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Autore: Windstorm96    14/12/2015    1 recensioni
La serie di avvenimenti che potrebbe aver portato il nostro Mika a diventare quello che viene definito ancora da troppi uno 'sbagliato'. La storia di Michael e del suo cuore, calpestato da Julia, raccolto ed aggiustato da Andreas..
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Fu un bacio estremamente lungo e intenso, ma non di quell'intensità aggressiva e lussuriosa di chi divorandosi a vicenda mira a consumare in un istante tutto il desiderio a lungo sopito.. fu dolcissimo, le loro labbra tremanti e insicure si accarezzarono a lungo prima di approfondire l'unione.. e poi tutto si fece indescrivibilmente sensuale. La lingua di Mika sfiorava appena quella di Andreas, congiungendosi e separandosi da essa, potendo soddisfare finalmente il bramoso desiderio di esplorare quella bocca nuova..
Il pensiero di baciare un altro ragazzo, che all'inizio l'aveva lasciato quantomeno confuso, ora non lo disturbava affatto. Era una cosa nuova, sì, una cosa che un po' gli faceva paura.. ma Michael sapeva che proprio ciò che fa più paura a volte può rivelarsi essere la salvezza.
E inoltre non avrebbe mai pensato che questo potesse provocargli sensazioni del genere.
Quando i due si separarono fu solo perché mancava loro il fiato, e nel silenzio che seguì i respiri affannosi seguivano il ritmo impazzito dei loro cuori.
"Mika.. ne sei ancora sicuro?"
"Ancora più di prima, Andy"
Nonostante non avessero recuperato del tutto il fiato si baciarono di nuovo, ancora per un tempo che tuttavia sembrò loro troppo breve. La fronte di Mika si appoggiò nuovamente su quella del compagno, che notò due lacrime scendere dalle sue palpebre chiuse..
"Mika, va tutto bene? Perché stai piangendo?"
"Perché sono felice"

