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Autore: Beks00    19/12/2015    1 recensioni
Non serve parlare e non serve neppure capire.La vita ha la stessa logica di un sogno. A volte di un incubo.Un sogno o un incubo che prima o poi finirà,e sarai libero....la cosa difficile è avere il coraggio di finirla.
Nicole era in macchina per andare a lavorare, come ogni giorno ormai da anni. Non la faceva impazzire l'idea di gestire la vita di un'altra persona, ma lo stipendio gli permetteva una vita decente e poteva stare tranquilla. O così pensava.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Piacere... Nicole - Alex stava ancora con la mano tesa, e quel sorrisino strafottente. Nicole riuscì ad uscire dal torpore dei suoi pensieri.
- Si, piacere Alex - Disse con la voce un po bassa e stringendo la mano del ragazzo. Aveva delle mani grandi, le unghie un po mangiucchiate eppure erano morbide, non vi era alcun segno, nessuna cicatrice o altro.

" è un modello, è ovvio " 

Ma la cosa che colpì di più Nicole era il calore, delle grandi mani calde.
Si rese conto di stringere ancora la sua mano e di fissarla, questo le causò un leggero imbarazzo e lasciò la mano di Alex, perdendo tutto il calore, che lasciò spazio al leggero freddo pungente della stanza.

- Nicole sarà a tua disposizione per il periodo della mia assenza - Lo guardò lo zio.
- Mia disposizione? Wow addirittura? - Ridacchiò leggermente, esibendo un sorrisetto.
- Si esatto, fai la persona seria e lavora - Lo riprese serio il signor Brown. L'ironia del ragazzo fu colta di Nicole, e non gli piacque.
- Sono a vostra disposizione per cose che riguardano il lavoro, niente di più - Lo guardò seria.
- Certo... Nicole - Divertito gli fece l'occhiolino. Nicole era sicura già di odiarlo, chi si credeva di essere questo ragazzino?

- Zio devo finire il servizio - Senza guardarlo tornò sul set.
Forse Nicole lo odiava, ma non poteva negare che fosse un bel ragazzo. Lo guardò esibire sguardi provocanti e posizioni davvero...

" Sexy... "

Si diede un pugno mentale per quell'aggettivo.

" Sembra più adulto di un ragazzo di diciotto anni "

Alex cambiò abiti per le foto, mostrando ancora una volta i suoi muscoli perfetti. Si infilò una felpa senza zip e i suoi capelli ne uscirono disordinati.
Aveva tre tonalità diverse di biondo, passava dal cenere alla base, al platino sulle punte. Se li portò su con una mano, così da far involontariamente risaltare i suoi occhi azzurri, quasi grigi. 
 Si era senz'altro u un bel ragazzo.

- Alex ricordati di andare in palestra. Mentre sarò assente vedi di non fare come ti pare! E tieni il tuo prezioso fisico in forma... Segui la dieta della dottoressa - 

" Dio che strazio... Gli vietano tutto "

Nicole si domandò se gli importasse qualcosa del nipote oltre il fisico.
Alex si buttò su una sedia mentre il fotografo cambiava il rullino e l'obbiettivo.
Nicole colse l'occasione e si avvicinò al signor Brown, senza che Alex sentisse.
- Ma vostro nipote di preciso quanti impegni avrà? - Domanda ovvia pensò, di solito gli veniva data una lista o cose simili, per poi ordinare tutto. Ma lei ora non sapeva niente, era sicuramente più facile gestire le cose da una scrivania che di persona.
- Oh, lo vedrà ogni giorno durante la mia assenza - Se il suo capo non fosse stato lì avrebbe urlato di strazio.
- E dovrà accompagnarlo perché è ancora minorenne - Ecco, ora Nicole non poté trattenere una smorfia di sorpresa. Minorenne? Davvero?

" Leva la faccia da idiota! "

Si ricompose velocemente, schiarendosi la voce.
- Capisco... E quando raggiungerà la maggiore età? - L'unica cosa, non propriamente sciocca che gli venne da chiedere.
- Tra un mese... - Rispose il signor Brown, aggiustandosi il colletto della propria camicia.

" Lo stesso giorno in cui torna con la moglie?... Beh non vorranno perdersi il compleanno del nipote "

- Bene Nicole... Ora puoi andare, domani mattina anche se è sabato alle 6 qui - La congedò il suo capo, con l'ovvio tono piatto.
Fece un leggero cenno del capo in segno di rispetto, poi si voltò e uscì da quella villa enorme, attorno aveva molti metri quadrati di territorio erboso, alberi e molti fiori. 
Nicole aveva passeggiato ogni tanto per il parco vicino casa sua, ma non avrebbe mai retto il confronto con i giardini di quella villa, per non parlare del labirinto.
Era enorme, sembrava provenire da un film e si estendeva tutt'intorno, fino al muro che divideva quel paradiso dalla vita reale.
Eppure il pensiero di Nicole era negativo.

" Alle sei... Di sabato mattina... Voglio morire "


- Baggianate - Eulalia la guardava scioccata, seduta sul tappeto con un bicchiere di vino rosso vicino.
- Ti dico che è vero! Alex Brown - Ribadì Nicole, bevendo un sorso di vino sul divano. La sua migliore amica la faceva infuriare quando non gli credeva, però era l'unica con cui potesse parlare, senza maschera e inganni.
- Ok, ok diciamo che ti credo... Ora che farai? Cioè... Alex Brown è molto famoso, avrà da fare ogni minuto, è famoso e bello - Nicole ghignò e guardò l'amico con il sopracciglio alzato.
- Hey non è che ti piace? - Eulalia gli diede una cuscinata.
- Certo che no! Io ho Duncan e ho intenzione di tenermelo - Nicole sorrise, conosceva il ragazzo di Eulalia, era un omaccione, il tipico gigante buono.
- Che farò?... Quello che mi è stato detto di fare chiaro, mi pagherà il doppio e ho bisogno di quei soldi... Sono indietro con l'affitto - Sbuffando si passò la mano sul viso.
- Ok, però mi raccomando fatti valere, non sei lo zerbino di nessuno, fai del tuo meglio, tanto un mese passa come niente - Alzò il bicchiere, e Nicole lo fece tintinnare con il proprio per poi sorridere, e passare tutta la serata con la sua migliore amica.

Voleva svagarsi un po, prima che la pacchia finisse, prima che quella sveglia suonasse la mattina dopo, come un richiamo dell'inferno. Avrebbe fatto senz'altro del suo meglio e non avrebbe permesso a quel ragazzino di rovinare tutto, con i suoi sorrisini e le battutine irritanti.

Gliela avrebbe fatta vedere a quel bimbo. 
   
 
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