Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: neve_20    19/12/2015    1 recensioni
I protagonisti di Soul Eater si ritrovano in un nuovo capitolo della loro storia.
Nuovi pericoli, nuovi nemici, anche nuovi amori...
In teoria la trama è la stessa, con qualche piccolo accorgimento, ovvero una storia incentrata sulla sconfitta della follia, ma con qualche punto da "beautiful" e delle piccole scenette comiche (un po' per far divertire)
non vi preoccupate non ho tolto le parti dei combattimenti e ho aggiunto qualche scena cruenta
se siete curiosi passate a leggere
sono sicura che vi appassionerà
p.s. la storia non è stata fatta interamente da me, ma ho avuto un piccolo aiuto da chiara_centini
Genere: Azione, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Nuovo Personaggio, Sommo Shinigami, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Secondo episodio:

UN ANIMA FORTE

RISEDE IN UN CORPO FORTE

E IN UNA MENTE FORTE
 

Tazsuia pov

Corsi verso la porta in ferro mezza arrugginita e la buttai giù con un calcio ben assestato; se lei era lì, la dovevo assolutamente trovare ed uccidere una volta per tutte. L'interno, spoglio, lasciava a vista il soffitto di cemento mentre le pareti erano coperte da una carta da parati stracciata in più punti e sul pavimento c'era una specie di moquette rossa sangue; sentivo un cattivo odore, come quello di marcio e ferroso, e mi cominciai a preoccupare quando, pestando la moquette, sentii un suono fradicio, come quando si finisce con un piede in una pozzanghera.

Abbassai lo sguardo sulle mie scarpe il tempo necessario a vedere un liquido rosso inzupparmi la stoffa facendo scurire il colore e dandomi la sgradevole sensazione di bagnato sui piedi; mi venne da vomitare realizzando che era sangue e che ce n'era troppo; quante persone dovevano aver ucciso per far diventare tutta quella moquette rossa? Provai molta più rabbia di quanta non ne sentissi prima per quei due bastardi di demoni.

Strinsi l'elsa delle daghe mentre sentivo la presenza di quei due farsi lievemente più lontana; stavano scappando! << accidenti >> dissi tra me e me mentre tre demoni mi piombavano addosso. Parai il colpo del primo con una daga, usando l'altra per tagliare di netto in due lo sfortunato demone; feci una pressione più forte, lasciando che poi la daga proseguisse il suo percorso fino ad arrivare alla gamba del demone che mi voleva prendere alle spalle. Un grosso taglio cominciò a colare sangue copiosamente e mentre lui sibilava dal dolore, gli feci uno sgambetto, atterrandolo per poi trafiggerlo al cuore con l'altra daga .

Il terzo demone ebbe la brillante idea di cercare di scappare; lanciai in aria la daga bianca afferrandola in punta per poi lanciarla come si potrebbe fare con un coltello. La spada lo raggiunse alla spalla e, conficcandosi nel muro lo bloccò; il demone urlò forte mentre mi avvicinavo e svelavo la daga e lasciandolo accasciare a terra puntandogli poi la punta sporca del suo stesso sangue alla gola << come si chiamano i demoni che erano a capo della tua piccola combriccola? >> chiesi, la voce fredda come il metallo. Lui mi guardò negli occhi il terrore di morire si leggeva fin troppo facilmente; gli alzai di poco il volto con la punta della daga << rispondi e potrei anche lasciarti andare >> proposi e non mentivo: era un demone di bassissimo livello, persino una matricola della Shibusen sarebbe stata in grado di ucciderlo con una facilità assoluta. Vidi la sua paura tramutarsi in odio << Non te lo dirò mai! >> urlò; lo guardai un attimo << risposta sbagliata >> commentai prima di calare un fendente che lo uccise.

Ricominciai a correre cercando di raggiungere quei due maledetti demoni che comandavano questa branca di idioti; nel tragitto trovai altri due demoni che uccisi senza troppi preamboli. Raggiunta la parte opposta del palazzo dove si trovavano I due demoni, cominciai a frugare ovunque e setacciare ogni singolo angolo; aprii una porta trovandomi di fronte uno dei due demoni che stavo cercando. La sua presenza opprimente mi costrinse a rallentare il passo fino ad una camminata veloce.

<< chi sei tu, piccolina? >> chiese lui, non uno sguardo dolce, nessun sorriso; mi chiesi il perché di quel vezzeggiativo se non aveva intensione di fingersi un innocuo e caro demone domestico.

Lo guardai: aveva lunghi capelli bianchi, un kimono di epoca probabilmente sengoku e portava due spade al fianco sinistro, mentre sul destro portava una grossa pelliccia sempre bianca che partiva dalla spalla per poi arrivare fino a terra. Gli occhi gialli dalla pupilla verticale la osservavano attenti << mi puoi rispondere ? >> chiese ancora lui; notai che sulle guance aveva due segni viola e sulla fronte, nel mezzo esatto, ci stava una luna viola.

Sbuffò all'ennesimo richiamo << e allora ragazzina! Si può sapere come ti chiami? >> chiese spazientito << Io sono Tazsuia, e sono qui per ucciderti >> dissi, mettendomi in posizione di attacco; lui rimase impassibile, non un emozione << oh, così la Shibusen alla fine ha mandato qualcuno per eliminarmi mh? Mi aspettavo qualcuno più... beh, di più! >> commentò poi velenoso.

