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Autore: isa chan    18/12/2015    1 recensioni
Giulia ed Elena hanno la stessa età e frequentano la stessa scuola.
Giulia è una ragazza libertina, coraggiosa e trasgressiva. Adora giocare con la play station, ascoltare musica e leggere fumetti.
Elena una ragazza sognatrice, gentile e altruista. Adora andare a scuola, leggere libri e fare nuove amicizie.
Tra banchi di scuola, compiti a casa, feste e ragazzi, due ragazze così diverse scopriranno il vero significato dell'amore.
NOTA: capitolo 13 revisionato e rating cambiato in arancione.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 8 - UN POMERIGGIO ALTERNATIVO
Erano passati alcuni giorni dalla dichiarazione e le due ragazze si erano ufficialmente fidanzate. Giulia ne era fiera della propria scelta e non se ne vergognava: voleva dirlo a tutti di avere una ragazza, fregandosene delle critiche. Elena invece si dimostrava timida e doveva ancora metabolizzare la cosa dal momento che per lei era una nuova esperienza.
Di solito si incontravano durante i pomeriggi con la scusa dello studiare insieme, ma finivano a fare tutt’altro, mentre a scuola si comportavano come due amiche per non attirare troppo l’attenzione, ma appena era possibile si rinchiudevano nei bagni per baciarsi con passione.
-Hey Elena, ti va di fare un giro oggi?- chiese Giulia tra un bacio e l’altro.
-Va bene, tanto non abbiamo compiti da fare-
-Perfetto! Allora ci incontriamo al parco-
-D’accordo!-
La campanella del fine intervallo suonò e le due furono costrette ad uscire dal bagno ed a tornare in classe.
Nel pomeriggio si incontrarono al parco come stabilito.
-Ciao bellezza!- disse Giulia dando un bacio sulla guancia di Elena.
-Hey ciao!- rispose la compagna arrossendo.
Si incamminarono lungo il sentiero ed si accomodarono su una panchina. Giulia si appoggiò sulla spalla di Elena e la prese per mano.
-Si sta bene qui- disse Elena guardandosi attorno.
-E’ vero, si sta proprio bene-
Intorno a loro vi erano signori che passeggiavano, bambini che giocavano a rincorrersi e ragazzi che facevano jogging. Elena si dimostrò nervosa ad avere quegli atteggiamenti in pubblico, mentre a Giulia non gliene importava nulla.
-Cavolo Ele, ti sei traferita qui da poco e so poco su di te, ma mi piaci così tanto… e dire che durante i primi giorni di scuola cercavo sempre di evitarti… tutto questo è assurdo…- disse la mora per distrarla.
-Eh già anche io so poco su di te, nonostante ti conosca da un po’-
-Il fatto è che non ne abbiamo mai parlato prima e ora voglio sapere tutto quello che ti piace. Facciamo così: io ti faccio delle domande sui tuoi gusti personali e tu dovrai rispondermi sinceramente e poi ti dico io cosa mi piace o cosa no-
-Ci sto! Sembra divertente-
-Cominciamo! Passatempo preferito?-
-Leggere tanti romanzi- rispose Elena sorridendo.
-Era scontato. Io invece adoro giocare con la play e leggere i fumetti. Prossima domanda: colore preferito?-
-Verde e il tuo?-
-Rosso. Cibo preferito?-
-Il pesce con la verdura e il tuo?-
-La pizza, le patatine fritte e il gelato-
Giulia sentì lo stomaco brontolare parlando del cibo ed Elena ne rise di gusto.
-Altra domanda: animale preferito?-
-Il gatto e il tuo?-
-Il cane. Altra domanda: genere musicale preferito?
-Bè, diciamo che ascolto molti generi, ma il mio preferito è il pop e il tuo?-
-A me piace la musica rock. Poi che genere di film ti piacciono?-
-Mi piacciono le commedie d’amore- rispose Elena con gli occhi sognanti.
-A me invece piacciono i film d’azione e di fantascienza-
-Wow, abbiamo molte cose in comune eh?-
-Direi decisamente di no!-
Le due risero portando l’attenzione verso il prato dove giocavano i bambini.
-Cambiando discorso, come andavano le cose nella tua vecchia scuola?-
Elena ci rifletté su e cominciò a raccontare.
-Diciamo che la situazione non era molto diversa dall’attuale. Tutti volevano essermi amici per il fatto della popolarità, ma non me li filavo molto e consideravo amici solo le persone che dimostravano di esserlo per davvero. Inoltre ero piuttosto ambita tra i ragazzi e molte volte ci provavano con me, ma si dimostravano soltanto degli scemi. A me è sempre interessato solo lo studio e mi imponevo sempre di prendere dei voti alti, pertanto non ho mai avuto modo di conoscere a fondo il pianeta “ragazzi”-
-Insomma, pomeriggi passati a fare compiti su compiti-
-Esattamente. Non avevo né tempo, né voglia per tutte le altre cose, tanto che tutti mi chiamavano “innocentina”-
-E lo sei per davvero un’innocentina! Ma non ti preoccupare, ora ci penserò io a farti recuperare il tempo perduto in compiti inutili!- fece Giulia strofinandosi le mani e sorridendo furbamente pensando a tutti i modi possibile ed immaginabili per farlo.
-Ma dobbiamo studiare le cose di scuola, altrimenti i prof si arrabbieranno-
-E tu lasciali stare! Ele, non puoi restare per sempre la cocca dei prof, dovrai pur cercare di essere un po’ più libertina!-
-E tu pensi che sia giusto?- domandò Elena con sguardo riflessivo.
-Ma certo! Insomma la scuola è importante, ma lo è anche il fatto che tu abbia delle esperienze amichevoli, affettive, sessuali…  E’ importante tutto ciò, capisci? E’ importante per te stessa-
-Hai detto “importante” tre volte-
-Perché lo è, mia cara innocentina- disse Giulia appoggiandosi sulla spalla di Elena –E poi pensaci bene, tu mi puoi aiutare con la scuola ed io in cambio potrei insegnarti tutte queste cose. Facciamo che in cambio dei tuoi pomeriggi di studio, io ti insegnerò tutto quello che c’è da sapere a riguardo della nostra generazione-
-Va bene ci sto!- 
   
 
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