Ciao di nuovo a
tutte! ^^ Rieccomi a
postare come fossi un orologio svizzero :D
Passata una buona settimana? La mia è
stata un inferno -.-“ ma vabbè, ora ci sono solo
per voi! ^^
Come sempre ringrazio chi ha messo la
storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato! Ah,
volevo anche
ringraziare CriPattinson e Ilarylove Sol per
avermi
aggiunta tra gli autori preferiti ^^
BellaCullen88: ciao!! ^^ grazie 1000, troppo
gentile! *io gli
sarei già saltata addosso non sarei riuscita a rifiutarlo!!!*
eheheheh ma
tu aspetta! È solo l’inizio, poi
vedrai…muhahahaha! *risata malefica* xD un
bacioooo
fedev82: ciao carissima! *MERAVIGLIOSA-FANTASTICA-SPLENDIDA-BELLISSIMA!!!!!*
altri aggettivi ne hai? :D no dai Alice sei sempre carinissima! ^^ *Tranquilla
non ti odio basta che tu mi dica ce ci saranno ancora* non
credo che tu
possa odiarmi ancora dopo gli spoiler xD un bacio carissima, grazie per
il
voto! ^^
ilachan89yamapi: ciao carissima! ^^ *martina
che si è imbambolata
davanti a kellan??!!* è sconvolgente, vero? xD *che
dolci robert e
giuliaaaa mi sono sciolta sono troppo carinii!!!*
è vero, lo dico anche io
sono troppo carini! ^^ un bacio e grazieee
Twilighter001: mo ciaoooooooooooo!! :D *Mamma
mia ma da dove ti
vengono queste ideee?!?!?!?!?!?!?!?!?!??!?!?!* beh, la
risposta è semplice:
mai stare troppo sotto il sole, ti rovina -.- (io ci sto sempre troppo
xD) *Meno
male che ci sei tu!* ç_ç dai che poi mi
commuovoooo!! ^^ grazie carissima,
un bacioooooooooooooooooooooooo
Lion
E Lamb: ciao stella! (in assenza di
soprannomi ora ti
affibbio questo, ti piace? ^^) *finalmente è
tornato robbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb*
ehm…spero che tu ora non mi odierai per come faccio finire
il capitolo xD un
bacio e grazie per il voto ^^
alice
brendon cullen: teshoooooo!! Mavvà,
figurati!! Come posso essere
arrabbiata con te? ^^ *robby è stato dolcissimo
xò anke lei poteva lasciarsi
un po' andare, ti trovi un bonazzo del genere cm fidanzato e nn ne
aprofitti è
da pazzi* ahahahahaha! Tesoro, dai tempo al
tempo…^^ un bacio e spero ti
piaccia anche il nuovo capitolo! ti voglio beneeeeeeeeeeee =D
Ilarylove
Sol:
ciao bella! ^^ *Ammiro la forza di volontà di
Giulia (resistere a Rob è mooooolto duro...) e credo che sia
una ragazza con la
testa sulle spalle.* ahahahaha ti adoro! In molte hanno detto
che Giulia è
stata pazza xD ma per fortuna ci sei tu!! =D *Per ora mi
accontento delle
descrizioni dei monumenti... ma ne voglio di
piùùùùù!!!!!*
ok, vedrò di
accontentarti al più presto! ^^ un baciooooooooooo
CriPattinson: ciao Criiiiiiiiii!!! :D *che
bello accendere il
pc e vedere che avevi aggiornato!!* che bello leggere queste
cosee! Mi
commuovooooooo ç_ç spero ti piaccia anche il
prossimo cap, un baciooooooo
kiarab: mo ciao tesoroooooo! ^^ *comunqueeee
giuliaaaaa
6 una tonta!!! come si fa a rifiutare quel pezzo di bono??*
ma
nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu ç_______________ç me
piangeeee! Povera Giulia!! Non deve
mica fare la facile lei xD *io in ogni frase dove c'
è rob ci metto sempre o
stupro o violento o sesso o **** perché, secondo
te io no? xD sono anche io
una PAS, cosa credi? xD O.O lo stupro di Kellan????? Ahahahaha sei
più PAS di
me xD un bacio tesorooooo
privi93: ciao a te tesoro! ^^ *Giu
e Rob sono
semplicemente perfetti* sìsì, lo penso
anche io! :) *Rob è stato troppo
tesoro nell'ultimo pezzo con Giu...però quando
avverrà vogliamo tt i
dettagli...(pensieri impuri--->Rob)* ahahahahaha!
Fidati tesoro, li
avrai! =D spero ti piaccia il prossimo cap! un
baciooooooo
Nells: mo ciaoooooooo! ^^ *anche
questo capitolo non mi
ha deluso!* come sono contenta di sentirtelo dire!! *-* *come si fa a non
votare per questa
magnifica coppia??* la mandiamo in nomination come miglior
coppia del 2008
agli oscar, ok? =) *è una tra le migliori
fanfiction che abbia letto!e sono
sincera!* really????????? Ieeeeeeeeeee *me salta di gioia*
graziegraziegraziegrazieeee! Sei troppo gentile!! Grazie per il voto!
