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Autore: taccy01    15/12/2015    3 recensioni
Fanfiction con tema tè e concerto! Tanto, tantissimo amore. Ps: è una TAKURAN
dal testo:-Ehi, ciao Kirino, che fai sabato?- chiese leggermente innervosito il numero nove.
-Penso di stare a casa a guardare la tv, tanto i miei non ci sono...-rispose l'altro con aria annoiata.
-Oh, allora ti andrebbe di venire a vedere un...ehm, fantastico concerto a casa mia?-
_-Suoni tu?-chiese elettrizzato il difensore
-No, i miei cugini. Sarà una cosa piuttosto noiosa, ma almeno in due sapremmo far passare il tempo!- disse sempre più nervoso il castano, temendo un possibile rifiuto dell'amico...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le mie takuran'
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Era una fredda giornata invernale e chissà perchè i Genitori di Shindou Takuto avevano deciso di tenere un “concerto” in cui si sarebbero esibiti tutti i suoi cugini di primo grado e, credetemi, ne aveva davvero moltissimi. Infatti i suoi avevano moltissimi fratelli e sorelle tutti pieni di figli,a loro dire, talentuosissimi nel suonare uno strumento. Shindou in questione era riuscito a convincere i suoi parenti a non farlo esibire “Per lasciare più spazio agli altri” Aveva detto lui. In realtà Takuto voleva solo evitarsi una figuraccia perchè in realtà i suoi cugini non avevano un briciolo di talento.

Mentre pensava a come far passare quelle -ormai imminenti- 10 ore di concerto, che si sarebbero tenute tre giorni dopo, gli venne un' idea. Prese il cellulare e telefonò al suo migliore amico (del quale era segretamente innamorato) Kirino Ranmaru.

Il rosato gli rispose dopo soli tre squilli -Pronto?-disse allegro il rosato.

-Ehi, ciao Kirino, che fai sabato?- chiese leggermente innervosito il numero nove.

-Penso di stare a casa a guardare la tv, tanto i miei non ci sono...-rispose l'altro con aria annoiata.

-Oh, allora ti andrebbe di venire a vedere un...ehm, fantastico concerto a casa mia?-

_-Suoni tu?-chiese elettrizzato il difensore

-No, i miei cugini. Sarà una cosa piuttosto noiosa, ma almeno in due sapremmo far passare il tempo!- disse sempre più nervoso il castano, temendo un possibile rifiuto dell'amico.

-Solo perchè sei tu,Shindou.- sospirò l'altro, che in realtà non vedeva l'ora di vedere l'amico.

-Oh, grazie, Kirino sei un angelo!- disse il castano riattaccando e avvisando la madre per farle aggiungere un posto: non poteva certo immaginare che dopo questa sua affermazione il rosato fosse completamente arrossito.

 

 

Dopo un'ora fu Ranmaru a chiamare il castano, perchè si ricordò che non sapeva a che ora sarebbe iniziato e soprattutto FINITO quell'orribile, a detta di Takuto, concerto.
-Pronto?- rispose il pianista non appena vide che la chiamata era di Kirino.

-Ehi, ciao Shindou non mi hai detto gli orari del concerto....- disse il difensore.

-Ah,giusto-disse l'altro che già si era preoccupato temendo un ripensamento dell'altro.-Inizia alle 8 del mattino e finisce alle 8 di sera.

-Ah,o...COSA????-sbraitò l'altro non appenda si rese conto delle parole dell'amico.

-Ehi,mi spiace Kirino ma io non ci posso fare niente, se non vuoi venire ti capisco...-mormorò mortificato il castano. Sentendo l'amico in quello stato il rosato s'intenerì -Sta tranquillo verrò,ma

stai pur certo che non ascolterò neanche una nota!-

-Ohh, grazie Kirino come farei senza di te?-gioì l'altro attaccando.

-Io senza di te probabilmente morirei...-mormorò Kirino pur sapendo che il castano non lo stava ascoltando.

 

 

 

Il giorno del concerto Kirino fu subito accolto dalla madre del Virtuoso che lo ricevette allegra.

-Oh,ciao Kirino caro. Mi dispiace, mai sei arrivato praticamente per ultimo quindi è rimasto solo un posto in ultima fila...- “Vuole scherzare?Non potrei essere più felice!”pensò il numero tre.

-Oh,è rimasto solo un posto e mio figlio non è ancora arrivato.....beh, io vado al mio posto in prima fila voi arrangiati, fate un po' a turno o come volete voi...- disse la mamma di Shindou lasciando solo il difensore che osservò meglio quella sedia: non solo era in ultima fila, ma era anche l'unica della fila il che significava: niente vicini rompiscatole! Sorrise e si sedette su quell'elegante sedia che ora a lui appariva un trono.

