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Autore: Lu_15_TVD    18/12/2015    0 recensioni
Sarah. Una ragazza come le altre, che ha tanti amici, una famiglia quasi perfetta, è innamorata, ha appena finito il liceo. Cosa potrebbe esserci che non va?
Niente, se non fosse che ha appena scoperto che tutta la sua vita è basata sulle menzogne, nessuno ha mai avuto il coraggio di dirle la verità, e adesso lei ne paga le conseguenze. E possibile recuperare anni che non torneranno mai indietro?
Le hanno rubato l'infanzia, i più bei momenti della sua vita, ma forse non è troppo tardi, forse può ancora rimediare al tempo perso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1
 

Si stava facendo buio ormai. Paige sarebbe dovuta passare a prendermi intorno alle sette e trenta, ma come al solito era in ritardo. E pensare che adesso aveva anche una macchina tutta sua. Un tempo era sempre lei a venire da me, aspettavamo Mike, mio fratello, per farci dare un passaggio con la sua auto, e poi uscivamo. Non era un granché, soprattutto per me che dovevo aspettare quei due. Alla fine mi ero anche abituata, ma adesso credevo che sarebbe cambiato. Potevo capire che Paige facesse tardi quando era a piedi, perché in fondo non abitavamo proprio così vicine, ma ora non aveva più alcuna giustificazione.

Se solo avessi saputo allora il vero motivo del suo ritardo... Beh, forse in quel caso sarebbe stato anche peggio.

Appena sentii il rombo tanto conosciuto della sua Audi una strano brivido mi colse impreparata. Senza nemmeno sbirciare dalla finestra della mia camera per constatare che fosse veramente lei, cominciai a radunare velocemente le mie cose, e a infilarle dentro la borsa beige che avevo già tirato fuori dall'armadio. Diedi un'ultima occhiata allo specchio accanto al mio letto e mi vidi interamente. Indossavo un vestitino di pizzo bianco, corto, che lasciava le spalle scoperte, vi era poi un'ampia scollatura davanti e una ancora maggiore sulla schiena. Ricordai per un attimo il giorno in cui ero andata con Paige per fare shopping in vista di questa serata. Appena lo avevo visto non ero più riuscita a trovare nulla di più bello, un amore a prima vista, e le lusinghe della mia amica che continuava a ripetermi che era quello giusto non fecero che velocizzare il tutto. Poi non dovetti far altro che trovare un paio di zeppe beige da abbinare alla borsa che già avevo e il gioco era fatto.

I capelli castani mi cadevano dolci sulle spalle, una parte erano invece acconciati in qualche modo complicato sulla testa. Era stata ovviamente mia madre a pensare a quello, io non avevo fatto altro che scegliere il trucco adatto all'occasione.

Percepii la presenza della mia amica prima ancora che irrompesse nella mia stanza. Spalancò la porta, e come al solito entrò nella mia camera come un tornado. Nemmeno i tacchi vertiginosi che portava potevano rallentarla, per non parlare del vestitino aderente che aveva scelto. Le sue gambe infinite si mossero velocemente verso di me, per permetterle di abbracciarmi con decisione, prima che ci incamminassimo verso la sua auto. Non mi sarei mai aspettata una dimostrazione di affetto così esagerata, non da lei almeno, soprattutto perché la conoscevo, e sapevo che non sopportava rovinarsi il trucco prima di uscire.

Ricambiai l'abbraccio con la tenerezza di sempre, prima di staccarmi e andare verso la porta.

-Aspetta Sarah,- così dicendo la mia amica mi fermò sulla soglia della porta. -Non penserai di uscire così?-

Io la guardai dubbiosa, non riuscivo proprio a capire. -Cosa intendi dire?-

-Fuori fa un freddo cane, e dalle nuvole pare proprio che potrebbe mettersi a piovere, quindi ti consiglio di prendere la tua giacca di jeans.- Me lo disse con la sua voce da mammina, quella tutta preoccupata che ti prenda un malanno. La prendevo sempre in giro quando parlava così, ma in questo caso preferii evitare, per paura di perdere ancora troppo tempo.

Presi la giacca che mi aveva consigliato dall'armadio. -Perfetto. Tu, invece? Ne vuoi una anche tu?-

-No, tranquilla. La mia l'ho lasciata in macchina. Adesso andiamo, sto proprio morendo di fame.-

Tipico di Paige, prima perdeva un sacco di tempo a prepararsi e poi si comportava come se fosse stata mia la causa di quel ritardo. La conoscevo così bene, o almeno ero convita di ciò.

