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Autore: Kukie    19/12/2015    2 recensioni
Attenzione, cari avventori, qui brilla una luce rosa/blu! Fanfiction Sonamy!
" Amy, ti odio! Fatti una cavolo di vita!" poche parole, due frasi per sconvolgere il mondo rosa di Amy, che proprio non si aspettava quelle parole dette dal suo amato riccio blu! Perlopiù in mezzo ad un combattimento, mentre lui la salva da Eggman! Cosa farà la nostra riccia dopo queste parole? Sonic si pente subito delle parole dette, e chiede il suo perdono.
Avventure, colpi di scena, tanta gelosia e signore e signori, un nuovo riccio è in città...
Chissà se riuscirà a mettersi in mezzo alla nostra coppia preferita...
Scusate per gli errori e buona lettura!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Rose, Sonic the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Sonic

 

Mi sveglio con un dolore lancinante alla testa e una voglia matta di chili dog.

La prima è data dal fatto che non ho dormito granché, perché l'espressione ferita e confusa di Amy mi perseguita nei sogni, facendomi svegliare ad ogni ora e scervellare su come chiederle scusa e far ritornare tutto come era prima. La seconda è data che a forza di vedere Macchia-di-sterco flirtare con Amy a tavola ieri sera, mi è passata la fame e non ho cenato a dovere.

In sintesi, se sto male è per colpa di Amy.

Scendo dal letto e guardo il clima freddo e nuvoloso. Ho tempo per una corsetta prima del lungo viaggio? Lancio un'occhiata all'orologio e sentenzio di sì. La partenza è tra due ore.

Prendo la rincorsa e corro fuori, lasciando che la brezza fredda mi colpisca le guance. Sento il brivido della velocità percuotermi la spina dorsale e mi sento subito meglio.

Dopotutto forse non sarà una pessima giornat....

“ Sonic!” urla Tails, da qualche parte alla mia destra. Freno, e noto il mio amico da lontano vicino al laboratorio di Chuck. Sta pulendo i vetri del Tornado X, in equilibrio su una scala.

“ Yo!” Lo saluto e in un batter d'occhi lo raggiungo, mentre lui scende con attenzione. Salta dall'ultimo scalino ed eccolo davanti a me. Fresco come una rosa, sembra che abbia dormito come un ghiro ieri notte. Ben per lui, almeno qualcuno si riposa.

“ Ciao, amico. Tutto bene?” chiede, valutandomi con occhio critico.

“ Si” rispondo laconico. Tails alza un sopracciglio, senza smuoversi di un millimetro.

Ci fissiamo per un minuto intero, senza reagire. Ma alla fine cedo e sospiro pesantemente.

“ Certo che sei una palla al piede” bofonchio, accomodandomi su un'ala dell'aereo. Tails mi segue, salendo sui scalini di nuovo e riprendendo le sue pulizie.

“ Parla. Non mi piace vederti così... sovrapensiero. Dimmi che ti succede, sono il tuo migliore amico” il suo tono è accusatorio. Sono stato molto occupato ultimamente tra Eggman e la caccia ai smeraldi, e so perfettamente che Tails sente la mia mancanza.

“ Non so cosa dirti... anch'io sono confuso” rispondo sinceramente, piegando le braccia dietro la testa e chiudendo gli occhi. Non so descrivere il caos dentro di me a parole.

“ E perché lo sei?” ribatte il volpino senza lasciare la presa.

“ Credo... di avere l'influenza. O qualcosa del genere” replico, aprendo gli occhi e guardando quel carico di nubi in arrivo.

“ Descrivimi i sintomi, forse posso aiutarti” sento che il mio amico si siede accanto a me, cauto.

“ Va bene. Allora, soffro di scatti d'ira che mi serrano lo stomaco. A volte vorrei picchiare qualcuno fino a fargli del male fisico, e non parlo del dottor Eggman, ma di quel riccio nuovo. A volte invece mi tremano le gambe e divento rosso nel giro di un attimo, le farfalle nella pancia e mi sento parecchio confuso. E poi...” mi interrompo vedendo il sorriso di Tails.

“ Perché sorridi?” lo rimbecco, guardandolo male.

“ Perché so esattamente cos'hai. E non si tratta di influenza” sentenzia, muovendo le due code.

“ E cosa allora?” chiedo, impaziente. Se non è influenza e fosse qualcosa di più grave?

“ Sei geloso. Di Amy” spara, guardando la mia reazione, passare dallo sconvolto al derisorio.

Non può essere più fuori strada di così. Credo.

“ Stai scherzando, spero. Geloso di Amy?” lo rimbecco, tirandomi su “Amy è solo una cara amica, tutto qui. Ci conosciamo da tanto”

“ E allora perché hai istinti omicidi verso Gabe?” domanda, standomi di fronte con le mani ai fianchi. Il piccoletto a volte si trasforma in un guru saggio, e mi fa sentire un bambino.

“ Perché non mi fido di lui, tutto qui” ribatto, evitando il suo sguardo serio.

“ Quindi, se lui provasse qualcosa per Amy, a te non da fastidio?”

Serro i pugni e abbasso la testa, mordendo la lingua.

“No” ma il mio tono non convince nessuno dei due. Tails sospira e mi posa una mano sulla spalla.

“ Senti, tu non te rendi conto, ma ho notato da un bel po' che in fondo le attenzioni di Amy non ti dispiacciono, anzi il fatto che lei ti considera il suo eroe ti piace moltissimo. E lo noto dai tuoi sguardi che Amy non ti è indifferente. Quando è in pericolo diventi iperattivo e non sai gestire l'ansia che provi. Quando ti regala qualcosa diventi subito felice, e conservi con molta attenzione i suoi regali. Guarda che ho notato che hai recuperato il braccialetto di conchiglie che ti ha fatto. Quindi, non venirmi a dire che non ti piace. Perché è una grandissima bugia, e oramai anche gli altri del nostro gruppo se ne sono accorti.” Tails mi guarda negli occhi con fermezza e sorride incoraggiante.