Strinsi l'elsa delle daghe nel tentativo di non attaccarlo per prima; mi stava provocando e io non dovevo rispondere << oh, mi spiace molto signor “io posso e tu no” - commentai io gesticolando con una daga – la prossima volta se vuoi ti porto qui il caro Shini, così forse saresti più soddisfatto! >> lo irritai non poco, facendogli alzare gli occhi<< ma sta zitta! >> si lanciò in avanti, le unghie erano diventate verdi e si erano allungate; parai il colpo con la daga bianca e la sentii sfrigolare al contatto con quello strano attacco. Feci un salto indietro accorgendomi quattro linee nere sul piatto della lama << ehi Shi, tutto ok? >> chiesi notando che erano stranamente lenti a curarsi << si, credo... ma bruciano da morire! >> mi rispose lei.

Guardai quel tizio: no, non potevo usare le daghe, almeno non mentre usa quelle unghie verdi; lo guardai storto << non mi hai ancora detto come ti chiami demone >>

lui sorrise appena << il mio nome è Sesshomaru >> fece un mezzo inchino << è un piacere incontrarti Tazsuia >> sorrise ancora mentre tornava all'attacco. Cercai di schivare tutti i colpi, ma andava troppo veloce anche per me; finì per arrivare al braccio con un fendente. Sentii la pelle spaccarsi e la carne ribollire come se contenesse... veleno.

<< ti consiglio di arrenderti – mi suggerì mentre la daga bianca cadeva a terra – non ce la farai ad uccidermi bambina >> continuò avvicinandosi e accarezzandomi la guancia con il dorso della mano dalle unghie verdi; trattenni il respiro mentre mi preparavo alla più grande follia di sempre. Chiusi gli occhi un attimo, presi un bel respiro e... << Shido, Trasformazione! >> vidi la daga bianca tornare ad essere il corpo della mia arma e le lanciai la daga azzurra. Quel Sesshomaru si voltò per rimanere stupito e immobile di fronte a Shido, la bocca lievemente aperta; ne approfittai per tirargli un calcio potente al centro della schiena. Lui si lasciò cadere a terra dopo aver sentito il sonoro crack di un osso che si rompeva o almeno slogava; Shido tornò da me, trasformandosi di nuovo in daghe e sorrisi cattiva << ora sta buono che devo ucciderti ok? >> alzai la daga azzurra per colpire, ma percepii il movimento di qualcun altro e mi abbassai giusto in tempo per vedere una spada passarmi sopra le testa. Non feci domande ma mi limitai ad intercettare l'attacco successivo con la daga bianca per tirare un fendente mortale con l'altra .

Mi accorsi solo dopo che quello era l'altro demone che mi ero giurata di uccidere e che la sua aura non era ancora riapparsa da quando avevo cominciato il combattimento con Sesshomaru; mi voltai di nuovo verso di lui, ma tre demoni stavano tra me e lui, permettendogli di alzarsi e dirigersi verso la finestra << scusa cara Tazsuia, ma io, per ora, tolgo il disturbo >> commentò salutandomi con la mano mentre infilzavo il terzo demone e correvo verso di lui << non ti azzardare a fuggire Sesshomaru! >> urlai scagliandogli contro una daga come avevo fatto con il demone appena entrata; lui fu più veloce di me e si buttò dalla finestra e volò via in groppa ad un altro demone << dannazione! >> esclamai mentre mi buttavo con metà busto fuori dalla finestra nel tentativo di riacciuffarlo, ma un altro demone mi conficcò gli artigli nella schiena tirandomi indietro e facendo in modo che almeno Sesshomaru scappasse; urlai sia per il dolore che per la rabbia e tagliai di netto la testa al demone.

I capelli sporchi di sangue e in disordine mi finirono in faccia e ancora con il fiatone li spostai con una mano tirandoli indietro; feci due conti: avevo ucciso tre demoni poco dopo essere entrata, due lungo il percorso, un demone superiore e poi altri quattro demoni; in totale ne avevo uccisi 10. Non male come media, ma il fatto che Sesshomaru mi fosse fuggito per colpa di quei quattro demoni non mi andava proprio giù.

Avevo detto agli altri di non starmi tra i piedi, non di stare fermi immobili a non fare nulla, che diavolo!

Mi allontanai dalla stanza dirigendomi verso il punto poco distante da li in cui sentivo due presenze di master e tre presenze di armi; c'erano cinque demoni all'interno, moltissime anime umane.

Guardai dentro e vidi cinque demoni combattere contro Maka e Kid; due giacevano morti di fronte a Black*Star che se ne stava immobile di fronte alle persone umane; un kusarigama formava un'enorme stella collegata alle pareti, immobile.

Non percepii il respiro di Black*Star e non seppi se esserne felice o preoccupata; scelsi di fregarmene osservando Kid e Maka combattere; Kid era bloccato in un angolo, con due demoni di fronte che lo fissavano mentre evocavano strani tentacoli di ombra; lui non poteva fare altro che sparare ai tentacoli sperando di trovare uno spazio per arrivare ai due demoni. Maka invece era tutta un'altra storia: maneggiava perfettamente Soul e combatteva con foga, ma colpiva per ferire, non per uccidere; mi chiesi da quanto stava combattendo contro quei tre. Decisi di farla finita: come sospettavo, erano degli incompetenti; aiutai Kid, uccidendo quei due demoni tentacolari e decapitai i tre demoni che combattevano contro Maka.

