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Autore: unicorni_caramellosi    19/12/2015    1 recensioni
Althea non è la classica diciottenne che pensa solo a divertirsi e ad uscire. O meglio, vorrebbe ma non può.
Luke, invece, lo è. Non si è mai innamorato e non crede che potrà mai farlo. Anche se, due occhi color del ghiaccio potrebbero fargli cambiare idea.
Amelìe, pensa di essere forte ed estroversa, ma due occhi marroni la fanno sentire diversa.
Calum non ci crede, di essersi davvero innamorato. Anche se è davvero felice di tutto ciò.
Ashton è schifosamente caduto nel baratro dell'amore e non sa come uscirne. Anzi, proprio non vuole.
Michael è il re delle feste. E grazie ad una di esse, si sentirà un po' meglio con se stesso.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"The Date"

-Althea…- qualcuno la chiama
-Althea, per favore..devi svegliarti- di nuovo
Apre lentamente gli occhi, che sono un po’ appannati.
-Chi è?- chiede con poca voce
Ha la gola secca e deve bere, le sembra di essere disidratata.
-Sono Amelìe, chi vuoi che sia?- ridacchia
-Non pretendere troppo, mi sono appena svegliata..- sbadiglia
-Che ore sono?- chiede
-Uhm..esattamente mezzogiorno e venti..ma non ti preoccupare, ho detto a tua madre, che ti ha chiamata due volte, che ti stavi facendo la doccia..e che dopo avremmo studiato- ghigna
-Sei una peste- Althea sorride
-E ci ha creduto?- le chiede poco dopo
-Ovviamente, ancora non ti rendi conto di quanto io sia brava ad ingannare le persone?- dice la mora sbattendo le lunghe ciglia che le circondano gli occhi grandi da cerbiatto.
La bionda ride e si alza. La testa le pulsa, le fa male e non riesce molto bene a tenersi in equilibrio.
-Mi serve un’aspirina..- dice poco dopo
-E anche dei vestiti nuovi..ti sei vomitata su quelli che avevi..- dice Amelìe cercando di non scoppiare a ridere
Althea sgrana gli occhi. Non ci crede che lei si sia davvero vomitata addosso, a dire la verità non crede nemmeno di essere ubriacata..ma i fatti raccontano qualcos’altro.
Amelìe si tortura le mani, tipico di quando è agitata.
-Am, tesoro, c’è qualcosa che devi dirmi?-
-P-potrebbe essere che ieri sera..tu..e Hemmings abbiate parlato. O litigato, ancora non mi è chiaro-
Althea sgrana gli occhi
-Cosa? Ma non è possibile! Non ero nelle condizioni di poter parlare con qualcuno. Ommioddio..e adesso?- la bionda si fa prendere dal panico.
-Sai che cosa è successo?-
-Non è che tu mi abbia raccontato poi così tanto, tra i singhiozzi e i conati. So solo che tu gli hai detto che è per colpa dei tuoi se non potete “uscire” insieme..e lui pensava che tu lo stessi prendendo per il culo. Poi non mi hai detto altro-
-I-io..non ricordo nulla..-
-Ma va? Eri ubriaca marcia, ci mancherebbe altro- Amelìe ride
E Althea la fulmina con lo sguardo. Non c’è proprio nulla da ridere, in questo momento.
-Tranquilla, se ne sarà già dimenticato, e al massimo tu fai finta di nulla- la mora fa spallucce
Althea annuisce poco convinta.
-Allora, sei pronta per questa fantastica sera in cui tu e Hood finalmente uscirete insieme?- Althea sorride entusiasta
Amelìe arrossisce un po’, cosa al quanto strana, visto che di solito non è lei quella che arrossisce facilmente.
-Uhm..s-si- balbetta un po’ in difficoltà
-Che ti prende?- Althea è confusa
-Niente..cioè..forse sono un po’ agitata, ma è ok..credo- ridacchia nervosamente
Althea scoppia a ridere, probabilmente non ha mai visto la sua migliore amica così in ansia per un appuntamento.
-Am, principessa mia, non ti preoccupare, che secondo me anche con un sacco della spazzatura gli piaceresti comunque!- dice Althea
-Sicura?-
-Ma certo, altrimenti non avrebbe smosso mare e monti per uscire con te- ridacchia
Amelìe si lascia andare in un sospiro di sollievo.

