Anime & Manga > Kamigami no Asobi: Ludere Deorum
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Autore: _AngelBlue_    17/12/2015    1 recensioni
La dolce Yui Kusanagi si dirige alla Keraunos Senior High School per frequentare il college scolastico. Li la nostra giovane eroina non sa che proprio in quella scuola farà un incontro davvero inaspettato, un incontro che le cambierà totalmente la sua vita.
Scoprirà che la scuola non è popolata solo da umani, ma ben si, da delle Divinità Greche.
Ben presto Yui stringerà una forte amicizia verso di loro, ma dovrà anche superare diverse difficoltà insieme ai ragazzi nella quale avranno uno spiacevole destino da affrontare.
(Potete trovare questa storia pure su wattpad revisionata)
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Un modo ci sarebbe, ma comprende un tale rischio-.
Furono queste le parole che Zeus ci concesse a me e Apollon di sentire, ma quello che ci lasciò perplessi era per l'ultima frase che aveva detto.
"Comprende un tale rischio..."
Non capivo dove volesse arrivare, ma non prometteva niente di buono.
-Cosa vorresti dire Papà? di che rischio stai parlando?-.
Apollon si era avvicinato sconsolato verso di lui, attendendo una sua risposta.
Era la prima volta che sentivo che Apollon lo chiamava papà, mi dava un effetto strano ma era meraviglioso.
-Hades è vivo, è al suo interno, ma non può ucciderlo perchè l'arma che tiene è chiusa.-.
-Questo lo sapevamo preside Zeus, ma cosa vuole che facciamo?-.
Stavamo perdendo solamente tempo, sapevamo già tutto quello che Zeus aveva detto ma ne io ne Apollon non capivamo ancora cosa voleva che noi facessimo. Stava li, fermo in silenzio a guardare Kronos mentre era intento a combattere con tutte le altre Divinità.
-So che per certi versi è molto rischioso, però...- rimase in silenzio per qualche secondo guardandoci poi serii  -Io vorrei che voi due facciate di tutto per salvare l'umanità-.
Io e Apollon ci guardammo ancora negli occhi, ma stavolta eravamo sorpresi per quello che Zeus ci aveva proposto di fare. 
Un gesto così eroico che potevamo solo sperare di ottenere e non di essere sconfitti.Qui c'era in gioco la nostra vita, la vita dell'intera umanità, stavolta non potevamo proprio sbagliare.
Una volta che il preside ci spiegò quello che dovevamo fare, io e Apollon andammo in una zona più tranquilla dove Kronos non ci vedesse, poi aspettammo qualche secondo finchè Apollon con le dita fischiò, chiamando a se Pegaso.
Nel frattempo che aspettavamo il suo cavallo, i miei occhi non si staccavano dal combattimento che i ragazzi stavano affrontando contro quel mostro. Erano così furiosi per quello che fosse successo a Hades che stavano sciupando letteralmente tutte le loro energie, colpendolo con tutti i loro poteri, anche se quelli non servivano a niente perchè Kronos si faceva solamente il solletico.
Dopo pochi minuti, che per me era un'infinità, finalmente fece il suo ingresso Pegaso, scendendo dal cielo con le sue enormi ali bianche.
Apollon gli salì subito di sopra, prendendo poi la mia mano per farmi salire in groppa al cavallo e questo una volta che mi sedetti partì su nel cielo, mentre io mi aggrappai saldamente intorno alla vita del giovane raggio di sole.
Appena fummo quasi abbastanza vicini a Kronos, Apollon fece fermare Pegaso così che io e lui attendemmo il momento giusto per fare quello che Zeus ci aveva proposto.
-Apollon!-.
Lui non appena sentì la mia voce preoccupata, visto che aveva capito il mio spavento, appoggiò la sua mano sulle mie che erano ancora salde in lui, cercando di darmi forza.
-Yui, sò che sei spaventata, ma non devi-.
-Come faccio a non esserlo- portai la testa in giù -E' più forte di me, stiamo per fare qualcosa di rischioso-.
Apollon si girò in modo che mi potesse guardare negli occhi.
-Lo so, anche io ho paura Yui. Ma vedi...dobbiamo farlo per Hades, per salvargli la vita.-.
-E se non ci riuscissimo?-.
-Ci riusciremo Yui, te lo prometto!-.
-Hai ragione- gli dissi mentre mi asciugavo una lacrime che mi era uscita per la paura.
