Quando rinvenni mia madre mi stava strattonando. Ero distesa sul divano e lei e papà incombevano su di me. Per alcuni secondi non ricordai cosa era successo.
Poi tutto si fece più chiaro e mi alzai di scatto.
Mia madre mi trattenne.
«Dafne, fermati. Sei appena svenuta» mi avvicinò un bicchiere «bevi un po’ di acqua e zucchero.»
«Lasciami mamma. Devo andare.»
«Dove?» guardò mio padre come se fossi diventata improvvisamente pazza.
Lui si avvicinò e parlò piano, come se dovesse farsi capire da uno straniero.
«Dafne, dove vorresti andare?»
«Smettetela! Non sono pazza. Devo chiamare Jader, sapere se sta bene.»
«Tu e Jader non state più insieme.»
Oh mio dio, pensavano davvero che fossi impazzita.
Continua a leggere a questo indirizzo
Eccomi! Sempre con il solito ritardo astronomico, ma ce l'ho fatta. Il prossimo capitolo sarà una breve conclusione, probabilmente scritta dal punto d vista di Jader.
L'avventura di Jader e Dafne è giunta quindi al termine. Grazie a tutti voi che avete inserito la storia tra le preferite, alle quattromila e più visualizzazioni e al vostro grandissimo sostegno.
Ho già in programma di scrivere altre storie, se vi va aggiungetemi su FB per rimanere aggiornati o semplicemente seguite i miei post pubblici.
Grazie infinite a tutti! <3
Danila