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Autore: _cercasinome_    17/12/2015    1 recensioni
Approdo (finalmente) nella sezione di Fairy Tail anche come autrice!
Ecco a voi una raccolta di one-shot su una delle coppie che preferisco in assoluto!
Si tratta di momenti tra Laxus e Mirajane, alcuni ispirati al manga/anime, altri inventati da me!
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“Bene, la prossima volta combatterò anche io!” le aveva sentito dire queste parole tra le lacrime. Eppure era certo che lei non potesse più combattere dopo…quell’incidente. Non era preoccupato. Voleva semplicemente vedere che piano stesse escogitando quella testolina bianca.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirajane
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Debolezza
Un altro calcio.
Un altro pugno.
Altro sangue.
Altra saliva sputata per terra.
Un altro gemito di dolore trattenuto tra i denti.
Tutto questo lo faceva solo arrabbiare di più e lo spingeva a continuare.
Voleva sentire le sue urla di dolore.
Voleva sentire la sua sofferenza.
-Non reagisci, eh? Feccia!-
Un fulmine attraversò il cielo schiantandosi sul corpo mal concio del Dragon Slayer.
-B-basta Luxus! Stai esagerando!-
Ma Luxus era sordo. Era sordo alla voce di coloro che considerava inferiori. Nonostante facessero parte della stessa gilda, per lui erano pressoché come piccole mosche. Mosche che però lo stavano infastidendo non poco.
-E’ per colpa tua se ci guardano dall’alto in basso!- urlò schiacciando col piede la testa del mago sdraiato per terra, sempre più forte.
“Lui non sta reagendo. Lui vuole essere accettato da noi come nakama. Per questo non ha risposto agli attacchi di Jet e Droy. E neanche a quelli di Luxus. Fermati, Laxus! Adesso basta!” pensò la piccola Levy, osservando la scena con gli occhi sgranati dal terrore. Ma non aveva il coraggio di parlare. Non riusciva ad aprire la bocca ed emettere un qualsiasi suono. Aveva paura. Stava tremando dalla paura. Non aveva mai visto Laxus così furioso e non riusciva neanche ad immaginare cosa era disposto a fare in quel momento, accecato dalla rabbia.
-Basta! E’ abbastanza Laxus!- urlò di nuovo Jet, dopo l’ennesimo calcio.
Laxus digrignò i denti. Quelle mosche lo stavano proprio infastidendo. Le avrebbe zittite una volta per tutte.
-Sta zitto! I pesci piccoli devono stare al loro posto!- urlò, voltandosi verso il team Shadow Gear e lanciando un potente fulmine in direzione dei tre, mirando proprio alla piccola Levy.
Levy chiuse gli occhi, pronta ad incassare il colpo. Credeva che fosse impossibile essere più veloci dei fulmini (forse solo Jet ne era capace) eppure, quando aprì gli occhi, si ritrovò Gajeel proprio davanti a sé. Ancora ansimante e davvero mal messo, soprattutto dopo aver ricevuto quel colpo che era destinato a lei.
-Oh, quindi sei ancora in grado di muoverti! Questo non va bene, bastardo!- ringhiò Laxus, concentrando nella sua mano una sfera di luce, carica di elettricità, intenzionato a colpire il patetico quartetto che gli stava davanti.
Era pronto a colpirli. Portò indietro il braccio, in modo da ottenere maggiore forza nel momento dell’attacco. Si preparò e…
-Adesso basta!-
Si bloccò.
Questa volta non era stato Jet a parlare. E neanche Droy. E stentava a credere che Gajeel avesse abbastanza forze per parlare. In più… era una voce femminile, senza dubbio! Ma non apparteneva a Levy, decisamente no.
La conosceva. La conosceva perfettamente. Non poteva sbagliarsi. Era proprio…
-Mira!- esclamò sorpreso, abbassando il braccio che gli bloccava la visuale, riuscendo a vedere così l’albina che si era posizionata davanti ai quattro maghi a braccia spalancate. Come a volerli proteggere, a voler fare loro da scudo.
Stava lì. In piedi davanti a lui. I capelli bianchi mossi dal vento, così come il suo vestito. Lo sguardo serio, fermo e deciso puntato su di lui. Non un briciolo di esitazione. Non un pizzico di paura. Niente di tutto questo, no.
Mira mostrava solo coraggio, fierezza. Ma Laxus, che la conosceva bene, poteva leggere nei suoi occhi blu anche della rabbia, mista a delusione.
