Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lady_Whytwornian    18/12/2015    0 recensioni
Ambientazione e personaggi sono stati mantenuti con l'introduzione di altri di mia invenzione.
La trama è fondamentalmente basata sul quella dell'intera saga con modifiche apportate per adattarla alle mie esigenze. E' la mia versione della storia centrata sui Malfoy e il loro futuro. Su quello che potrebbe essere successo loro dal ritorno di Lord Voldemort alla sua caduta. E se poi fosse ritornato?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Elbereth guardò ad uno ad uno i presenti seduti attorno al tavolo del grande salone ad Hogwarts. Aveva deciso che quella sarebbe stata la sede del Nuovo Ordine della Fenice.
Non avrebbe mai permesso che il castello cadesse di nuovo.
Tutti sapevano cosa stava per dire: le vicende accadute nei giorni precedenti erano note.
Si alzò ed iniziò a camminare; cercava di mettere ordine al caos che regnava nei suoi pensieri. Prima di iniziare qualsiasi discorso e prendere qualsiasi decisione, voleva trovare la serenità e la concentrazione necessaria per poter pensare in modo normale e regolare. Le forti emozioni che aveva vissuto in quei giorni le impedivano di riuscire ad avere pensieri logici.
Sospirò. - Per prima cosa vorrei chiedere a tutti i presenti di fare una lunga riflessione su quanto è accaduto. E’ importante. Ci confronteremo con chi è in grado di controllare il tempo passato e futuro, quindi ogni ricordo, ogni attaccamento creerà un turbinio di pensieri, di desideri, di ambizioni. Tutto questo è punto di origine e fonte di un disordine che si autoalimenta nelle nostre menti. E’ nella nostra natura pensare, sognare. La nostra mente non si ferma. E tutto questo continuo susseguirsi di pensieri ed emozioni che potrebbe essere incontrollabile da parte nostra, potrebbe invece risultare facilmente utilizzabile da altri per i loro scopi.
Elbereth sapeva che stava per chiedere molto, molto di più di quanto alcuni potessero gestire. Non vi erano presenti solo maghi e streghe preparati per affrontare il mondo delle Arti Oscure; tra di loro vi erano anche dei ragazzi, o poco più.
Harry la guardò: - Preside. Sta dicendo che dobbiamo controllare le nostre emozioni e i nostri pensieri, altrimenti verranno usati contro di noi?
- Sì. Una cosa del genere…
Harry si accomodò meglio sulla sedia. Voleva ostentare una sicurezza che non era più certo di possedere.
Replicò: - Ho fatto pratica con il professo Piton per riuscire ad occludere la mia mente e sono riuscito ad entrare nella mente di Voldemort.
- Mio caro – sorrise Elbereth – Il fatto che tu potessi entrare i contatto con il Signore Oscuro era legato al fatto che tu eri parte del Signore Oscuro. Tu non hai nemmeno idea di cosa ti aspetta…Di cosa, in realtà, aspetta tutti noi…
Harry si alzò in piedi furioso. Non voleva essere considerato un ragazzino. Voldemort era stato sconfitto da lui, da lui soltanto. Perché pareva che tutti se ne fossero dimenticati? Il terrore che aveva provato nella foresta proibita. Il panico che lo aveva assalito mentre guardava Lord Voldemort negli occhi. Possibile che non contasse più nulla?
- Il panico che ho vissuto era reale! Non è stato solo un incubo durante il sonno! E’ stato un fatto reale. L’ho affrontato nella Foresta Proibita e poi di nuovo al castello di Hogwards. E non ho mai ceduto. Sono riuscito a controllare la mia paura. Perché adesso mi state dicendo che potrei non farcela? Era Lord Voldemort il mago che ho affrontato.
Hermione guardò Harry. Era alquanto sorpresa della reazione che aveva avuto. Come pensava di riuscire a mantenere la stabilità e la freddezza necessarie se solo il flusso di emozioni creato dagli eventi passati lo agitava ancora in quel modo? Fino a che punto – si stava chiedendo ora – si riesce ad avere ordine nei propri pensieri?
