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Autore: jessthesohodoll    17/12/2015    5 recensioni
Federico e Michael decidono di adottare un bambino quasi per caso.
Quando Alessio entra nella loro vita , sembra che tutto sia al suo posto.
ci penserà un ragazzo di nome Gennaro, dai folti capelli biondi e occhi blu come il mare a sconvolgere la vita di Alessio.
| Future au | Parents au|
#midez
#urban boyfriends
con il patrocinio del gruppo di Facebook sulle midez shipper e Serena per la cover
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Elio, Fedez, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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II
I’m a loser baby (So why don’t you kill me?)
 
“Soy un perdedor
I’m a loser baby, so why don’t you kill me?”
 
 
“Io e papò siamo già usciti, ma non vi preoccupate. Alle 7.30 vi passa a prendere il vostro zio super figo.
Baci
Il vostro papò dipinto ;)
p.s.i’m sorry babies. Io visto voi molto stanchi e ho staccato le sveglie. Siete già in ritardo so, move your asses!
Il vostro papà non dipinto <3 “
 
Alessio rise quando lesse il messaggio. Era tipico dei suoi genitori svegliargli con un messaggio scritto a quattro mani, un po’con la calligrafia sconnessa di uno, un po’ con quella ordinata dell’altro.
 
“Buongiorno” disse sbadigliando Alex ad un assonnato Luca, che stava quasi per riaddormentarsi sul lavandino.
 
Luca aveva 16 anni ed era suo “fratello”. Beh, tecnicamente non lo era.
Condividevano ben poco, per essere fratelli, fatta eccezione per il loro condiviso amore per la musica. Ma quello contava poco.
Era l’unico filo conduttore che legava i quattro uomini di casa.
 
Lo adottarono 3 anni dopo di lui, desiderosi di allargare la famiglia, e non si può di certo dire che il piccolo Alex l’avesse presa così bene.
Era già arrivato al portone del palazzo, con le sue piccole gambine da bimbo e un fagotto dove aveva messo il suo pigiama e un orsacchiotto.
Sarebbe andato tutto bene se non avesse incontrato un ostacolo tutto sopraciglia e ampi sorrisi con le vaghe sembianze di suo Zio Elio.
“Credo che questo sia vostro” aveva detto suo zio “Devo venirvi a trovare più spesso”
 
Ma, tutto sommato, quel piccolo disadattato che si ritrovò come fratello un po’ gli mancava quando non c’è l’aveva tra i piedi.
“Hai letto il messaggio?” chiese Luca, sputando la poltiglia bianca del dentifricio direttamente nel tubo di scarico.
“Si. Credo tocchi a zio Ax farci d’autista.” Disse Alex, ammirando assorto la sua immagine nello specchio.
“Si, è papà ha fatto il suo solito giochino delle sveglie” disse Luca annoiato “Quindi siamo già in ritardo”
In effetti, l’orologio gli stava ricordando in maniera insolente che mancavano 10 minuti alle 7.30.
Niente colazione, si sarebbero dovuti accontentare del caffè bruciato delle macchinette.
Magari avrebbero corrotto zio Ax e l’avrebbero fatto fermare nel loro bar preferito, quello gestito dal loro amico Giò nella quale non avevano mai pagato nulla da quando avevano memoria.
Zio Ax era già sotto casa loro quando scesero. Barbetta perfettamente curata, capello e occhiali scuri, era appoggiato al cofano della sua auto e stava parlando al telefono quando li salutò
“Si, si, sono proprio qui davanti a me” stava dicendo Ax “Dai cazzo Federico, non sono così sprovveduto. Non è di certo la prima volta che porto i tuoi ragazzi a scuola”
Se li stava già immaginando Alex. Seduti al solito tavolino del solito bar, con uno dei due in crisi mistica da cappuccino , solitamente Federico , e l’altro in apprensione che gli chiede di chiamare Ax per vedere se si è ricordato di andargli a prendere, solitamente Michael.
Ne ebbe la conferma quando Ax li passò il telefono, sentendo un rumore indistinto dall’altra parte.
“Metti in vivavoce” disse suo padre, Federico
“Bene” disse Michael “ mi sentite tutti e due?”
“Si papà” dissero in coro Alex e Luca, mentre Ax sorrideva divertito.
“Ok” disse Michael “Dunque, Alesandro ora vi porta a scuola. Prima che possiate protestare, sono consapevole che non avete mangiato, i’m sorry guys. “
 
In tutta risposa , Ax gli indicò una busta di carta marrone e due bicchieri di carta ricolmi di caffè, adagiati sul sedile anteriore della sua auto.
“Gio vi manda i suoi saluti” disse Ax, facendogli l’occhiolino.
 
