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Autore: jarpad    14/12/2015    2 recensioni
Deanna Monroe aveva un dono; riusciva a leggere le persone come se fossero libri aperti.
Finché incontrò Daryl Dixon.
(questa è soltanto una traduzione, ciò significa che questa storia non mi appartiene).
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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MYSTERY MAN



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Deanna aveva sempre pensato di avere un dono.
Aveva persino pensato di poter diventare una giocatrice di poker, e sarebbe stata una di quelli maledettamente bravi se il mondo non fosse finito nella merda. In più, riusciva a leggere le persone come se fossero stati libri aperti, ed era qualcosa di davvero prezioso, soprattutto a quei tempi. Solo Dio sapeva tutte le storie che aveva sentito arrivare da fuori le mura, all’interno delle quali  aveva nascosto la sua famiglia e se stessa sin dall’inizio di quella pazzia. Le persone non erano più persone, e presto aveva capito che i cadaveri che correvano dietro i loro cervelli non erano l’unico pericolo.
Quindi si affidava al suo dono, che non aveva fallito nemmeno una volta.

Finché non incontrò Daryl Dixon.

Non si lamentava, perché le sue abilità l’avevano salvata più di una volta, ma c’era qualcosa in quell’uomo burbero che lei non riusciva a capire e la cosa la intrigava un poco.

All’inizio, aveva osservato tutti quei “selvaggi” –così soprannominati dagli abitanti di Alexandria- entrare attraverso il cancello, esaminandoli con attenzione. Li registrò, parlò con loro e li conobbe.

Eccezione per Daryl Dixon.

Così fece di lui uno dei suoi nuovi progetti. Riguardava le sue interviste ogni tanto, camminava vicino casa di Rick per vederlo fuori nel portico, come se stesse aspettando qualcosa… qualcuno. Ma tutto quello che ebbe infine era solo ciò che era ovvio: era silenzioso, non voleva essere lì, non si fidava facilmente delle persone… e questo non era abbastanza per lei.

Il tempo passò e si avvicinò a Michonne, forse anche fino al punto in cui la guerriera si sarebbe fidata di lei, ma solo leggermente. Allora le chiese, nel modo più sottile che una donna di congresso potesse utilizzare, perché diavolo Daryl Dixon fosse così. Apocalisse zombie a parte, ovviamente. Ma fu soltanto un altro punto morto, e lei avrebbe dovuto prevederlo, visto come tutti nel gruppo erano incredibilmente protettivi nei confronti degli altri.

Così tutto ciò che aveva era quello che il signor Dixon stesso mostrava alle persone –che non era molto in realtà- e quello che Michonne aveva detto freddamente “noi non ne parliamo, e tu faresti meglio a dimenticartene. E’ una brava persona ed è tutto ciò che devi sapere. Non gli piace quando le persone si impicciano dei suoi affari”.

Oh, e lei lo sapeva. Poteva solo immaginare che tipo di affari l’uomo rude poteva avere, ma era sicura di non aver mai visto niente del genere prima di allora. Spesso ricordava Glenn dire che erano stati fuori troppo a lungo, ma per lei, Daryl Dixon non si trovava nemmeno lì dentro. Era come se lui non fosse da nessuna parte, nemmeno nel suo stesso corpo.

Poi finalmente un giorno, quando una ragazza bionda si mostrò davanti il cancello, ebbe una risposta soddisfacente.

Apparentemente, la ragazza –Beth- era parte del gruppo. Una parte davvero amata, visto il modo in cui l’avevano abbracciata stretta ed avevano pianto allo stesso tempo. Era stata come una reazione a catena e lei era rimasta lì a guardare quella bellissima scena rivelarsi. L’avevano vista, erano rimasti scioccati e poi le erano corsi incontro. Tutti eccetto uno.

Il rumore di qualcosa di pesante che cadeva a terra la fece voltare e lui era lì, l’uomo misterioso in persona, paralizzato. La sua balestra era lì sull’asfalto proprio accanto a lui, solo per essere seguita poi dalle sue ginocchia. Lo sguardo perso nel suo viso venne presto sostituito da uno di pura gioia; il cielo era nuvoloso e sembrava che stesse per piovere ma Daryl stava guardando Beth come se fosse un sole bellissimo e splendente.

La ragazza non era molto lontano, stava quasi soffocando tra le braccia di chiunque la stesse abbracciando al momento, e poi vide l’arciere lì, a pochi passi da lei. Prese un profondo respiro, come se non avesse abbastanza aria nei suoi polmoni, e poi un sorriso luminoso si fece largo sul suo viso, facendo contrasto con le scure e profonde cicatrici che aveva.

Lentamente, Beth si avvicinò a Daryl, fermandosi proprio di fronte di lui e prendendo il suo viso tra le mani, gesto che Deanna pensò le avrebbe garantito all’istante una risposta rude, se fosse stata una persona qualunque. Ma lei non lo era, e questo fece la differenza. Le sue dita scostarono i ciuffi dal viso dell’uomo con un tocco così delicato che era a malapena esistente, e si guardarono in modo così profondo negli occhi che tutti si sentirono intrusi a trovarsi lì, spettatori di quella scena, ma non potevano distogliere lo sguardo. Improvvisamente, anche la ragazza cadde in ginocchio e d’istinto avvicinarono le fronti, appoggiandosi l’uno all’altro, e cominciarono a piangere in silenzio finché il contatto visivo non fu più sufficiente e diventarono un groviglio di corpi; si stringevano, nascondendo i loro visi nel collo dell’altro e prendendo respiri profondi, quasi come se avessero bisogno che i loro sensi si rendessero conto che tutto era reale, e che erano lì per davvero.

Da dove si trovava, Deanna poteva sentire piccoli sussurri provenire da una voce profonda, che raramente aveva sentito tra le mura di quel posto, dire cose come “tu, tu, tu…” e un debole “sssh…” accompagnato da dolci carezze.

Quando le prime gocce di pioggia caddero dal cielo, Deanna e il resto del gruppo se ne tornarono, lentamente, nelle loro case, lasciando la coppia, che era ancora stretta in quell’abbraccio, non azzardandosi a interrompere quel momento così bello.

Deanna aveva sempre pensato di avere un dono; riusciva a leggere le persone come se fossero libri aperti, finché non incontrò Daryl Dixon. Fece di lui uno dei suoi progetti, lo studiò… ma non arrivò mai ad una conclusione. Oggi, dopo aver lanciato un’occhiata alla coppia alle sue spalle, finalmente trovò una risposta soddisfacente.

Qualcuno era già riuscito a capire Daryl Dixon, e quel qualcuno era proprio là insieme a lui.

Salve a tutti! Come detto più volte, questa è soltanto una traduzione! All'autrice di questa one-shot farebbe piacere cosa ne pensate!
scusatemi se c'è qualche errore.
A presto, .J.
  
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