 
Kevin sta letteralmente impazzendo, Calum continua a straparlare e a chiedere cose talmente inutili che pensa che tra poco gli tapperà la bocca a suon di schiaffi.
-Calum, per l’amor del cielo! Stai un po’ zitto, testa di culo- sbuffa esasperato
Calum interrompe il suo monologo e guarda in tralice il rosso davanti a lui.
-Come prego?- chiede con tono minaccioso
-Oh, ti prego. Non usare questo tono con me, chiaro? Non so nemmeno perché sto qui ad ascoltarti, quando potrei benissimo andare a fare altro-
-Perché Amelìe è la tua migliore amica e stai cercando di aiutare un povero ragazzo in crisi- sorride, Calum.
Kevin inarca un sopracciglio, poi sbuffa e annuisce.
-Giusto. Però smettila di parlare perché stai sparando solo stronzate. Cosa c’entra se ad Amelìe piace il blu o il nero?! Cazzo, mettiti una felpa e un paio di jeans e lei sarà felice. Che gli e ne frega di come ti vesti, se può uscire con te?-
Il moro lo guarda confuso, non riesce ad afferrare il succo del discorso.
-Nel senso che l’importante è con chi esce! Svegliati principessa-
-Oh..ok..-
Kevin prevede un pomeriggio assai lungo.
 

Sono ore che Luke prova a chiamare Calum, ma quest’ultimo non risponde a nessuna fottutissima chiamata. Probabilmente si starà preparando per uscire con la bella mora. Non ha voglia di stare a casa. Michael esce con la sua “ragazza”, Ashton..beh, a lui nemmeno ha provato a chiamarlo, probabilmente gli rifilerebbe uno dei suoi discorsi filosofici del cazzo su quanto l’amore sia bello e altre cazzate. E vabbè Calum non risponde.
Odia non avere nulla da fare il sabato. Perché il sabato si esce, ci si diverte e magari ci si ubriaca.
E se i suoi soliti amici, che di solito fanno questo, non possono, lui si trova in estrema difficoltà.
Poi si chiede come tutti abbiano prontamente cambiato idea, appena delle belle ragazze, con una strana voglia di una relazione seria, gli si sono presentate davanti. Tranne Ashton, lui è sempre stato un tipo romantico, fatto per le relazione serie. Non si è ubriacato quasi mai e nemmeno si è mai fatto una canna, o forse qualche tiro si, ma nulla di più.
E Luke pensa che non sia goduto abbastanza l’adolescenza, anche se non è così. Perché il biondo non capisce che non bisogna per forza uscire tutti i sabati, ubriacarsi e fumare erba, per vivere l’adolescenza al meglio. Poi vabbè, lui la pensa così, e magari gli altri no.
Ma comunque lui continua a chiedersi cosa abbia fatto cambiare idea ai suoi amici. Dopodiché gli viene in mente la faccia di Althea, e si rende conto che i suoi amici hanno solo cambiato idee, ma sono sempre gli stessi che ha conosciuto e con cui ha passato l’infanzia. 
E se più ripensa alla “chiacchierata” che ha fatto con Althea ieri sera, gli ritorna la rabbia che aveva provato. Poteva anche inventarsela un’altra scusa, no?
E ora vuole sapere, muore dalla voglia di sapere la verità, il perché lei non ci vuole stare con lui. Lo vuole dannatamente sapere.
Afferra la giacca e si mette le scarpe, poi esce di casa salutando sua madre alla svelta.