I due ragazzi trascorsero il resto della serata insieme, accoccolati sul divano l'uno tra le braccia dell'altro.
Il comportamento di Mika aveva suscitato in Andreas dei sentimenti a cui non sapeva dare un nome, ma che aveva ormai imparato a riconoscere.. anche lui era stufo di essere solo, e alla fine aveva deciso di cedere alla tentazione offertagli dall'amico. In fondo erano entrambi degli esseri umani, e la solitudine era per loro insopportabile.
Si sporse per guardarlo in volto; l'amico si era addormentato tra le sue braccia.
Era stata una giornata estremamente intensa di emozioni per entrambi, e lui, già stremato dalle troppe preoccupazioni e dal dolore, aveva finalmente ceduto alla stanchezza ed era crollato. Non volendo svegliarlo, rimase ad ammirare la tranquillità dei suoi lineamenti finalmente rilassati finché la stanchezza non vinse anche lui.
Il mattino seguente fu Andreas ad essere svegliato per primo dal sole che filtrava attraverso le tapparelle alzate, quando esso diventò tanto intenso da tingere di rosso il buio delle sue palpebre; Mika era ancora accoccolato contro il suo petto, sembrava stesse ascoltando il battito del suo cuore. Sorrise nel contemplare quella scena piena di tenerezza che solo il giorno prima gli sarebbe sembrata così improbabile.. poi con due dita iniziò ad accarezzare i riccioli dell'amico, stendendoli e lasciandoli riarrotolare su se stessi.. inspirò il suo profumo dolce che era ormai per lui profumo di casa.
Mentre le sue dita si insinuavano tra i capelli di Michael accarezzandolo teneramente, sentì qualcosa che assomigliava a un mugolio di piacere provenire dalla sua gola.. sorrise; quello sarebbe stato proprio un bel modo di svegliarlo. Gli strinse un braccio attorno alle spalle, accostò la bocca al suo orecchio, sussurrando con la dolcezza di una madre:
"Hey cucciolo.. è mattina"
Mika rabbrividì piacevolmente per il solletico provocatogli dal fiato caldo nell'orecchio ed emise un altro lamento. Poi, risvegliandosi, appoggiò le mani sul petto di Andreas e si allontanò da lui, socchiudendo le palpebre, ancora intontito e infastidito dalla troppa luce. Quando mise a fuoco e vide il ragazzo che gli sorrideva dolcemente provò un forte brivido che gli fece automaticamente sgranare gli occhi.
Si guardò intorno; aveva dormito sul divano. Possibile? Eppure gli era sembrato così comodo, pensò che non aveva mai dormito tanto bene negli ultimi tempi..
"Andy.. mi.. mi sono addormentato?"
"Già" rispose quello ridacchiando.
"Oddio scusami.. ero così stanco"
"Di che ti scusi?"
"Beh.. a quanto pare ti ho usato come cuscino"
Andreas rise.
"E tu ti scusi per questo? Se non ti sei svegliato per terra significa che mi faceva piacere.. e poi sei così bello quando dormi. Ti converrà abituartici"
Mika arrossì.
"Ti ringrazio per ieri sera, e per stanotte.. non potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto quello che stai facendo per me"
"Per te? Non solo per te.. questo fa stare bene anche me.. anche se sembri così fragile da poterti frantumare con un solo respiro, sono io a doverti ringraziare per il tuo coraggio"
Mika tornò ad appoggiare la testa sulla sua spalla, stringendosi a lui.
"Spero di non aver detto o urlato cose strane nel sonno. Mi è capitato ancora di recente.. Julia diceva che spesso mi sentiva parlare e si faceva delle grandi risate quand'era a letto con me"
"Che peccato, stavolta sei stato silenzioso.. probabilmente eri troppo stanco"
"Beh, meno male.. sai, credo di aver fatto un sogno"
"Ah sì? Che cos'hai sognato?"
"Non te lo dico"
Un sorriso imbarazzato gli increspò le labbra, mentre il suo sguardo andò a fissarsi sul tappeto variopinto steso ai piedi del divano.
"Perché no? È qualcosa di troppo personale?"
"Oh no.. è solo che mi vergogno"
"Avanti, hai dormito abbracciato a me, sembravi un koala avvinghiato al suo ramo preferito! Devi dirmelo, altrimenti penserò il peggio!"
"Ti ho dormito appiccicato, appunto.. non hai sentito niente?"
Questa volta era difficile dire chi avesse assunto il colorito più rosso..
"N-no.. cosa avrei dovuto sentire?"
"N-no, niente, solo che.. non te lo dico cos'ho sognato"
"Lo sai che adesso sono curiosissimo.. l'hai fatto apposta.. e ora me lo dici"
Andreas si staccò da Michael e lo guardò negli occhi nonostante l'altro cercasse di evitare il suo sguardo, per poi sorridergli maliziosamente e afferrargli i polsi; immobilizzandogli le braccia contro i cuscini del divano, si protese su di lui facendolo sdraiare sulla schiena mentre lo sovrastava col suo corpo.
"Ora me lo dici" ripeté con sguardo luccicante "e poi ti mostrerò quello che sogno io, mm?"
Mika rimase stupito dalla sua audacia, arrossì ancora di più e cercò inutilmente di liberarsi, ridendo. Ma sembrava che Andreas non stesse scherzando.
"Dai Andy per favore.. lasciami"
Il biondo si chinò piano sul suo collo, sfiorandolo delicatamente con le labbra; cominciò a lasciargli tanti piccoli baci, sorridendo ai lamenti sospirati di Mika, che ormai aveva smesso di protestare e si lasciava fare. A pochi millimetri dalla sua pelle gli sussurrò:
"Me lo vuoi dire ora?"
"No" lo provocò il ricciolino, tentando di nascondere il respiro che già si faceva pesante. Ora voleva vedere che piega avrebbe preso quel loro gioco.



















Scusate.. non so bene per quale motivo io abbia aspettato così tanto ad aggiornare, dal momento che il capitolo l'ho scritto abbastanza di getto.. probabilmente perché (come sempre in fondo) non mi convinceva del tutto.. beh, a voi giudicare, e grazie infinite per la pazienza ;)
   
 
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