^^
baciiiiiiiiiiiiiiiiiii
milly92:
amoreeeeeeeeee!!! :) *Ed è inutile
ke fai, io ti vogl più bene e te ne voglio ancora di
più dopo questo magnifico
cap ^_^! *sì, ma io te ne voglio di
più perché già te ne volevo quando
leggevo la tua storia, quindi vinco io U.U xD *Giuro che è
il mio preferito
insieme a quello dell'appuntamento! E' fantastico, davvero, l'ho letto
con il
sorriso sulle labbra!* wow, ti è piaciuto
così tanto? :D sono troppo
contenta!! ^^ *ammetto che avrei voluto tirare un pugno sia a
lei che a
Kella quando facevano gli smorfiosi per i baci di Rob e Giulia
(lasciateli in
pace, non si vedono da una settimana U_U pensate a combinare qualcosa
tra voi,
invece xD).* ahahahaha! Bene, eccoti accontentata! ^^ *P.S.
Poi come è
andata la questione del lavoro di grafica su Rob? Le foto che ti ho
consigliato
andavano bene?* non mi hanno più fatto sapere
niente, sai? un bacio tesoro,
ti voglio beneeeee (io di più) ^^
LaPiccolaPrincess: rospettoooooo!
*-* mavvà, figuratii!
Capita a tutti di essere incasinati ed io ne sono la prova vivente! ^^
quindi
ti perdono e anzi, ti chiedo scusa perché ti rompo
sempre…è che adoro le tue
recensioni! ^^ *< Buongiorno ragazze! Forza, in piedi!
Sono le nove e
mezza e alle undici e trequarti Robert e Kellan atterreranno >*
Modo
efficace e funzionale per svegliare gente!* molto efficiente!
xD *<
Giu, mia piccola ballerina, mi sei mancata! >* Ormai questa cosa
rimarrà
nella storia XD* perché? *< Kellan
non dire cavolate che poi la
signorina qui ci crede! Semmai l’opposto… >
disse Robert. < Hai flirtato
con almeno venti ragazzi? > chiese Martina. Scoppiammo a ridere
tutti
quanti.* Nono questa è bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaa XDXDXDXD*
sapevo che
l’avresti commentataa!! Ahahahahahahaha! xD *<
Lo sai che non mi sono
ammalata? > domandai vantandomi come una bambina di cinque anni*
La tua età
celebrale tesoro* mi rifiuto di risponderti U.U tesoro!!! Un
bacio e grazie
x il commentooo! ^^
KikiCullen:
fragolinaaaaaaaa! Divertiti a
Veneziaaaaa!! ^^ *sono gelosa!( sia di lui che di te, non ci
dobbiamo
sposare? XD) io ero impegnata con Chace ( Pure con gli altri due)*
beh,
anche io sono gelosa allora! U.U valà amò ti
è andata di c**o all’esame! ^^ poi
mi dirai il responso, ok? *Brava Giulia con la testa sulle
spalle! Cha
autocontrollo! Sembra Edward!* ahahahahahaha mi hai scoperta!
In realtà
Giulia è un vampiro, anzi! È EDWARD CULLEN! 6
scioccata, è? xD grazie 1000
tesoro, a prestooooooo! Baciiiiiiiiiiiiiiiii
Rosalie_Hale_Cullen:
cognatinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! *mia dolce pazza
se mi vieni a
trovare a roma una sera assolutamente bisognerà fare una
cosa simile visto che
io amo cantare peccato che sarà impossibile avere Kellan e
Robert con noi*
guarda, io non so cantare, ma lo farò solamente
perché mi hai chiamata dolce
pazza xD che dici, possiamo andare a rapirli e portarli con noi, no? xD
okokok,
non piangere! Ti do il permesso di stuprare Kellan, ma in cambio devi
farmi da
guida quando verrò a Roma U.U cognatì mi manchi
anche tuuuu! Ti
amoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
memi16: tu signorina
vedi di smetterla di dire:
teo di qua, teo di là, teo di sopra, teo di sotto e vedi di
agire prima che sia
veramente troppo tardi, sono stata chiara? U.U avete ancora diversi
mesi, non
buttare tutto all’aria, altrimenti…ti disconosco
da amica U.U Prrrrrrrrrr!
Pensa a quello che ti ho detto! ;D un bacio, ti voglio beneeeeeeee
Julianne: ciao carissima!
^^ ahahaha visto
Martina cosa combina? =D *Beh ma come fa Giulia a resistere a
Rob?* è la
forza di volontà xD un bacio e grazie 1000! ^^
Fairwriter: mo ciao omonima!
xD *Mi piace come
scrivi, perchè hai uno stile molto scorrevole che ti
invoglia a leggere ancora,
e ancora, e ancora* grazieee! Che carina, sono commossa! ^^
grazie 1000 per
il voto e spero che ti piaccia anche il nuovo capitolo. un bacioooooo!
:D
oOokikkaoOo:
Nicaaaaaaaaaaaaa!!!! Mi mancavano le
tue recensioni!! =D *tu che canti????* certo, io
canto…e poi vado anche
a fare bunjee-jumping e vado a scalare l’Everest xD *ma
come puoi illudermi
e disilludermi!!!* hai sbagliato il proverbio xD
è: prima illudermi e poi
deludermi xD *Io pensavo k l'aereo fosse precipitato! Uff...
no aspetta
xò... sarebbe morto anche kell così... mmmmmm...
tutti i passeggeri dell'aereo
si sono salvati apparte robert! ecco così mi piace!!!*
ok, allora cambierò
la storia solo per te…seeeeeeeeeeeeeeee ci credi anche? xD *sai
xk è
leggermente diabetico ci manca la frase " attaccatu" "notu"*
O.O MAI! PIUTTOSTO LA MORTEEE xD ti chiamerò, tranquilla! xD
un bacio, e
ricorda: perché si dice PIOVERE A CATINELLE? xD ti adoroooooo
Baci Giulls
Intanto che Robert si stava facendo una doccia, mi vestii
velocemente e uscii per andare a comprare qualcosa al supermercato
vicino a
casa sua, tornando indietro dopo una mezz’oretta.
