06/03/2009
8 recensioniCapitolo 15
Una carezza mi sfiora la guancia seguita immediatamente da un soffio caldo sulla pelle.
Ma che diavolo…?
Socchiudo lentamente le palpebre, o almeno, ci provo, dato che sembra uno sforzo immane per il mio corpo.
Che diamine, io voglio dormire!
Improvvisamente qualcosa di più concreto collide col mio naso , sgrano gli occhi dalla sorpresa e dalla devastante ondata di luce che mi ha investito riesco a scorgere i lineamenti del volto di……Gee?
Ma certo, che stupido!!
“Ge-“ Non nemmeno
il tempo di pronunciare una sillaba che le
sue labbra mi coinvolgono in un bacio profondo.
“Buongiorno cucciolo”
“Buon…..buongiorno Gee”
Gli sorrido dolcemente e mi accoccolo contro di lui, perché diavolo, io voglio dormire!
“Frankie non dirmi che vuoi rimetterti a dormire!”
“Certo! Io non mi alzo all’ alba!”
“Frank sono le undici è mezza”
“Per me è come l’ alba!” Rispondo piccato rannicchiandomi di più sotto le coperte.
Sento ridere Gee di sottofondo…
Oh no, io questa risata la riconosco..
“Bene, so io come farti cambiare idea”
In meno di un nano secondo mi ritrovo schiacciato dal suo peso e le sue mani che mi formicolano il petto e l’ addome.
Punta sul solletico il bastardo!!
“Gee!! GEEEEEE!! Non vale!”
Sorride perfido senza darmi tregua.
Accidenti a lui e alle sue manine svelte!
Tento di divincolarmi ma m’ immobilizzo non appena le sue labbra mi sfiorano il ventre un po’ scoperto dal pigiama.
Chiudo gli occhi in estasi e sospiro pesantemente quando la sua lingua affonda nella piccola incavatura dell’ombelico.
Mi scappa un gemito e si ferma di colpo.
Socchiudo gli occhi e noto il suo volto a pochi millimetri dal mio.
Mi bacia appassionatamente per poi alzarsi con disinvoltura e sorridermi beffardo.
Lo guardo stralunato rabbrividendo per la mancanza del calore del suo corpo.
“Almeno ti sei svegliato” Sussurra saccente mentre io lo guardo con un’ aria stravolta e la mascella che sfiora il pavimento.
Ma che diavolo….?
“Ah dimenticavo, se hai fame ti ho preparato la colazione in cucina”
E così con disinvoltura se ne per le scale al piano di sopra.
Stop. Rewind.
Era sull’ orlo di sbattermi su questa cazzo di brandina, e poi lui che fa? Se ne va via al piano di sopra?!!
Ok Frank
calma i
bollenti spiriti, non vorrai mica avere un collasso a 18 anni?!
Inspira, espira, inspira….
Ok sono calmo.
Scosto con riluttanza le coperte e mi dirigo in cucina dove ad aspettarmi ci sono due bellissime fette di pane e nutella.
Almeno una cosa buona quel ragazzo l’ ha fatta!
M’ ingozzo di questa delizia sporcandomi anche il mio adorato pigiama con gli orsi.
Un motivo in più per buttarlo via.
Ingurgito un ultimo pezzo di pane e ormai sazio, mi dirigo in bagno.
Senza neanche bussare apro la porta e…
Nooo!! Grave errore!
Gravissimo errore!
Imperdonabile errore!!
Davanti a me si prostra l’ immagine di un Gerard bagnato nel trionfo della sua bellezza eterea, con addosso solamente una salviettina legata alla vita.
Come un ebete mi ritrovo a fissare ogni gocciolina che scivola sul suo petto marmoreo,e posso sentire chiaramente gli ormoni che stanno ballando il rock acrobatico.
Non appena mi rendo conto della vergognosa situazione arrossisco come un ragazzino cercando una via d’ uscita.
“Oddio, Gee, s-scusami non credevo ci fossi t-tu nel bagno, a-adesso ti lasc-“ Non termino la frase che mi ritrovo schiacciato contro il muro, imprigionato dalle braccia di Gee e il suo sorriso da predatore a pochi centimetri dal volto.
Oddei…
Prima o poi mi verrà seriamente un collasso!
Non spiccico parola e istintivamente serro gli occhi non appena afferra il mio mento fra il pollice e l’ indice.
“Frankie” Lo sento sussurrare, quasi supplichevole”Apri gli occhi, per favore”
Obbedisco docilmente immergendomi nelle sue iridi ambrate che, improvvisamente chiude, per poi baciarmi con fare dolce.
Mi lascio andare al suo tocco, allacciandogli le braccia al collo.
Immergo le dita nei suo capelli di seta e coi polpastrelli scivolo sui suoi lineamenti delicati e rilassati.
Le sue labbra abbandonano le mie appena socchiuse, e scendono verso il profilo della mascella
mordicchiando il lobo.
Un gemito mi esce pigro quando mi inarco verso di lui che, improvvisamente si ritrae.
No, che palle, un'altra volta!!
“Ti diverti a farmi soffrire?!” Esclamo frustrato e lui per tutta risposta sorride beffardo.