-Mirajane- sospirò sollevata Levy, asciugandosi gli angoli degli occhi.
-Stupida donna! Non ho bisogno d…-
-Smettila subito, Laxus!-
Mirajane non badò neanche alla voce dura di Gajeel che, dietro di lei, si teneva il fianco con entrambe le mani, cercando di bloccare la perdita di sangue.
-Che cazzo ci fai tu qui?!- le ringhiò il biondo, facendo sparire la sfera magica dalla mano.
-Cosa stai facendo Laxus? Non ti riconosco proprio più!- Mira abbassò le braccia, addolcendo leggermente lo sguardo e anche la voce.
Laxus deglutì, senza farsi vedere. Cosa sperava di ottenere? Doveva voleva arrivare?
-Tu non mi conosci-
-E invece si! Tu…- la maga si bloccò immediatamente, notando l’occhiataccia che Laxus le lanciò. Non voleva aprire quel discorso.
-Perché non perdoni Gajeel? Tutti noi lo stiamo facendo- disse allora, azzardandosi a fare qualche passo verso di lui, ma bloccandosi immediatamente quando lo vide guardarla torvo e furioso.
Si morse il labbro inferiore. Perché non si faceva aiutare? Lei era lì per lui! Aveva salvato i quattro maghi dal suo potente attacco, ma lei voleva salvare lui!
-E’ un nemico di Fairy Tail- rispose semplicemente Laxus, incrociando le braccia al petto, freddo e distaccato come sempre.
-Adesso è un mago di Fairy Tail, un nostro nakama! Lo sai bene!- disse Mirajane, tornando seria e stringendo i pugni lungo i fianchi.
-Ha infangato il nome della g…-
-SEI TU CHE STAI INFANGANDO IL NOME DELLA GILDA!-
Perfino Laxus si zittì dopo le urla di Mira, guardandola stupito. Non l’aveva mai vista così arrabbiata, neanche con lui. Era la prima volta che alzava la voce in questo modo. Ed infatti anche Levy, Jet e Droy la fissavano con gli occhi spalancati e le bocche aperte.
Laxus deglutì di nuovo. Ciò che Mirajane aveva appena detto l’avrebbe dovuto far infuriare così tanto da fulminare tutto quello che lo circondava.
Però lui non aveva prestato così tanta attenzione a quelle parole.
Ma al tono con cui le aveva pronunciate.
A quella ruga che era comparsa sulla sua fronte bianca a causa della rabbia.
Alle sue mani, strette in due pugni, che tremavano.
Ai suoi bellissimi occhi lucidi, pronti a versare lacrime, che si erano abbassati e adesso fissavano il terreno.
Alle sue labbra rosee che continuava a torturare con i denti, cercando di trattenere anche il più piccolo singhiozzo.
Per questo Laxus non rispose a quelle parole. Ma continuava a fissare la maga che aveva davanti, come imbambolato, perdendosi nei suoi pensieri.
Perché ogni volta che parlavano lei si infuriava? Oppure scoppiava in lacrime? Perché?
-Laxus, hai colpito dei tuoi nakama, hai cercato di fare loro del male. Non sei mai arrivato a tanto- si era calmata, Mirajane. Ma continuava a tenere lo sguardo basso e per Laxus era una tortura non poter vedere quegli occhi. La voce era appena udibile, leggermente incrinata dal pianto ormai inevitabile che però lei ostinava a nascondere e trattenere.
-Non me ne faccio niente di compagni così deboli. Non ho bisogno di loro nella mia gilda- Laxus fulminò con lo sguardo i quattro maghi alle spalle di Mirajane, notando così il corpo dell’albina scosso da un singhiozzo.
-Tu non sei il mast…-
-Lo sarò, molto presto! E a quel punto mi sbarazzerò di tutti voi, inutili insetti, rendendo Fairy Tail la gilda più forte!- ghignò lui. Ormai mancava poco. Presto avrebbe attuato il suo piano e Fairy Tail sarebbe stata sua.
Si stupì quando vide Mirajane alzare di scattò la testa. Le guance erano rigate dalle lacrime, ma il suo sguardo era di nuovo duro e deciso. Sollevò un sopracciglio quando lei spalancò di nuovo le braccia, coprendo così tutte le persone che c’erano dietro di lei.
