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Autore: Maysun    14/12/2015    0 recensioni
Se Castiel sapesse che tu e Nathaniel siete così amici di certo darebbe di matto. Non sai il perché, non sai come, e neanche quando è iniziata la loro faida, e hai rinunciato da tempo a capirci qualcosa. Sai solo che una certa Debrah ci ha provato con Nathaniel (o è stato Nathaniel che ci ha provato con lei), e che questa Debrah era la ex di Castiel.
Meglio per te, comunque, non sapere altro. Non ti sono mai piaciuti i triangoli amorosi.
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Armin, Castiel, Debrah, Debrah, Dolcetta, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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"Ready, set, go!
It's time to run
The world is changing, we are one
Together we can make it"






Spalanchi la porta che introduce dietro le quinte del teatro senza neanche bussare.
Certo, sicuramente l’educazione non è mai stata il tuo forte, ma in questo momento hai dimenticato anche cosa sia. Non che tu sia preoccupato per qualche lacrima, ma il fatto che la tua ragazza non smetta di piangere da più di mezz'ora ti rende un poco nervoso.
È normale un po’ di ansia prima di un discorso, ma tutto ciò è altamente esagerato!
Corri verso il piccolo gruppetto formato dai rappresentanti degli altri club e dalla preside e, senza tante cerimonie, ti fai largo, finché non ti trovi davanti ad Elouise, che ha le guance rigate e le mani che stringono convulsamente un fazzoletto ormai distrutto.
Ti inginocchi vicino a lei e la scuoti piano: «Lou, che ti prende?»
Non è da te utilizzare un tono così dolce e basso davanti agli altri, ma non ti sembra proprio il caso di alzare la voce in questa situazione.
Lou continua a singhiozzare, asciugandosi gli occhi con ciò che rimane del fazzoletto, senza dire nulla. Forse neanche lei riesce a spiegare il proprio comportamento: d'altra parte, non ha pianto nemmeno quando l'anno scorso è sfuggita alla presa delle proprie compagne dando una sonora sederata sull'erba.
«Non ricordo un beneamato accidente!» Sbotta, lasciando cadere una nuova cascata di lacrime cristalline che le rigano le guance color cioccolato.
«E che ti importa? Improvvisa!» Le suggerisci, ma la parola 'improvvisazione' Elouise non sa neanche cosa significhi. Per lei, tutto va programmato nei minimi dettagli, e guai se qualcosa è fuori posto, altrimenti potrebbe freddarsi il sole, gli orsi polari diverrebbero bruni e Lysandre inizierebbe a vestirsi da persona normale.
Lou alza nuovamente gli occhi e ti trafigge con lo sguardo: « Muori...» sibila, alzandosi di scatto e snobbando alla grande tutto e tutti.
Si avvicina alla finestra, e dà un'occhiata fuori, imitata immediatamente da voialtri: una lunga folla di novellini dall'aria spaurita si appresta a entrare per la prima volta nel liceo, al seguito di Melody Watson, una ragazza del terzo anno -che sbava dietro al segretario delegato dai tempi della grande glaciazione.
Né a te, né a Lou, né a Kim sta simpatica, con quella sua aria saccente e un po' snob che è riuscita a far irritare persino Violet.
Dandosi una ravviata ai capelli, Lou fa scorrere lo sguardo su tutti voi: « Melody li sta portando in aula magna...» annuncia, secca, mentre il vociare di quelli del primo anno si fa sempre più vicino «Buona fortuna a tutti. We have to play..
Vi portate tutti l’indice e il medio uniti alla fronte e poi girate il polso verso l’esterno «And win this game
Elouise si avvicina a Nathaniel e insieme si avviano verso le scale che portano al palco, dove la preside li aspetta nel suo immancabile tailleur rosa confetto, seguiti dai rappresentanti degli altri club, visibilmente tesi.
Con un sonoro sbuffo apri la porta, diretto verso la tua classe per l'ora di storia col professor Faraize. Ti volti, e vedi la ciocca azzurra della tua ragazza sparire, inghiottita dal buio delle quinte.
Buona fortuna, Tronky.