< Eccomi! > esclamai aprendo la porta di casa.
< Hey! > mi disse lui prendendo le buste della spesa.
< Scusa, c’era una fila pazzesca alle
casse… >
< No tranquilla…ma perché non mi hai
aspettato? Potevamo andare
a fare la spesa insieme… >
< Perché volevo che tu ti facessi tranquillamente una
doccia…
>
< Grazie Giu, che pensiero carino > rispose sorridendomi
e
baciandomi una guancia.
Preparai velocemente dei panini alla marmellata da mangiare, li
misi su un vassoio che poi portammo in sala e mangiammo sul divano
mentre
stavamo guardando la televisione. Finito di mangiare Robert poi mi
riaccompagnò
a casa.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì? > rispose mentre picchiettava con le
dita sul
finestrino.
< Ti va di andare a mangiare al Satsuma con Kellan e Martina?
>
Sorrise.
< Sì piccola, mi va eccome >
Sorrisi anche io e abbassai il finestrino, sporgendo di lato la
testa.
< Mmm… > mugugnai sorridendo.
< Piccola, che fai? > domandò divertito.
< Adoro quando il vento mi scompiglia i capelli > risposi
rientrando
con la testa e chiudendo il finestrino.
Appoggiai la testa sulla spalla di Robert e rimasi in quella
posizione finché non parcheggiò davanti a casa,
dopodiché avvisai Martina
dell’uscita, la quale iniziò a saltellare contenta
per tutta la casa, mi feci
una doccia e, alle sette e mezza, Robert e Kellan vennero a prenderci;
arrivammo
dopo venti minuti al ristorante e, quella volta, venimmo accolti da un
altro
cameriere: Tyung.
Quella sera ci divertimmo tantissimo, o almeno fin quando Martina,
che non aveva mai mangiato giapponese, non stette male non appena
assaggiò il
pesce crudo.
< Ragazzi scusatemi, vado un attimo in bagno…
> disse
Martina allontanandosi dal tavolo.
< Ok! > urlammo in coro.
Chiacchierammo per altri dieci minuti, poi Kellan notò che
Martina
non era ancora tornata.
< Ma Martina è ancora in bagno? >
domandò.
< Sì. Vado a recuperarla, torno subito >
risposi allontanandomi
dai due ragazzi.
Mi precipitai in bagno e la chiamai, ma non sentii nessun cenno di
risposta, se non qualcuno che stava vomitando.
< Marti, sei tu? > chiesi avvicinandomi alla porta da
dove
provenivano gli sforzi.
< Sì…Giu mi ha dato fastidio il
pesce…era la prima volta che lo
mangiavo… > e di nuovo la sentii sforzarsi.
Presi diversi fogli di carta, li bagnai con l’acqua ed aiutai
Martina a pulirsi, per poi prenderne altri e tamponarle la fronte.
< Va un po’ meglio? > le domandai dolcemente
dopo qualche
minuto.
< No, affatto… > mi disse guardandomi con gli
occhi gonfi e
rossi.
< Vuoi qualcosa? >
< Del tipo? >
< Non lo so, quello che vuoi… >
< Vorrei un po’ d’acqua…ho una
gran sete… >
< Ma non so quanto ti convenga bere in questo momento
Marti…
>
< Ti prego > disse guardandomi con aria supplichevole.
< Torno subito… > risposi sospirando.
Mi precipitai al tavolo a prendere il bicchiere con l’acqua
per
Martina.
< Beh ma che fine avete fatto? > domandò
Robert appena mi
vide tornare.
< Martina sta male, le ha dato fastidio il pesce…
>
< Oh, povera… > disse Robert.
< Già… >
< Senti Giu io ho già mangiato, tu non hai finito.
Dammi il
bicchiere, vado io da Martina… >
< Kell davvero faccio io, tu non preoccuparti…
> risposi
immediatamente, immaginando che Martina non sarebbe stata contenta di
farsi
vedere in quello stato da Kellan.
< No, lascia vado io. Mi passi il bicchiere? > mi chiese
ignorando i miei tentativi di non mandarlo da lei, così alla
fine mi convinsi e
gli porsi il bicchiere.
Kellan si precipitò in bagno ed io mi sedetti al suo posto
vicino
a Robert; poggiai la testa sulla sua spalla destra e chiusi gli occhi.
< Amore prendi… > mi disse Robert porgendomi
un pezzo di
sushi.
Lo guardai con la coda dell’occhio e feci come mi aveva
detto, restando
a farmi coccolare da lui per diversi minuti mentre continuava a farmi
mangiare
prendendo il cibo con le bacchette.
Dopo quaranta minuti Martina e Kellan tornarono indietro.
< Cognatì, come stai? > le chiesi preoccupata.
< Adesso sto bene. Ho smesso da mezz’ora di vomitare,
poi sono
rimasta lì per tutto questo tempo per riprendermi del
tutto… >
< Ma adesso è tutto ok? >
< Sì, tranquilla! > rispose lei sorridendo, ma
io non ero
molto convinta.
< Ragazzi, ho chiamato un taxi. Sta venendo a prendere me e
Martina e la porto a mangiare una pizza >
< La pizza? Ma sei sicuro che Martina possa mangiarla dopo
essere stata così? > domandò Robert
alzando un sopracciglio.
