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Autore: FrenzIsInfected    13/12/2015    2 recensioni
Daveigh Carroll è una giovane giornalista di Spokane(WA), ed Ellen Clark una sua collega fotoreporter. Insieme, indagano sulle vicende che dagli anni '80 sconvolgono la tranquilla città di Farmington(WA). Sembra che in una villa abbandonata
fuori paese immersa tra gli alberi, Villa Floyd, siano scomparsi giovani di tutte le età. Le due chiamano come rinforzo
Kristen Rollins(giornalista e horror blogger), Daniel Reed e Aaron Turner(appassionati di paranormale) e Nathan Wilson, nerd amico di Daveigh. Cosa cela quella villa a Farmington?
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Una via d'uscita
- Oh mio Dio! - .
La stanza era piena di bare. Centinaia di bare allineate tappezzavano il pavimento. Qualcuna era stata addirittura messa in piedi.
- Ma che posto è questo? - domandò Daniel.
- Sembra un obitorio. - fece la giornalista.
Il caratteristico odore putrido dei cadaveri impregnava l'aria. Ai muri, i soliti drappi neri e croci al contrario.
- E a chi appartengono queste bare? - chiese Daniel.
- Non ne ho idea. - .
Daveigh si avvicinò ad una bara. Una foto raffigurante il volto di un bambino di colore paffuto campeggiava su un foglietto di carta.


Mortimer Miller
Rapito il 3/10/1994
Sacrificato il 4/10/1994


- Ecco dove hanno nascosto i corpi, Daniel. Sono tutti qui sotto. - disse la giornalista.
- Se sono stati sempre qui sotto...perchè sono sfuggiti ai cittadini di Farmington? - fece perplesso il ghost hunter.
- Saranno stati accecati dal desiderio di vendetta, presumendo che i bambini erano morti. Hanno dimenticato le persone più importanti qui sotto. Hanno dimenticato ciò per cui erano venuti. - .
Continuarono a vagare per la stanza, piegandosi talvolta a vedere i volti di quelle anime innocenti, imprimendoli nella loro mente.
- Se qui ci sono i corpi dei bambini rapiti dagli "Angeli di Lucifero"...dov'è la bara di Chloe? - chiese Daniel.
- Cerchiamola. - disse Daveigh.
Dopo qualche minuto, Daveigh si fermò.
- Non c'è. - .
Dong.


- Che succede, ora? - fece Ellen, mentre seguiva Masha
- Credo che il tuo amico sia morto. - disse sconsolata la bambina.
La voce di Chloe si propagò per tutta la villa.
- Non avete scampo. Nessuno di voi ha scampo. - .
La fotoreporter ed il fantasma si guardarono.
- Le anime di Kristen Rollins ed Aaron Turner sono già approdate ai cancelli dell'inferno. E presto li raggiungerete. Tutti quanti. - .
- Che cosa facciamo? - domandò Ellen.
- Rassegnatevi. State soltando facendo melina. Entro l'alba, la campana dell'inferno suonerà anche per voi. Morirete tutti quanti. Uno dopo l'altro. - .
- Raggiungiamo l'atrio. Vi aprirò il portone. - disse Masha.
- Daniel Reed! Che senso ha vivere, ora che il tuo socio è morto? Cosa direbbero i suoi genitori se ti vedessero tornare senza di lui? - .
La fotografa seguì l'aura azzurrina dello spirito
- Ellen Clark! Piccola scettica che non sei altro! So che Masha Keegan è lì con te. Ma non potrai nasconderti a lungo. - .
Un ruggito, e Chloe raggiunse la cima delle scale.
- Daveigh Carroll! Sai chi si sta per unire alla nostra festa? - .
L'indemoniata sghignazzò.
- Ti do qualche indizio. Ha la tua età, è di Spokane, ed ama i videogames. - .
Scivolò lungo il corrimano, fino al corridoio che conduceva all'atrio.
- Nathan Wilson sta arrivando, Daveigh. Diamogli il benvenuto insieme! - .
E con una risata scattò verso l'ingresso.


