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Autore: Alison Cole    18/12/2015    6 recensioni
Pensate ad una ragazza qualsiasi, l'aspetto esteriore non ha molta importanza. Ha una migliore amica, un fratello e una madre strana e leggermente iperprotettiva.
Una vita normale. E fin qui, nulla di particolare.
Ma, se entrando in una pasticceria scoprisse che i suoi dipendenti allo scattare della mezzanotte si trasformassero in mostri assettati di sangue a causa di una maledizione e, per dei motivi ancora ignoti, di esser dentro a questa faccenda più di quanto lei stessa sperasse, cosa pensereste?
Beh, poiché la ragazza in questione sono io, penso di aver una gran SFIGA.
Ci mettiamo di mezzo anche un paio di affascinanti stolker e uno psicopatico megalomane e siamo a cavallo.
Sono Roxanne, una ragazza normale con una vita decisamente anormale.
"Cosa era quella... COSA?!"
"Esci dalla mia testa, dannazione!"
"Io ho ucciso molte persone innocenti... non vorrei tu fossi la prossima"
"Invece di blaterare che ne dici di morire? Non sei mica un boss finale di Kindom Hearts!"
Tutti hanno segreti da nascondere. Io sono alla ricerca della verità.
Ma voi... siete sicuri di volerla scoprire?
***
Salve a tutti! Questa è la prima FanFiction da me pubblicata in questa sezione! ^^
Siate magnanimi ahah
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Curse- La Saga delle Maledizioni'
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Chapter Eight
 Dance with your nightmare


"L' uomo nero non è morto, ha gli artigli come un corvo, fa paura la sua voce, prendi subito la croce.
Apri gli occhi, resta sveglio, non dormire questa notte..."
Filastrocca dell'incubo
 
 

Sono sul divano in soggiorno. Nico mi è seduto affianco e parla entusiasta, sprizzando felicità da tutti i pori.
Sta sera andrà fuori con i suoi compagni di basket a mangiare una pizza.
Dopo che hanno vinto il torneo di quest'anno mi sembra il minimo festeggiare. Sento dei rumori di stoviglie provenire dalla cucina: la mamma sta preparando il pranzo con papà e qualche volta ci giungono le loro risate.
Annuso l'aria estasiata.
Lasagne al forno, le mie preferite.
Abbandono la testa all'indietro, beandomi di questo clima di… normalità.
Bugie.
-Cosa?- chiedo sbarrando gli occhi e guardando Nico.
Lui distoglie gli occhi dalla televisione e mi guarda confuso.
-Non ho detto niente-
Suona il campanello e io mi appresto ad aprire.
Un ragazzo dagli occhi di ghiaccio, i capelli castani e ribelli, alto e atletico e con un sorriso magnetico mi studia con le braccia incrociate.
-Non sei ancora pronta…- mi sbeffeggia.
Arrossisco, confusa.
-P-per cosa dovrei essere pronta?- chiedo insicura.
Lui mi guarda con occhi stralunati.
-Ma come? Il ballo della scuola è stasera. Te lo eri scordato? Non si da buca al proprio ragazzo- aggiunge infine con un broncio infantile, scuotendo il capo.
Ragazzo?
-Oddio me lo ero scordata- esclamo scocciata dalla mia memoria a breve termine. A proposito… com'è che si chiama il mio ragazzo?
-Per fortuna sono venuto in tempo… dai ora andiamo- aggiunge con un altro sorriso il castano afferrandomi per un polso.
-Ma sono ancora in pigia…- mi blocco a metà frase, esterrefatta. Indosso un magnifico vestito, degno della più bella e ricca delle principesse: corpetto a cuore, gonna vaporosa con sottoveste in seta, corona di rose a cingermi il capo… Quando mi sono cambiata?
E da quanto tempo mi trovo in una sala da ballo a danzare col ragazzo dagli occhi azzurri di poco prima?
Il mio sesto senso rizza le antenne. Questa sensazione… l'avevo già sentita…
Qualcosa non torna.