< Certo che posso! Si vede che non mi conosci bene! >
esclamò Martina ridendo.
< Cognatì ci vediamo dopo a casa? > le
domandai.
< Sì, certo! Ci vediamo dopo >
Li salutammo nuovamente e poi uscirono dal ristorante, mentre Robert
ed io finimmo di mangiare con calma e, dopo aver salutato Asako,
uscimmo per
una passeggiata.
< Piccola che hai? Mi sembri tra le nuvole… >
mi chiese Robert
abbastanza seccato: era molto probabile che mi stesse chiamando da
diversi
minuti.
< Cosa? >
< Ecco, appunto…perché sei così
distante stasera? >
< No, scusa tesoro…è che sono preoccupata
per Martina… >
< Preoccupata per Martina? Perché? Non aveva detto di
star
bene? > domandò un po’ più
apprensivo e abbracciandomi.
< Sì, ma…non lo so, non mi ha convinto
molto… > dissi alzando
le spalle.
< Perché? >
< Non so perché, è una sensazione a
pelle… > risposi
stringendomi a lui.
< Vuoi provare a telefonarle per vedere come sta? >
< Se non ti scoccia… > gli dissi guardandolo.
< No, tranquilla >
Tirai fuori dalla borsa il cellulare e chiamai Martina e, dopo
essermi accertata che stesse bene e dopo essermi beccata
un’infamata da parte
sua perché ero preoccupata per lei e non mi stavo godendo la
serata con il mio
ragazzo, terminai la conversazione.
< A posto adesso? >
< Sì, scusami. Non dev’essere molto
piacevole passare una
serata con una persona che è distante > gli dissi.
< Amore mio, ma non preoccuparti…è normale
che tu possa
preoccuparti per una tua amica. Anzi, mi dispiace per non averlo
intuito… >
< Eh no caro mio! Questa non te la perdono! > gli dissi
ridendo.
< Oh…ti prego, perdonami! > mi
implorò.
< Assolutamente no! >
Robert rise.
< Sai che tra tredici giorni Kris, Nikki ed Ash torneranno a
Londra? > disse guardandomi.
< Davvero? Oddio con vedo l’ora! Mi mancano
tantissimo! >
< Già…peccato che tu non le possa vedere
il giorno stesso
quando tornano… > mi disse facendo un sorrisetto
furbo.
< Perché no? >
< Perché per quel giorno ti rapisco, visto che
festeggiamo un
mese assieme… > disse prendendomi per mano
continuando a camminare.
Mi bloccai di colpo.
< Cosa? >
< Tra tredici giorni facciamo un mese io e te…
>
< Oh…oh…ma…da quanto conti i
giorni? >
< Dal nostro primo appuntamento >
< Ma poi fino a sabato non c’eravamo più
sentiti… >
constatai.
< Sì, questo lo so; ma sai, ci ho riflettuto molto e
ho deciso
di contare dalla sera dell’appuntamento… >
< Quindi fammi capire bene: io e te stiamo insieme dal 30 di
maggio? >
< Esatto! Ho deciso anche per te, spero non ci siano
problemi…
>
< Problemi? Ma sei matto? Assolutamente no, mi va benissimo!
> risposi sorridendogli e baciandolo dolcemente.
< Bene, sono contento! >
< Quindi il trenta di giugno io e te faremo un mese
insieme…
>
< Esatto… >
< E dove andremo? >
< Mmm…boh! Ma abbiamo ancora tempo per deciderlo
… >
< Cena e cinema? > proposi.
< Cena e cinema? Non è un po’ scontato?
>
< Hai qualcos’altro da proporre geniaccio? >
domandai
ridendo.
< Ok, come non detto! Andata per la cena e il cinema! >
rispose abbracciandomi.
Passeggiammo per altri venti minuti, poi tornammo alla macchina.
< Eccoci a casa > mi disse non appena arrivammo
davanti a casa di Teo.
< Sì, lo vedo…hey, Martina non
è ancora arrivata… > dissi
notando che tutte le luci erano spente.
< Teo è ancora al lavoro, vero? > mi chiese
Robert.
< Sì… >
< Ok, rimango qui con te finché non arriva qualcuno
>
< Ma no Rob, non ce n’è
bisogno…e poi tu sei stanco morto…vai a
casa >
< No, tranquilla. Forza, vai ad aprire casa che io intanto
parcheggio nel vialetto >
Entrammo in casa dopo due minuti, poi andammo in camera mia e ci
stendemmo
sul letto e, nonostante il nostro intento fosse quello di rilassarci un
attimo,
ci addormentammo immediatamente. Mi svegliai non appena sentii la porta
aprirsi. Guardai la radiosveglia vedendo che erano le due e venti e,
tentando
di non svegliare Robert, scesi di sotto per vedere chi fosse arrivato.
< Hey, come mai c’è la macchina di Robert?
> mi chiese Teo
non appena mi vide.
< Sta dormendo. Quando siamo arrivati non abbiamo trovato
nessuno in casa, quindi ci siamo stesi a letto e ci siamo addormentati.
Martina
è ancora fuori? > domandai sbadigliando.
< Sai che non ne ho la minima idea? >
Salimmo di sopra nella camera di Martina e la vedemmo dormire
beatamente nel letto.
< Matteo vado a dormire, sono stanchissima… >
< Sì, anche io vado adesso…notte piccola,
a domani >
< Sogni d’oro fratellone > risposi tornando in
camera.
