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Autore: Ghrian    17/12/2015    2 recensioni
Carlotta è una semplicissima ragazza italiana, una come tante: studia, esce con delle amiche incredibilmente più pazze di lei...
Ma nell'università che frequenta stanno organizzando un tirocinio all'estero con un'altro indirizzo, completamente opposto al suo.
Si ritroverà catapultata in un altro mondo, a contatto con una cultura e abitudini enormemente differenti dalle sue e dovrà adattarsi a tutti i costi.
Aggiungiamoci due amici sclerati, lei che non è da meno e l'entrata in campo di dodici ragazzi... l'esplosione è alle porte, io lancio l'avvertimento!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace signorina Sangari, ma i posti sono limitati.”


Ecco una frase che mi fece uscire di testa. Ma proprio a me dovevano capitare tutte le sfighe di questo mondo?

Beh, non proprio a me...diciamo a dieci del mio corso.

-Non preoccuparti, James ti darà una mano, no?- mi consolò Bea, abbracciandomi dolcemente -Stanotte puoi dormire con me, ci stiamo nel letto.-

-Ti ringrazio. Chiamo James e vedo se può procurarmi qualcosa. Non saprei proprio dove girarmi.-

La mia amica fece un verso scocciato e prese a svuotare la valigia, rabbiosa.

Misi una mano sul ricevitore e chiesi -Bea, ma che ti hanno fatto quei poveri vestiti?-

-Niente! Ma che cavolo, per una volta che avevamo la possibilità di farci una piccola vacanza insieme, non hanno una misera brandina per te!-

-Calma, ora cerco di rimediare. Non saremo vicine ma vedrai che ci divertiremo lo stesso.-

Sgranò gli occhietti azzurri e fece per parlare, quando la persona che stavo chiamando rispose al telefono con un forte accento britannico.

-junbiga doesyeossseubnikka?-

-Ciaaaaaao Jamesuccio!-

-Caaaaaarl! Ciao, come stai?-

-Beh, agitata. E molto.-

-Non hai il posto dove dormire vero?-

-Esatto. Qualche suggerimento?-

-Si, ti offro un appartamento, nuovo appena ristrutturato.-

-Per fortuna che fai il coreografo. Ti sei dato alle agenzie immobiliari?-

-No, simpaticona. E' il vecchio appartamento di Jenni, che non ha ancora venduto.-

-Non ho molte altre alternative. Non posso certo passare un anno in un albergo. L'affitto?-

-Ma che affitto. Basta che mi dai il si per il lavoro di cui ti ho parlato per messaggio.-

-Qui gatta ci cova. James, che razza di lavoro è per farti arrivare a non farmi pagare l'affitto?-

-Nulla... ti spiego non appena ci vediamo. A che università sei? Ti passo a prendere.-

-Sono alla Korea University. Ma davvero, non serve. Dimmi dove si trova l'appartamento e poi vengo con i servizi pubblici.-

-Meglio di no. Fatti trovare fuori tra qualche minuto.-

-Ma io...-

-Tuuu,Tuuu,Tuuu-

Fissai il telefono interdetta. Ma che cattiveria! Mi aveva chiuso deliberatamente e con molta poca galanteria il telefono in faccia.

Altro che i famosi galantuomini britannici. Tutte balle e questa ne era la prova.

-Allora?- mi chiese Bea, che per tutta la conversazione era rimasta a fissarmi.

-Ho un appartamento e un lavoro a quanto pare.- balbettai, ancora scioccata dalla velocità della cosa.

Magari fosse stato così sempre. Avevo solo la fortuna di avere un amico con molti contatti.

Beh, dopo una marea di sfighe, una bella botta di fortuna ci voleva.

-Però, che fortuna sfacciata.-

Annuii, mentre raccattavo la mia valigia e aprivo la porta -Io vado, domani ti passo a prendere?-

-Certamente, andiamo insieme al discorso di apertura. Buona fortuna e chiamami per farmi sapere com'è l'appartamento.-

-Ovvio. Qualcosa mi dice che passerai molto spesso la notte da me.- ridacchiai divertita.

-E te lo domandi anche? Dovrebbe essere scontato!- mi rispose, fintamente sconvolta.

E con una grossa risata mi chiusi la porta alle spalle.


-Finalmente sei arrivata! Mi stava crescendo la barba di Gandalf.- sbraitò il gentiluomo inglese dal finestrino della sua Volvo grigia.

-Che battuttona. Piuttosto aiutami con la valigia, britannico dei miei stivali.- alzai gli occhi al cielo, mentre lui se la rideva tutto contento.

-Ti offro un passaggio, un tetto sopra la testa, un lavoro... e mi fai pure sfacchinare?-

-Ecco, sempre il solito. E io che pensavo che Jenni ti avesse inculcato almeno un po' di gentilezza coreana.- sfiatai, mentre caricavo la mia super valigia nel baule della sua macchinina.

