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Autore: Lyls    16/12/2015    1 recensioni
Dal primo capitolo:
"Pandemonium?" domando scettica fissando l'insegna con il nome lampeggiante.
"è nuovo aperto da poco" dice euforica, mentre una volta dentro, noto che ci sono fin troppe persone, ammassate come sardine tanto che perdo di vista Sarah mentre mi avvicino al bancone.
"Due long island" dico benedendo il fatto che almeno conosco qualche drink, mi guardo attorno mentre aspetto il mio turno, anche se ad un tratto mi sento osservata e noto un ragazzo biondo, che è anche abbastanza carino, vestito di nero che mette in risalto la carnagione chiara ed i capelli, e dei strani tatuaggi che gli spuntano dal collo che mi fissa ed è vicino al bancone "mai visto una ragazza?".
"mi vedi?" domanda sorpreso ed inarco un sopraciglio.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di una Shadowhunters quasi per caso '
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Cacciatori di Ombre

La Shadowhunters, il demone e la fata.
Jonathan si rifiutò di dirmi dove si trovasse il covo di vampiri, in compenso, andammo a cercare Magnus una volta usciti dal bagno e sentii delle ragazze ridacchiare e borbottare qualcosa, e mi voltai rendeondomi conto che stanno fissando Jonathan, una sensazione strana mi prende lo stomaco anche se lui sembra non farci molto caso a ciò che gli capita attorno anche se ho notato che ogni tanto mi guarda in un modo che non mi era mai capitato, ed in tutto questo Sarah cerca di farmi dare qualche risposta.
"Voi nascondete qualcosa e non parlo del fatto che sembra che non vede l'ora di saltarvi addosso a vicenda, quello ve lo si legge negli occhi" maledico l'occhio lungo di Sarah "ma del fatto che ce qualcos'altro sotto vero?"
Magnus sembra essere sparito nel nulla, nonostante la festa sia ancora in pieno svolgimento, e tutti sembrano divertirsi.
"Meno male che non si doveva sapere" dice Jonathan sarcastico e scrollo le spalle.
"Senti lei non andrà a dirlo ai quattro venti e poi non ci vuole un genio per capire che dietro all'alleanza, se Sarah ha ragione, ci sia tuo padre" dico convinta salvo poi rendermi conto di una cosa "che cos'è l'oggetto preso da vostra madre?" domando curiosa e Sarah fissa prima me e poi Jonathan.
Anche se ci rendiamo conto che non è una cosa di cui parlare in un posto simile.
E decidiamo di andare nell'unico posto dove sicuramente non verrà nessuno a disturbare, ovvero la casa di Sarah.
E Jonathan, anche se la cosa non dovrebbe sorprendermi, dopo averci preso per mano scompariamo per poi apparire in camera di Sarah.
"Come fa a sapere dove si trova la mia camera?" domanda allontandosi di colpo da Jonathan che sogghigna alla faccia sconvolta di Sarah.
"Colpa mia" dico per poi spiegare a Sarah tutto quanto da chi è mia madre, chi sono i genitori di Clary e Jonathan e che il padre ha legato Jonathan e me per proteggermi, in quel momento mi rendo conto che anche se non di sangue Valentine è mio zio e questo fa di me e Jonathan cugini, possibile che le cose non possono mai essere tutte facili?
"Non è tutto" anche se Jonathan ha la faccia fin troppo seria, e mi domando cosa non mi abbia detto "si tratta di Jace".
"Che centra lui?" domando confusa e risponde con un colpo di tosse e non si capisce ciò che dice.
Altro colpo di tosse ma stavolta si capiscono, le parole Jace, Clary e fratelli.
"Eh?" domandiamo io e Sarah all'unisono facendogli alzare gli occhi al cielo.
"Jace è anche lui figlio di Valentine e quindi fa di lui, il fratello di Clary" dice questa volta scadendo le parole e fissando divertito le nostre reazioni.
"Ma che siamo in Harry Potter che sono tutti parenti? Ora mi dirai che pure con i Lightwood sono imparentata?" domando incredula.
"Sai vero che questo fa te e Clary cugine? delle vere cugine" dice Sarah divertita dalla situazione.
"Col cavolo! preferisco avere te come cugina che quella" dico facendo una smorfia.
Sarah dopo quelle parole mi abbraccia, forse perchè non dico sempre ciò che penso e questa cosa le ha fatto piacere.
"Non abbiamo tempo per queste cose, potrete abbracciarvi dopo" dice Jonathan, anche se alla fine ha ragione.
"Se vuoi combattere, e ti servirà se ti fai vedere in giro con lui, senza offesa" dice Sarah rivolta a Jonathan che scrolla le spalle come se la cosa non fosse importante "devi capire che poteri hai, in più tua madre era una Shadowhunters, quindi dovrei avere da qualche parte uno stilo che ho fregato a mia madre, non voleva che lo diventassi ma lo sono diventata lo stesso, e sono anche la migliore" dice fin troppo orgogliosa.