Svegliati... Hope.
Mio padre… è morto. Non ho un ragazzo… e men che meno mio fratello ha amici o partecipa alle attività della squadra di basket della scuola.
Questa non è la mia vita.
Continuo a seguire il ritmo del mio accompagnatore, avvicinandomi il più possibile e mettendomi in punta di piedi per arrivare alla sua altezza.
-Chi sei... realmente?- mormoro al suo orecchio molto lentamente, senza sapere bene cosa aspettarmi come risposta.
Sento le sue mani stringermi possessivamente i fianchi, alche lo allontano da me facendo pressione coi palmi sul suo petto.
Il mondo crolla. Come se tutto intorno a noi fosse fatto di specchi, si frantuma e sgretola, lasciando dietro di se il nulla più completo.

-Mmmm… diciamo che sono solo un tuo sogno, piccola. Questa vita…- dice piegandosi verso di me, i nostri occhi perfettamente gli uni davanti a quelli dell'altro -...è tutto ciò che hai sempre voluto, no? Una vita normale. Non ti piacerebbe vivere così in eterno?- chiede mieloso.
Lo squadro da capo a piedi.
-Non hai risposto alla mia domanda…-
Lui fa spallucce.
-Sono colui che può esaudire i tuoi sogni più nascosti…- risponde con un ghigno -Magari…-
Vedo il suo aspetto cambiare davanti ai miei occhi: i capelli si schiariscono, diventando biondi, gli occhi si tingono d'ambra, il fisico ora è più asciutto ed è leggermente più alto.
Cerco di deglutire ma la mia bocca è completamente asciutta, arida come il deserto del Sahara.
Perché mi salgono le lacrime agli occhi?

-Chi diavol…-
-Non ricordi? Peccato… Beh, allora forse ho ancora una possibilità...- mi interrompe lui, avvicinandosi a me pericolosamente con un ghigno stampato sulle labbra piene.
-Non vorresti stare qui con me? Per sempre…- mormora in un sussurro, tornando al suo aspetto originale.
Per sempre…
-Ho capito…-
Lui sorride trionfante.
-Ero certo avresti accettat…-
-Ho capito che non voglio vivere dentro le menzogne. Sono stufa di tutti questi teatrini, di queste bugie, di queste cose strane che avvengono intorno a me e a cui non so dare una spiegazione. E non intendo accettare la tua proposta- dico fissandolo negli occhi con decisione -Voglio la mia vita. Per quanto brutta e complicata possa essere- concludo, le braccia incrociate al petto.
Dopo un primo momento di sorpresa, il ragazzo scoppia a ridere divertito.
Mi trattengo a stento dal rifilargli una sberla.

-Aaaah, piccola Rox. Prima o poi accetterai…-
Sospira, allontanandosi nel vuoto.
-Questo è un arrivederci- dice dandomi le spalle.
Poco prima di sparire si ferma un ultimo momento, voltandosi e sorridendo malignamente.
-Ti lascio un ricordino… spero che ti divertirai con i tuoi nuovi amici- e detto ciò svanisce.
-Quel maledetto…-
Dei rumori metallici mi distolgono dai miei propositi di morte e dai miei pensieri ingarbugliati.
Controllo con occhi atterriti il proprietario della mano artigliata poggiata sulla mia spalla.

-No…NO!-


Urlo. Urlo con tutto il fiato che ho in corpo.
Respiro e inspiro per una manciata di minuti prima di rendermi conto che sono seduta, sotto le coperte, nel mio letto, in camera mia.
Mi passo una mano sul viso, imperlato di sudore.