“Tranquillo Honey, tanto abbiamo tutta la sera per festeggiare”
Lo guardo allontanarsi, stranito.
“Perché cos’ è che dobbiamo festeggiare?”
“San
Valentino”
……………………………………………………..
Data: 14/ 02/99
Ore: 21:30
Luogo : Divano consunto, casa nonni Way
Azione: guardare film “Suspiria” di Dario Argento.
Ebbene sì ragazzi, non
avete capito male, la faccenda è
proprio questa: stiamo festeggiando San Valentino guardando
placidamente un
film Horror.
Esatto, proprio un film horror.
Idea strabiliante del caro Gerard Arthur Way.
E allora mi sorge una domanda….
Ma questo ragazzo che cazzo c’ha nel cervello?! Le scimmie urlatrici?!
Accidenti a lui e alla sua mania per questi dannati film dell’ orrore!
Ed io che mi sono lasciato abbindolare dalle sue carezze e dai suoi occhioni da cucciolo!
E adesso per colpa sua, mi ritrovo rannicchiato sul divano sull’ orlo di avere un infarto!
Trattengo un urlo disumano quando sullo schermo spunta l’orrenda figura di un mostro grondante di sangue.
“Frankie, hai paura per caso?”
Sposto lo sguardo su Gerard, e solo ora mi accorgo di essermi praticamente ancorato al suo braccio.
“No C-cioè, insomma….diciamo che è leggermente inquietante”
Arrossisco come un bambino di 5 anni e la risata leggera di Gee mi solletica le orecchie.
Mi stringe di più a sé aprendo un po’ le gambe in moda che possa appoggiare la schiena al suo petto.
“Va meglio così?”
Annuisco rilassato raggomitolandomi sul suo busto.
Alla faccia dei mostri.
Non sto quanto tempo è trascorso ascoltando la dolce nenia del battito del suo cuore, il suo fiato caldo che mi solletica i capelli,fatto sta che Gerard spenge la tv e sono costretto ad alzarmi.
Girovago un po’ per la stanza quando la mia attenzione viene catturata da un pupazzetto di cristallo posato su un mobile.
Faccio per sfiorarlo ma improvvisamente mi scivola fra le dita andando a frantumarsi sul pavimento.
Ma
porca…
“Cosa.Hai.Fatto?”
Sento il sangue ghiacciarsi nelle vene al suono della voce tagliente di Gerard.
“Gee scusami, davvero, non l’ ho fatto apposta…i-io..”
“Quello me l’ aveva regalato mio nonno!”
“Gee davvero s-scusami”
Indietreggio spaventato a morte dal suo sguardo da perfetto serial killer, finché la mia schiena non collide con la parete fredda del muro.
Perfetto..
Preso dall’ istinto inizio a correre seguito subito da un Gerard infuriato.
Stavolta non me la cavo con una lavata di capo…
Mi fermo improvvisamente in una stanzetta polverosa che riconosco come il soggiorno.
Il rumore dei passi di Gee sembra essere scomparso.
Chissà dove diavolo si è-
“TADààN!!”
“AAHHH!”
Cerco disperatamente una via di fuga ma vengo bloccato dalla forte presa di Gerard sulla mia vita, e , manco fossi un sacco, mi carica su una spalla.
“GEEEE!!LASCIAMII!!” Mi divincolo come un’ anguilla ma a niente servono i miei sforzi poiché lui continua imperterrito a trascinarmi sulle scale.
Oh mio Dio, vuole buttarmi sotto dalla finestra!!!!!
Ma sospiro sollevato quando noto che dirotta la sua destinazione verso la camera dove vengo gentilmente stravaccato sul letto da Gerard che mi blocca i polsi impedendomi di muovermi.
“Ora non puoi sfuggirmi!”
“Gee!GEE!Per favore lasciami, davvero non volevo farlo apposta, non picchiarmi!!!”
Le mie suppliche paiono vane poiché lui continua imperterrito a tenermi saldamente bloccato contro il materasso.
“Gee, scusami io…non volevo romperlo davvero”
La sua finta espressione da duro si scioglie in un sorriso divertito.
“Fa niente, quel coso era anche brutto”
“Allora tu hai fatto tutto questo casino, perché ho rotto un aggeggio che non ti piaceva neanche??!”
“Certo, ma ne è valsa la pena per vederti correre per la casa come un osannato!”
Scoppia a ridere mentre io arrossisco imbarazzato.
Avrei solo voglia di tirargli uno schiaffo la ma la sua presa me lo impedisce.
Ma che cavolo non è possibile che vinca sempre lui!
“Sei uno stronzo Gee!”
Annuisce con un ghigno perfido che subito scompare non appena ci rendiamo conto di quei pochi millimetri che dividono i nostri volti e dalla posa imbarazzante che abbiamo assunto poichè Gee è bellamente seduto a cavalcioni sul mio bacino.
Inizio a sudare freddo davanti alla sua espressione così disarmante.
Questo ragazzo mi manderà al manicomio ne sono certo!
“Che vuoi fare ora Frankie?”
