Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Nazuhi    13/12/2015    1 recensioni
Si tratta di una raccolta di 10 one-shot, drabbles o flashfic su alcuni personaggi di Zexal. Il filo conduttore della raccolta è l'analisi introspettiva dei personaggi e il tema generale, ovvero la speranza in ogni sua forma, che poi è anche il tema principale dell'opera. Le storie possono essere ambientate sia durante la serie, sia post-serie ed oltre al tema generale possono esserci tantissimi sotto-temi, in base al personaggi che prenderò in considerazione.
Se vi piace, lasciate una recensione, anche piccola. Sarà molto gradita!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Yuma/Yuma
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Number 10- Star Man, the hero of hope


Le luci artificiali illuminarono il suo volto, quasi accecandolo. Quella non era la prima volta che saliva sul palco, in mezzo alle grida dei fan esultanti e sotto il cono di luce dei fari, ma come ogni altra volta ne era rimasto quasi accecato, tanto che era stato costretto a chiudere gli occhi. Non appena si fu abituato a quella luce così innaturale, dischiuse gli occhi e osservò attentamente il suo avversario, un uomo secco e allampanato, vestito con una strana giacca lunga fino alle caviglie di vecchia fattura. Non che fosse più strano del suo vestito, pensò, abbassando gli occhi sulla tutina aderente che aveva voluto. Gli tornò in mente l'espressione quasi disgustata di Droite quando le mostrò il capolavoro a cui aveva lavorato giorno e notte; era rimasta talmente scioccata che aveva perso la sua proverbiale freddezza ed aveva iniziato a tirargli le orecchie, come quando erano bambini.
Bambini...
Un velo di tristezza gli attraversò gli occhi chiari, accompagnato da un ricordo che credeva di aver seppellito per sempre, ma che emergeva con tutta la sua forza e tutte le sue spine, ogni volta vedeva il volto sorridente di un marmocchio. Dentro di lui, in un angolo molto piccolo del suo cuore, continuava ad essere invidioso della felicità altrui. Lui non era mai stato fortunato come quei bambini che si divertivano a vederlo duellare; lui era sempre stato triste e abbandonato dagli adulti che avrebbero dovuto prendersi cura di lui. Se non fosse stato per la presenza di Droite, avrebbe anche potuto dire di aver assaporato l'amarezza della solitudine. Ma lei c'era; in ogni ricordo lei c'era sempre, con il solito sguardo vigile e un po' severo e sempre pronta a fargli la ramanzina o ad appoggiare le sue assurde idee. Come una madre o una sorella maggiore.
Sospirò. A volte avrebbe preferito non aver mai conosciuto Droite. Da piccola era una bambina adorabile, ma crescendo era diventata talmente rigida che talvolta gli impediva persino di divertirsi. Esattamente come aveva fatto quella stessa mattina, all'orfanotrofio cittadino.
«Quel bambino voleva solo giocare un po'... Non capisco perché avesse tutta quella fretta di andarsene; tanto non siamo mica arrivati in ritardo al duello!» disse, tra sé e sé, grattandosi pensieroso la testa coperta da una maschera colorata. «Forse dovrei chiederglielo, più tardi...»
«Se hai finito di chiacchierare, direi che possiamo anche iniziare il duello!» esclamò l'uomo che aveva di fronte e che lo aveva sfidato apertamente.
«Hai davvero così tanta fretta di perdere?» ribatté l'altro, sorridendo fiducioso nelle sue capacità. Poi, voltandosi verso gli spalti, iniziò a declamare la solita frase che recitava all'inizio di ogni suo duello e che mandava in visibilio tutto il pubblico. I volti felici e le voci dei bambini lo investirono con la stessa forza e la stessa vitalità delle prime volte; il loro entusiasmo non era diminuito, esattamente come la sua voglia di duellare. I suoi duelli li avrebbero resi felici, esattamente come rendevano felice lui. E avrebbe donato loro speranza, la stessa speranza che cercava lui quando era piccolo, con Droite attaccata alla sua maglia e le lacrime agli occhi. Speranza per un futuro migliore e più felice. E Star Man era l'uomo giusto per portare quella felicità ai bambini di tutto il mondo, proprio come un supereroe.
Adesso che ci pensava, in quel periodo gli incubi e i brutti ricordi della sua infanzia avevano smesso di perseguitarlo; era come se finalmente avesse ottenuto la pace che tanto aveva desiderato. Che fosse stato anche quello merito di Star Man? Che fosse riuscito a rendere felice anche lui?
A quel pensiero, Gauche scoppiò a ridere, facendo innervosire il suo avversario. Sì, forse l'idea poteva sembrare sciocca e assurda, ma lui ci credeva davvero. Credeva nel potere dei duelli e in quello di Star Man. Esattamente come aveva creduto in Yuma.

  
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