Quei mostri… le loro lame nella mia carne...
-Un sogno ahah… un dannatissimo sogno…-
Guardo l'orologio sul mio comodino: 07.02.
Un senso di nausea improvvisa mi costringe ad alzarmi immediatamente e a correre in bagno.
Mi sento uno straccio. Sì, però uno di quelli stra usati che è stato calpestato da una squadra di rugby, era presente ad un'esplosione nucleare e che è stato in posti in cui nemmeno uno straccio vorrebbe mai andare.
Svuoto completamente lo stomaco, tenendomi la fronte con la mano sinistra.
Quando scendo verso la guancia sento un'imperfezione nel mio viso.
Mi guardo allo specchio e contemplo il taglio rossastro in contrasto con la mia pelle candida.

Quando me lo sono fatta?
In quel momento un dolore pazzesco si propaga a partire dal mio braccio sinistro mentre la stanza sembra girarmi intorno come fossi all'interno di una giostra.
Noto delle bende bianche insanguinate cingermi l'avambraccio, il disinfettante sul lavandino, pozze di liquido rosso sul pavimento... e che sto ancora indossando i vestiti di ieri sera.
In un attimo t
utto mi torna in mente, come un fulmine a ciel sereno.
La sbronza, le serrande, la fuga, quelle creature…
Crollo a terra, le mie ginocchia tremanti, incapaci di sostenermi.
Non era tutto un sogno… non tutto.
Come possono esistere veramente creature così?
-Non è possibile! Non può! Non può… Non…-
Roxanne, ragiona!
Prima di tutto, è il caso che pulisco questo macello e che cambio la fasciatura.
Mia madre non deve sapere nulla.
Respingo il conato che mi si forma in gola alla vista del mio braccio martoriato. Raccapricciante.
In pochi minuti sistemo tutto e torno in camera… proprio quando qualcuno bussa alla porta della mia stanza.
Mi fiondo a letto e mi copro fin sopra alla testa.
-Tesoro, sono le 7.15. Non ti sei ancora alzata?- chiede sorpresa mia madre, chiudendosi la porta alle spalle.
Diamine! Oggi è sabato. Mi ero completamente dimenticata della scuola.
-N-non mi sento esattamente bene…- mormoro tossicchiando un po' e abbassando leggermente le lenzuola, lasciando intravvedere gli occhi.
Lei si avvicina al mio capezzale e poggia le labbra sulla mia fronte.
-Sei bollente!- esclama preoccupata.
-Prendo il termo, ti preparo una cioccolata e poi facciamo la maratona film, ok?- chiede con fare materno.
Annuisco, sorridendo. Lo facciamo ogni volta che sto male… una specie di tradizione incominciata dopo l'incidente.
Finalmente sola, scosto le coperte di colpo, cambiandomi e buttando i vestiti laceri e sporchi di sangue infondo all'armadio.
Più tardi me ne sbarazzerò.

Mi ributto a letto, presa da un capogiro improvviso.
Accidenti, proprio adesso dovevo star male?!


Ali's Note:
Heila ^^ Alla fine non ho potuto pubblicare ieri perché... il capitolo non era nemmeno pronto lol
Non per colpa mia sta volta -_-" 
Comunque... la nostra Rox è perseguitata dalla sfiga xD
Ci mancava solo un tipo strano che la perseguitasse nel sonno e la febbre C:
Rox: Già...
Ali: Presto però mi ringrazierai... almeno per la febbre... hai saltato scuola dopo tutto! ^^
Rox: ....
Ali: Ok non l'ha presa molto bene... Ehm... andando avanti...
Ringrazio tutti voi che leggete e recensite C: Grazie infiniteeeeeeeeeeeeeee ç_ç
Pensavo di fare uno speciale di Natale... se ho tempo :) E poi ci sarebbe in programma una collaborazione u.u
Eheheheh sarà qualcosa di figo :3 
Bene, con questo vi saluto! Se vi è piaciuto recensite, inserite nelle categorie e noi ci si ribecca martedì con un capitolo... scottante!
Jaa ne ♥
Alison Cole

   
 
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