Feci un fischio basso e Black*Star aprì un occhio << puoi anche togliere la barriera ora, lascia che gli umani tornino da dove sono venuti >> commentai aspra; ero arrabbiata e loro avrebbero subito una bella sfuriata.

Aspettai che gli umani uscissero dall'edificio prima di voltarmi verso il gruppo; Shido si trasformò nuovamente in umana e mi osservò camminare avanti e indietro per la stanza, nel tentativo di placare un minimo la mia rabbia, ma fu tutto inutile.

Tirai un pugno al muro, ma nemmeno quello ebbe effetto; sentii vagamente Maka dire una cosa come << ma sei impazzita?! >> e Shido risponderle a tono << se non stai zitta o ti uccide lei o lo faccio io >> ne tirai un altro e un altro ancora e continuai finché non sentii una mano sulla spalla. Fermai il pugno a metà tra me e il muro per osservare con la coda dell'occhio Black*Star tenere una mano sulla mia spalla << se continui così, ti ucciderai le mani e non ti potrai allenare per settimane >> mi fece notare. No, me le sarei fatte curare da Shido, ma non era ancora il momento per dire a tutti del suo potere; << hai ragione >> concordai con lui << chi ha ucciso quei due demoni? >> chiesi indicando gli unici due che non avevo ucciso io << oh ecco... li ho uccisi io mentre loro si occupavano degli altri quattro e... >> << sta zitto ora! Adesso voglio parlare con voi due! >> lo interruppi indicando Kid e Maka << mi avevano detto che siete i master più in gamba della scuola ma a me non sembra affatto! Posso giustificare Kid, quei demoni a tentacoli erano decisamente più complicati da uccidere ma tu Maka tu... non hai proprio scusanti! - mi arrabbiai ancora di più vedendo che alzava gli occhi al cielo – e non fare la bambina! Se non fosse stato per ME sarebbero ancora qui tutti e due a tenere su quella barriera e a cercare di uccidere quello schifo di demoni! >> urlai alla fine e vidi i suoi occhi riempirsi di rabbia << ah, e quindi tu saresti tanto brava eh?! Se non fosse stato per me, quegli umani non sarebbero vivi! >> urlò lei di rimando al che persi definitivamente la calma: caricai la spalla e le tirai un pugno dritto in faccia << svegliati cretina! Se non fosse stato per te sarebbero vivi lo stesso perché li ha protetti Black*Star e non te! E poi chi vuoi prendere in giro?! Ti ho visto, non combattevi per loro ma per intrattenerli! Li stavi combattendo per FERIRLI ma senza UCCIDERLI! Cosa pensavi di fare mh? Ho ucciso la bellezza di 10 demoni e tu nemmeno uno >> le urlai contro. La sua faccia divenne la rappresentazione della vergogna << e allora perché li hai uccisi? >> soffiò. La guardai male << perché ho promesso a Lord Shinigami che vi avrei portati indietro tutti integri e senza un graffio >> le risposi mentre lei annuiva; << probabilmente resterò con voi ancora una missione e, se sarà un disastro come oggi, chiederò di avere un ulteriore trasferimento>> .

Lei abbassò il capo, per dirmi che aveva capito.

<< bene, ora torniamo alla scuola; dovremmo lavorare sulla coordinazione degli attacchi e sul lavoro di gruppo, per cui Maka togliti quell'espressione dalla faccia e torniamo da Shinigami-kun ok? >> parlai ancora con il tono più calmo e gentile che potei; in fondo, molto in fondo, molto molto in fondo mi era dispiaciuto prendermela solo con lei.

 

Appena arrivati alla stazione di Death City, lasciai che gli altri andassero più avanti e tenendo Shido vicino a me << Tazsuia, che c'è? Ti fanno male i graffi? >> << no, ma... dovremmo dirglielo agli altri? >> le chiesi; lei mi guardò << non so, in fondo se poi cambieremo squadra... non ne vale la pena! E poi, sinceramente non so se fidarmi o meno ancora! >>

Feci un'alzata di spalle, indifferente << vedremo Shido se possiamo fidarci, vedremo >> sussurrai poi lasciando che le mie parole si perdessero nella lieve brezza della sera continuando a camminare una affianco all'altra.

 

La mattina dopo fummo convocati dallo Shinigami, sicuramente voleva farci la ramanzina per colpa di quell'incompetente che non aveva fatto altro che ferire quei demoni. Noi non combattiamo per ferire, ma per uccidere.

Arrivammo piuttosto in fretta e infatti dovemmo aspettare tutti gli altri, tranne Black*Star e Tsubaki. Poco dopo vidi arrivare Kid e le Thompson e infine codino biondo e Soul.

Appena arrivammo nella stanza della morte non c'era neanche l'ombra dello Shinigami, ma solo un uomo che pareva un dottore.

