa ma Kyungsoo si mosse prima e si allontanò da noi, diretto al suo posto. Quando si sedette vicino a Kai tenne lo sguardo puntato sulla pista, senza degnare della sua attenzione Jongin, che continuava a chiamarlo.
Chanyeol e Baekhyun tornarono ai loro posti e io li seguì, dritto da Suho che era già pronto ad accogliermi con un sorriso dolce sul viso. Presi posto al suo fianco e, siccome ogni tanto passavano delle fan e non volevamo far diffondere qualche scandalo, lui posò semplicemente la sua mano sul mio ginocchio per mantenermi calmo e farmi sapere che lui era con me.
Io, per non finire sui giornali per aver ucciso - o almeno tentato di uccidere - un membro degli EXO, non degnai uno sguardo a Taemin e Kai, facendo anche finta di non sentirli parlare tra loro o ridacchiare tra loro.
Dopo un’ora decidemmo che era giunto il momento di tornare a casa. Uscimmo dal locale e, visto che ero l'unico che prendeva una direzione diversa, cominciai ad incamminarmi dopo aver salutato tutti - Taemin e Jongin esclusi - ma una mano mi fermò. Mi girai e vidi che Suho, seguito dagli altri EXO e da Taemin, mi aveva fermato.
-Io e i ragazzi prendiamo una strada diversa da quella di Taemin ma non voglio che lui cammini per strada da solo, senza qualcuno che lo accompagni.- disse lui lanciandomi uno sguardo significativo: “Parla con lui. Scusa!” ecco cosa mi stava comunicando.
-…. D'accordo.- risposi senza guardare Taemin, che nel frattempo si era avvicinato piano a me.
Suho e gli altri si girarono e si incamminarono verso il loro dormitorio, lasciando me e Taemin fermi sul marciapiede. Senza guardare verso di lui, cominciai a camminare diretto a casa sua, sapendo che mi stava seguendo.
   
 
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