 

Althea sta tornando a casa a piedi, Calum è appena passato a prendere Amelìe e lei se n’è andata giusto poco prima che lui arrivasse, rassicurando la sua migliore amica che sarebbe andato tutto bene e che non doveva agitarsi o preoccuparsi.
Passa davanti al parchetto in cui di solito va con Josaline e Margot, e si ricorda di quella volta in cui c’era anche Luke. ricorda di quanto le fosse piaciuto quel suo lato un po’ dolce, con le sue sorelle.
Non si accorge nemmeno di essere andata addosso a qualcuno
Alza lo sguardo e arrossisce.
-S-scusa, dovrei guardare dove vado..- ridacchia un po’ nervosa
-Non c’è problema- il tizio davanti a lei sorride
Il ragazzo, decisamente carino, continua a tenere le mani sulle spalle di Althea, e questa cosa la irrita, perché lei non sa nemmeno chi sia e la sta toccando.
Nota gli occhi un po’ arrossati del ragazzo. Probabilmente non è lucido, deduce dall’odore di erba che emanano i suoi vestiti.
-Come ti chiami?- le chiede gentilmente
Inizia a sentirsi un po’ a disagio
-Non credo ti interessi- dice un’altra voce apparendo dal nulla
Althea arrossisce ancora di più, è imbarazzata e a disagio. E si chiede perché Luke sia sempre li, quando si trova un po’ in difficoltà.
Il tizio sconosciuto toglie la mani da Althea e le fa l’occhiolino, prima di girare i tacchi e cambiare direzione.
La bionda è un po’ confusa, ma si riprende e continua a camminare, è quasi arrivata a casa..mancano pochi isolati. Ok, forse non è poi tanto vicina, però se accelera il passo forse ci mette di meno.
-Non si ringrazia?- chiede Luke affiancandola
Althea rimane in silenzio. Il suo piano era quello di evitarlo fino alla morte, dopo l’altra sera..
Piano evidentemente fallito.
-Seriamente? Stai cercando di nuovo di evitarmi?- Luke sbuffa
Probabilmente gli verrà una crisi isterica entro fine serata.
Althea alza gli occhi al cielo, non ha voglia e non vuole rispondergli.
-Perché sei qui?- gli chiede, direttamente
-Prima stavo pensando a ieri sera- Althea inizia sudare freddo, voleva evitare proprio questo -e ok, eri ubriaca..quindi posso capire che tu abbia sparato un sacco di stronzate. Quindi ora voglio la verità-
-N-non so di che p-parli- anche se invece lo sa
-Vorresti farmi credere che la tua amica non ti ha raccontato nulla?- Luke inarca un sopracciglio. Nemmeno lui è tanto certo che lei sappia cosa è successo, ma andiamo! È impossibile che Amelìe non le abbia raccontato nulla!
Althea arrossisce
-Ti hanno mai detto che da ubriachi si dice sempre la verità?-
E questa potrebbe essere una stronzata bella e buona, ma lei da sobria o ubriaca che sia, dice sempre la verità. Quindi perché non usare quella scusa?
Luke scoppia a ridere.
-Si, me l’hanno detto. Ma la tua era una grande stronzata- torna improvvisamente serio
Lui vuole, anzi deve, sapere.
-Ok, quello che ho detto, tutto intendo, era la pura verità. E che tu voglia crederci o meno non mi interessa- Althea si sta arrabbiando. E lei non si arrabbia facilmente, ma Luke riesce a farla innervosire in modo quasi anomalo.
-Come vuoi, io continuo a non crederci-
-Pretendi davvero di avere mai una relazione, o qualcosa di simile, se non ti fidi nemmeno del tuo corrisposto?- Althea è quasi scioccata
-Io non pretendo un bel niente, Althea-
-Forse i nostri stili di vita sono differenti, è per questo che non mi credi. Ma se tu vivessi anche solo un giorno la mia vita, ti fideresti ciecamente di quello che ho detto- conclude Althea
Luke scuote la testa
-Smettila di dire così! Non puoi per una volta essere come tutte le altre?- le chiede e se ne pente amaramente.
Che poi lui nemmeno la vorrebbe come tutte le altre, altrimenti non sarebbe Althea.
-Se ti riferisci alle ragazze che frequenti tu, cioè sedicenni con gli ormoni impazziti, allora no. Preferisco essere me stessa- sputa acida
Ed è la verità, piuttosto di essere come loro si farebbe togliere le ovaie e chiudere l’utero. Scelta al quanto drastica effettivamente..
Luke rimane impalato, come un babbeo.
Mica se l’aspettava una risposta così, da Althea.
-Ora, se sua maestà mi permette, io sono arrivata a casa mia- dice, prima di entrare nel vialetto di casa sua e lasciarlo dall’altra parte della strada, come un cretino, da solo.