 

No one pov

Lo specchio davanti ai ragazzi brillò e poco dopo rifletté la figura di uno Shinigami un po' contrariato. << Ho saputo che ci sono state delle divergenze, cos'è successo ? >>

Nessuno volle parlare, erano tutti frustrati, ma poco dopo si sentì una voce spiegare l'intera faccenda << Beh, vedi Shini, io e la mia master abbiamo ucciso 10 demoni e quando siamo andate a controllare come se la stavano cavando gli altri, li abbiamo visti un po' in difficoltà così abbiamo dato un piccolo aiuto >> spiegò Shido sempre con il suo solito sorriso. In quel momento, Soul, era incuriosito, non riusciva a capire la personalità di quella ragazza, si vedeva chiaramente che era un pochino bipolare, ma la cosa che lo attirava di più era che riusciva ad essere spietata e dolce allo stesso momento.

Venne riportato alla realtà quando lo Shinigami cominciò a parlare << Bene, allora credo sia giusto che vi alleniate un po', per questo ho fatto venire qui il miglior maestro d'armi nella storia della Shibusen, il dottor Franken Stein, che vi aiuterà a migliorare la coordinazione degli attacchi e il lavoro di gruppo, buon allenamento ragazzi >> detto questo lo Shinigami sparì lasciando i ragazzi nelle mani di Stein.

Il dottore conosceva bene tutti tranne le due ragazze che aveva di fronte, iniziò ad osservarle, una tutta sorridente e l'altra seria, ma allo stesso tempo piena di forza.

Si avvicinò piano piano alle due che furono costrette ad indietreggiare di qualche passo. Stein allora, per studiarle meglio, osservo le loro anime e subito un brivido molto familiare percorse Tazsuia e la sensazione di fastidio che aveva provato poco tempo prima con Maka si manifestò in Shido. << C'è qualcun altro che sa vedere le anime? No perché sono stufa della gente che cerca di spiarmi >> Tazsuia si girò verso la sua arma e notò che il colore degli occhi stava pian piano scurendo e sapeva che questo non era un buon segno << Hai finito? No perché se vuoi ti do una foto, ma non credo che potresti vedere molto visto che la mia anima non è visibile, ora che lo sai, per favore smettila altrimenti ti ritrovi una daga conficcata nel collo >>

Stein sorrise, quelle due avevano carattere, gli piacevano, erano determinate, ma allo stesso tempo molto affiatate.

<< Bene, dopo le lezioni fatevi trovare qui che andremo ad allenarci >> tutti annuirono e si incamminarono verso l'uscita.

Soul si mise a pensare a quello che aveva detto Shido pochi minuti fa, cosa voleva dire il fatto che la sua anima non era visibile? Adesso che ci pensava Soul non aveva ancora visto Shido trasformata, perciò non poteva ancora sapere che tipo di arma era. Smise di pensare quando la sua master lo incitò a camminare più velocemente per non arrivare in ritardo alle lezioni.

 

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Come d'accordo i ragazzi si ritrovarono nella stanza della morte e insieme al dottor Stein arrivarono in un bosco, non lontano dalla Shibusen, dove potevano allenarsi liberamente. Sembrava che fosse calato il silenzio tra di loro, nessuno proferiva parola se non con il proprio partner. Da un lato vi erano Shido e Tazsuia che stavano ridendo per qualche scemenza, dall'altra tutti i ragazzi che erano seri, tranne Black*Star e Soul che sfoggiavano un ghigno, tanto per far vedere che erano pronti ad ogni sfida.

Dopo quel silenzio quasi infernale Stein iniziò a parlare spiegando il metodo che avrebbe usato. << Allora, oggi impareremo a fare una risonanza dell'anima a 9, ogni coppia di partner farà la propria risonanza e poi le uniremo per formare una risonanza unica. Questo vi servirà per lavorare meglio in gruppo e farvi entrare più in sintonia – si fermò un secondo per vedere se era tutto chiaro – bene adesso trasformatevi >>

Tutte le armi si trasformarono, compresa Shido che agli occhi di tutti risultò diversa e strana, di solito una persona costituiva un'unica arma e non due.

Sentendosi gli occhi puntati addosso Shido si affrettò a commentare << Che c'è?! Sembra che non abbiate mai visto un'arma, ora per piacere girate lo sguardo altrove >> << Bene possiamo cominciare.. - indicò Maka e Soul – voi due, iniziate con la risonanza dell'anima, dopo Black*Star e Tsubaki, poi a seguire Kid, Liz e Patty e infine Tazsuia e Shido >> detto questo di iniziò a sentire il suono di un pianoforte, segno che Maka e Soul si erano collegati, poco dopo si iniziò ad intravedere la forma di un'anima che circondava Maka e Soul. Lo stesso successe a Kid che riuscì facilmente ad unirsi ai due, ci volle un po' più di tempo per Black*Star, ma anche lui riuscì ad unirsi; arrivati a Shido però, Soul non la trovò, riprovò varie volte, ma invano.

<< Lo sapevo! Siete degli incompetenti; manco una risonanza dell'anima fatta bene sapete fare >> commentò Tazsuia andandosene.