-Coraggio, ora voglio vedere un sorriso. Sei o non sei la mia stellina felice?-.
Lo accontentai con un grosso sorriso così che lui si girò più tranquillo ora che vedeva che io stavo meglio.
Aveva ragione, non potevo farmi prendere adesso dalla paura, dovevo accettare il rischio e mettercela tutta me stessa per salvare Hades e per uccidere una volta per sempre Kronos.
Apollon riprese la mia mano domandandomi se ero pronta, e quando io acconsentì con la testa lui fece ripartire Pegaso che sorvolò sempre più vicino verso il viso del gigante.
Gli altri avevano visto il giovane in groppa al cavallo ma non avevano capito bene chi fosse quello dietro di lui.
-Ragazzi ma quella è Yui?-.
Tsukito si era fermato mentre cercava di capire se aveva indovinato.
-Si, credo sia lei. Ma cosa stanno facendo?-.
Proferì Balder abbastanza perplesso, mentre era intento a schivare i colpi di fuoco che Kronos lanciava. Per un momento Balder stava per essere colpito ma Loki gli aveva parato il colpo.
-Ragazzi non lasciatevi distrarre!-.
-Ma Loki guarda là!-.
Balder fece portare l'attenzione di Loki su di noi e ne restò confuso.
-Ma che cosa vogliono fare...sono impazziti!- urlò lui.
-Sono troppo vicini, Loki dobbiamo fermarli.-.
Aveva parlato Takeru, ma prima che Loki e lui potessero avvicinarsi verso di noi e Kronos, questi si fermarono di colpo non appena videro quello che era successo davanti ai loro occhi. Erano rimasti sconvolti.
Io e Apollon eravamo saltati da Pegaso per entrare dentro la bocca del gigante, sprofondando al suo interno.
Dionysus e Thor erano sconvolti, si erano fermati di fronte al mostro che stava ora ridendo per quello che aveva fatto a noi.
-Non posso crederci...-.
Loki aveva annunciato quelle parole ancora scioccato, ma poi i suoi occhi si erano infuocati di rabbia, andando verso Zeus per prendersela con lui -Perchè li hai lasciati andare, perchè Zeus!- aveva ringhiato contro di lui, mentre Balder e Takeru erano intenti a tenerlo.
-Calmati Loki- schiarì il preside con voce seria.
-Calmarmi? come faccio a calmarmi stupido padrone dei cie....ma io...-.
Per quanto Loki era arrabbiato non riusciva a dire frasi compiute, era accecato dalla rabbia ma anche dal dolore per aver visto il mio sacrificio.
Balder aveva capito che Loki faceva così per me, certo era dispiaciuto anche per Apollon e per Hades, ma sapeva che in parte era per via di me. Lo aveva capito che forse Loki poteva provava qualche interesse per me, da quando aveva visto tutta la scena che lui mi stava difendendo da Cotto.
E si....Balder aveva assistito nascosto dietro un angolo a ogni singola scene, aspettando il momento adatto in caso di pericolo.
-Padre che cosa sta succedendo? perchè Apollon e Yui hanno fatto una cosa simile?- aveva domandato Dionysus.
-Ho deciso io di farli andare.-.
-Che cosa!!!- dissero tutti insieme sconvolti.
-Ma perchè?-. 
Parlò Thor visto che nessuno aveva aperto bocca, anzi alcuni di loro parvero molto infuriati con Zeus, soprattutto Loki e Dionysus.
Zeus aveva spiegato parola per parola quello che io e Apollon eravamo destinati a fare, così i ragazzi capirono e si tranquillizzarono un po', anche se erano pur sempre preoccupati per noi dato che eravamo all'interno di quel gigante. Ora non potevano lasciarsi distrarre da questa cosa, dovevano nel frattempo continuare ad agire e attendere che quel mostro moriva internamente davanti ai loro occhi.

Buio.
Era questo che vedevano i miei occhi all'interno di quel mostro.
Io e Apollon eravamo convinti che una volta entrati al suo interno avremmo trovato organi o addirittura lava bollente, invece non era così, questo posto era completamente privo di luce, era sommerso solo di oscurità.
Ma se pure non si vedeva nulla noi riuscivamo a vederci, perchè Apollon dato che era trasformato nella sua forma originale aveva cominciato a brillare come il sole, donandomi quel poco di calore visto che qui faceva anche molto freddo.