M’infilai nuovamente sotto le coperte e m’avvicinai
a Robert, che
si svegliò non subito. Mi guardò con un occhio
chiuso ed uno aperto ma, quando
gli sorrisi, anche lui fece lo stesso.
< Amore che ore sono? >
< Quasi le tre >
< Sei stata sveglia fino a quest’ora? >
< No, mi sono svegliata perché era arrivato Teo
>
< Martina? >
< È in camera a dormire >
< Dormiamo anche noi adesso? > domandò
sbadigliando.
< Ma certo! > risposi sogghignando: quella conversazione
a
botta e risposta mi ricordava tantissimo la canzone di Jovanotti.
Mi prese tra le sue braccia, mi baciò i capelli ed io mi
accoccolai meglio al suo petto, dopo di che ci addormentammo entrambi.
Il giorno seguente mi svegliai alle dieci e quaranta, ma non
trovai accanto a me Robert, ma bensì un mazzo con una
dozzina di rose rosse e, al
centro del mazzo, c’era un biglietto bianco.
< Anche tu sveglia da poco? > le chiesi scherzosamente.
< Sì… > rispose sbadigliando e
passandomi una tazza per il
latte.
< Grazie >
< Prego cognatì… >
< Come è andata ieri sera? >
< Bene! La pizza era molto buona; certo, non come quella in
Italia, però era buona…poi Kellan ed io siamo
rimasti a chiacchierare fino
all’una. Mi sono divertita tantissimo! > rispose
sorridendomi.
< Mi fa piacere! Kellan è veramente simpatico e
divertente…
>
< Sì, è vero! >
< Senti cognatì ti va ti va di andare a fare
shopping? Oggi ci
sono i negozi aperti tutto il giorno… >
< Ma certo! Forza andiamo a vestirci! > rispose Martina
mettendo nella lavastoviglie le tazze e correndo di sopra in camera.
Salii di sopra in camera e mi vestii. Guardai fuori dalla finestra
e, notando che era nuvoloso, optai per un paio di jeans, una canotta
azzurro
chiaro da indossare sotto una maglia di cotone scollata e le All Star
bianche.
Prima di uscire scrissi un biglietto a Teo e corremmo verso la
fermata dell’autobus, rischiando per giunta di perderlo.
Arrivammo in centro in
venti minuti e il primo negozio dove Martina mi trascinò fu
un negozio di
biancheria intima.
< Cosa dovrei farci con quella?
> domandai guardando una camicia da notte in seta bordeaux molto
corta con
lo spacco e con il pizzo nero.
< La provi, la prendi e poi la indossi quando dormi con
Robert…vedremo se non ti salterà addosso! >
< Marti, ma sei matta per caso? Io non la prendo…
> risposi
appoggiando la camicia da notte in una cesta e dirigendomi verso un
bancone
dove c’era un manichino con un completo intimo veramente
carino: era composto
da reggiseno e culottes neri con il pizzo rosa chiaro.
Mi feci dare la mia taglia e me lo provai: addosso era veramente
carino e fortunatamente non era molto costoso. Oltre a quel completo
comprai
anche un completo intimo giallo con il pizzo azzurro.
Martina, invece, comprò una camicia da notte simile a quella
che
voleva che prendessi, un completo nero con dei ricami in oro, uno rosa
acceso,
quasi fucsia tutto rigato ed una canotta coordinata
all’ultimo completo.
< Oh no! > esclamò Martina cinque minuti dopo
essere uscite
dal negozio.
< Che c’è cognatì? >
domandai guardandola.
< Mi manca una cosa! > disse guardando dentro le sportine.
< Sei sicura? >
< Sì. Cognatì aspetta cinque minuti, torno
subito > disse
correndo verso il negozio ed io, nell’attesa, andai a sedermi
davanti ad un bar
lì vicino e mi presi da bere.
< Eccomi! Scusa, ma non si trovava più il
pacchetto… > disse
non appena mi raggiunse.
< No, tranquilla…e adesso? L’hai trovato?
>
< Sì! Ho trovato tutto! >
< Vuoi fermarti a bere qualcosa? > domandai facendole
segno
di sedersi.
< No, sei matta? Abbiamo ancora tanti negozi da girare! >
esclamò prendendomi per un braccia.
< Ok, arrivo! > dissi ridendo < senti, ti va di
entrare
un attimo in quel negozio? > chiesi indicandole un negozio
d’abbigliamento
per neonati.
< Ehm ok, ma…cognatì che ti servono i
vestiti da neonati? >
< Sono per mia sorella tontolona! >
< Ah! Ok, entriamo! >
Una volta dentro ci venne incontro una ragazza molto giovane, di
circa vent’anni, che mi mostrò tantissime
magliettine. Aiutata da Martina, presi per mia sorella una maglietta a
manica lunga in cotone bianca con sopra
raffigurati diversi orsetti.
Restammo in giro per un’altra ora, dove sia io che Martina
comprammo il mondo e, sulle sei e mezza, dopo aver perso due volte
l’autobus,
finalmente tornammo a casa.
Quella sera Teo non doveva lavorare e così ci propose di
andare al
cinema a vedere Wanted.
Dopo aver visto il film uscimmo a prendere un gelato in una
gelateria affianco al cinema e, una volta dentro, intravidi
dall’altra parte
della strada Cecilia.
In quel momento mi ricordai della promessa fattale, così
chiamai
Robert.
< Pronto? > mi rispose una voce da bambino.