<< Dove pensi di andare scusa ? >> chiese Maka << Non ti deve fregare quello che faccio codino >> a questa risposta Maka sbuffò e tornò accanto a Soul che intanto sorrideva; adorava quelle due, riuscivano a tenere testa a chiunque. Quando si girò verso Maka, vide che Shido era vicina a lei, ma riuscì a sentire solo una frase << Vedi di non impicciarti più, o per te saranno guai – poi sorrise – ci vediamo dopo >> e dopo la vide seguire la sua master. Okay quella ragazza era bipolare al 100%.

Black*Star era molto incuriosito da Tazsuia, aveva un comportamento simile al suo, ma allo stesso tempo era molto più cattiva, anche con i compagni; questo lo intrigava molto, era attratto da quella ragazza, ma allo stesso tempo avrebbe voluto allenarsi e combattere insieme a lei. Invece l'altra per lui era un vero mistero, non riusciva a capire che cazzo di carattere avesse, ma gli piaceva il fatto che quando si trattava di combattere non si tirava indietro..

 

Tazsuia e Shido si incamminarono all'interno del bosco e iniziarono a parlare delle loro scemenze fino a quando entrambe non sentirono un brivido.. qualcuno le stava osservando e di certo non aveva buone intenzioni.

<< Shido, pensi sia.. >> << Non lo so, ma meglio stare in guardia, ho paura che non sarà l'ultima volta che sentiremo questa sensazione >> disse con un velo di paura.

Di certo erano forti, ma avevano comunque bisogno di aiuto..

 

Una volta tutti riuniti; Stein capì che l'unico modo per vedere l'anima di Shido era quando si trasformava in arma ed era questo piccolo particolare che scombinava i piani; lei era un'arma diversa, in grado di dividere anima e corpo per formare due armi, quindi bisognava considerare solo la daga bianca, dov'era situato il corpo dell'arma, se avessero considerato l'anima, non avrebbero concluso la risonanza..

Ma anche prendendo il corpo, non si concludeva, c'era qualcosa che bloccava la connessione tra loro. Stein, per capire come fare, cominciò ad osservare le anime dei presenti, mentre, come ogni volta, si girava la vite che aveva in testa osservò che quella di Tazsuia era simile alla sua, era molto più grande di tutte le altre; possibile che una ragazza così giovane potesse sprigionare un'anima così potente?

<< ancora? Ma non vi stancate mai di spiare gli altri? >> << Sta calma, era per vedere una cosa; adesso so esattamente come fare >> cercò di giustificarsi Stein << Ah si? Buon per te.. >> ribatté Tazsuia con indifferenza.

<< Infatti ho capito; la risonanza deve partire da voi due – indicò Tazsuia e Shido – poi passare a Soul e Maka, andare da Black*Star e Tsubaki e infine arrivare a Kid, Liz e Patty. In questo modo dovremmo riuscire ad unire tutti quanti >> in quel momento calò il silenzio, nessuno parlò, si limitarono solo ad eseguire il “comando” che era stato dato loro.

 

Così Soul si mise a sedere davanti al piano con un movimento secco; non era solo sentiva un'altra aura, ma era una presenza diversa da quella del demone che solitamente albergava dentro di lui. Iniziò a guardarsi intorno, ma in un primo momento non vide nessuno, apparentemente sembrava solo.

Fu allora che la figura di una ragazza si manifestò nella stanza; Soul non capendo chi fosse, cercò di avvicinarsi e osservò con sorpresa che si trattava di Shido, la ragazza che lui non riusciva a capire.

<< Cos? Che ci fai tu qui? >> chiese Soul avvicinandosi ancora << Beh, diciamo che mi ci sono un po' ritrovata, ma credo che serva per la risonanza >> sorrise

Soul non disse nulla, si avvicinò lentamente al pianoforte. << Anche tu suoni il piano? - lui si voltò verso di lei e annuì – mi fai sentire qualcosa? >> rimase spiazzato da quella domanda, per la prima volta dopo tanto tempo, qualcuno, senza neanche conoscerlo, era curioso di sapere come suonava. Prese a suonare con tocco leggero un brano scelto a caso dal suo leggio; le dita scorrevano fiduciose ed esperte sui tasti, lasciando alle orecchie di Shido la sensazione di essere cullata da quella stessa melodia. Nel mentre che Soul suonava, Shido si avvicinò al piano e iniziò a suonare quel pezzo con lui; da fuori si sentiva questa meravigliosa melodia, che unì le anime di Soul, Shido, Tazsuia e Maka in una sola volta. Quella sinfonia aveva il potere di unire tutte le anime dei ragazzi, facendo così una risonanza dell'anima a dir poco perfetta.

Appena finito erano seduti tutti a terra sfiniti, la risonanza con quelle due era stata molto più impegnativa di quello che si aspettavano; Tazsuia appoggiata all'albero alle sue spalle, per un momento soltanto, sorrise pensando che forse non erano poi così male. << Adesso Shini sarà contento.. >> commentò Shido

 

* dopo l'allenamento *

<< io propongo di andare a festeggiare! >> commentò Soul indicando un bar vicino alla scuola per avere subito l'approvazione di Black*Star; << finalmente siamo riusciti a fare una risonanza con i contro fiocchi! >> commentò invece Maka, parlando con Tsubaki che annuì felice << già! Black*Star ne sarà sicuramente molto felice! >> sorrise ancora lei guardando nella direzione del suo master che, a braccetto con Soul si stava dirigendo all'entrata del bar che appena un attimo prima avevano indicato. Stavano per raggiungerli, quando arrivò la voce imperiosa di Tazsuia alle loro spalle << dove pensate di andare voi? >> fu come sentire un tuono a ciel sereno.