-Ma dove siamo finiti Apollon?-.
-Non lo so stellina, qui è tutto molto strano- parlò mentre si incamminava senza sapere dove stava andando -Ma perchè è tutto buio?-.
-Ahhh è ridicolo, di questo passo non riusciremo mai a trovare Hades!-.
Portai le braccia conserte, irritata della questione.
Cominciammo a girovagare, ma per quanto ci sforzassimo di percorrere strade diverse, magari anche in cerca di una possibile luce, sembrava di camminare sempre e solo nello stesso identico punto da dove eravamo partiti prima.
-Ma stiamo scherzando!- mi accasciai per terra rassegnata -Siamo bloccati qui, stiamo girovagando inutilmente nell'oscurità da chi sa quanto tempo. Non ce la faccio più-.
-Coraggio stellina! non dobbiamo arrenderci.-.
Apollon mi sollevò da terra, tenendomi anche per un braccio. 
Vedeva il mio dispiacere, la mia mancanza di fiducia, il mio spavento, tutte cose che lo fecero preoccupare, temendo che io potessi impazzire. Anche lui stava per provare le mie stesse cose, perchè essere bloccati nel buio non poteva dare altro che sofferenza e confusione, la mancanza di capire o fare qualcosa.
-Kronos!!!-.
Apollon aveva urlato con tutta la sua forza il suo nome, mandando anche un forte bagliore di luce intorno al suo corpo. Io mi coprii gli occhi, urlando sul perchè stesse facendo così.
Per qualche secondo sembrava che la situazione era rimasta così come era, ma poi ci fu una forte raffica di vento intorno a noi, così che fummo obbligati a chiudere gli occhi entrambi.
Non appena li riaprimmo, lo scenario che avevamo prima intorno a noi era cambiato.
Stavolta sembrava di essere nel deserto, ma la sabbia che avevamo sotto i nostri piedi era di un rosso mattone, poi c'erano anche molte rocce sparse ovunque. Ma la cosa bizzarra di questo posto, era che intorno all'aria era presente un cielo dalle tonalità del tramonto, solo più scure. Era molto strano trovare queste cose, visto che eravamo dentro un mostro.
-Curioso non trovi?- dissi allibita, guardandomi da per tutto.
-Puoi dirlo forte, stellina.-.
Riprendemmo a camminare, ma stavolta più tranquilli dato che adesso potevamo vederci meglio.
Dove si trova....dove sei Hades.
Erano i nostri pensieri che parlavano mentre proseguivamo sulla sabbia che sembrava scottare ai nostri piedi. Cercavamo Hades, richiamandolo continuamente.
Ci fermammo stremati per la stanchezza, sedendoci per qualche secondo su delle rocce. Solo che io dopo qualche secondo mi rialzai, continuando a guardarmi intorno alla sua ricerca, ma cercando anche di non allontanarmi troppo per non perdere di vista Apollon.
Mi dovetti fermare di colpo, dopo che vidi in lontananza una figura messa in ginocchio.
All'inizio cercai di non avvicinarmi troppo dato che non potevo sapere cosa fosse, ma poi osservando meglio sgranai gli occhi di stupore.
-Hades!-.
Corsi da lui, mentre Hades aveva alzato lo sguardo scioccato nel vedere me e Apollon qui.
-Che cosa ci fate qui?- mormorò con voce distrutta, portando poi gli occhi per terra.
-Ma come cosa ci facciamo qui- gli dissi dubbiosa mentre mi portavo le braccia sui fianchi -Siamo venuti a salvarti!-.
Era strano....sembrava molto desolato della cosa.....
-Beh avete fatto male a venire. Adesso siamo bloccati tutti e tre qui.-.
-Ma che cosa stai dicendo Hades! sei forse impazzito per caso?.-.
Stavolta era stato Apollon a sgridarlo, visto che non gli piaceva il modo strafottente che stava avendo con noi. Lui sollevò la testa rabbioso.
-Ho sbagliato tutto! sono un incapace ma non lo capite?- ci urlò, anche se sembrava più a se stesso che a noi  -Dovevo portare a termine la battaglia, dovevo sconfiggerlo...ma invece ho fallito e questa spada ne è la conferma!-.
Hades lanciò la collana che aveva tenuto stretto nelle sue mani, per poi serrare i pugni e sbatterli per terra.