-Ti ricordo che Jenni è solo per metà coreana e ha vissuto tutta la sua vita in Inghilterra.-

-Anche tu, ma la cavalleria non sai cosa voglia dire.- ribattei, sbattendo con forza il baule.

-Bah, la solita ingrata.- mi liquidò, aprendomi da dentro la portiera.

-Non sono cambiata affatto, visto?- mi sedetti pesantemente, allargando le braccia per mostrare i miei vestiti spiegazzati, i capelli aggrovigliati, il trucco sbavato... insomma una bomba sexy.

-Vedo,vedo. Su abbracciami, sweetheart.-

Ci abbracciammo di slancio, dandoci anche una bella craniata, dopodichè lui accese la macchina mentre io chiudevo la portiera.

-Allora dov'è questo appartamento?- chiesi curiosa di scoprire qualcosa di più su quella metropoli completamente sconosciuta.

Si, avevo passato un mese ad imparare le basi del coreano, malamente aggiungerei, ma della città non sapevo praticamente nulla.

La cultura coreana era anche quella un mistero, anche se parzialmente fugato dalla mia santa amica che mi aveva spiegato qualcosa.

-Ora lo scoprirai. Non posso rivelarti molto ma sappi che la riservatezza è d'obbligo.-

-Ma come? Io avevo già in mente di dare delle mega festone...- incrociai le braccia, mettendo il broncio.

-Scherzi, vero?- chiese lui, fermandosi ad uno stop.

-Certo. Avevo intenzione di invitare solo Bea. Cavolo, ci conosciamo da due anni e ancora non capisci quando scherzo? Siamo messi piuttosto male, qui.-

-Hai ragione. Beh, Bea penso che tu la possa invitare, ma non troppe persone.-

-Mi vuoi spiegare che sta succedendo? C'è un laboratorio nazionale che fa esperimenti su gas letali ?- domandai, sfinita dal suo fare misterioso.

Mi sistemai leggermente la casacca bianca che indossavo: era lunga fino a metà coscia, a maniche lunghe e copriva quella piccola ciccetta in mezzo alle gambe. Sotto indossavo dei pantaloni molto stretti, quasi dei leggings con una fantasia strana, tra i pois e i rombi, ovviamente risvoltati visto che il mio metro e cinquantasei non mi permetteva di indossare pantaloni normali. Vendevano solo vestiti o jeans adatti per modelle rinsecchite con gambe lunghissime e io povera mortale, dovevo adattarmi.

-Certo e io ti farei vivere sopra. Conoscendoti distruggeresti la città in un nanosecondo-

-Vedo che hai un alta considerazione di me.- commentai offesa, beccandomi un'occhiataccia a dir poco spaventosa -Va bene, va bene ho capito. Poche persone.-

Lui sospirò -Per ora sappi che la riservatezza deve essere totale, poi vedremo.-

Alzai le spalle e posai la testa contro il finestrino che iniziava ad appannarsi, segno di un elevata differenza di temperatura tra l'abitacolo in cui viaggiavamo e l'ambiente esterno.

Fuori solo con una maglia a maniche lunghe faceva un po' freschino, eravamo a ottobre ma qui il tempo era più esagerato che da noi. Non aveva mezze misure: in inverno faceva freddissimo e in estate faceva caldissimo. Beh, senz'altro non mi sarei annoiata.

-Carlotta, siamo arrivati.- mi riscosse dai miei pensieri James, scuotendomi leggermente la spalla.

Mi stiracchiai mentre mi giravo a guardarlo.

-Hai sonno, vero? Tranquilla, sarà questione di pochi minuti.-

Lo sbadiglio che stavo emettendo si fermò immediatamente lasciandomi con le fauci spalancate -Come scusa?-

-Oh, le luci sono accese perciò stasera conoscerai i tuoi vicini che forse diventeranno i tuoi datori di lavoro.- sorrise, mentre mi guardava con condiscendenza. Intanto i miei occhi minacciavano di uscire dalle orbite. Tutto tranquillo: sono assonnata, sembra che un cuculo abbia deciso di formare un nido con i miei capelli, i vestiti stropicciati da dodici ore di aereo più una di pullman, il trucco sbavato per la stessa ragione... sono proprio perfetta per un conoscere gente.










NOTA: Ri-salveeeee!

Ok, questo capitolo è stato postato in seguito all'altro solo come regalo e la persona in questione lo sa ;)
Cosa ne pensate?? Io amo la protagonista, soprattutto perchè le sue uscite strane mi vengono di getto, insomma si scrivono da sole!

Ora, lo scrivo subito così tagliamo la testa al toro: penso di pubblicare ogni 5 giorni/ una settimana, anche se adesso arrivano le vacanze e avrò sicuramente più tempo...

Bene, allora alla prossimaaaa!


   
 
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