 

Calum e Amelìe sono in pizzeria. Ha voluto fare tutto per bene, Calum. Le ha anche comprato una rosa, da un Cingalese a caso che passava fra i tavoli.
E Amelìe è arrossita fino alla punta delle scarpe, il massimo regalo che aveva ricevuto dal suo ex ragazzo era stata della lingerie commestibile..e fortunatamente ce l’ha ancora nel fondo del cassetto.
Ma non vuole pensare ancora al suo ex, era stato un vero stronzo e non meritava di certo di stare ancora nei pensieri della mora.
-Uhm..spero sia tutto di tuo gradimento..perchè ho cercato di fare del mio meglio e beh..non sono un asso in queste cose..- dice Calum, un po’ imbarazzato. Perché è vero, lui non è quasi mai andato ad un appuntamento, cioè..di questo tipo, si intende.
Amelìe sorride dolcemente e gli accarezza la mano
-Ma certo, non mi aspettavo tutto questo..ed è davvero wow! E va bene, insomma..l’importante è che alla fine siamo usciti io e te..giusto?- e di apparire troppo sdolcinata o romantica non gli e ne importa nulla, lei è così.
Calum ridacchia ma annuisce.
-Certamente! Ora che vogliamo fare? Ho visto un bellissimo banchetto di zucchero filato al parco..ti va di andare li?- le chiede sorridendo
Amelìe ama lo zucchero filato, e non poteva farle proposta migliore.
Annuisce veemente, poi prende la borsa per afferrare il portafoglio e dare la sua parte.
-Ma che fai?- chiede Calum, quasi allarmato.
Non starà mica pensando di pagare, vero? Insomma, lui è l’uomo, è lui quello che deve pagare qualsiasi cosa lei voglia, per quella sera, ovviamente.
-Mh..prendo il portafoglio? Sennò come li prendo i soldi?- dice ovvia lei
Calum ridacchia e deve riuscire a contenere le risate.
-Ok, Amelìe, dolcezza. Non pagherai nulla, questa sera. Chiaro? Offro io- sorride gentile
E anche se è seduta sente le gambe come gelatina, lui l’ha chiamata “dolcezza”, ed è stato tipo un BOOM enorme nel suo cervello.
Amelìe, incapace di intendere e di volere, annuisce.
-Posso andare un attimo al bagno?- chiede lei
E lui annuisce, mica doveva chiedergli il permesso.
Sente il cellulare vibrare e risponde subito.
-Pronto?- chiede, maledetto lui che non guarda mai chi lo sta chiamando
-Ok, io non ce la faccio. Vorrei strozzarla, ma baciarla. Capisci? E poi? Come faccio? Mi manda in confusione. Panico totale. Mi spieghi com’è possibile?! Ma soprattutto perché io sono così scemo da andarle dietro? Cioè io ci provo, davvero, a togliermela dalla testa, ma lei ci ritorna puntualmente! Anche mentre Stacy, di quarta effe, mi stava facendo un pompino in bagno stavo pensando a lei!- dice di botto, quello che riconosce essere Luke.
-Ok, calmati. Possibile che tu sia così cretino? Gesù, ma siamo davvero amici? Per prima cosa, è disgustoso che tu pensi ad Althea, che è pura e innocua, mentre ti stai facendo fare un pompino, nemmeno da lei tra l’altro. E per questo appena ti vedo ti riempio di cazzotti, stronzo. Seconda cosa, si chiama essere interessati a qualcuno. Mai sentito? No, probabilmente non tu, sei troppo stupido. Senza offesa, eh. Beh ora te lo spiego in poche parole: lei ti piace, idiota. Capito?- dice Calum
-La smetti di insultarmi? Lo so anche io che è una cosa disgustosa! Ma non è colpa mia se immaginavo lei al posto della tizia. E, Gesù, se solo ci penso-
-Alt! Sta zitto che sennò arrivo li e ti prendo a pugni, giuro- lo ferma Calum, che ci tiene ancora a pensare ad Althea come la vergine Maria. Anche se magari non è così, lui preferisce quell’idea che si è fatto di lei.
-Ok, la smetto. Comunque..è impossibile che lei mi piaccia. Andiamo, a me non interessa nessuna ragazza in quel modo, lo sai-
-Oh, beh..lo dicevo anche io prima. E ora ti ricordo che sono ad un appuntamento con Amelìe. Le cose possono cambiare, Luke, pensaci.-
-Si ma rimane comunque il fatto che lei con me non ci vuole né uscire né altro- Luke sbuffa e solo a ripensare alla discussione che avevano avuto prima, prenderebbe a pugni anche l’armadio. Cosa che ha già fatto, comunque.
-E fattele due domande! Ok, ora io devo andare perché ti ricordo dove sono e non voglio fare figuracce. Pensa a quello che ti ho detto, idiota- dice chiudendo la chiamata, senza nemmeno sentire la risposta del suo migliore amico, che tanto non gli interessa.