***

Il ragazzo biondo che sta sul palco continua a blaterare cose sul regolamento scolastico, quasi senza prender fiato. Non si inceppa, non esita, sembra un robot, ma probabilmente è solo uno di quei secchioni figli di papà a cui interessa solamente mettersi in mostra e rompere le scatole agli altri vantandosi dei suoi ottimi voti.
Invece, la roscia in fondo alla fila -una bassa con la treccia spessa che le pende dalla spalla destra- sembra l'esatto contrario. Una svampita figlia dei fiori con la memoria tale e quale a quella di un criceto. Ma a te non interessa nessuno di quei dodici...tredici...o quanti sono.
Allunghi il collo, cercando di scorgere una chioma bianca e un volto di alabastro, ma pare che Lysandre non sia presente. Eppure hai sentito dire che è il miglior giocatore della squadra di pallavolo della scuola! Quindi, perché non è lì, sul palco, a far scorrere quelle meravigliose iridi su tutti i ragazzi del primo anno che affollano l'Aula Magna?
Il ragazzo adibito al ruolo di “segretario delegato” lascia il microfono ad una studentessa all’apparenza del terzo anno, che si avvia al centro del palco con un sorriso sicuro. La prima parola che ti viene in mente guardandola è: piatta. Non hai mai visto una ragazza più piatta di lei in tutta la tua vita. I fianchi si notano solo per il suo leggero ancheggiare e del seno non c’è neanche l’ombra. Come se non bastasse, è talmente magra che le si possono contare le ossa delle braccia, fatto sottolineato dall’altezza considerevole. Tuttavia, vieni colpita dalla vitalità che emanano i suoi lunghi capelli neri, attraversati da una brillante ciocca celeste.
«Salve a tutti!» Esclama, rivolgendovi –se possibile- un sorriso ancora più grande: «Il mio nome è Elouise Lacroix, e per quest'anno sarò ben felice di poter essere di aiuto a chiunque di voi farà parte di uno dei nostri innumerevoli club sportivi.
«Nathaniel è stato molto esauriente riguardo all'argomento, ma non posso fare a meno di rammendarvi che il nostro istituto è uno dei pochi nell'intera regione dell'Ontario a partecipare alle "Ontario school sport competition" e che, di conseguenza, i club sportivi hanno regole molto più rigide e serie degli altri.
«Per entrare a far parte di una squadra, quindi, è necessario avere un minimo di esperienza e partecipare a delle selezioni presiedute da tutti i membri di quest'ultima. Non abbiamo mister, o allenatori, pertanto il capitano della squadra sarà colui -o colei- che si occuperà dell'allenamento, degli schemi di gioco e che si prenderà tutte le responsabilità. Però ogni club ha il suo "supervisore", in modo da evitare incidenti di sorta.»
Chissà quali sono gli sport? è il tuo pensiero, e forse quello di tutti gli altri ragazzi che pendono dalle labbra di lei.
«Le selezioni» continua: «Si svolgeranno il primo giorno di ottobre. Oltre al campo da gioco e alla palestra scolastica, abbiamo un edificio a pochi isolati da qui che funge da seconda palestra. Giusto perché lo sappiate, ogni club si allena nove ore alla settimana, alternandosi i giorni in modo da lasciare spazio agli altri.
«E qui, arriviamo alla domanda che so per certo vi state ponendo: quali e quanti sono i club sportivi?» Elouis vi fa l'occhiolino, poi inizia a indicare i ragazzi alla sua sinistra.
Il primo è un ragazzo di nome Dajan, un gigante del quarto anno con la pelle scura e un fisico da far paura, ovvero il capitano della squadra di basket.
Poi c'è una ragazza del club di pallavolo, che di sicuro non si può definire bella, altri due ragazzi -fratelli, a giudicare dalla somiglianza- uno del club di atletica e un altro di quello di scherma.
C'è una mingherlina all'aria simpatica che fa parte del club di ginnastica artistica femminile è il rappresentante di quello maschile: «E ultimo, ma non meno importante, il club di cheerleading, per il quale potrete rivolgervi direttamente a me.»
La guardi male. Se prima ti era sembrata vagamente simpatica, ora Elouise Lacroix è entrata nella top ten delle persone-da-non-frequentare.
Una cheerleader, c'era da aspettarselo. Bella, alta e popolare, poteva essere solo quello. Una cheerleader… le mancano solo i pon pon... e chissà se non li usa davvero.
Un applauso si leva dagli altri primini presenti nell'Aula Magna e, appena i rappresentanti dei club se ne vanno, la preside torna sul palco e inizia a dividervi per classe.
Ed è così che, per tua immensa gioia, vai a finire nella 1F, stessa sezione di Lysandre. Trattieni a stento un grido di gioia, e lasci che il prof vi scorti in quella che sarà la tua aula di per i prossimi quattro anni.
Ti siedi in prima fila, da brava studentessa modello che è uscita con A dalle scuole medie, sicura che nessuno vorrà scegliersi come compagna di banco una nana albina vestita da gothic lolita che, per di più, si è messa seduta proprio davanti alla cattedra.
E così è: di quindici persone sei l'unica che se ne sta al banco da sola, a fissare la lavagna con sguardo assente. Quantomeno, sei nella stessa sezione di Lysandre... cosa chiedere di più?