< Ehm…Brian? >
< Sì? Chi sei tu? >
< Sono Giulia! Lo zio è lì con te? >
< Giuliaaaaa! Ciao! Come stai? > domandò tutto
contento.
< Sto benissimo piccolo e te? Come sta Samantha? >
< Stiamo bene tutti e due, grazie …vuoi lo zio Rob?
>
< Sì, magari… >
< Aspetta che te lo chiamo! > disse e lo sentì
urlare il
nome di Robert.
< Pronto? >
< Salve straniero! >
< Ciao piccola! Come è andata oggi? Cosa hai fatto di
bello?
>
< Sono andata a fare shopping con Martina, poi al cinema con
Teo e Martina ed infine a prendere un gelato. Senti tesoro, vorrei
chiederti un
favore… >
< Spara! > disse e gli raccontai di Cecilia, della
promessa
che le avevo fatto e del mio piano alternativo: ossia che Robert si
presentasse
a casa sua di persona per farle un autografo.
< Mmm…va bene, lo farò…ma io
che ci guadagno? > domandò
ridendo.
< Beh…faresti felice una bambina ed io ti
sarò per sempre
riconoscente… >
< Riconoscente? >
< Oh sì…e farò tutto quello che
vuoi… > gli dissi
maliziosamente.
< Non tentarmi… > rispose maliziosamente.
< Quindi? >
< Sì, tranquilla lo farò! Ma mi devi una
notte di coccole! >
< Una cosa? >
< Niente sesso, solo pure coccole…ci stai? >
< Ok, andata! > risposi sorridendo.
< Piccola ora ti lascio perché i bambini reclamano la
mia
presenza. Ci vediamo domani. A proposito, dal momento che
mercoledì sera
Martina tornerà in Italia, Kellan ed io volevamo portarvi a
ballare. Può andar
bene? > domandò.
< Aspetta che chiedo > risposi e feci la domanda a
Martina,
la quale iniziò a saltellare felicissima.
< Sì tesoro, verremo! > esclamai ridendo.
< Perfetto! Sogni d’oro e saluta tutti! >
< Anche tu, mi raccomando! > risposi e riattaccai.
Dopo il gelato tornammo a casa. Il mio unico desiderio in quel
momento era di buttarmi sul letto e dormire, ma Martina mi
trascinò
immediatamente nella sua stanza e cominciò a guardare cosa
poter mettere per la
discoteca. Mi disse di consigliarla, ma mi addormentai dopo pochi
minuti sul
suo letto.
Martedì mi svegliai sulle nove, sempre nel letto di Martina
e vidi
che lei stava dormendo di fianco a me.
< ‘Giorno > le dissi notando che era si stava
svegliando.
< Che ore sono? > rispose sbadigliando.
< Le nove… >
< Uff che palle! > esclamò sbuffando.
< Cosa? >
< Questa è la mia ultima sera qui, ti rendi conto? Mi
stavo
divertendo troppo… >
< A chi lo dici…mi ha fatto un piacere enorme averti
qui…non
puoi restare? >
< Lo vorrei tanto, ma purtroppo non posso. Già
c’ho messo
secoli a convincere i miei a mandarmi a Londra per una settimana,
figuriamoci a
prolungare! Oltretutto tra tre giorni partiamo per la Croazia. Non
posso
proprio rimanere, purtroppo… > disse sconsolata e
l’abbracciai forte.
< Vabbè dai, ci rifaremo quando torno!
Verrò a trovarti prima
di iniziare la scuola, te lo prometto! >
< Sarà meglio! Anche perché dovrai
raccontarmi TUTTO quello che
farai! >
< Assolutamente > risposi sorridendole.
< Benissimo! Ed ora mi aiuti a scegliere cosa indossare, dal
momento che ieri sera non mi hai degnato di uno sguardo, chiaro?
>
< E la colazione? > domandai.
< Salta tesoro mio! Così impari! >
< Ma… >
< Niente “ma”!
Ti sta
bene! E ora forza su dammi una mano! > disse trascinandomi
davanti
all’armadio e tirando fuori un’infinità
di gonne, pantaloni e abiti.
Dopo due interminabili ore Martina optò per un vestito
marrone
lungo fino alle ginocchia e con lo spacco, con uno scollo a V con il
pizzo e
con le bretelle con la stessa trama del pizzo; gli abbinò
poi un paio di sandali
marroni col tacco.
Non appena Martina si convinse del vestito, mi obbligò ad
aiutarla
a scegliere la pettinatura e che trucchi poter usare con quel tipo di
abito,
quindi trascorremmo un’altra ora a scegliere tutte le
acconciature possibili,
anche se alla fine optò per piastrare semplicemente i
capelli.
< Ragazze, è pronto! > urlò Teo a
mezzogiorno e mezza.
< Arriviamo! > urlai in rimando.
Dopo pranzo Martina s’impossessò della doccia
mentre io, non
sapendo cosa fare, iniziai a vedere che cosa indossare per la sera:
dopo
qualche minuto d’indecisione, tirai fuori una gonna marrone
con la fascia
elasticizzata. Aveva tre volani col taglio arrotondato rifiniti da
bordi in
pizzo e, nei volani laterali, erano presenti delle borchiette color oro.
Come maglia scelsi una canotta bianca di seta con lo scollo a V,
anch’essa rifinita di pizzi bianchi e aggiunsi anche un paio
di sandali col
tacco di cinque centimetri.
