Anime & Manga > Ghost Hunt
Segui la storia  |       
Autore: _Yozora_    18/12/2015    2 recensioni
Intanto un ragazzo moro, in piedi dall'altra parte della stanza, con una cartella di documenti tra le mani, la osservava in silenzio e soprappensiero.
- sei preoccupato per Mai? - chiese una voce proveniente alla sua destra.
Naru si voltò verso il suo interlocutore guardandolo serio – continua a lavorare Rin -
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kazuya Shibuya, Mai Taniyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aveva di nuovo fatto buio.
Ormai le giornate passavano tutte allo stesso modo.
Da quando erano rimasti bloccati con il caso della villa e dei genitori di Mai ed avevano deciso di fare una pausa per riordinare le idee e concentrarsi su altro, da quando l'atmosfera alla SPR  aveva cominciato a farsi pesante, sembrava che tutti gli spiriti o gli avvenimenti soprannaturali fossero andati in vacanza.
I giorni si susseguivano uno dietro l'altro senza che cambiasse niente.
L'aria in ufficio diventava ogni giorno più irrespirabile e le cose non sembravano voler migliorare tanto presto.
Quella sera, tanto per fare qualcosa di diverso e provare a distrarsi un po', uno dei ragazzi propose agli altri di cenare insieme da qualche parte.
Gli altri accettarono così si prepararono e cominciarono ad uscire.
Fu in quel momento che qualcosa cambiò.
Successe qualcosa che nelle due settimane precedenti non era mai successa.
Mai stava per varcare la soglia ed uscire dall'ufficio insieme agli altri quando una voce alle sue spalle la chiamò
- Mai, potrei parlarti un momento? -
La ragazza si voltò verso il suo interlocutore dimenticandosi per un attimo di tutto quello che era successo da due settimane a quella parte a causa della sorpresa.
Rimase a fissarlo per un po' senza riuscire a dire una parola, poi si voltò verso Lin che si era fermato poco fuori dalla porta sorpreso quanto lei.
L'uomo rivolse la sua attenzione alla ragazza dubbioso.
Era scettico a lasciarla da sola con il ragazzo, Mai poteva benissimo leggerglielo in faccia.
In quelle ultime settimane non si era allontanato da lei neanche un secondo.
Non che ci fossero stati rischi che lei potesse rimanere sola con Naru, ma in ogni caso, vista la situazione generale, non si sentiva tranquillo quando era lontana dalla sua vista.
La ragazza gli sorrise rassicurante.
Dopo due settimane di silenzio e neanche un incrocio di sguardi, voleva sentire cosa aveva da dire.
Non che non fosse spaventata visto come erano andate le cose l'ultima volta che erano rimasti soli.
Le parole che Naru le aveva urlato contro erano ancora ben impresse nella sua mente e la ferivano con la stessa intensità di quando era stata costretta ad ascoltarle, ma era un confronto che prima o poi avrebbe dovuto affrontare perciò tanto meglio farlo subito visto che si era presentata l'occasione.
Lin sospirò e senza staccare gli occhi dai suoi le disse
- Sono qui fuori se hai bisogno di me -
Mai sorrise di nuovo con gratitudine, poi voltandosi si chiuse la porta alle spalle e rivolse tutta la sua attenzione al ragazzo in piedi di fronte a lei.
 
 
 
Era rimasta.
Quella, per quanto ci avesse sperato, era una cosa che, in fondo, non si era aspettato.
Dopo essere rimasto ad osservarla per qualche minuto in silenzio, le voltò le spalle e prese a fissare fuori dalla finestra.
Dopo qualche altro minuto di silenzio la voce di Mai gli arrivò alle orecchie piatta e spenta, ma  senza neanche un briciolo di esitazione.
- Dopo che avrò scoperto cosa è davvero successo ai miei genitori me ne andrò -
Il cuore di Naru mancò un battito.
Sapeva cosa si nascondeva dietro quella frase.
Sapeva che il vero significato era un altro.
 
Quando avrò scoperto cosa è successo ai miei genitori, smetterò di essere un peso e crearti problemi. Tornerai alla tranquillità a cui eri abituato prima di conoscermi e così sarai felice. Per favore sopporta solo ancora un po' e concedimi di sapere la verità.
 
Era quello che la ragazza aveva voluto davvero dire ed era quello a ferirlo anche più del fatto stesso di aver detto che sarebbe andata via.