- No...non può essere morto... - .
Daniel si era accasciato su una bara, tirando pungi di disperazione verso il terreno tra le lacrime.
- Dobbiamo salvare Nathan! Almeno lui! - esortò Daveigh.
- Moriremo tutti, Daveigh! Dove cazzo è quella tua famosa uscita? - chiese il ragazzo.
La giornalista si guardò intorno, poi notò una porticina nella penombra.
- Eccola! - esclamò, fiondandosi.
Ma, appena mise mano alla maniglia, si accorse con orrore che era chiusa anche questa.
- Lo sapevo! Lo sapevo che non saremmo mai dovuti venire qui! - sbottò Daniel, uscendo dalla stanza.
- Daniel, dove cazzo stai andando? - urlò la giornalista.
- A farmi uccidere! Non ho più ragione di esistere! - .
La ragazza inseguì il giovane, finchè, una volta giunti davanti alla porticina che portava alla scala a chiocciola, videro qualcosa penzolare dall'alto, accompagnata da alcune gocce di sangue che cadevano con cadenza regolare dall'alto.
Misero la testa fuori.
Il corpo di Aaron penzolava supino per aria. L'intestino era stato estratto, ed inchiodato ad una parte del corrimano, rendendolo una specie di lampadario. Il volto e il corpo erano rossi dal sangue.
I due non riuscirono a trattenersi, e liberarono un urlo di terrore.
Chloe rise.
- Vi ho trovati. - urlò.

Masha ed Ellen correvano verso l'atrio.
- Non possiamo lasciare indietro Daveigh ed Aaron. - fece la fotografa.
- Pensa a metterti in salvo, e prendi con te Nathan. Io tornerò dentro a soccorrere Daveigh e Daniel. - tranquillizzò Masha.
Infine, dopo qualche minuto, giunsero nel salone d'ingresso.
- Ottimo, Masha. Ora apri il port... - .
Ellen urlò.
Il cadavere di Kristen era appeso a testa in giù sopra la scalinata che conduceva al corridoio della scala a chiocciola. Le interiora erano assenti. Uno squarcio nel petto rendeva la visione più macabra, insieme alla faccia totalmente insanguinata e l'espressione di terrore impressa nel volto della giornalista di Colfax.
- Muoviti, Ellen! Chloe sarà qui a momen... - .
Chloe saltò fuori dalla cima della scalinata, parandosi davanti al portone.
Masha scomparve nel nulla.
La fotoreporter si guardò smarrita intorno, ma della bambina nessuna traccia.
- Oh, la piccola Masha ti ha lasciata sola? - la sbeffeggiò Chloe.
- Facci uscire, Chloe! - ordinò Ellen.
- Uh, quanto siamo sgrbati, Ellen Clark. I tuoi genitori ti hanno educato così? Che tristezza... - .

Qualche secondo dopo, giunsero Daveigh e Daniel dalla parte opposta, urlando anch'essi per la visione del corpo squartato di Kristen.
- Non sentivo così tante urla da quando ero viva! - sghignazzò.
Daveigh abbassò lo sgurdo e notò Chloe a pochi metri da Ellen.
- Ellen, Sei viva! - esclamò la giornalista.
- Ancora per poco, cara. - rise la bambina.
Tutte le porte che collegavano l'atrio alle altre stanze si chiusero.
- Ora non potete più scappare...osserverete la vostra fine arrivare lentamente. - .
- Sei un mostro, Chloe! - fece Daniel.
- Lo so, Daniel Reed. Non ce n'è alcun bisogno di rinfacciarmelo. - rise la bambina.
Si leccò le labbra.
- Bene, bene, bene. Finalmente vi siete presentati all'appuntamento che il fato ha riservato per voi. - .
Si mosse prima verso Daniel e Daveigh, poi da Ellen.
- L'inferno aspetta solo voi. Ma sappiate che morirete per una giusta causa. - .
- Quale, ignobile testa di cazzo? - urlò il ghost hunter.
- Se ho ucciso tutte quelle persone, è per tornare in vita, Daniel Reed. Sono tornata dal mondo dei morti con un unico intento: rinascere. Ed è questa la missione che mi ha affidato il Signore degli Inferi. Essere il primo demone reincarnato. E, a quanto pare, sto per riuscirci. - .
- No, non può essere... - disse sconsolato il ragazzo.
- Sì, invece. Ne hai la prova fisica (o meglio, semi-fisica) davanti. - .
L'indemoniata, poi, guardò tutti i presenti.
- Vediamo un po'...chi sarà il primo a soddisfare la mia ingordigia? - sussurrò.
Dopo averli scrutati uno a uno, disse:
- Non mi piacciono i tipi piccoli, ma per te farò un'eccezione, Ellen Clark. - .
La bambina corse verso la fotoreporter.
- Sentirai un leggero pizzicare. - sibilò l'indemoniata.
E quindi è così che muoio. pensò la ragazza.
In quel momento, il portone si aprì.
  
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