Dopo aver scelto cosa indossare mi feci una doccia rilassante ed
uscii dal bagno, poi mi asciugai i capelli con molta cura, facendoli di
un
riccio ben definito. Per fare ciò mi feci aiutare da
Martina, così come per il
trucco: mi mise una matita per gli occhi nera, due ombretti marroni che
d’intonavano con la gonna, per fare un effetto chiaro-scuro
ed infine una
leggera passata di eye-liner.
Dopo aver passato l’intero pomeriggio a prepararci, per cena
cucinammo delle piadine e subito dopo Teo se andò a
lavorare, mentre io e
Martina aspettammo le undici e mezza per andare in discoteca.
Al fatidico orario, Robert e Kellan suonarono alla porta: Robert
indossava una maglia a mezza manica nera che gli faceva risaltare i
muscoli e
un paio di pantaloni bianchi che gli mettevano in evidenza il suo
bellissimo
fondoschiena.
Anche Kellan era molto elegante: indossava una camicia bianca in
lino che, come a Robert la sua maglia, metteva in risalto i muscoli, e
un paio
di jeans scuri.
< Ragazze siete favolose! > esclamò Kellan
abbracciandoci.
< Grazie, ma anche tu non scherzi! Caspita sei da urlo! >
esclamai e Martina fu d’accordo con me.
< Grazie, ma sapete com’è…fighi
si nasce! > rispose
pavoneggiandosi un po’.
< Beh grazie mille eh! > disse Robert mettendo il muso.
Mi avvicinai a lui ridendo e prendendolo per mano lo portai
davanti alla macchina.
< Amore mio sei stupendo questa sera lo sai? > gli dissi
baciandogli dolcemente il collo.
< Lo dici solo per quello che ho detto… >
rispose ancora
offeso, anche se sospettavo che la sua fosse solo scena.
< No invece, lo penso proprio. Cavolo, questa sera guai ad
allontanarmi da te… >
< Ah…tu dovresti stare attenta? Ed io che dovrei dire
scusa?
Sei una visione… >
< Grazie > dissi continuando a baciargli il collo.
< Per te questo ed altro… >
< Mi piace proprio come ti sei vestito questa sera…la
maglia
mette in risalto i tuoi pettorali, mentre i pantaloni il tuo bellissimo
fondoschiena… > gli sussurrai sensualmente in un
orecchio mentre feci
percorrere il mio indice sul suo petto.
< Avete finito voi due? > ci chiese Martina non appena ci
raggiunsero.
< Sì… > risposi allontanandomi da
Robert e ridendo della sua
espressione: evidentemente non doveva essere scontento della mia presa
di
posizione.
< Dove andiamo a ballare? > domandò Martina
una volta in
macchina.
< Avevamo pensato di andare all’Herbal >
< La discoteca dove vanno sempre i principi Harry e William?
> domandò Martina entusiasta.
< E tu come lo sai? > le chiesi.
< Beh, sono informata! E poi i pettegolezzi sui principi si
sentono molto…ma quello poi è il posto
più in voga del momento e solo
determinate persone possono entrare… >
< Wow, una discoteca per fighetti. Martina sei perfetta per
andare lì allora! > esclamai prendendola in giro e
lei mi rispose facendomi
la linguaccia.
Nel giro di quaranta minuti arrivammo a destinazione e non facemmo
neanche la fila: infatti non appena i bodyguards riconobbero Robert e
Kellan ci
scortarono dentro, respingendo le fan urlanti che tentavano di toccarli.
L’interno del Herbal era strutturato in tre piani: al piano
terra
c’era il bar, al secondo c’era la discoteca e al
terzo piano c’erano diverse
stanze dove potersi appartare. In quella struttura era vietato
l’accesso dei
fotografi e, per andare al terzo piano, dovevi esibire un pass che ti
davano
non appena richiedevi una stanza; infatti la filosofia
dell’Herbal era: quello
che si fa all’Herbal, resterà per sempre tra le
mura dell’Herbal.
Una volta entrati Robert e Kellan si diressero verso il bar per
bere qualcosa mentre Martina ed io ci catapultammo verso la sala
discoteca.
< Forza Giu, muoviti! > esclamò Martina non
appena sentimmo
che il DJ aveva messo in console No Stress e mi trascinò al
centro della pista
a ballare con lei.
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there’s no stress.
I know it’s not an awful crime,
Something special in my mind,
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone,
Try to get her sexy body on
That’s the way I wanna spend my day.
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy
No stress
I think I’m just crazy
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No stress
Oohoo
I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there is no stress.
I know it’s not an awful crime
Something special in my mind
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone
Try to get her Sexy body home
That’s the way I wanna spend my day
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy
No stress
I think I’m just crazy
Not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today
No stress
I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today
Al termine della canzone raggiungemmo Robert e Kellan, che erano
arrivati da poco.
< Ragazze…wow, sono senza parole… >
ci disse Kellan.
Sorridemmo entrambe. Immediatamente Robert mi si avvicinò.
< Adesso tu vieni a ballare con me… >
sussurrò in un
orecchio prendendomi per mano e trascinandomi in pista.
Robert ed io ballammo diverse canzoni, nelle quali mi strusciai
parecchie volte addosso a lui. Dopo la quarta canzone di fila, Kellan e
Martina
ci raggiunsero e ballai un paio di canzoni anche con Kellan,
così come Robert
con Martina.
Dopo le due canzoni ballate con Kellan presi per mano Robert e
tornammo a sederci al nostro tavolo. Non appena ci sedemmo il DJ mise
su Lady
Marmalade e, quando mi voltai verso la pista da ballo, notai Martina e
Kellan
ballare.