Zio Ax non li lasciava mai a stomaco vuoto.
 
“Oggi ti veniamo a prendere noi, Ale. “ continuò Michael “Pranziamo insieme da qualche parte…ah ok….papà ha detto che ci aspetta nonna Tati, ma dopo ti riportiamo a casa e poi compiti signorino, o io devo ricordare maturità? Alle 15.30 io e papà abbiamo un intervista, quindi tocca a te andare a prendere Luca dalle prove a scuola”
“Ok papà” disse Alex
“E non ti dimenticare” disse Michael.
“Credo abbiano capito Mick” disse Federico.
“Era per essere chiaro” disse Michael “Vi vogliamo bene ragazzi”
“Anche noi”
“A dopo” disse Federico, togliendo il vivavoce “ E cercate di non far venire ad Ax un altro capello bianco”
“Sono spiacente di interrompere un altro meraviglioso momento da mulino bianco” disse Ax, “ ma dobbiamo andare. Non vorrei che venisse un aneurisma a uno dei vostri vecchi”
 
E Dio non voglia, certo che no
***
 
I due fratelli Penniman-Lucia si salutarono distrattamente di fronte alla scrivania del bidello, Massimiliano , prendendo strade diverse. Luca in 3f, Alex in 5 c.
 
Sembrava tutto stranamente ordinario, in una vita che di ordinario non aveva niente.
Leonardo, uno dei suoi migliori amici, lo salutò addentando quella di sicuro sarebbe stata la prima merendina della mattinata.
Tutto sommato, non era male come mattina.
Si sedette al suo banco solitario , aspettando che il professor Sciortino entrasse.
 
Lo adoravano tutti, il prof “Shorty”. Aveva una folta criniera di capelli e un sei politico come personale credo, insegnando una delle materie considerata più “noiosa” in una scuola così atipica : Storia della musica.
Era strana quella scuola. Ma era quasi matematico che i figli di Fedez e Mika scegliessero un liceo musicale.
 
Il professor Shorty arrivò al primo scoccare della campana , accompagnato da Alba, la segreteria con cui si vociferava il professore uscisse, e un ragazzo che nessuno aveva mai visto.
Era alto almeno quanto lui, un capellino rosso a coprire i capelli biondi e un corpo esile nascosto da una felpa troppo grande per lui.
Alex non lo aveva mai visto, eppure non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
 
“Questo” esordì Shorty “è Gennaro. Viene da Napoli e starà con noi fino al diploma. Bene, credo tu possa sederti vicino ad Alex”
Gennaro, questo era il suo nome, rispose con un flebile grazie, raggiungendo Alex in fondo all’aula. Si sedette, cercando di non fare il ben che minimo rumore, estraendo un diario e un astuccio rosso dal suo piccolo zaino nero.
Shorty incominciò con l’appello, ma a Alex non importava. Era troppo rapito da quello strano essere alieno.
“Ciao” disse Alex “Io sono Alessio”
“Ciao” disse Gennaro , sfogliando il suo diario con poco interesse.
“Beh, se hai bisogno sono qui” disse Alex.
“Oh, guarda” disse invece Gennaro, indicando un punto imprecisato del suo diario.
Era il verso di una canzone.
 
“La vita fa schifo, il panorama è bellissimo”
  • Beautiful Disaster – Fedez ft Mika (2015)
 