 

Amelìe è in bagno e sta facendo dei respiri profondi. Cavolo, le piace davvero troppo, Calum. Ma se vuole rimanere viva, almeno per questa sera, deve darsi una calmata, sennò col cazzo che ci rimane, viva.
Respira profondamente, prima di tornare a tavolo e trovare Calum leggermente turbato.
Si risiede e lo guarda confusa.
-È successo qualcosa? Ho fatto qualcosa?- chiede un po’ agitata
-Cosa? Oh, no! Tu non hai fatto assolutamente nulla, anzi- sorride dolcemente
-È che prima, mentre eri al bagno, mi ha chiamato Luke..e si, insomma, è un po’ incasinato..-
Amelìe è confusa, c’entra per caso Althea? Ha quel presentimento.
-Come mai?- chiede curiosa
-Beh, è un po’ complicato da spiegare. Gli interessa Althea, davvero tanto, solo che lui non sa esattamente come vadano queste cose, cioè non che io sia tanto meglio, ma me la cavo molto di più rispettivamente a lui- fa una smorfia che fa ridacchiare Amelìe -ma lei lo respinge. Lei è diversa dalle altre e questo non riesco a capire se lo spaventa o lo incuriosisce..o forse tutte e due le cose- fa spallucce -ma non voglio parlare di Luke, non questa sera almeno!- ride, Calum.
-Certo- sorride lei
Poi si alzano, Calum paga e lei lo aspetta fuori.
Appena Calum raggiunge Amelìe, tira fuori un pacchetto di sigarette e sta per accenderne una, quando lei gli blocca la mano e aggrotta le sopracciglia.
-Per quale motivo fumi?- gli chiede
-Per lo stress- è sempre la solita risposta, perché non vuole ammettere che ormai è un vizio.
-Oh, immagino- dice sarcastica -sai che ci sono altri modi per scaricare lo stress, vero? E che fanno molto meglio, sicuramente- dice
E Calum la guarda, con gli occhi luccicanti. È la prima volta che qualcuno gli e lo dice. Solitamente tutti gli dicono “Ah, ok”.
-Quindi mi stai dicendo che dovrei smettere?- le chiede
-In poche parole si- sorride
E Calum sente le campane appena Amelìe si apre in un sorriso, perché è davvero troppo per questo mondo, il suo sorriso. Anzi, non solo quello, esattamente tutta lei è troppo. È troppo anche per lui, perché non se la può permettere una come lei. Però è troppo tardi, perché sono innamorati, ed successo così in fretta che nemmeno se ne sono accorti.
-E, sentiamo doc, come dovrei fare?-
Amelìe ride per l’appellativo con cui l’ha chiamata.
-Fare palestra è un ottimo modo, per scaricare lo stress e la tensione! Oppure tenerti occupato in qualche altro modo..- lascia in sospeso la frase, perché non sa come continuare.
Calum la guarda malizioso
-Tipo?- ghigna
-Beh..non saprei..quello che ti piace fare di più- sorride convinta
Poi, lei, si rende conto dell’immensa stronzata che ha appena detto. Perché sa qual è la cosa che gli piace fare di più..e non è fare palestra.
-Non ho tutto questo tempo! E mettiamo che io iniziassi a fare una delle cose che dici tu, se mi venisse voglia di fumare, ma non posso andare in palestra, che faccio?- inarca un sopracciglio e ghigna
-Uhm..beh, puoi chiamarmi- dice dolcemente, Amelìe.
Calum è un po’ confuso e felice. A pensarci bene e più felice che confuso, e poi sorride. Sorride allegramente, perché lei gli fa quell’effetto.