Non ha del tutto torto, in effetti. Amy mi è sempre stata cara, e non so cosa farei senza di lei. I suoi piatti da alta cucina, i suoi regali, le sue attenzioni, i suoi sguardi pieni di coraggio ed affetto, i suoi sorrisi e i suoi occhi verde smeraldo. E poi vogliamo parlare di quando impugna il suo martello pronta a far giustizia in ogni modo?

Ma ho paura che una relazione tra di noi possa cambiarmi. Sono un riccio libero, che non vuole limiti e costrizioni. Ed Amy con le sue attenzioni soffocanti è un limite per me.

Ed è per questo che non riesco a ricambiare i suoi gesti e spesso uso l'indifferenza. Perché non so cos'altro fare, perché è quello che faccio davanti a qualcosa che mi fa paura.

E fino ad ora questa strategia ha funzionato.

Fino ad ora.

 

Pov Amy

 

Siamo in volo da una buona mezz'ora, e il clima è abbastanza nuvoloso. Guardo i campi di varie tonalità di colore, che passano dal verde al giallo scuro sfilare sotto ai miei occhi colmi di meraviglia. Di volta in volta il panorama lascia intravedere qualche squarcio di città o villaggi, ma perlopiù si notano le enormi pianure.

Tails sta fischiettando un motivetto di una pubblicità, guardando di continuo il radar davanti al suo naso. Di volta in volta sivolta verso di me, indicandomi delle città e spiegandomi dove siamo. Assorbo ogni informazione come una spugna, perché questo pianeta è veramente straordinario.

Alle mie spalle c'è il silenzio. Avevo pensato che siccome Sonic è un riccio spericolato, si sarebbe seduto come al solito sull'ala del Tornado X. Invece si è accomodato dietro di me, in un silenzio quasi innaturale.

La cosa mi preoccupa. Di solito, gli scappa sempre qualche battuta sarcastica o un sibilo sprezzante, o qualsiasi cosa. Invece non ha aperto bocca da quando siamo partiti.

Quando mi sono presentata questa mattina presto davanti alla casa di Chris, Tails mi aspettava già a bordo, mentre Sonic era in piedi ai piedi dell'aereo. Mi stava aspettando, perché si era raddrizzato e mi fissava. Mi aveva augurato un buongiorno con un sorriso a trentadue denti e mi aveva presa in braccio. Ci sono rimasta davvero, non mi aspettavo questo suo atteggiamento. Mi ha aiutata a sedermi sul sedile e si era seduto dietro. E da quel momento non ha più aperto bocca.

Giocherello con la cerniera del giubbotto e guardo il libro che mi sono portata dietro. Non ho nemmeno voglia di leggere, con lo sguardo di Sonic fisso sulla mia nuca.

Abbasso la testa e penso a ieri sera, quando quel cretino di Gabe si è messo a raccontarmi di quando si è buttato dal tetto di casa sua con uno skatebord rotto ed è finito all'ospedale. Ho riso fino alle lacrime, perché quello che mi faceva sorridere erano le sue espressioni buffe.

Ad un certo punto, si è messo a sussurrarmi all'orecchio, davanti ad un Sonic piuttosto irritato.

Inizio a pensare che sia davvero geloso. Insomma, ha guardato male Gabriele per tutta la sera e rispondeva male quando gli si facevano delle domande. Non ha nemmeno finito il suo chili dog.

All'improvviso il walkie-talkie di Tails crepita, e il volpino lo prende azionando il pulsante.

“ Qui Tails... ciao Silver..... oh, okay” Tails si gira verso di me passandomi l'aggeggio. “Per te”

“ Oh” Lo prendo e premo il pulsante “Ciao Silver” dico, chiedendomi perché voglia parlare con me.

“ Sono Gabi. Avevo voglia di sentire la tua voce. Mi sono svegliato e mi hanno detto che eri già partita” la sua voce mi giunge con crepitii, ma riconosco il suo tono allegro e malizioso.

“ Ciao Gabriele! Si, sono partita presto. Non volevo disturbare nessuno, era ancora presto” dico.

“ Non avresti disturbato, piccola. Ora noi partiamo, volevo solo salutarti.Tutto bene lì?”

So a cosa si riferice, e devo sforzarmi per non voltarmi.

“ Bene, per ora. Parleremo più avanti. Non fare casini e non buttarti da tetti con rottami”

“ Ahahahah, sai che il brivido è il mio secondo nome” replica con una risata.

Rido anch'io, scuotendo la testa “Vai e distruggi, campione” riaggancio, restituendo il walkie-talkie a Tails. Mi guarda interrogativo.

“ Era solo Gabriele. Voleva salutarmi prima di partire” spiego, tornando a poggiare la schiena contro il sedile.

E sento la mano di Sonic contro la spalla.

Mi volto a guardarlo e incontro il suo sguardo infuocato e serio. Non riesco a distoglierlo, presa dall'emozione che sento e che mi percuote.

“ Sonic?” chiedo espirando. Il mio amato riccio blu mi sorride per un istante, e gli occhi gli si colmano di tenerezza.

“ Ricordati che dobbiamo parlare, Amy. Appena atterriamo, va bene?” chiede, e la sua mano mi stringe per una frazione di secondo, poi mi lascia andare.

Ricambio il suo sorriso e annuisco.

“ Va bene, Sonic” 

  
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