La ragazza guarda rapita lo spettacolo che le si pone davanti.Sente i brividi percorrerla e freme dalla gioia mentre il calore le scalda la pelle del viso e le fa bruciare gli occhi.Non distoglie lo sguardo,non ne sarebbe capace,non arrivata a questo punto.
E' nata per questo,lo sa bene.Tutti siamo portati per qualcosa,per una forma d'arte.Questa era la sua,tutta la sua vita vi era girata attorno ed ora osservava estasiata la sua opera.
Le gote le si tinsero di un vivace color rosso e quasi poteva sentirne il sangue scorrere velocemente sotto la pelle spinto dal battito incostante del suo cuore.
Ricordava ancora quando da bambina aveva visto la sua danza armoniosa e fatale per la prima volta.Ne era rimasta incantata,scottata.Da quel giorno era diventato per ler un'ossessione,un bisogno,una ragione di vita.
L'aveva fatto suo compagno,collega.amico e confidente.
Vedeva la sua forza e bellezza,vedeva il suo potere e poteva sentire il suo bisogno di libertà.Vedeva la sua tristezza e soffriva con lui.
Fu questo a convincerla ad aiutarlo,a renderlo libero.
Sapeva che avrebbe avuto vita breve ma voleva dargli almeno un'ultima intensa fiammata.
Per questo scielse casa sua.Amava quelle quattro mura,così come amava la sua arte.Cosa fare se non unire le due cose?!
Comprata la tanica aveva iniziato a spargerne il liquido,come una dolce carezza sui mobili della sua infanzia.
Aveva aspettato di essere sola per poter godersene e contemplarne la bellezza.
E' bastato un fiammifero.E ora è libero.
Il fuoco danza e canta,le fiamme intonano un coro mentre fanno a gara verso il cielo.E anche quest'ultimo al tramonto gli rende omaggio prendendo il suo colore.
Nell'oscurità incalzante brilla come una luce di speranza.
Le persone accorrono a guardarne la bellezza,le urla di stupore si levano,può immaginarne il piacere,la gioia nel vedere tale bellezza.
Ora è libero,sa che lo ama.
I lampeggianti riflettono sui vetri ma lei non vuole distogliere lo sguardo e non lo fa finchè non vede l'acqua.
Si volta esterrefatta,non capisce perchè ci sono i pompieri.Quello non è un incendio,è la danza del fuoco,è la vita,la bellezza.
Ma loro vogliono interromperla.
Sono tanti con canne e secchi.
Lo colpiscono,lo friscono,mentre lui urla e si dispera e lei con lui.Cerca di fermarli,ma la trattengono.
Sta morendo,lo vede benissimo.Sente la sua voce farsi sempre più debole.Langue agonizzante.
Il freddo la invade.Sente l'aria gelida investirla e schiaffeggiarla,ma non basta a svegliarla da quest'incubo.
Tutto è nero adesso,la sua casa non c'è più e nemmeno il suo amante.
La ragazza guarda rapita lo spettacolo che le si pone davanti.
Cade in ginocchio e piange.

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Ciao..
In realtà non so come mi è venuta..probabilmente non ha nemmeno senso,ma ieri sera mi è venuta così e ha insistito per essere scritta,perciò eccola qua...
Spero vi piaccia..
Ciao ciao.