Salimmo in auto e partimmo dritte per la pizzeria più vicina. Ci sedemmo al primo tavolo libero che trovammo e così cominciammo a festeggiare la fine del liceo.

Passammo due ore piacevoli, chiacchierando del più e del meno come nostro solito, ma la serata non era ancora terminata, tutt'altro, quello era solo l'inizio. Dopo aver pagato il conto che erano quasi le dieci, tornammo verso l'auto per poterci finalmente dirigere al pub che Paige aveva prenotato per chiudere l'anno in bellezza.

Quella, sarebbe stata l'ultima occasione in cui li avrei visti, insomma, l'ultima chance per poter dire addio agli amici che mi avevano accompagnato per tutti quegli anni, sia a scuola che le sere quando ci riunivamo a bere qualcosa o semplicemente a ingannare il tempo. Se solo lo avessi saputo prima, magari avrei fatto le cose diversamente.

Paige, essendo la presidentessa, aveva organizzato tutto, e come in ogni occasione che si deve, lei arrivava per ultima. Quando entrammo nel locale era talmente pieno che quasi non c'era posto per lasciare le nostre giacche. La borsa la portai con me ovviamente, primo perché non mi fidavo, e secondo perché anche se avevamo prenotato il posto, l'alcool non era gratis, quindi non ci sarebbe stato altro modo di bere. A Paige, invece, bastava infilare le banconote nel reggiseno.

La serata era solo all'inizio, ma già c'era qualcuno che ubriaco saliva sul palco a fare una performance, chi cantando con il karaoke, chi spinto da un'insolita ebbrezza si metteva a fare battute stupide alle quali rideva solo lui stesso.

Io e la mia amica andammo dritte al bancone, a ordinare due tequile. Quale miglior modo per cominciare una serata?

Le bevemmo tutto d'un sorso e ne ordinammo subito altri due.

A questo punto avevamo bevuto abbastanza per andare in pista a ballare, non eravamo il genere di persone che si sedevano nei tavoli a ridere di quelli che salivano sul palco.

Paige non dovette faticare molto per convincermi a ballare, era la nostra serata speciale, non potevo non divertirmi almeno questa volta. Mi lasciai trascinare facilmente nella calca di ragazzi che ballavano. Molti di loro erano già ubriachi, compresi quelli che di solito si trattenevano, quelli che non bevevano molto perché il giorno dopo avevano sempre qualcosa da studiare. Quella sera tutti si lasciavano andare, finalmente per una volta tutti si stavano divertendo.

Non era mai stato un mio obbiettivo ubriacarmi, mi piaceva bere, ma mai fino a non potere avere il pieno controllo di me stessa. In questo cosa, invece, bere fino ad arrivare a quel punto era come un legge non scritta, ma che comunque doveva essere rispettata.

Non ho mai amato la musica da discoteca, e per questo non ci andavo mai, è sempre stato difficile convincermi a ballare. Paige, invece, non faceva alcuna distinzione, per lei bastava che fosse musica, riusciva a ballare su tutto, non per niente questo era il suo grande sogno e la sua più grande ambizione. La sua preferita era la musica classica, ma non sdegnava tutto il resto, ogni volta si lasciava andare quando si trattava di ballare, e ovviamente tra le due era l'unica a non fare figuracce.

Nemmeno quella sera era diverso, lei non aveva neanche bisogno di bere per scatenarsi, lo faceva solo per farmi compagnia in un certo senso. Io cercavo sempre di seguire i suoi passi per come potevo, ma non era così facile in realtà.

Ad un certo punto, credetti di vedere Jeremy, era da giorni che non si faceva sentire e credevo di vederlo ogni volta che mi giravo. Questa volta, però, ero certa che fosse lui, non mi ero nemmeno accorta che avevo smesso di ballare e mi stavo avvicinando sempre di più a lui, finché qualcuno non mi afferrò per il braccio.