Per un momento lo guardammo entrambi tristi nel vederlo così, ma non aveva colpa. La colpa era solo mia perchè se avessi dato quella spada aperta tutto questo non sarebbe successo e Hades lo avrebbe già sconfitto.
Mi avvicinai nel punto dove Hades aveva lanciato la collana e la presi nelle mie mani, per poi avvicinarmi a lui e tendergli la mano sulla sua spalla. Lui si sollevò la testa guardandomi confuso.
-Non devi darti le colpe Hades, tu lo puoi ancora sconfiggere.-.
-Ma come? ho provato ad aprire quella maledetta spada ma non c'è stato il verso di farlo.-.
Per quelle parole gli feci un sorriso, così che lo lasciai nel dubbio, ma dopo il suo dubbio si trasformò in stupore nel vedere che io magicamente aveva portato alla grandezza naturale la spada d'argento.
-Zeus mi ha detto che solo io posso aprire e chiudere quella spada- parlai ma dopo chinai la testa sconvolta -Mi dispiace, se lo sapevo prima non ti avrei dato questo oggetto chiuso.-.
In quell'attimo Hades era rimasto impassibile per quello che aveva sentito, ma dopo sentì la sua mano appoggiarsi alla mia che era ancora sulla sua spalla.
Lo guardai, è per la prima volta gli vidi un sorriso felice nel suo volto.
-Non giustificarti come colpevole Yui, abbiamo fatto tutti degli sbagli.-.
Hades si sollevò da terra e poi tese la sua mano per farmi alzare, io la presi con un grosso ed enorme sorriso per le sue parole dolci. Aveva osato non infuriarsi, anche se la colpa era stata più mia che sua, e per questo gli ero grata.
Consegnai la spada nelle sue mani, tornando tutti e tre più determinati che mai.
-Sconfiggilo Hades, salva il mondo- lo istigai mentre lui annuì serio.
Ogni passo che facevamo era sempre più determinato che mai, impugnando a dovere la spada. 
Girammo a lungo in quel posto, ma ancora nessuna traccia del suo cuore. Hades stava perdendo la pazienza, continuava a chiamare Kronos ripetutamente nella speranza di un possibile segno di lui.
Ci prendemmo in pieno, che non appena lo chiamò per l'ultima volta una voce ci fece girare tutti e tre verso la stessa direzione, trovandoci Kronos nella sua forma normale.
Era strano trovarlo dentro se stesso, non sapevamo come era possibile tutto questo.
-Ciao figlio mio.-. 
Parlò con voce beffarda, a Hades gli venne solamente la nausea.
-E' giunta la tua fine, Kronos!- urlò Apollon serrando il pugno.
Kronos per quella affermazione fece una sonora risata divertito, cosa che ci fece disgustare e irritare entrambi.
Cominciò a fare piccoli passi verso di noi sicuro di se. Se pure Apollon e Hades fossero trasformati e lui era normale, sembrava non avere paura di loro.
Prima che potesse avvicinarsi oltre i limite Hades gli puntò la spada verso di lui, facendolo fermare di colpo. Kronos guardò quella spada e poi si fece serio.
-Non avevo dubbi che mi avresti puntato di rado quella spada- lo guardò intensamente -Ma la vera domanda è, sei in grado di farlo?-.
Hades lo guardò serio, mentre lui sembrava ridere sotto il naso per quello che gli disse, non aveva alcuna paura di quello che aveva proferito a suo figlio, diciamo che lo aveva preso per un codardo.
-Tsk...si vede che non mi conosci bene allora, Padre!-.
Non appena Hades fece il suo stesso sorriso beffardo, Kronos si lanciò infuriato contro di lui, sfoderando un raggio di luce rossa dalla mano. Hades lo schivò per poi andare dietro di lui e colpendolo nella schiena, facendolo finire su una roccia che si frantumò in mille pezzetti. Io mi dovetti coprire gli occhi con le mani, visto che dei piccoli pezzi mi erano arrivati di sopra.
Il Titano poi che aveva ricevuto quel forte colpo si era sollevato molto velocemente, facendosi spuntare dal nulla nelle mani anche lui una spada nera. Hades lo osservò scioccato perchè non sapeva fosse in grado di fare una cosa del genere, ma poi si posizionò per bene con la spada, puntata su di lui.
In quel momento cominciò fra loro due una battaglia con le spada. Le lame che si toccavano provocavano scintille molto luminose, facendo capire che quei colpi erano molto potenti.