Non si accorse di essere rimasto in silenzio più del dovuto fino a quando la castana non parlò di nuovo.
- Se non hai niente da dirmi io vado -
Così dicendo si voltò e si avvicinò di nuovo alla porta.
Irritata.
Le aveva chiesto di poterle parlare e poi se ne stava lì in silenzio senza neanche degnarsi di guardarla.
Non aveva ancora toccato la maniglia quando Naru parlò.
- Io non so se sarò mai la persona che tu pensi possa essere -
Il suo tono di voce era basso, stanco e anche un po' malinconico.
Si voltò a guardarlo senza capire e lui le stava ricambiando lo sguardo.
Stavolta la guardava dritta negli occhi e lei  vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettata di vedere negli occhi del ragazzo.
Insicurezza.
Il moro fece qualche passo e si appoggiò alla scrivania senza mai smettere di guardarla.
Mai aveva la sensazione che non avesse finito di parlare così, in silenzio, si mise a sedere davanti a lui e attese.
- Sono cresciuto in una famiglia dove prestigio e denaro contano più di ogni altra cosa. Valori umani, sentimenti, persino più delle persone. I miei genitori mi hanno sempre visto come una fonte di guadagno, più che come un figlio ed è così che sono stato educato. A pensare di me stesso e degli altri come mezzi per far soldi. È il motivo per cui mio padre ha dato vita a questa azienda ed anche a molte altre. La verità, però, è che non sono mai riuscito a guardare le persone nello stesso modo in cui fanno loro e lo sanno benissimo, per questo mi disprezzano. Nonostante questo non ho mai trovato la forza per oppormi ai loro desideri, così loro hanno continuato a spingermi sulla strada che mi avevano preparato già prima che io nascessi. -
Si fermò un momento per lasciare modo a Mai di comprendere a pieno quello che stava dicendo.
Lei non aprì bocca.
Non sapeva perchè all'improvviso le stesse raccontando quelle cose, sopratutto dato che il rapporto tra loro si era spaventosamente incrinato, né sapeva dove volesse arrivare, eppure dentro di sé sentì che doveva esserci un motivo importante se ne stava parlando proprio in quel momento e proprio con lei.
Naru attese ancora qualche secondo poi riprese a parlare.
- Così, appena ho compiuto 17 anni, ho rilevato la SPR. Un po' perchè con questa azienda se creassi problemi sarebbe facile contenerli, come avrai notato il nostro non è un business molto ampio, ed un po' perchè così avrei potuto allontanarmi dai miei genitori a da quella casa. Per questo mi è stato affiancato Lin, il lavoro di assistente è una copertura non solo perchè è un onmyoji, ma anche perchè è una sorta di supervisore. Lavora per la famiglia da anni, praticamente da quando è un ragazzino ed è una persona che gode della loro totale fiducia. -
- Se i rapporti tra lui e la tua famiglia sono così buoni, com'è che anche i vostri lo sono? -
Mai fece quella domanda dimenticandosi di tutto quello successo tra loro, senza neanche pensarci.
Se Naru non vedeva il mondo come facevano i suoi genitori e loro lo disprezzavano e avevano mandato Lin con lui per tenerlo sotto controllo perchè si fidavano ciecamente dell'uomo, com'era possibile che quello stesso Lin nutrisse una lealtà fuori misura verso il ragazzo e che Naru stesso ponesse su di lui una fiducia smisurata?
Il protagonista dei suoi pensieri sorrise dolcemente a quella domanda.
L'innocenza della ragazza era una delle cose che lo avevano conquistato.
- Perchè Lin vede il mondo come lo vedo io è solo stato più bravo di me a non farsene accorgere -
Mai notò una punta di rispetto mista ad invidia nella sua voce.
Non disse altro in attesa che Naru continuasse a raccontare.
Il ragazzo capì che la castana non avrebbe fatto altre domande per il momento così andò avanti.
Aveva passato giorni a raccogliere tutto il suo coraggio per prendere la decisione di parlarle del suo passato, di lui e per nessun motivo al mondo si sarebbe tirato indietro a quel punto.
