Sto riflettendo sulla possibilità di non continuare questa storia. Vi dico la verità, amati lettori, tengo a questa storia più delle altre perchè è il racconto dei miei sogni di bambina, è la prima fanfiction che ho cominciato a scrivere e, molti aspetti (naturalmente quelli di vita normale - che precisazione scema *_*), sono autobiografici. So che è sciocco....( non lapidatemi per quanto sto per dire per favore!) ma accorgermi che non siete in molti a lasciarmi un parere mi fa pensare che questa storia non vi sia piaciuta e quindi probabilmente non sono riuscita ad incontrare il vostro gusto. Non vorei continuare a raccontarvi una storia che non vi piace...ecco!
Naturalmente continuerei a mandare i capitoli privatamente a chiunque me lo chiedesse. Sono comunque intenzionata a finirla, almeno sul mio computer. Ringrazio tanto tanto chi mi ha seguita fin'ora in questa storia.
L'esito di questo cappy mi spingerà a continuare o meno la pubblicazione.
Spero di essermi spiegata bene ^_^
Comunque grazie a chiunque abbia letto e commentato.
Chichilina
CAP. 6: MONDI GEMELLI, VITTE PARALLELE
Quando la Terra
nacque nell’universo i popoli degli altri pianeti la
chiamavano Gea, il pianeta d’acqua. Nessun pianeta era
così meraviglioso come Gea, pieno di vita, natura e
bellezze. Era il posto ideale per vivere e ben presto divenne desiderio
di tutti i popoli del sistema solare quello di abitarlo.
All’epoca le forze padrone dell’ universo erano
tre: Anima, Corpo e Speranza, tre esseri fatti di energia che
governavano la vita e la morte dei pianeti delle galassie. Se nasceva
una stella o un pianeta era per loro decisione, se una galassia
esplodeva era per loro decisione, se veniva eletto un sovrano di un
pianeta era per loro decisione.
Quando le tre forze decisero di generare Gea fu con la speranza di
rendere autonomo un pianeta dalla loro decisione di vita o morte. Per
la prima volta unirono i loro poteri e il risultato fu il pianeta
più bello e desiderabile che fosse mai stato creato. Nella
loro bontà decisero di donare a questo pianeta
d’acqua un satellite in cui custodire la fonte
dell’energia ch’egli era destinata per poter
continuare a generare la vita in modo indipendente. Questo satellite
era la Luna e questa fonte di energia era il Cristallo
d’Argento. Anima e Corpo allora si abbracciarono e dalla loro
tenerezza nacque il seme della vita. Speranza lo colse e lo
piantò su Gea e sul suo satellite. La razza terrestre e
quella lunare erano nate.
Ma gli uomini si sa, hanno bisogno di una guida e le tre forze decisero
di creare un regno sulla Luna i cui regnanti avrebbero avuto il potere
di governare il cristallo d’argento, e un regno sulla terra a
cui affidare il Cristallo d’ Oro che permetteva al pianeta di
godere dei raggi del sole, riferimento dei terrestri nei confronti del
regno della luna. Il sogno di Anima, Corpo e Speranza era quello di
creare un pianeta in cui tutti i popoli erranti della galassia del Sole
potessero trovare una casa e vivere insieme ai terrestri in autonomia e
serenità.
Questa è la leggenda tramandata da millenni a Golden
Kingdom, la leggenda della nascita di Gea e della sua Luna.
Ma questa leggenda non è ancora finita.
La storia narra che il primo atto del primo re della Luna fu cercare di
usare il potere infinito del cristallo d’argento per creare
un altro pianeta come Gea in modo che potesse divenire una casa per
tutti quei popoli che lo desideravano. Gea da sola non bastava per
raccogliere tutti i popoli della galassia del sole. Ma qualcosa non
andò per il verso giusto. Nell’enorme sforzo fatto
per gestire il potere del cristallo d’argento il re
compì l’errore di non chiedere al cristallo che i
due mondi fossero indipendenti e alla fine creò un mondo
gemello completamente incosciente dell’altro ma le cui sorti
erano legate imprescindibilmente al pianeta originario.
Se Gea viveva anche il pianeta gemello Mondo viveva, se Gea periva
anche Mondo periva e viceversa. Accortosi dell’errore il re
della Luna, conscio di non poter più ricorrere al cristallo
d’argento bisognoso di enormi energie, decise
di non raccontare a nessuno questo immenso dettaglio. Permise a molti
popoli di popolare Mondo senza rivelare mai che le sorti di quel
pianeta erano dipendenti da quelle di Gea e, per evitare che qualcuno
con intenti malvagi un giorno decidesse di distruggere Mondo, incapace
di difendersi in quanto generato da cristallo d’argento ma
senza un regno che potesse governarlo e proteggerlo, il re fece in modo
che nessuno su Gea sapesse dell’esistenza di Mondo e
viceversa. Questa la leggenda dei mondi gemelli.
Il regno di Cronos, il Golden Kingdom, era sicuramente il
più florido che Gea ricordasse, Cronos il re di Gea e
Selene, la regina della Luna, unendosi in matrimonio avevano dato
lunghi anni da pace e prosperità al pianeta
d’acqua e ai suoi abitanti e nessuno poteva immaginare che
quella pace potesse un giorno finire. Ma … la fine stava
arrivando.
Gea era un pianeta meraviglioso riferimento di lodi e di invidie in
tutta la galassia, molti popoli oltre il sole serbavano
l’ambizione di poterlo conquistare. Tra questi il
più fervido aspirante era sicuramente Nemesis, pianeta del
Cristallo Nero. Lì, regno del re Cristel,
l’invasione era studiata e ormai comandata.
Cristel era pronto, Gea sarebbe stata sua e con lei anche Mondo.