Un secondo dopo arrivò anche Shindou che lo raggiunse sorridendo.

-Sei in ritardo-gli disse ridendo il rosato- e i posti sono finiti.-

L'altro sorrise: -Oh bé allora meglio me ne vado...-

-Ehi,aspetta un attimo io sono venuto solo per far felice te, quindi adesso tu rimmarrai qua anche a costo che io ti debba tenere in braccio per tutto il concerto!- rispose leggermente seccato il rosato.

Il sorriso del castano crebbe-Allora va bene.-

-Allora va bene cosa?-chiese il difensore leggermente confuso, ma non fece in tempo a finire di parlare che l'altro si era già sistemato sulle sue ginocchia facendolo arrossire vistosamente.

-Mi va bene stare in braccio a te per tutto il concerto- gli rispose serenamente l'altro.

“Cavolo” pensò Ranmaru imbarazzato “Forse è una disgrazia che gli invitati a questo concerto siano 225 , ma non lo è affatto che siano tutti voltati verso il palco!”

Intanto non passò nemmeno un' ora che i due cominciarono ad annoiarsi.

Allora a Shindou venne l'idea di lasciare il grande salone delle feste di casa Shindou e di andare nello scantinato dove c'era un comodo divano una piccola cucina, ma soprattutto l'orribile musica di sua cugina Aiko non li avrebbe mai raggiunti.

Così dopo due minuti il rosato era comodamente seduto sul divano mentre l'ex-capitano della raimon stava preparando un tè. Quando la bevanda fu pronta si sedette sul divano accanto all'amico.

Il rosato cominciò a sorseggiarla mentre il castano fece una strana smorfia dopo il primo sorso:

-Cosa c'è ?- gli domandò allora il difensore.

-Non c'è abbastanza zucchero.- rispose e fece per alzarsi, quando sentì il migliore amico scherzare:

-Aggiungine tanto, così diventi dolce pure tu.- E in quel momento un'idea si infiltrò nei pensieri del castano: fece dietro front, posò la tazza sul tavolo più vicino e chiese al rosato con aria di sfida:

-Io non sarei dolce?- nel dirlo inarcò anche un sopracciglio .

L'alto incuriosito annuì, ribadendo le sue parole. Allora il pianista sorrise malizioso e si sedette nuovamente sulle sue ginocchia, mormorandogli con voce suadente all'orecchio:-Ora ti faccio vedere io quanto sono dolce...-

L'altro paonazzo non sapeva cosa dire: da una parte non vedeva l'ora di scoprire cosa aveva in riserbo l'altro, dall'altra aveva paura che fosse solo un bellissimo sogno..

Fortunatamente non dovette sire niente perchè l'altro gli baciò dolcemente una tempia e cominciò una discesa di baci lungo la sua guancia.

-Shindou, smettila.- mormorò l'altro, talmente piano che era ovvio non dicesse sul serio, quando l'altro gli baciò il pezzo di pelle che c'è tra l'angolo della bocca e la guancia.

Il castano in risposta si spostò con le labbra vicino all'altro orecchio e mormorò; -Vuoi davvero che la smetta?- e senza aspettare una risposta ricominciò la discesa e, arrivato a punto di prima, si avvicinò alle sue labbra e mormorò nuovamente, ad un millimetro da esse: -Vuoi davvero che la smetta?-

-No- stavolta la risposta dell'altro fu istantanea. Il castano sorrise e si buttò sulle sue labbra che subito il rosato schiuse facendo intrecciare le loro lingue in un dolce bacio pieno d'amore.

-Allora- domandò Takuto dopo essersi staccato -ti ho mostrato quanto sono dolce?-

Il rosato sorrise:-Sì, ma non sei autorizzato a smettere!-

Takuto sorrise e cominciò a baciargli il collo, prima dolcemente e poi con passione, lasciandovi dei segni rossi e facendolo sospirare di piacere.

Finito il lavoro sul collo, si concentrò sulle labbra del suo nuovo ragazzo e da lì non si staccò per molto tempo.



.....at the end of my dream....
Allora la nota si chiama così perchè questa ff è ispirata a un mio sogno.
Poi mi presento:Sono Taccy ed è la mia prima ff. Ho scelto di farla su inazuma eleven perchè amo la rantaku *piange di gioia*. Per chi non l'avesse capito io amo sti due sono i miei personaggi preferiti, anche se nella vita reale li ho conosciuti con i nomi europei. Spero vi sia piacita e che recensirete.
Karya: Aspetta e spera.
*lei lo uccide*
Ora vado ciaux

 

   
 
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