- Lui riferisce ai miei genitori se ci sono problemi sul lavoro o almeno è quello che dovrebbe fare. In realtà riferisce solo i buoni risultati e se succede qualcosa, come ben sai, mi aiuta a risolverlo e poi lo tiene per sé. Ad ogni modo, nonostante mi sia allontanato dai miei genitori più che potevo, non ho mai tagliato completamente i ponti con loro, per questo sono il presidente dell'azienda. In quanto tale ci sono cose che non posso evitare, richieste che non posso rifiutare, tradizioni che non mi è concesso ignorare. -
Lentamente stava arrivando al punto e, improvvisamente, si sentì spaventato.
Aveva paura di ferirla ancora e del dolore che sapeva avrebbe sentito dicendole quello che era giusto lei sapesse.
Chiuse gli occhi prese un respiro e continuò a parlare.
Non poteva tirarsi indietro.
Non lo avrebbe fatto.
Non più.
- Io non ho mai potuto avere una vita che fosse completamente mia. Amicizie, le persone con cui venivo a contatto, i parenti che incontravo, la scuola, le attività extra scolastiche, i giochi che facevo da bambino, tutto era sotto il controllo dei miei genitori. Così come lo è la mia vita sentimentale. -
Mai sgranò gli occhi, cominciando a capire.
Non riusciva a credere a quello che sentiva con le sue orecchie.
- Non sono libero di scegliere chi amare -
Quella frase fece salire alla ragazza le lacrime agli occhi.
Il moro lo notò e sentì stringerglisi il cuore.
Deglutì.
- Mi dispiace, per ciò che ho detto quel giorno. Ero arrabbiato con me stesso e mi ero innervosito, così me la sono presa con te. So che sono stato crudele e meschino, ma ti assicuro che non pensavo davvero quello che ho detto. Non l'ho mai pensato. Mi dispiace anche di averti evitata in queste settimane e di essere stato più freddo del solito. Volevo proteggerti, credevo che il modo migliore per farlo fosse starti lontano. Sarebbe andato bene finchè fossi stato il solo a soffrire, ero convinto di poter portare quel dolore da solo. Mi sono sbagliato. Non mi sono reso conto che allontanandomi, sopratutto in questo momento, anche tu ne saresti stata distrutta. Mi dispiace. -
Con quelle ultime parole si zittì ed osservò Mai in attesa di una sua reazione.
La castana rimase immobile a fissarlo per qualche secondo, le lacrime avevano preso a solcarle le guance.
Aveva capito perfettamente quello che Naru aveva cercato di dirle e, per quanto impacciato, lei la reputava la miglior dichiarazione di sempre, anche se sapeva che lui avrebbe negato se qualcuno lo avesse saputo.
Fu un attimo, il diciassettenne non ebbe neanche il tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo che la sedicenne gli si fiondò tra le braccia.
- Mi dispiace. Io...non lo sapevo e...e...ho pensato...che...che tu mi odiassi- singhiozzò.
Naru si riscosse dallo shock e, sorridendo dolcemente, ricambiò l'abbraccio.
- Va tutto bene. Non è colpa tua. Volevo che tu mi odiassi, ho pensato che sarebbe stato meglio per te. Odiarmi ed andare avanti. -
Mai si allontanò da lui quel tanto che bastava per poterlo guardare.
- Non ci sarei mai riuscita. Non potrei mai odiarti. -
Il moro la guardò stupito, poi il suo sguardo si addolcì e, prendendole il volto tra le mani, le asciugò le lacrime.
Non ebbero modo di aggiungere né fare altro che qualcuno bussò alla porta.
I due ragazzi misero un po' di distanza l'uno dall'altra.
Mai guardò l'orologio.
Le nove e mezzo di sera.
Chi poteva presentarsi in ufficio a quell'ora?
- Avanti – disse Naru.
La porta si aprì mostrando Lin in compagnia di un altro uomo, biondo e sulla quarantina.
- Miyashi-san. Cosa la porta qui a quest'ora? -
La ragazza si voltò a guardare il suo capo confusa.
Lui conosceva quell'uomo?
Lin notò il suo sguardo e spiegò
- Il signor Miyashi lavora come avvocato per la famiglia proprietaria della villa. -
L'uomo entrò e quando Mai riuscì a vederlo bene si pietrificò.
Non sapeva perchè, ma quell'uomo le dava una bruttissima sensazione.
Le sembrava di averlo già visto da qualche parte, ma il ricordo del suo volto continuava a sfuggirgli.
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ghost Hunt / Vai alla pagina dell'autore: _Yozora_