I due ragazzi ormai vicini al bar, si voltarono piano, sospirando e borbottando tra loro; il primo a rispondere fu, al contrario dei pensieri di tutti, Kid << cosa c'è ancora Tazsuia? >> sospirò lui stropicciandosi gli occhi come avrebbe fatto un bambino con i pugni chiusi.

<< come sarebbe a dire “ cosa c'è ancora”? Lo dovresti sapere meglio di me che TUO PADRE ci tiene a sapere certe cose >> ricalcò lei, alzando un sopracciglio come a sfidarlo a dire il contrario; lui assottigliò un attimo gli occhi, ma poi si trovò costretto a darle ragione: suo padre si sarebbe arrabbiato se non gli avessero detto che avevano fatto quel grosso progresso.

Maka annuì quasi all'istante; ligia al dovere com'era, le sembrava quasi un obbligo andare subito da Lord Shinigami per aggiornalo sugli sviluppi della situazione.

Liz e Patty si dissero d'accordo con il loro master, ovvio; Tsubaki aspettò la risposta di Black*Star, ma lui non disse nulla, rimanendo in silenzio a fissare quella Tazsuia. La guardò anche lei, cercando di capire cosa stava guardando con così tanto interesse il suo master; era una bella ragazza, certo, ma cosa poteva mai avere quella ragazza che lei non aveva per attirare così tanto l'attenzione di Black*Star?

Per la prima volta, Tsubaki si rese conto di essere gelosa di qualcuno; era una sensazione strana che le prendeva la bocca dello stomaco e le riempiva tutto il corpo di una strana rabbia.

<< e chi ti dice che noi siamo d'accordo? >> commentò Soul, ricevendo l'immediato supporto di Black*Star; Tazsuia li guardò appena, storcendo di nuovo la bocca guardandoli << non ho mai chiesto il vostro parere infatti >> commentò acida prima di voltarsi ed essere seguita da Shido, Kid, Maka e le sorelle Thompson.

Soul e Black*Star guardarono il piccolo gruppetto allontanarsi sconcertati dal comportamento della master, mentre Tsubaki gioiva internamente: continuando di quel passo, Tazsuia sarebbe presto diventata molto meno interessante per il suo Black*Star e lei lo avrebbe avuto di nuovo solo per se! Sorrise appena al pensiero cercando di non farsi notare dai suoi amici; oh si, il suo master sarebbe sempre rimasto con lei!

Mentre l'arma ninja gioiva, Soul non sapeva veramente che fare; o seguiva la sua master o si sarebbe divertito con il suo migliore amico. Sarebbe stata la scelta più facile del mondo se non avesse dovuto fare i conti con Maka, più tardi, a casa. Sbuffò sonoramente prima di fare un cenno a Black*Star e Tsubaki << andiamo, altrimenti ce lo rinfacceranno fino alla morte >> concluse con un sospiro, mentre il master sbuffava spazientito e la sua arma lo guardava quasi male.

ma cosa diavolo hanno tutti” pensò dentro di se Soul mentre camminava; dalla mattina prima, quando erano arrivate quelle due, sembrava che tutti stessero impazzendo a modo loro.

Black*Star non ci poteva credere: stava dando ascolto a Tazsuia alla fine; aveva capito fin da subito che sarebbe stata una spina nel fianco quella ragazza, ma non pensava che sarebbe stata una così GRANDE spina!

Inseguirono il piccolo gruppetto, e appena raggiunto, Black*Star non poté fare a meno di commentare acido << e così abbandoni i componenti della squadra? >>; vide la schiena della ragazza irrigidirsi, fu un attimo e se la vide di fronte, la mano che gli stringeva il colletto della maglia avvicinandolo al suo viso.

Aveva gli occhi strani, uno lievemente più scuro e l'altro lievemente più chiaro e mentre lo fissava sembrava stringere abbastanza forte i denti da poterli sentire scricchiolare; << che ti sia chiaro fin da subito “ stellina “ - fece le virgolette con l'altra mano mentre sibilava le parole – la mia squadra è solo Shido, e se lei è con me, io non ho lasciato indietro proprio un cazzo di nessuno >> lo spintonò indietro << non è stata una mia scelta venire qui ne tanto mento essere in squadra con te o con chiunque altro di loro – indicò il gruppetto di amici – ma mi sto impegnando al massimo per vedere di migliorarvi abbastanza da farvi andare avanti da soli per andarmene il prima possibile da questo posto; per cui tu – lo spintonò fino a farlo cadere a terra di culo - vedi di rompere il meno possibile e di fare quello che ti dico senza discutere troppo >> gli occhi color cielo di lei cercarono gli occhi di lui e fu come uno scontro tra due enti allo stesso livello.