“C-che tu mi lasci a-andare…”
“E se io non volessi?”
Il suo tono è così maledettamente malizioso che devo far appello a tutta la mia forza di volontà nel tentativo di rimanere lucido.
Rischio seriamente lo svenimento!
Ma ora che lo guardo, non posso fare a meno che incantarmi davanti alla sua bellezza eterea, alla sua pelle marmorea…
Ho deciso.
Lo voglio.
Lo voglio e basta.
Alzo la testa per poggiare le labbra sulle sue.
Spero proprio che capisca le mie intenzioni.
Per un attimo rimane fermo e ho paura che possa interrompere tutto, poi ricambia con passione lasciando scivolare le mani oltre l’orlo della felpa, che , quasi immediatamente abbandona il mio corpo lasciandomi a petto nudo.
Rabbrividisco di piacere quando le labbra di Gerard lasciano scie umide sulla mia pelle partendo dal profilo del collo per poi scendere in basso sulla clavicola, la spalla, il petto e infine un capezzolo strappandomi un basso gemito.
Con la lingua arriva fino all’orlo dei jeans facendomi inarcare convulsamente la schiena, per poi tornare sulle mie labbra intanto che si sbottona la camicia con le mani tremanti dalla fretta.
Col le dita traccio i contorni della sua pelle soffermandomi sui fianchi facendo scontrare i nostri bacini.
I pantaloni si sono fatti decisamente stretti.
Troppo.
Le sue mani scendono fino ai jeans aprendo il bottone, per poi far scendere la zip ad una lentezza estenuante accarezzandomi quella zona così delicata.
Dio….Dio.
Il tessuto dei jeans scivola sulle gambe scoprendole, e come un cretino rimango in boxer dato che Gee sembra essersi fermato.
Socchiudo gli occhi puntandoli su di lui che mi osserva con la sua aria da predatore che mi manda letteralmente in tilt.
“C-che c’è Gee?”
“Niente, solo che sei magnifico”
Arrossisco come un ragazzino mentre lui riprende a baciarmi appassionatamente e facendo scorrere una mano fino dentro ai boxer sfilandomeli.
M’irrigidisco un attimo ma mi lascio subito andare quando una mano di Gee prende ad accarezzarmi lentamente.
“Gee…G-gee”Ansimo il suo nome come un mantra mentre accarezzo al sua schiena liscia.
Oddio.
Mi sta facendo morire.
Improvvisamente però si ferma con mio grande disappunto.
“Gee, che fai?”
“Eh no carino mica puoi divertirti solo te. E poi se non te ne sei ancora accorto io sono ancora mezzo vestito, devo fare tutto da solo?”
Senza pensarci due volte prendo ad aprirgli i jeans con gesti impacciati , lo sento ridere e mormorare un “Sei dolcissimo”
Finalmente dopo un’ ardua impresa riesco a liberarlo del tutto scoprendo la sua pelle marmorea.
Non posso fare a meno che incantarmi davanti ad una bellezza simile; le sue gambe atletiche, la pelle liscia e fresca..
E pensare che tutto questo ben di Dio è solo per me!
Mi fa stendere di nuovo sotto di se baciandomi con passione prendendomi le cosce e invitandomi a stringerle attorno ai suoi fianchi.
Obbedisco ma m’ irrigidisco immediatamente e lui sembra accorgersene.
“Ehi piccolo tutto bene?”
“Si s-solo, f-fai piano ok?”
“Tranquillo, ti amo”
“Anch’io”
Mi sorride dolcemente per poi far scendere una mano a setacciare il fondoschiena.
Inarco la schiena gemendo per il leggero dolore.
Sto per impazzire.
“Gee, p-per favore m-muoviti”
Annuisce anche se un po’ perplesso per poi farsi spazio di nuovo fra le mie gambe stringendosele sui fianchi.
Cerca la mia mano fra le pieghe delle lenzuola per poi stringerla.
Lentamente entra in me strappandomi un urletto di dolore mentre stritolo la sua mano.
Dio, che male.
Strizzo gli occhi per fermare le lacrime ma una sfugge al mio controllo e lo sento fermarsi.
“F-frankie?”
“C-continua G-gee”
Inizia a spingere prima lentamente e incalzante per poi aumentare il ritmo e…
Dio.
Gemo sempre più forte arrendendomi al piacere.
Mi aggrappo forte alle sue spalle infilzandoci le unghie.
Una sua mano mi tiene per i fianchi mentre l’ altra accarezza l’ erezione ormai al limite.
“Gee!”Una scossa elettrica mi percuote da capo a piedi quando l’orgasmo mi coglie sfinendomi seguito quasi immediatamente da Gerard che con un’ultima spinta si riversa in me.
Si sfila da me strappandomi un ultimo gemito, e mi accoccolo subito contro il suo petto, respirando a pieni polmoni l’odore piacevole della sua pelle sudata.
“Gee sei…sei stato magnifico”
"Buon San Valentino Frankie"
Mi sorride nel più dolce dei modi prima che io chiuda gli occhi, lasciandomi cullare dal tepore delle sue braccia.
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Baci e alla prossima! ^^
Ary <3