Io e Apollon guardavamo concentratissimi ogni loro mossa, sperando che Hades lo colpisse nel punto mortale, ma Kronos non era stupido, perchè ogni volta che avvicinava la spada al suo petto quel Titano riusciva a pararlo per bene, sapeva che quell'arma era in grado di ucciderlo se lo avesse trafitto.
Avevo un enorme ansia pazzesca.
Non appena Hades ripuntò per la centesima volta l'arma al suo cuore, Kronos era stato così furbo che appena lui lo fece, egli con la mano libera generò velocemente un attacco in piena faccia sua, facendo finire Hades per terra.
Appena lo vidi per terra corsi contro di lui per vedere se non si fosse fatto niente, ma appena ero quasi vicino non mi accorsi che Kronos mi stava per lanciare un attacco ma che per fortuna non arrivò, visto che Apollon si era messo davanti me per parare con le braccia quel colpo.
A quel punto fu Apollon a sfidarsi contro di lui, ma per quanto cercava di mettercela tutta Kronos essendo più superiore a lui riusciva a non farsi sconfiggere tanto facilmente, tanto che Apollon si dovette fermare per la stanchezza dovuta a tutti quei colpi mandati all'aria. Kronos gli ferì il braccio con la spada e poi fece la stessa cosa come aveva fatto ad Hades, solo che lo colpì al petto.
Apollon cadde per terra, vicino ai miei piedi. Io mi chinai da lui tenendolo per la testa, toccandogli anche la parte dove Kronos lo aveva colpito. Aveva tutto il petto rosso e la ferita al braccio che gli aveva causato quella spada lo face sanguinare, tanto che lui stava urlando per il forte bruciore che aveva addosso. Era l'effetto di quell'arma.
-Sei un mostro!- gli urlai mentre mi stavano quasi per uscire le lacrime agli occhi.
-Io? si lo so, grazie per avermelo ricordato umana.-.
Ma mi prende in giro?
Il Titano si avvicinò verso di me con un viso che mi fece paura, tanto da spingermi ad alzarmi per indietreggiare, ma lui velocemente mi prese per il polso stringendomelo così forte da farmi urlare dal dolore, poi, mi spinse per terra facendomi slogare la caviglia.
Sembrava tutto finito, quel Titano ci aveva ridotto male, stavolta era la fine.
-Voi due mi siete solo d'intralcio per me- cominciò a dire puntando la mano su me e Apollon -Perciò, credo che una divinità e un'umana in meno su questo mondo non fa la differenza-.
Kronos stava per disintegrarci con i suoi poteri, ma prima che lo potesse fare sentì una strana aurea provenire da Hades, un'aurea molto superiore che andava crescendo man mano sempre di più.
Non appena il Titano si girò, vide Hades emanare una luce blu e nera sul suo corpo, l'occhio cominciò a brillare di un rosso molto acceso e quella spada si illuminò con lo stesso bagliore che emanava il Dio degli inferi.
-Ma cosa....-.
Kronos era rimasto confuso e sbalordito per quello che stava succedendo davanti ai suoi occhi, però per la prima volta dentro di se si sentiva strano, aveva paura.
Come immaginavamo, Hades era ripartito all'attacco ma stavolta era come se la forza che aveva addosso era diventa molto superiore a prima, era più forte. Ogni colpo che concedeva a suo padre riusciva a mandare quel Titano sempre più nel pallone, rendendolo così confuso che non riusciva a percepire il momento adatto per colpirlo. Sfoderava la spada a vuoto, così che lentamente Kronos stava perdendo piano piano tutte le sue energia per la stanchezza.
Era duro a morire, se pure fosse stanco continuava ancora a reagire, tanto che dopo lunghi attimi di resistenza Hades riuscì a levargli quella spada e a distruggergliela, così che lui dovette darsela alla fuga, volando a fatica con tutta la velocità che poteva mettere. Ma era inutile, perchè dovunque lui andava Hades gli spuntava di davanti, sorprendendolo.
Hades lo colpì con una specie di spirale nero che fece uscire dalla sua arma originale, mandando quel Titano per terra, stavolta completamente privo di forze.
Scese al suolo, mettendosi proprio davanti a lui con la spada puntata al cuore.
-Stavolta credo sia arrivata la mia fine.-.
