Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Iliveonlyforthemanga    19/12/2015    2 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
REVISIONE E MIGLIORAMENTO DEI CAPITOLI!]
E se i personaggi di Black Butler capiatssero nella Divina Commedia di Dante?
Dante posò la penna sul tavolo e si sgranchì le dita, osservando con occhio critico il proprio scritto, correggendo eventuali imperfezioni.
(...)
"Che posto è mai questo?" chiese Ciel, alquanto seccato.
Sebastian scrollò desolato la testa, non sapendo rispondergli.
Davanti a loro, un fitto bosco si ergeva minaccioso e imponente.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3 

"Cioè, capisci? MI ha detto ' Non farti più vedere fino a quando non avrai tagliato i tuoi capelli, sono oscenamente lunghi!' " si lamentò per l'ennesima volta Grell, scuotendo la testa. "Che palle, sono i miei capelli e ci faccio quello che voglio! No?"
Sebastian, il poveretto che da circa 2 ore si stava sorbendo quella parlantina, si ritrovò ad annuire, senza in realtà ascoltare per davvero il suo interlocutore.
Sentì Ciel, dietro di lui di pochi passi, ridacchiare appena, celandolo dietro un colpo di tosse.
Il bocchan ce l'aveva ancora con lui, e Sebastian sapeva a sue spese di dover aspettare un po' prima che il signorino tornasse di un umore normale.
Il trio si bloccò di colpo a una svolta ampia.
Grell fece cenno di restare fermi e zitti, mentre si avvicinavano due figure indistinte.
"E basta! Prima è apparso Grell, ora altre figure?" chiese retoricamente Ciel, sbuffando e incrociando le braccia, alzando gli occhi al cielo.
"Piccoletto, non scherzare.. Sono estremamente pericolosi!" lo ammonì duramente la loro guida, guardando con un po' di apprensione ciò che si stava avvicinando.
"Buonaseraa... Qual buon vento vi porta qui..?" chiese una delle due figure con voce strascicata, giungendo a passi lento dinanzi a loro.
Grell sbuffò annoiato "Fila via, sono con me. Sono la loro guida per tutto il tempo che passeranno qua"
La  figura alzò poco finemente un sopracciglio "Ma daii.. Sono così belli e affascinanti..." e così dicendo studiò in volto Ciel, che, colpito dal suo sguardo azzurro ghiaccio, abbassò i suoi per un momento, per poi rialzarli e piantarli fieramente in quelli dell'altro.
"Che hai da fissare?" gli chiese poco dopo, non gradendo quello sguardo ancora addosso.
La figura ghignò "Ti osservo. Sei molto carino..." finì in un sussurro, accarezzando una guancia di Ciel.
Sebastian si precipitò al suo fianco. "Il signorino non si tocca, mi dispiace. Giù le mani" sibilò torvo, stringendo il braccio della misteriosa figura, per nulla impressionata.
"Ho capito, ho capito.. Però, anche tu sei carino, sai?" gli disse, squadrandolo con attenzione e malizia.
"Si può sapere chi sei? Anzi, siete, anche se il tuo compare non parla..?" chiese Sebastian, esasperato.
UN soffio di vento gelido fece accaponare la pelle dei presenti, e pesanti nuvole scure si stagliarono all'orizzonte.
Grell si schiarì la gola. "Dobbiamo andare, presto!" disse in un sussurro.
Afferrò Sebastian e Ciel per un lembo dei mantelli, poi li trascinò avanti, continuando a guardarsi intorno con preoccupazione.
Arrivarono nuovamente a una svolta, e pote tirare un sospiro di sollievo.
"Si può sapere chi erano quei due?" chiese Ciel, tentando di mascherare il brivido che lo aveva attraversato quando quella creatura lo aveva toccato.
"Entità sovrannaturali" rispose secco Grell, pettinandosi la lunga chioma.
Ciel sgranò gli occhi "Ma va? Non mi dire.. Guarda, io invece sono umano! Sono capitato qua per caso perchè non sapevo cosa fare e allora ho detto 'Massì, andiamo in un posto dimenticato da Dio!'" finì arrabbiato, gesticolando come impazzito.
"Attento a non pronunciare nomi ingrombranti come quello" gli suggerì Grell, che non aveva ascoltato quasi nulla della sua sfuriata.
"In questo posto è pericoloso"
"Cosa?  Pronunciare il nome di un qualcosa che manco esiste? Guarda, te lo ripeto, e pure scandendo le lettere. D.I.O" disse beffardo Ciel, guardando con aria sfrontata la loro guida.