Shido guardò la scena quasi stupita: la sua master era solita discutere con gli altri ma mai e poi mai avrebbe detto una cosa quasi dolce ad un soggetto come Black*Star; quasi le venne un infarto quando, sorridendo, Tazsuia gli tese la mano << sei un ragazzo in gamba, vedi di non fare stronzate come sfidarmi ! In fondo sono meglio di una dea! >> rise lei mentre lui rimaneva sconcertato: che avesse trovato qualcuno potente quanto lui? Ridacchio anche lui, levandosi quei pensieri di testa: ovvio che nessuno fosse potente come lo era lui! Nessuno poteva essere al suo livello, nemmeno lei che diceva che avrebbe superato una dea. Accettò la mano che gli offriva e si ritrovò in piedi, accanto all'altra master; ripresero a camminare verso la scuola.

Shido era doppiamente stupefatta: Tazsuia, l'enorme pezzo di ghiaccio e stronzaggine che è la sua master con gli sconosciuti che si complimentava con quel botolo ringhioso e dal super ego di Black*Star? Cos'è, dovevano cominciare a piovere pezzi di grandine grossi come camioncini da un momento all'altro? La terra stava per ribaltarsi da sopra a sotto? Shini stava per dichiarasi omosessuale?

Ridacchiò pensando all'ultima domanda che si era fatta e Dio solo sa quanto ci avrebbero riso sia lei che Tazsuia se fosse successo veramente; probabilmente sarebbero andate all'altro mondo a forza di ridere!

Continuarono a camminare tranquilli, Tazsuia con un leggero sorriso a fior di labbra e con le risate di Shido di sottofondo ai loro passi.

 

Erano appena entrati nella camera della morte, ma potettero sentire fin da subito le grida di qualcuno che non era affatto lord Shinigami; Maka riconobbe subito la voce del padre e disse agli altri di non allarmarsi troppo, perché probabilmente stava strepitando per qualche cavolata.

Si avvicinarono tranquillamente quando, di nuovo, sentirono un urlo, ma questa volta le parole erano comprensibili << Io non voglio lasciare che mia figlia sia con quelle due! >>. Tutti avevano capito a chi si riferivano, ma nessuno osò fiatare; Shido si voltò appena per vedere il viso della sua master diventare duro e spigoloso come quello di una statua di marmo. Se quell'uomo avesse detto una sola cattiveria contro una di loro due ancora una volta, probabilmente sarebbe morto per mano di Tazsuia; Shido ne era sicura al 100%.

prese la mano della master e la strinse forte per darle la forza di trattenersi; continuarono ad avanzare e si trovavano a meno di 50 metri quando sentirono l'ennesimo urlo << non me ne frega nulla Shinigami! Io mia figlia la voglio sapere al sicuro non con due... >> Spirit non fece in tempo a finire la frase che la voce di Tazsuia si fece sentire << fammi indovinare, “ due mostri come loro ”? - rivolse alla death scythe uno sguardo di sufficienza – mi hanno detto di molto peggio persone che di te ne farebbero giusto uno zerbino! >> ridacchiò volgendo lo sguardo allo Shinigami << e allora? Abbiamo fatto questa benedetta risonanza a 9 anime, che si fa ora? >> chiese, sempre con un tono annoiato; lo Shinigami lanciò un occhiataccia alla sua arma << bene Tazsuia, sono felice che siate riusciti in così poco tempo! >> rispose poi tutto felice alla master che adesso lo guardava con un sopracciglio alzato << credevo di aver chiesto cosa dovremmo fare ora, non cosa ne pensavi di quello che abbiamo fatto oggi pomeriggio >> lo riprese Tazsuia, acida come sempre; lo sguardo di Spirit si fece di fuoco << e le lasci anche parlare così! Sei tu il capo non loro! >> esclamò poi contrariato. La master lo guardò un secondo con uno sguardo di ghiaccio ma quell'unico istante bastò alla death scythe per sentirsi il sangue prendere a scorrere più lentamente e le gambe intorpidirsi e cominciare a tremare; quella ragazzina aveva un' aura così grande che le bastava un momento soltanto per farlo tremare come una femminuccia << non credo che la faccenda ti riguardi Spirit, per cui sta al tuo posto o ti ci rimettiamo noi >> commentò glaciale la ragazza accanto a lei, quella di nome Shido se non ricordava male; non si chiese nemmeno come facesse a sapere il suo nome, gli era bastato essere guardato dalla master e un commento della sua arma per sentirsi come un bambino di fronte a qualcuno di gran lunga più forte di lui.

Inghiottì la paura, doveva proteggere la sua bambina da quelle due; si fece coraggio e le rispose con la voce più ferma possibile << cosa vuoi che mi possano mai fare due bambine come voi! >> per poi lanciarsi all'attacco delle due con un braccio trasfigurato nella lama ricurva di una falce; vide appena Tazsuia alzare gli occhi al cielo e chiedere alla sua arma << tu o io? >>; l'arma la guardò un attimo prima di sorridere e rispondere << faccio io >>.

un attimo dopo i suoi occhi diventarono neri e in mano la stessa daga azzurra dai riflessi blu e ghiaccio che gli altri avevano visto durante gli allenamenti; ghignò cattiva mentre con un colpo dall'alto faceva perdere l'equilibrio alla falce della morte e poi lo colpiva con il piatto della lama, facendolo finire con il culo a terra << forza forza! Mica ti arrendi vero? >> commentò acida Shido, lo stesso sorriso di uno squalo in faccia mentre si poggiava la daga alla spalla. Spirit si rialzò continuando a combattere contro quella ragazza di cui, lo ammetteva, aveva una paura fottuta.

