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Autore: ParoleNelCuore02    13/12/2015    0 recensioni
[Dal testo]
"[...]Accanto al letto, sul comodino, notò un oggetto brillare alla luce che filtrava dai tendaggi aperti. Si alzò, incuriosito. Lo sollevò, rigirandolo tra le dita. Lo percorse, centimetro per centimetro, evidenziandone la forma rotonda, le incisioni laterali e la C in altorilievo sulla sommità. In quel momento, l'anello gli cadde di mano, precipitando al suolo. Il gioiello si spezzò a metà con un tonfo sordo.
Il ragazzo si svegliò gridando, mentre il suo corpo bruciava. [...] Istintivamente si strappò la camicia all'altezza della spalla e soffocò un urlo vedendo il marchio sbiadire.[...]"
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Carstairs, William Herondale
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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...per sempre

Will sentì il corpo di Jem perdere le forze e diventare freddo. Pianse, in silenzio, lasciando che le lacrime che non aveva mai versato per anni vedessero finalmente la luce.
Accarezzò ancora quei fili argentati, asciugando le gocce che avevano bagnato la fronte del suo parabatai.
Cullò quel corpo morto per quelle che gli sembrarono ore.
Lo strinse a sé, come faceva alla fine di ogni battaglia per accertarsi che non gli fosse accaduto niente.
Ma quella volta la stretta non fu ricambiata, Jem non gli avvolse le braccia intorno al corpo e non affondò il viso nel suo collo...
Jem non si mosse e Will pianse. Ancora...
Quando non ebbe più lacrime slacciò un poco la camicia dell'altro, passando le dita sul simbolo del loro legame.
Lo osservò, ricordando il fuoco che lo aveva avvolto durante la cerimonia e la mano di Jem che si muoveva decisa sulla sua pelle lasciando il tratto scuro del disegno.
In quel momento, Will bloccò la mano, fissando la runa. Solitamente i marchi quando non avevano più effetto sbiadivano, lasciando una cicatrice bianca appena visibile o svanivano del tutto. Eppure la runa parabatai sul petto di Jem c'era ancora!
Certo, non era più nera come prima, era leggermente scolorita, arrivando ad una colorazione grigiastra...
Però era lì!
Con uno scatto, Will scostò il lembo della sua camicia che aveva strappato prima, nella sua stanza: anche la sua runa era grigia!
Un moto di speranza lo avvolse e dalla sue labbra uscì un richiamo che trascinava con sé la disperazione che solo chi ha perso tutto può avere: «Jem!» lo chiamò «James, ti prego! Jem! Svegliati!».
Il viso di Will fu nuovamente bagnato di lacrime, mentre le sue mani continuavano a scuotere quel corpo abbandonato sulle sue ginocchia.
All'ennesimo richiamo senza risposta, il ragazzo si accasciò sul petto del compagno, stringendogli le camicia, ormai completamente bagnata dalle sue lacrime.
«Jem...» sussurrò ancora con le mani tremanti.
Dietro di lui una luce argentea brillò per un attimo e una mano calda si appoggiò sulla sua spalla.
In quel momento, Will la sentì chiaramente: una fiammella!
Dentro di sé avvertì quel fuoco tornare ad ardere, sentì quella fiammella bruciare accanto al suo cuore e tutto il suo corpo si riscaldò attingendo a quel calore.
«Jem...?» chiese titubante.
«E da quand'è che hai dubbi su di me, scusa? Di solito riuscivi a percepire la mia presenza in una stanza anche ad occhi chiusi!» rispose scherzosamente una voce.
Will l'avrebbe riconosciuta tra mille: quel suono dolce, rassicurante, con un accento orientale che non l'aveva mai abbandonata.
Il suo cuore perse un battito mentre si voltava.
Davanti a lui, trovò ragazzo con i cappelli castani, le labbra non più livide e le guance leggermente arrossate, prive di quel pallore che le aveva caratterizzate per anni.
Jem era lì, in piedi, con un sorriso sereno a illuminargli il volto.

Will lo vide allungare una mano verso il suo viso ed asciugargli una lacrima che si ostinava a non cadere.
«Ho sempre odiato vederti piangere.» disse.
«Jem...ma come?» esclamò incredulo l'altro «Tu sei ....» si voltò a guardare quel corpo che giaceva ancora immobile sul tappeto.
«...morto.» concluse l'altro per lui «Infatti lo sono, però si vede che il giuramento sbagliava...».
Will si alzò, guardandolo senza capire. «"...se altra cosa che la morte mi separerà da te"» citò l'altro «Però la morte non ci ha divisi. La tua runa...» con una mano scostò i lembi della camicia strappata del compagno «...così come la mia...non sono scomparse. La morte le ha solo sbiadite, perché il nostro legame è sempre stato forte, più forte di qualsiasi altro. Noi, Will, avremmo sacrificato perfino la morte per proteggerci a vicenda... Forse per questo nemmeno la morte è riuscita a dividerci.».
«Ma adesso tu...tu te ne andrai comunque...e io...» «Will...» lo bloccò l'altro abbracciandolo.
Un'aura argentata avvolse i due ragazzi. Jem strinse a sé il suo parabatai per l'ultima volta, prima di iniziare a sparire.
Una luce accecò entrambi.
Quando Will riaprì gli occhi, era solo.
Nel suo petto, il fuoco ardeva più che mai, mentre nell'aria risuonavano le ultime parole che Jem aveva sussurrato al suo orecchio: «...io sarò sempre con te»




 
  
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