Noah, il mio ex, stava davanti a me, e mi fissava in un modo che non oso descrivere. Ogni volta che mi guardava sembrava che mi stesse mangiando con gli occhi, ci credo che nessuna ragazza potesse resistergli se le fissava tutte così. Diciamo che era uno di quei playboy con il quale tutte vorrebbero passare una notte, ma che nessuna veramente vorrebbe come fidanzato. Non solo perché è uno che non riesce ad avere una sola ragazza alla volta, ma proprio perché nessuna riesce a resistergli, quindi è difficile non esserne gelosa.

Il mio caso era stato un po' diverso, è vero che sono stata sedotta come tutte, ma mi sono avvicinata a lui per il semplice fatto che non riuscivo a dimenticare Jeremy, il mio amore di sempre. E Noah, con il suo fascino da cattivo ragazzo era l'unico che veramente era riuscito a conquistarmi e a farmi dimenticare in parte Jeremy.

Noah si avvicinò a me fino a sussurrarmi all'orecchio. -Mi concedi almeno un ballo?-

Nonostante nessuna riuscisse a resistergli, io non mi ero mai legata così strettamente a Noah da fare tutto quello che mi chiedeva. In quel caso però non fui in grado di digli di no, forse perché in parte lo desideravo anch'io. -Soltanto uno.- Risposi non allontanandomi di un centimetro.

Lui, imperturbabile, mi strinse ancora di più a se, poi prese le mie braccia fino a portarle al suo collo, e le sue finirono nella mia schiena. Sarebbe stato un comportamento ridicolo per qualsiasi ragazzo ballare come se fosse un lento, ma questo non includeva Noah. Lui era capace di fare anche la cosa più pazza e nessuno osava fiatare. Non che fosse così benvoluto da tutti, al massimo lo era Jeremy, lui era più il tipo da essere considerato come un capo-banda, quello che insomma dettava legge e che tutti prendevano come esempio per sentirsi popolare o anche solo per cercare vanamente di attrarre le ragazze come solo lui sapeva fare.

Mentre ci muovevamo lentamente e lui trasmetteva quella sua sensualità che attirava tutte le ragazze, non riuscivo a pensare a nient'altro che a noi due e al periodo in cui avevo pensato di essermi innamorata di aver finalmente dimenticato Jeremy.

Mi sentivo così in pace tra le sue braccia muscolose. Riusciva sempre a sorprendermi quando stavamo insieme, il modo in cui snobbava le ragazze mi lasciava a bocca aperta, nessuno se lo sarebbe aspettato da lui, forse nemmeno lui stesso. Quando però ridusse i pochi centimetri che ci separavano fino a baciarmi non rimasi per niente stupita dal suo comportamento. Tutt'altro. Era da quando mi aveva chiesto di ballare che non aspettavo altro.

Come c'era da immaginarsi anche quando si trattava di baciare Noah era un fuoriclasse, era come rimanere stregati da un incantesimo, non riuscivi più ad allontanarti da lui, a meno che...

A meno che qualcuno non vi separava, e Paige era quella che si assumeva sempre questo arduo compito, e quella volta non fu da meno.

Mi prese per un braccio e mi trascinò fino al bagno delle donne.

-Che cazzo stai facendo? Vuoi ricadere in quel giro?- Le urla della mia amica quasi mi rompevano i timpani, evidentemente l'alcool che aveva in corpo non le faceva rendere conto del tono che stava usando.

Tutta quella situazione mi ricordò il brutto di essere stata fidanzata con Noah. Ero fatta in ogni momento, tanto che quando riuscii finalmente ad uscirne mi chiesi se quello che era successo con Noah era autentico. Fu davvero un brutto periodo quello, le liti con i miei migliori amici, con Mike. Avevo rischiato di essere espulsa, e tutto per un ragazzo che non amavo veramente, che mi ero solo costretta a credere di amare.

-Mi giro un attimo e non ti vedo più, ti cerco nella folla e ti vedo che stai baciando quello stronzo. Ma ti rendi conto di quello che ho provato? Mi sono sentita delusa, tradita.- La sua voce avvalorava ogni sua parola.

-Paige.. mi dispiace... Io non volevo ferirti, sai che è così, non avrei mai voluto farti rivivere tutto quello che abbiamo passato. Non ho pensato alle conseguenze. Mi sono solo messa a ballare con lui e una cosa tira l'altra.-

-Basta. Non ti ho portato qui perché tu ti giustificassi, volevo solo portarti via di lì, farti capire che non sei giustificata a comportarti così solo perché sei innamorata di Jer...- Fu interrotta dal rumore di uno scarico e poi una ragazza uscì da un bagno.