Proferì Kronos con uno sguardo che non lasciava intendere molto, ormai aveva capito come doveva finire. Era stato molto stupido ad ingerirci perchè sapeva perfettamente quello che sarebbe successo, e poi nella sua forma normale era così debole.
-Sapevi che questo giorno prima o poi sarebbe arrivato...- gli rispose lui con il volto serio.
-Di tutti i miei figli, dubitavo fortemente che saresti stato tu Hades. Ero convinto di Zeus.-.
-Beh...hai inteso male.-.
Finì di dire per poi a sangue freddo perforare con la lama il cuore di Kronos, uccidendolo.
Ce l'aveva fatta, finalmente quel mostro era morto. 
Hades si avvicinò verso di noi, aiutando a sollevare da terra Apollon, e poi me.
-E' finita! Hades ce l'hai fatta- dissi con occhi pieni di felicità per lui.
-Sei stato grande, Hades!-.
Apollon gli fece un grosso sorriso che Hades ne fu felice nel vedere che io e lui stavamo bene.
-Il merito è anche vostro- schiarì lui - Se non fosse stato per voi, per aver avuto il coraggio di venirmi a salvare, sono sicuro che sarebbe finita male.-.
-Ma la nostra stellina è stata la più coraggiosa di tutti- mi sorrise Apollon.
-Lo penso anche io.-.
I ragazzi mi fecero rendere entusiasta per le loro parole, tanto da farmi uscire lacrime per la gioia che avevo per loro. 
Ultimamente stavo piangendo un po' troppo, ma ne valeva la pena.
Durante questi piccoli momenti di gioia e di pace, il finto cielo arancione sopra le nostre teste sembrò cambiare, facendosi più rosso, la sabbia cominciò a volare via per delle raffiche di vento che si stavano formando qui intorno a noi. Kronos era sparito, lasciando una folta nebbia bianca intorno a lui.
Io e i ragazzi ci voltammo da entrambe le parti, cercando ci capire cosa stava succedendo intorno a noi, finchè una grossa e luminosa luce bianca si fece spazio tra quel cielo rosso e il vento ci fece volare verso quella luce bianca, che man mano che salivamo sempre più su si faceva di un bellissimo azzurro.
Avevo chiuso gli occhi non sapendo quello che stava accadendo intorno a me, ma quando li riaprii vidi di fronte a me un vero e proprio cielo.
Finalmente eravamo usciti dalla bocca del gigante, che questo poi sparì di colpo davanti a tutti le altre Divinità, lasciando solamente per aria della polvere nera.
Loki corse su nel cielo per prendermi al volo, finendo tra le sue braccia, mentre Apollon venne preso da Takeru, e Hades sorretto da Dionysus e Thor.
Una volta che i ragazzi ci misero al suolo, questi sembravano non distoglierci lo sguardo da noi. C'è chi era sorpreso, altri chi sorrideva per la felicità che eravamo salvi. Erano rimasti tutti a bocca aperta, non riuscivano a dire nulla.       Solo Dionysus poi azzardò a rompere  il silenzio.
-Ehh..ma siamo sicuri che se ne sia andato? no lo dico perchè sono stanco, ora voglio solo dormire.-.
-Ma tu pensi sempre a dormire!?- borbottò Takeru.
Ridemmo tutti nel vedere la grande pigrizia che aveva quella Divinità, pensava solamente a dormire in un momento come questo, però poi rise anche lui di se stesso.
-Perciò è finita? Kronos è sparito per sempre?- domandò Balder.
-Si! è tutto finito, abbiamo vinto.-.
Risposi sollevata per poi andare da Hades ed abbracciarlo ancora una volta.
Ero così felice che lui ci aveva salvato.
Hades per un momento lo avevo lasciato sorpreso per quella mia reazione, ma poi ricambiò volentieri anche lui quell'abbraccio. 
Così forte e vero. Così pieno di felicità e di gratitudine nel essere riuscito nel suo intento a salvare non solo noi, ma anche se stesso da tutte quelle preoccupazione e da quel passato che per anni lo aveva tormentato.
Non si sentiva più solo un mostro degli inferi, adesso era cambiato, era diventato più forte di prima. 
Ma anche se lui continuava a dirmi che il merito era solo mio, io non mi giustificavo come la fonte della sua salvezza, perchè per me lui è sempre stato una Divinità forte. 
Tutti loro sono per me delle Divinità molto forti e potenti, nessuno escluso.

  
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