 

Dopo lo zucchero filato e un sacco di risate, si ritrovano nel vialetto di casa di Amelìe. I suoi sono andati ad una festa e non sono ancora tornati. Meglio così, ha più tempo di stare con Calum.
-Grazie, per questa sera, è stato bello e mi sono divertita- dice arrossendo, la mora.
E Calum sorride ancora di più, era quello il suo intento, e ci è riuscito, e si sente anche meglio.
-Ci mancherebbe altro che tu non ti sia divertita, insomma: sei uscita con Calum Hood il più simpatico e sexy del mondo!- dice indicandosi Calum, solo che scoppia ridere subito dopo e quindi non risulta molto credibile.
E Amelìe scoppia a ridere anche più del moro, tanto che i vicini le intimano silenzio uscendo dalla finestra.
E subito si tappa la bocca, contendendo le risate.
-Oh, hai dimenticato anche modesto, comunque. E avrei da ridire su quel “sexy”- lo prende in giro
E sta mentendo, sia a lui che a se stessa. Perché lei lo trova più che sexy.
-Come ti permetti?- le prende il colletto della camicia e l’attira più vicino a sé.
Cosa che fa arrossire Amelìe.
-Ho per caso scalfito il tuo smisurato ego?- continua lei
-Può essere..- ridacchia, Calum
Poi si guardano per secondi infiniti, prima che le loro labbra siano attaccate, come due magneti.
E sono esattamente così, loro due. Due magneti che si attraggono con così tanta forza da distruggersi, quasi.
Ma a loro va bene così.
 

°°°
Lo so! Lo so! Lo so! Sono in ritardissimo, mi dispiace un sacco! 
Capitemi, ho avuto un sacco da studiare e un sacco di verifiche perchè io ho dei prof davvero coraggiosi che vogliono tentare la morte proponendo verifiche a non finire, ma che poi non vengano a lamentarsi se si ritrovano senza i cerchioni della macchina o con le ruote bucate :)))
Detto questo, ciao miei pasticcini <3 Mi siete mancati :3
Novità: ho iniziato a pubblicare anche su wattpad, lol. 
Per ora sto postando "Superstar", che ho pubblicato precedentemente anche qui su efp.
Allour, come va la vida? 
Io ve lo giuro che sto impazzendo, cioè al posto di portare il libro di inglese porto quello di matematica, e al posto di italiano quello di storia e quindi vado via di imprecazioni e.e Tutto perchè mi ritrovo alle una e mezza di notte ancora a studiare! Ma dico io, una scuola più facile non me la potevo scegliere no vero e.e
Comunque!
E' USCITO IL VIDEO DI JBH  E IO STO TIPO IMPAZZENDO. SONO MORTA DENTRO QUANDO L'HO VISTO. QUANTO E' STRAZIANTE SCUSATE?!
Loro con le faccine sofferenti e io che piango a caso..indovinate chi la mattina dopo l'aveva già scaricato sul telefono? Esatto, io. STO MALE LO SO GRAZIE.
Ora, parliamo del capitolo:
Finalmente Amelìe e Calum escono insieme e io urlo perchè li shippo, lol;
Luke che continua ad essere scemo e Althea che si sveglia da un bellissimo post-sbronza,  e stranamente litigano perchè Luke in testa c'ha la segatura al posto del cervello e.e
Btw, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e se è così sarei felice di leggere qualche recensione :)))
Grazie mille a chi recensisce e a chi segue la storia, LUV U <3
Un bacino :*

 
  
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