Kelly, tranquillamente, si avvicinò a uno specchio per ritoccarsi il trucco, era vestita proprio come un buttana quella sera, e se solo avessi bevuto un po' di più probabilmente glielo avrei anche detto in faccia, rischiando di scatenare un putiferio. Non avevo mai sopportato quella ragazza.

-È venuta davvero una bella festa Paige, alla fine non è stato un male che sia stata eletta tu.- Ah, già. Nemmeno lei ci sopportava perché Paige l'aveva battuta nelle elezioni. L'ostilità che provava nei nostri confronti era palpabile, così com'era percepibile anche la nostra avversione per lei.

Appena quella stronza uscì dal bagno io e la mia amica scoppiammo a ridere, e solo quando ci fummo calmate tornammo alla festa.

Sarei subito tornata a ballare probabilmente, se non avessi voluto evitare Noah per un po', quando si trattava di lui non agivo mai razionalmente. Così andammo dritte al bancone per prendere un altro giro di tequila. Paige mi seguì senza discutere e prese posto accanto a me.

A parte noi, c'era solo un altro ragazzo al bancone, che per altro era anche abbastanza strano. All'inizio essendo di spalle non capii cosa ci fosse di tanto inconsueto in lui o nel suo comportamento. Poi, quando si voltò e cominciò a passare in rassegna tutti gli alcolici mi accorsi subito di non averlo mai visto a scuola. Senza contare che quel ragazzo non sembrava affatto di quelle parti, mi chiesi cosa ci facesse un estraneo al nostro party esclusivo e soprattutto come avesse fatto ad entrare.

Dopo aver ispezionato per bene tutte le bottiglie visibili, fece un cenno al barista che si affrettò a raggiungerlo e una volta che seppe quello il cliente desiderava cominciò a preparare un cocktail che non sembrava per niente semplice data la varietà di alcolici che stava mescolando. Una volta finito, poggiò il bicchiere davanti al ragazzo, che gli allungò una banconota e gli disse due parole alle orecchie, come se cercasse di non farsi sentire da nessun altro.

Non avrebbe potuto confondersi neanche volendo, il suo atteggiamento, il modo in cui era vestito, non lasciavano scampo, senza contare che era più grande della gente che si ammassava quella sera al locale. Con quel completo nero aveva un che di misterioso, a prima vista poteva sembrare che venisse da una giornata di lavoro in ufficio, ma se lo si osservava meglio si capiva che non era così, che aveva qualcosa da nascondere.

La cosa più insolita nel suo comportamento era che non provava ad integrarsi, come se non gli importasse che qualcuno notasse la sua presenza, tutt'altro, sembrava quasi che stesse cercando qualcuno dal modo in cui si guardava intorno. Con il bicchiere pieno si voltò nuovamente verso la folla è cominciò a perlustrare ogni volto da lontano. Non sapevo chi stava cercando, ma avevo l'intenzione di scoprirlo, solo non subito, non potevo lasciare Paige da sola.

Così ordinai le nostre tequile e aspettai che furono pronte, poi Paige fece uno dei suoi interminabili brindisi. Quando poggiai il bicchiere vuoto sul bancone, mi scappò un altro sguardo verso quello strano ragazzo, che in quel momento ci stava fissando, come se avesse trovato quello che cercava, poi però puntò gli occhi in un'altra direzione. Cercai di pagare il conto perché era il mio turno, ma il barista mi fermò. -Ha già pagato quel ragazzo laggiù per voi.- Disse indicando lo sconosciuto che da un po' tenevo d'occhio.

A quel punto fui stanca, volevo scoprire assolutamente chi stava cercando e perché si trovasse lì.

Spedii la mia amica verso la pista, assicurandole che in breve l'avrei raggiunta, e quando mi alzai per dirigermi dall'estraneo notai che era sparito.

Mi guardai intorno finché non notai un'ombra salire al piano di sopra, convinta che fosse lui, mi diressi verso le scale, pronta a scoprire la verità. 
 

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Ed eccomi con il primo vero capitolo, spero che la storia vi coinvolga come coinvolge me nello scriverla. Fatemi sapere cosa ne pensate con le vostre recensione sono veramente curiosa di conoscere le vostre opinioni :)

  
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