"Ci penseremo, ma prima bisogna capire dove si trova la coppa" dice Jonathan un pò troppo impaziente, forse troppo "non voglio che mio padre ci metta le mani sopra, nessuno dovrebbe" anche se nel dirlo mi fissa e prende una mia mano e la stringe guarda anche Sarah "non voglio che dovete scegliere da che parte stare, non la prenderanno bene gli altri"
"So cosa succede se ci si mette contro il Conclave, e poi sono sempre stata la pecora nera della famiglia, non mi fanno paura" dice Sarah con uno sguardo che le ho visto di rado.
"Io no ma ho scelto già quando ti ho seguito la prima volta, hanno sigillato mia madre perchè avevano paura di lei e cosa potevano fare, di certo non vado da loro" dico per poi stringergli la mano a mia volta.
"Siete da diabete" dice Sarah con smorfia "e poi dici a me che esagero ogni volta che esco con qualcuno"
"E voi due siete pazze" dice inarcando un sopraciglio sicuramente non aspettandosi una reazione simile, da una che è pazza di natura e dalla sottoscritta che è passata da non avere uno straccio di vita sociale a rischiare la vita per quello che potrebbe essere definito il ragazzo che mi piace e che probabilmente piaccio anche a Jace.
"Non pensarlo neanche o vado ad ucciderlo con le mie mani" dice ringhiando mentre Sarah lo guarda stranita.
"Spione" dico sbuffando e poi mi rivolgo a Sarah "ho pensato che probabilmente piaccio anche a Jace"
"Non ucciderlo" dice lanciando a Jonathan un occhiataccia "ci penso io" dice con uno sguardo che non prometteva niente di buono.
Anche se quando la zia spalancò la porta non si aspettava di trovarci in camera, soprattutto non aspettandosi Jonathan e cacciò un urlo.
"Ragazze non vi aspettavo qui" domanda bianca come un cencio mentre nasconde qualcosa dietro alla schiena, sembra una borsa.
"Scusa ma', Crys voleva farmi conoscere il suo ragazzo e..." dice Sarah con un ghigno.
"Oh io pensavo fosse il tuo" dice fissando me e Jonathan e poi la figlia.
Jonathan che ormai non poteva sparire come faceva di solito si limitò a farle un sorriso, che mi resi conto che era più di circostanza che altro.
"Mamma perchè hai quella borsa?" domanda notando la cosa nascosta nella schiena e la guarda confusa.
"Le cose si stanno mettendo male Sarah, è ora di tornare a casa" dice seria e nel dirlo mi lancia un occhiata "prima sparisce mia sorella, ora tuo padre non risponde più ai messaggi, preferisco saperti al sicuro e anche tu Crystal" dice guardando anche me dispiaciuta.
"Lo zio da quanto è scomparso?" "Non voglio tornare a Idris" diciamo in contemporanea io e Sarah.
Ringrazio mentalmente Jonathan che mi ha fatto un corso accellerato di storia sugli Shadowhunters e quindi so di cosa stanno parlando.
"Se andate andate a Idris credo verrò anche io" dice Jonathan ad un certo punto "sa per far sapere alla mia famiglia che sono vivo e che sto bene" dice convincente, visto che da sospettosa la zia lo guardò gentile, ma ora sono io che lo guardo confusa non capendo a che gioco sta giocando.
"Va bene, il tempo di fare i borsoni" dice la madre di Sarah, lasciando la borsa alla figlia per poi andarsene.
"Cos'hai in mente?" domanda Sarah ed anche se non ho detto nulla ho pensato la stessa cosa e lui lo sa.
"Non vi piacerà" dice fissando soprattutto me "c'è un ragazzo che è sparito senza lasciare traccia, la sua famiglia abita a Parigi quindi non ce pericolo ma il resto che abita ad Idris non l'ha mai visto in faccia"
"Tuo padre l'ha fatto sparire così che tu possa prenderne il posto ed avere qualcuno all'interno di Idris" dice Sarah a voce bassa mentre si alza aprendo l'armadio e tira fuori i vestiti.
"Perchè farlo sparire e perchè proprio lui?" domando non capendone il motivo.
"Perchè si dice che sua zia voglia candidarsi come nuovo Console ed essendo imparentato con lei..." dice e lascia la frase in sospeso.
"tuo padre così può sapere cosa succede nel Conclave o se lo stanno cercando e tu puoi avvisarlo" dico fissandolo.
"Non guardarmi in quel modo" dice notando il mio sguardo tutt'altro che allegro "a me non piacciono i metodi di mio padre, ma è mio padre e non posso farci nulla" dice lasciandosi scappare un sospiro.
Ho come la sensazione che succederà qualcosa di brutto, non so perchè ma è così.
   
 
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