-Ho capito. Allora, Laxus, finisci quello che stavi iniziando. Su, attaccami-
Laxus spalancò gli occhi. Era per caso impazzita? Cosa le prendeva tutto ad un tratto? Era disposta a sacrificare se stessa pur di difendere quei maghi da quattro soldi?
Beh, se era questo ciò che desiderava…
Tese un braccio verso di lei. Si poteva vedere benissimo l’elettricità passare da dito a dito. Con il palmo aperto, si preparò a scagliare un potente fulmine verso loro, verso lei, sotto lo sguardo preoccupato del team Shadow Gear.
La guardò un’altra volta.
Mirajane era testarda. Era rimasta lì, ferma e immobile. Non tremava, non piangeva più. Lo fissava e lo fissava. Tutto qui. In attesa del suo attacco che, lui sapeva, non avrebbe evitato, schivato e non si sarebbe difesa. Perché non ne era capace.
Si specchiò nuovamente nei suoi grandi occhi e, per un attimo, rivide la bambina di qualche anno fa. Quella ragazzina ribelle e scaltra che non faceva altro che litigare, fare a botte, e che gli andava sempre dietro, sfidandolo ogni giorno per dimostrare quanto fosse forte.
Quello sguardo determinato. Si, era lo stesso di tanti anni fa.
Ma lei… lei era cambiata.
Ormai avevano intrapreso strade diverse. Ed era troppo tardi per tornare indietro. O perlomeno, lui non era disposto a farlo. Lui sentiva ancora il desiderio di dimostrare quanto fosse forte ed era disposto a tutto.
Tutto.
O forse no.
Riabbassò il braccio, ringhiando a denti stretti.
Si voltò di scatto, riuscendo solo a vedere con la coda dell’occhio Levy che correva ad abbracciare Mira, che invece continuava a fissarlo.
Infilò le mani in tasca, cercando di ignorare il vociare dietro di lui, proseguendo dritto, il più lontano possibile da lì.
Calciò con un piede un sassolino che rotolò in avanti, continuando a ringhiare.
Credeva davvero che alla fine l’avrebbe colpita? Povero imbecille! Sapeva meglio di chiunque altro che non le avrebbe mai fatto del male, o almeno fisico, perché già l’aveva fatta soffrire tanto. Eppure continuava ad essere testardo, a negarlo. Ma lo negava perché non ne conosceva il motivo. Sapeva di non poterla colpire, ma perché? Perché cazzo?!
Possibile che Mirajane Strauss fosse la unica debolezza?!
Ma per colpa della sua testardaggine aveva fatto quella figura da imbecille davanti ai quei quattro insetti e a lei. Sarebbero andati a raccontare al resto della gilda che lui non aveva avuto il coraggio, la forza, di colpirli. E tutti lo avrebbero considerato debole. No, non poteva permettere che ciò accadesse.
-Me la pagherete, Fairy Tail- ringhiò allontanandosi. Non poteva più aspettare. La gilda sarebbe diventata sua molto presto. 


Note dell'autrice
Chiedo umilmente scusa per l'enoooooorme ritardo. Noo ho giustificazioni valide però... ammetto di aver perso un po' di ispirazione. E' stato un periodo in cui ho preferito leggere piuttosto che scrivere. In più ho ripreso la scuola e sono inondata di impegni. Soprattutto ultimamente visto che si sta avvicinando il Natale. Ed inoltre ho tanti progetti, tante idee in testa perchè...il demone (non Mira) chiamato Gruvia si è impossessato di me. 
Ma oggi mi sono intestardita e ho deciso di finire il capitolo e pubblicarlo. E se l'ho fatto dovete ringraziare la Miraxus week! Purtroppo me ne sono accorta troppo tardi, però non potevo non fare assolutamente nulla! Così...ecco questo capitolo!
Quindi ringrazio chiunque abbia letto lo scorso capitolo e soprattutto chi ha recensito, però perdonatemi se non aggiornerò molto frequentemente. Vi tranquillizzo che il terzo capitolo è quasi pronto per essere pubblicato per gli altri..buo *si ripara dai pomodori*
Tranquilli però, le idee non mi mancano neanche per questa raccolta! Cercherò di metterle per iscritto al più presto.
Ok detto questo, vi saluto...spero comunque di non aver perso lettori visto quanto tempo è passato, ma che se ne aggiungano altri.
Fatemi sapere che ne pensate.
Buona Miraxus week 2015 a tuttiiii!!!

 
 
  
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