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Autore: pragmatica    15/12/2015    0 recensioni
Quando la Reng partì anche la Maserati la seguì. E io lasciai per sempre la mia vecchia vita per farmi soffocare da quella nuova.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Ero nel mio ufficio ormai da diverse ore, anzi ora che collegavo il mio cervello con il mondo che mi circondava mi rendevo conto che ero rinchiusa tra quelle quattro pareti da ben due giorni, due giorni che non mangiavo qual cosa di decente, due giorni che dormivo solo per 10 minuti per poi riprendere a leggere tutte quelle scartoffie, due giorni che non chiamavo i miei amici, due giorni che non vedevo il cielo, due giorni che non mi chiedevo che colore sarebbe stato quel giorno. C’era una grande quantità di scartoffie da leggere e un centinaio di richieste per l’esportazione di una quantità immane di pezzi di pale eoliche e turbine per la produzione di energia ( in questi ultimi anni l’uso di energia rinnovabile si era diffuso in molti paesi). In oltre come se  il leggere scartoffie piene di leggi, messe in sicurezza di impianti che erano sorvegliati dalla mia azienda e molto altro, dovevo pure subirmi chiamate di investitori che mi tenevano al telefono per ore e di signori che non facevano che invitarmi a feste super esclusive ( soprattutto questi ultimi rompevano un bel po’, ma scusatemi c’è gente che lavora e voi l’andate a chiamare per invitarla a qualche festicciola??? Mo, ma scusatemi , ma farevi una vita!). il mio mondo era questo, in meno di un anno ero diventata una donna casa-ufficio, era ormai da settimane che non uscivo per divertirmi, bere qualcosa con gli amici o semplicemente per andare al supermercato a comprare cibarie….dovevo uscire da questa mia vita, dovevo trovare qualcuno che mi aiutasse, ma chi? Non mi fidavo di nessuno, ormai il mondo che mi circondava era pino zeppo di uomini che miravano al successo o a alleggerirti il tuo conto corrente ( pensavano che poiché eri una donna eri anche stupida ) e di donne che ormai non pensavano al principe azzurro che ti portava al suo castello su di un cavallo bianco ma ai soldi dell’uomo con cui si sposavano, bello o brutto che fosse, giovane o vecchio….bastava fosse ricco. Ormai il mondo era così ed io, mio malgrado, ne facevo parte e me ne vergognavo.
Dopo tutti questi pensieri ritornai a guardare la scrivania, che da quanto c’era sopra gridava aiuto per il troppo peso. Non ci pensai due volte, presi in mano il telefono e  citofonai alla segreteria dello stabile, dovevo iniziare a fidarmi di qualcuno se no tutto il lavoro che i miei nonni avevano svolto sarebbe andato in frantumi.
Una voce tranquilla e riposta mi rispose subito:
- Buongiorno, signorina, che posso fare per lei?-
- Buongiorno signora Mahara, mi serve assolutamente una segretaria, pretendo che trovi la migliore che vi sia al mondo, non me ne frega se dovrà andare in Alaska o in India, me la cerchi e me la trovi entro le 16.00 di oggi pomeriggio!- ero stata dritta e concisa…non avevo tempo da perdere.
- Ohh…finalmente a deciso di prendersi un assistente…domani ci sarà sicuramente la fine del mondo…comunque ora mi metto subito alla ricerca…ha qualche preferenza?-
- Deve essere la migliore nel suo campo!- e buttai giù la cornetta.
Tornai alle mie amate carte, le ore passarono, erano circa le 14.00 quando sentii bussare, guardai la porta stranita, non avevo appuntamenti…:
- Avanti- dissi quasi con disinteresse
- Buongiorno sono il suo nuovo assistente- una voce maschile e mielosa entrò nella mia testa, alzai di scatto la testa e mi trovai daventi un uomo…cioè non era una di quelle ragazzine attraenti che solitamente trovavo quando andavo a trovare qualche concorrente, ma un uomo, vestito da uomo, ma che cavolo stavo pessando logico che era vestito da uomo…lo era… dovevo riprendermi..
- B-buongiorno…tu saresti?-
- Mi chiamo Sharlok Garvin e sono stato incaricato dalla signora Silviuto per  farvi da assistente-
-ah..ok…bene …- ero ancora in trans…
- Le serve aiuto oggi?- chiese ancora con quell voce mielosa, era gay sicuramente…e non so prechè ma mi piaceva, mi ispirava fiducia.
-Per oggi mi sono già organizzata io ma se vuoi controllare e metterti al pari con i miei futuri appuntamenti fai pure!- risposi quasi assente tornando alla mie adorate scartoffie.
-Certo sarà fatto- rispose per poi sparire dietro la porta in legno che separava il mio ufficio dal resto della struttura.
 
Pochi minuti dopo venni interrotta dalla voce del mio nuovo assistente che mi informava di avere una persona isterica sulla linea due, sapevo bene chi ci fosse dall’ altro lato della cornetta e così risposi.
-Chiara, finalmente, il tuo assistente mi ha buttato giù tre volte prima di farmi parlare con te, comunque volevo informarti che tra tre giorni c’è il mio matrimonio e io devo ancora vedere come sta la mia damigella con il suo vestito-  disse furiosa soprattutto nell’ultima parte la mia Minny.
-Stai tranquilla domani ci sarò!- risposi.


wwwwww
eccomi con il secondo capitolo...so che non è molto interessante ma serve per dare un inizio più realistico alla storia. ringrzio chi ha messo questa storia tra le seguite! Grazie mille!

   
 
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