Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: alida    05/03/2009    8 recensioni
Ho sempre immaginato Arthur come un uomo onesto, fiero e buono ma con un senso di insoddisfazione per quello che non era riuscito a dare alla propria famiglia. Questa lettera è sua, per Molly. I personaggi appartengono a J.K.Rowling, la storia non ha scopo di lucro.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Arthur Weasley lasciò una lettera alla moglie dicendole di aprirla soltanto nel caso in cui fosse morto. La sera in cui lei andò al San Mungo, e vide il marito moribondo a causa dei morsi di Nagini, impaurita, aprì la lettera e lesse:

“Cara Molly,

ti scrivo questa lettera ben sapendo che, quando la leggerai, io non potrò essere lì ad asciugarti le lacrime che verserai. Perché, amore mio, ti conosco e so che le verserai!

Per prima cosa vorrei ringraziarti dell’amore che hai sempre dimostrato per me, e che non è mai venuto a mancare nel nostro rapporto soprattutto per merito tuo. Non deve essere stato facile per te vedere i tuoi figli crescere passandosi i vestiti, alle volte troppo logori, e utilizzando libri di seconda mano, quando non di terza o quarta.

Eppure mai una volta che mi abbia detto: “Arthur, così non va bene!”. Sapevi che quelle tue parole avrebbero potuto ferirmi nell’orgoglio. Lavoravo, ho sempre lavorato tanto per dare a te e ai nostri figli il più che ho potuto.

Obietterai che forse non è stato abbastanza! No, non obietterai! Lo avresti già fatto tempo fa, quando la situazione diventava ogni giorno più critica, e non sapevamo più come tirare avanti. Ma non lo facesti allora e, sono sicuro, non lo farai adesso.

Però, permettimi amore mio, obietto io! Avrei dovuto fare di più! O meglio, avrei voluto darvi di più! Vi avrei dato tutto il cielo che brilla la notte, sbadiglia al mattino e s’imbarazza la sera arrossandosi le guance.

Invece tu hai stretto i denti e ogni giorno con il sorriso tra le labbra presentavi alla tua famiglia il poco cibo condito con tutto il tuo affetto.

Vorrei ringraziarti perché mi hai dato i nostri figli: Bill, Charlie, Pearce, i gemelli, Ron e la piccola Ginny. Non solo perché li hai messi al mondo, ma perché hai insegnato loro ad amarmi. Ad amare me: un padre che esce presto la mattina e torna la sera, che diversi maghi considerano inferiore e disprezzano, che non indossa abiti eleganti e nuovi, e da tanto tempo, troppo, non cambia la sua borsa da lavoro.

Hai permesso che loro non si vergognassero di me, mostrandogli e ricordandogli giorno dopo giorno ogni singola carezza che avevo per loro, ogni pensiero di gioia o preoccupazione che mi esaltava il cuore o me lo attanagliava in un dolore senza fine.

Mi hai dato tutto ciò che desideravo, ma non avevo il coraggio di chiedere. Cosa può chiedere un uomo che manca tutto il giorno e che non riesce a comprare neanche gli abiti nuovi ai propri bambini? Può chiedere amore e comprensione? Rispondo io per te: no, non può chiedere ma tu, senza che io chiedessi niente, mi hai dato tutto.

Infine vorrei ringraziarti per essere ancora qui, a leggere questa mia lettera in ricordo di un uomo che, seppur non sia riuscito a regalarti tutto ciò che avrebbe voluto, non si è mai tirato indietro e ti ha offerto tutto ciò che ha potuto.

Non piangere per me amore mio, il mio cuore vive in te e nei nostri ragazzi. Non ti ho mai chiesto niente perché non credevo di meritarlo ma ora ti chiedo una cosa, che ti servirà per andare avanti quando ti sentirai triste e sola: non smettere di sorridere!

Sorridi sempre, anche con le lacrime agli occhi! Anche ora che stai leggendo questa mia lettera! Anche quando la terra coprirà la mia bara! Ogni volta che penserai a me, sorridi.

Io ti osserverò dal cielo e il tuo sorriso sarà la prova del tuo amore eterno. Allora, quando la sera vedrai il cielo che si tinge le guancie di rosso, sarò io che arrossisco davanti al tuo sorriso”.

Arthur si svegliò la mattina dopo, sul comodino c’era una foto della sua famiglia che gli sorrideva!

---------------------------
Spero vi sia piaciuta! Io, sciocchina, mi sono commossa! Baci, Alida

 

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: alida