***

«Bel discorso, Lou!»
Nathaniel ti da una pacca sulla spalla, mentre salite al primo piano, diretti verso la vostre classi. È stata una mattinata pesante, devi ammetterlo, tuttavia il pensiero di poter, finalmente, condividere di nuovo il banco con Violet ti riempie di gioia.
Ti sono mancate le vostre chiacchiere durante l'ora di matematica, della quale finivi per non capire una mazza, mentre la tua amica sembrava assorbire i formule e formulette leggendole solo una volta, di sfuggita.
Sorridi, saltando i gradini a due a due: «È stato emozionante!» Trilli, voltandoti in direzione del delegato con gli occhi che brillano di soddisfazione.
Se Castiel sapesse che tu e Nathaniel siete così amici di certo darebbe di matto. Non sai il perché, non sai come, e neanche quando è iniziata la loro faida, e hai rinunciato da tempo a capirci qualcosa. Sai solo che una certa Debrah ci ha provato con Nathaniel (o è stato Nathaniel che ci ha provato con lei), e che questa Debrah era la ex di Castiel.
Meglio per te, comunque, non sapere altro. Non ti sono mai piaciuti i triangoli amorosi.
«Chi hai adesso?» Ti chiede Nath, appoggiandosi al corrimano e tentando un sorriso sarcastico.
Scrolli le spalle: «Non lo so, mi sono scordata di prendere l'orario.»
Lui scoppia a ridere e, infilata una mano in tasca, tira fuori un foglietto piegato con cura e te lo porge. Lo apri, e i tuoi occhi si illuminano: la tabella completa di tutta la settimana, compilata con le materie e i nomi dei rispettivi professori, spicca nera sulla superficie candida della carta.
«Nath, io ti adoro!» esclami, gettandogli le braccia al collo. E al diavolo Castiel e le sue manie da primadonna mestruata. Non è lui che deve decidere i tuoi amici.
E Nath è davvero un grande.




-NOTE DELL'AUTRICE-

Beh... che dire, chiedo umilmente scusa per il ritardo! XD
Spero che il capitolo vi sia comunque piaciuto, e vi assicuro che il prossimo è praticamente pronto (giuro, faccio del mio meglio per scrivere il prima possibile).
Ci tengo a precisare che Nina è un po' OC rispetto all'originale, un po' per motivi di trama, un po' perché non ho abbastanza materiale su di lei per poterla gestire secondo il gioco. In ogni caso, se volete sapere di più su come tratterò di lei, vi lascio il link di una mia one-shot, che si può considerare una sorta di "shot pilota" della storia.
Part of your world:  
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2568443&i=1

Ad ogni modo, ringrazio Myaku per avermi fatto da beta e per avermi dato un sacco di consigli utili per migliorare la storia!^^ Se vi capitasse di avere un po' di tempo, fate un salto sul suo profilo!

Un bacione e arrivederci al prossimo capitolo! Spero di poter fare al più presto un'illustrazione decente.


   
  
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