Elbereth annuì.
- L'ordine mentale è fondamentale per tenere il Chaos sotto controllo permettendoti di controllare e soprattutto dirigere gli eventi. Devi mettere in discussione ogni cosa ed essere pronto ad iniziare un nuovo ciclo ogni volta per poter alla fine raggiungere uno stato di tranquillità dove ogni pensiero ed ogni emozione emergono solo quando lo desideri e lo cerchi.
Poi guardando direttamente Harry continuò: - Non devi essere aggredito dai tuoi sentimenti e non devi usarli per aggredire gli altri.
Non continuò oltre. Non voleva urtare ancor di più la suscettibilità di Harry. Ma aveva ben chiaro nella mente chi era il loro avversario: Giano, il dio della pace e della guerra, del caos e del cielo, della luce solare e del tempo. Non avrebbe esitato un attimo ad impadronirsi delle loro menti. E lo avrebbe fatto con estrema facilità se solo avesse intravisto la minima debolezza.
Il Signore Oscuro e alcuni dei suoi più fedelissimi tra cui Bellatrix Lestrange erano stati richiamati da un Auror Magister. Il Ministero, il Wizengamot, gli Auror erano quindi sotto il suo controllo. E, se nessuno fosse intervenuto, si sarebbe impossessato anche dell’Ordine delle Fenice.
- Prima di continuare, voglio portare alla vostra attenzione un fatto: Lucius e Draco hanno le bacchette sigillate. Qualsiasi uso al di fuori di quello consentito verrà immediatamente segnalato al Ministero con le nefaste conseguenze che tutti sapete. Se tutti siete d’accordo la mia proposta è di sostituire le loro bacchette con due uguali ma non segnate. Alla fine, se questo sarà possibile – e vi prego non fatemi commentare questa frase - le restituiranno. La pena è nota…
Un brusio si levò nella sala. I presenti si guardarono l’un l’altro, alcuni erano perplessi, alcuni scuotevano la testa anche se la maggior parte annuiva.
Lucius alzò lo sguardo e disse: - Almeno dateci una possibilità. Diversamente non potremo essere di nessun aiuto.
Alla fine prese parola Minerva. Si alzò e si avvicinò ai Malfoy.
- E chi ci può garantire che, se ne avrete l’occasione, non tornerete ad essere un suo servitore?
Lucius si alzò in piedi e mise una mano sul braccio di Draco ad indicargli di rimanere seduto.
- Spero di parlare anche a nome di mio figlio. Gli ultimi anni hanno portato enormi cambiamenti nella mia vita. Io non sono, non posso più essere lo stesso. Ci sono segni che non se ne andranno mai. Non parlo delle cicatrici delle torture fisiche che ho subito, ma di quelle che porto dentro e che non guariranno. La fiducia che mi vorrete, che ci vorrete concedere – si corresse guardando verso Draco – non verrà tradita. Se siete d’accordo, io vorrei restare, vorrei continuare a lavorare con voi, qui, nell’Ordine, con gli Auror. Il male conosce sempre la strada del ritorno, queste sono parole tue, Elbereth. E, diversamente da voi, il Signore Oscuro non mi concederà mai la grazia.
Elbereth sorrise. E sebbene i suoi occhi fossero tristi era consapevole che tutto questo avrebbe portato comunque a qualcosa di buono.
Pensava tra sé. E’ vero. Spesso è proprio nelle situazioni più disperate che emergono delle qualità positive ed è proprio grazie a queste che si trova l’unico modo per procedere in mezzo al caos evitando il disastro. Il coraggio di affrontare l’ignoto lo si trova quando si supera il proprio egoismo andando oltre i limiti imposti a volte anche da se stessi.
Grande mistero, l’animo umano. Vi sono gesti che danno una grande forza a chi li riceve e, ancora di più, a chi li fa.
Elbereth diede loro le copie delle bacchette: - Fatene l’uso che vi verrà richiesto.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lady_Whytwornian