All'improvviso, si levò un vento freddo dall'ambiente circostante.
Le chiome spoglie dei pochi alberi presenti cominciarono ad ondeggiare, mentre da terra si sollevarono mulinelli di terra rossa e opaca.
Ciel sentì le proprie orecchie fischiare, dapprima un fischio quasi impercettibile, che si intensificò fino a divenire un continuo grido.
Cadde in ginocchio, sporcandosi gli eleganti calzoni, le mani premute forte sulle orecchie e le guance rigate di lacrime, che cadevano copiose al suolo.
"Bocchan!" gridò Sebastian, correndo al suo fianco e cingendogli le spalle con le mani con fare protettivo.
"Sebastian.. Sebastian..Aiuto.." cominciò a gridare Ciel, gli occhi vitrei e incapaci di mettere a fuoco.
Il maggiordomo provò a prenderlo in braccio, ma il corpo del più giovane gli si accasciò sulle braccia, come una bambola di pezza senza più nulla dentro.
Sebastian si costrinse a rimanere calmo. Era al servizio di Ciel da innumerevoli volte, sapeva ormai come gestire le diverse situazioni, anche in casi come quelli.
Si voltò verso la figura di Grell, che, immobile, stava nello stesso punto in cui si erano fermati.
"Perchè non ci aiuti, razza di un incapace?" gridò Sebastian, non capendo come facesse l'altro a starsene così calmo.
Grell scosse la testa, e i suoi capelli rossi furono l'unica cosa che Sebastian riuscì a distinguerein quella situazione.
"Glielo avevo detto. Lo avevo avvertito che pronunciare il Suo nome in questo luogo portava male.. Questo è un luogo maledetto!" urlò a sua volta, cercando di sovrastare il frastuono. "Non mi ha dato retta, e ora ne pagherà la conseguenze.."
Sebastian, se possibile, impallidì più di quanto fosse umanamente possibile,afferrando poco a poco il discorso di Grell.
"Ma certo. Qua siamo all'inferno, e pronunciare il nome di Dio equivale a una punizione ben più grande di quelle esistenti.." riflettè tra sè e sè.
Poi si rialzò con fatica, tenendo in braccio il corpicino di Ciel, che rimase inerme.
Strascicando i piedi sul sentiero, si portò vicino a Grell, che sbuffò infastidito.
"Quanto ci vorrà perchè il signorino guarisca?"
UN'alzata di spalle gli valse come risposta.
Sebastian sentì un'ondata di rabbia salirgli su per le viscere, e ben presto si trovò a stringere Grell per un braccio, facendolo girare verso di lui.
"Senti, lo so che non avevi voglia di farci da guida. Anche perchè noi non sappiamo come siamo arrivati  qua, nè come e quando ce ne andremo. Ma qui la guida sei tu, quindi è tuo compito farci arrivare sani e salvi. Da qualunque parte dovessimo arrivare"
A quel punto, Grell si liberò con uno strattone alla presa ferrea del maggiordomo.
"Senti demone, non ho nessuna intenzione di fare da balia a un bambinetto che non sa fare altro che cacciarsi nei guai! Ci fosse stato solo lui, l'avrei abbandonato al suo destino senza ripensamenti. Ti avverto, se dovesse succedere un'altra volta, me ne vado e vi lascio qui. Ora cammina, che mi sono già stufato."
Non seppe quanti secondi fossero passati dalla sua ultima frase, ma di sicuro seppe che erano trascorsi pochi millisecondi da quando si ritrovò gli occhi fiammegianti di Sebastian a meno di un millimetro dai suoi.
"Ripeti ancora una sola volta quello che hai detto, e sarai tu quello ad essere abbandonato al proprio destino. Non osare mai più rivolgerti a me in questo modo" gli ringhiò contro SEbastian, i canini allungati sproporzionatamente e un'aura scura che gli circondava il corpo.
Grell fece un verso di scherno. 
Si aggiustò poi non curante il colletto della camicia e si avviò lungo il tragitto.
Il vento si era finalmente calmato e la terra rossa non ostruiva più la vista, ma Sebastian ebbe l'impressione che, da lì in poi, non sarebbe stato facile proseguire il cammino.

Scusate, scusate, scusate se non ho pubblicato prima..
Ma in casa mia la rete va e viene, e posso pubblicare solo quando ce l'ho..hahahaah
Spero che nonostante tutto vi piaccia anche questo capitolo, un bacione e alla prossima! :)
   
 
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