Tazsuia fece un mezzo sorriso e, lasciando che l'arma continuasse a combattere, si rivolse di nuovo allo Shinigami << E... che s'ha a fa? Mi vuoi rispondere? No, che magari me ne torno a casa anche ora sai! >> sbuffò poi mettendosi le mani in tasca; Lord Shinigami la guardò un secondo per poi seguire il combattimento di Shido e Spirit mentre passavano tra lui e Tazsuia; li guardò un secondo ancora prima di parlare << beh, a te va bene andare in un giro di ricognizione? Mi è sembrato di avvertire una strana presenza questo pomeriggio... starei più tranquillo se prima di andare a casa voi deste uno sguardo in giro >> Tazsuia e Shido si irrigidirono un attimo pensando alla stessa presenza che avevano avvertito quel pomeriggio durante gli allenamenti.

La master annuì brevemente rivolgendosi poi agli altri << andiamo forza – si voltò verso Shido – e tu donna, lascia stare quel poveretto, o finirai con l'ammazzarlo! >> rise mentre la sua arma alzava le spalle con ancora il solito sorriso da squalo << e lasciami divertire di tanto in tanto no? >> commentò poi l'arma, facendo scomparire la daga e tornare gli occhi del loro colore; sorrise alla death scythe prima di fare un cenno della mano a lui e lo Shinigami << ci vediamo domani Shiniiii! >> lo salutarono a gran voce Shido e Tazsuia, la prima sbracciandosi e la seconda alzando appena la mano in un movimento secco.

Appena usciti dalla scuola si divisero in due squadre, in modo da fare prima; sicuramente non avrebbero incontrato nessuno se non uno o due demoni a caccia di anime. Kid sarebbe andato con Tazsuia, mentre Black*Star e Maka sarebbero andati dall'altra parte.

Si avviarono per le strade ciottolate di Death City nel silenzio più totale, Shido e le sorelle Thompson subito dietro di loro, pronte alla trasformazione; nell'aria c'era una strana tensione.

Qualcosa non andava e tutti lo sentivano, persino Patty restava in silenzio, lei che solitamente era più attiva e quella più allegra di tutti i componenti della squadra messi insieme.

Ed era l'unica che sapeva costruire una perfetto cucciolo di giraffa a grandezza naturale con un semplice compito di una pagina... non che poi c'entrasse molto con la situazione, ma Kid si ritrovò a ridere al pensiero di Patty che costruiva una giraffa e poi la puntava contro qualcun altro urlando “ ahhhhh la mia giraffa ti uccideràààà! “ in pieno stile Thompson.

Liz invece stava attenta a qualsiasi movimento, e si teneva le mani strette tra loro in modo da fermare il tremore che le scuoteva; Shido le appoggiò una mano sulla spalla, sorridendole << non ti preoccupare, non accadrà nulla di così grave da doverti spaventare tanto da passeggiare tremando come una foglia >> Liz le sorrise di rimando ringraziandola del suo modo per rincuorarla; ma in fondo non era la situazione a spaventarla, ma bensì il momento! Aveva sempre pensato che death city fosse anche troppo caotica ed inquietante di giorno, ma di notte la spaventava letteralmente a morte; sarebbe bastato anche che Negaimasu fosse saltato fuori da un angolo e probabilmente lei sarebbe morta all'istante.

Shido era tranquilla, a differenza degli altri; sapeva che se ci fosse stato anche il minimo movimento, ma la sua master lo avrebbe percepito ancora prima che chiunque avesse fatto quel rumore potesse finire la propria azione; per cui le camminava vicino, in modo da potersi trasformare il più velocemente possibile.

Tazsuia era attenta a tutto, dai rumori che la circondavano a quelli che portava il vento fino a lei; si accorse subito di una folata che puzzava di sangue e il lieve rumore che qualcuno produce schiacciando e spezzando qualcosa, come quando Shido sgranocchiava quegli strani biscotti al cioccolato che le piacevano tanto.

Le bastò un cenno del capo per fare in modo che la sua arma si trasformasse; fece appena in tempo a prendere le else delle daghe prima di partire a corsa, come se avesse l'inferno alle calcagna.

Avvertì finalmente la presenza di qualcuno e un'altra umana che si stava affievolendo pian piano; accelerò ancora il passo finché non sentì i muscoli delle gambe pulsare in un modo allucinante. Saltò su un cassonetto della spazzatura, arrivando fino ad una scala antincendio per appoggiare l'altro piede e arrivare fino al tetto del palazzo per poi cominciare a saltare di tetto in tetto; Tazsuia avvertì anche un'altra presenza, poco distante dalla prima: per un momento, avverti anche la SUA presenza.

Sbuffò chiedendo alle gambe un ulteriore sforzo mentre Shido, guardava il viso della sua master indurire i tratti dallo sforzo e dalla rabbia; fu in quel momento, guardandola dalla daga bianca, che si ripromise che avrebbe protetto Tazsuia da qualsiasi cosa come aveva sempre fatto lei.

 

* Fine secondo capitolo * 

   
 
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