 
Alessio dovette trattenere una risatina. Ormai, dopo cinque anni, i suoi compagni si erano abituati al suo status di”figlio di”. Ma non di certo il nuovo arrivato.
“Oh” disse Alessio “è Fedez e Mika”
“Si” disse Gennaro “io adoro Fedez, e tu?”
“Si” disse Alex, il vago ricordo del leggendario Fedez cantare le canzoni di Britnay Spears sotto la doccia la sera prima “non è male”
“oh, non male?” chiese Gennaro, voltandosi finalmente verso di lui “Lui e Ax sono i migliori”
E andava tutto bene, almeno finché non sorrise. Aveva grandi occhi blu che lo guardavano divertito e Alex pensò di sognare.
Che erano quelle?  Suo padre gli aveva raccontato di come, dopo anni di ragazze , aveva sentito le farfalle nello stomaco solo dopo aver incontrato quell’uragano con le gambe di Michael Holbrook Penniman jr.
Ma lui? Era stato anche con delle ragazze, cristo. Francesca era stata la sua ragazza per due anni, prima che tre diplomanti la scegliessero per la loro band , i Landlord , e lei si innamorasse di uno di loro.
Ma nemmeno con lei le aveva mai provate.
Con Gennaro, invece, quegli stupidi volatili gli stavano martoriando il basso ventre. E tutto ciò lo stava confondendo.
“Penniman – Lucia Alessio “ disse Shorty “ma è troppo impegnato per sentirmi”
Eccolo là. Il suo raffinato piano si era appena sgretolato come un castello di carte. Se Gennaro era davvero un grande fan di suo padre come diceva, non ci avrebbe messo molto a capirlo.
Un paio di occhi blu, sgranati fino al limite umano, ne  furono la conferma.
“Tu- tu sei”
“Il figlio di Mika e Fedez” disse Alex, sospirando.
 
Ecco, era finita. Ora Gennaro sarebbe stato suo amico con il solo scopo di conoscere suo padre, o peggio, si sarebbe allontanato da lui.
Erano capitate entrambe le cose in passato.
Ma Gennaro gli prese la mano e gli sorrise, di nuovo.
“Capisco perché non ne sei così entusiasta” disse “L’avrai sentito un milione di volte”
E ad Alex, Quel Gennaro cominciava a piacere davvero tanto.
***
Alessio ringraziò mentalmente che il suo adorato fratellino fosse così socialmente attivo, per una volta. Milano era silenziosa mentre sfrecciava a bordo del suo motorino.
Ma nemmeno l’aria pungente della sera lo stava aiutando.
Era tutto il pomeriggio che pensava a lui. Ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva quelli di Gennaro , così dannatamente blu e quel sorriso così grande e…
“Terra chiama Alex” disse Luca, sventolandogli una mano davanti.
“Ciao” disse Alessio “Mi ero incantato”
“Lo vedo, sono dieci minuti che stai fermo li” disse Luca .
“Hey, abbi un po’ di rispetto per gli anziani” disse Alessio, porgendogli il casco “Come mai quel broncio?”
“Ho litigato con Margherita” disse Luca, sospirando.
 
Margherita era la fidanzatina “on-off” di Luca e trovava sempre modi fantasiosi di rendere la vita di suo fratello un inferno.
 
“Che hai fatto, stavolta?” disse Alex
“Io? Niente? Stavolta è tutta colpa della prof. Mi ha messo insieme ad Enrica per un progetto e lei non l’ha presa bene”
“Ma Enrica non era la sua migliore amica?” chiese Alex confuso
“Infatti” disse Luca “Ma parlami di te. Mi hanno detto che hai un  nuoco compagno di classe”
“Fammi indovinare” disse Alex “Te l’ha detto Eleonora”
“La sola ed unica regina del gossip” disse Luca “Allora, com’è? Mi hanno detto che è un tipo un po’ strano”
“No, Gennaro è uno a posto” disse Alex “Viene da Napoli. È simpatico, molto bravo a reppare ed è un fan di papà”
“Quale dei due?” chiese confuso Luca.
“Quello tutto colorato che di mestiere fa il rapper?” chiese divertito Alessio.
“Hey, non è colpa mia se abbiamo due papà” disse Luca “E dimmi, ti piace?”
“Che? Che domande fai? Come fai a chiedermi certe cose?” chiese Alex, arrossendo improvvisamente ,
 
Luca intendeva “come amico” , ma forse si sbagliava. Suo fratello era un libro aperto per lui.
“Oh, secondo me ti piace” disse , lasciando che Milano inghiottisse le loro parole.
 
 
Midez Soho Corner:
ok, questo capitolo è stato un parto.
L’avevo detto che sarebbe stato un po’ più urban, vero?
Beh, come vi sembrano Mika “super papà apprensivo” e Fedez “Sono il papà figo” ?
 
Ovviamente, un Ax selvatico ci stava di brutto.
 
E l’incontro Gennex molto “gay ingenui” ?
 
Cq, ho voluto aggiungere Luca come fratello di Alex perché se c’era una cosa che adoravo era il rapporto che aveva con Mika <3
Credo di aver messo un po’ tutti, o per lo meno citati.
Mi mancano i Moseek, ma li vedrete tra qualche capitolo. Ah, anche Eva, ma lui proprio non so dove metterlo.
 
Un bacio
 
jess
      
 
 
  
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