< Amore? >
< Mmm? > mugugnò Robert mentre mi baciava la
guancia, il
mento e il collo.
< Rob, dai su! Staccati dal mio collo e guarda Martina e
Kellan! > gli dissi prendendogli il volto e indirizzandolo verso
i nostri
amici.
< Ma è un balletto porno il loro? >
domandò Robert ridendo.
< Robert! > lo rimproverai divertita.
< Amore, ma guarda come si strusciano addosso! >
< Beh, effettivamente non hai tutti i torti a chiamarlo
balletto porno… > risposi sghignazzando.
Ero ancora intenta a guardarli ballare quando Robert prese la
macchina fotografica dalla mia borsa ed iniziò a fare un
servizio fotografico
ai due ballerini, per poi commentare con me le foto.
< Urca piccola! Hai notato dove Kellan tiene le sue manine?
> chiese passandomi la macchina fotografica: guardando
attentamente notai
che le mani di Kellan erano posizionate in modo da poter toccare sia i
fianchi che
il sedere di Martina.
< No, non ci credo! Beh…sembra che a Martina
però non
dispiaccia molto… > risposi notando il sorriso della
mia amica dipinto sul
suo volto.
< Hai capito Martina… >
< Però c’è da dire in sua difesa
che è imbarazzata, anche se
sta sorridendo… > dissi tentando di difenderla.
< È colpa
delle manacce
di Kellan…dopo lo sgridiamo! >
< Certamente! Comunque lo sai che dovresti stare solo zitto tu?
Predichi bene e razzoli male… > gli dissi ridendo.
< Perché? > domandò continuando a
scattare le foto a Martina
e Kellan.
< Perché, se non ricordo male, anche le tue mani
vagavano sul
mio fondoschiena >
< Cosa? > mi chiese ridendo.
< Non fare il finto tonto, hai capito benissimo…
>
< Però, se non ricordo male, non mi sembrava che
fossi
contraria a ciò… >
Arrossii di botto e Robert notando la mia espressione iniziò
a
farmi diverse foto. Dopo tre canzoni ci riunimmo tutti attorno al
tavolo.
< Vi siete divertiti? > domandò Robert
maliziosamente ed io
gli lanciai immediatamente una gomitata nello stomaco.
< Sì! Kellan è veramente un gran
ballerino… > rispose
Martina ridendo.
< Sì, abbiamo notato! > continuò
Robert mostrando a lei e a
Kellan la famosa foto e, non appena Martina la vide, arrossì
violentemente,
mentre Kellan scoppiò a ridere.
< Mi sa che ci siamo lasciati trasportare un po’
troppo dalla
musica, eh Marti? > domandò ridendo.
< L’importante è essersi divertiti!
> rispose sorridendo.
< Esatto cognatì! Concordo con te! > risposi
dandole il
cinque.
< Vado a prendere da bere, visto che sono venuti ad aprire il
bar qui di sopra…torno subito > disse Marina
alzandosi.
< Ok! > esclamammo io, Robert e Kellan in coro.
Restammo a chiacchierare tranquillamente poi, notando che Martina
non era ancora arrivata, alzai la testa e la vidi parlare con un
ragazzo che ci
stava sfacciatamente provando con lei, ma Martina sembrava voler
scappare via.
Quando feci vedere la scena ai ragazzi, Kellan si alzò.
< Ragazzi, scusatemi un attimo > disse e si diresse verso
Martina.
< Cosa ha intenzione di fare? > domandai a Robert.
< Non ne ho la minima idea… >
Cercai di seguire il discorso tramite il labiale ma non riuscii a
capire niente, così mi limitai ad osservarli: non appena
Kellan si avvicinò a
loro due, mise il suo braccio sulla spalla di Martina e le
baciò la guancia e
Martina, lo abbracciò stringendosi maggiormente a lui.
Mentre stavano tornando
al tavolo, Kellan si girò verso il tipo e questo
impallidì.
< Kellan sei il mio salvatore! > esclamò
Martina
abbracciandolo una volta seduti.
< Dovere Marti! E poi non potevo non salvarti, stavi lanciando
dappertutto segnali d’aiuto… >
< Ti sarò debitrice a vita…vi giuro
ragazzi era una piattola
pazzesca! > disse sbuffando.
< Ragazze, io e il mio simpatico amico andiamo a prendere da
bere di sotto… > disse Robert dopo qualche minuto di
chiacchiera.
< Sì, andiamo! Voi riuscirete a non cacciarvi nei
guai per
qualche minuto? > aggiunse Kellan.
< Perché dovete andare a bere di sotto? Qui non va
bene? >
domandò Martina.
< Di sotto vendono i super alcolici…qui di sopra
no… >
risposi lanciando uno sguardo serio a Robert che, notando il mio
sguardo, mi si
avvicinò e mi portò in disparte.
< Piccola che hai? > domandò dolcemente
accarezzandomi la
guancia.
< Superalcolici? > domandai scettica.
< Ma sì, solo un bicchiere… >
< Rob… > dissi tentando di motivargli la mia
reazione.
< Oh
Giu, ma che palle! Che sei mia madre? Sono grande e
vaccinato e se voglio bere un superalcolico lo faccio…
> rispose adirato.
Io ero allibita, perché non mi aveva mai risposto
così ed io c’ero
rimasta veramente male; così successe tutto in un attimo:
gli mollai un sonoro
schiaffo e gli dissi di andare a quel paese e mi allontanai velocemente
da lui
e mi diressi verso il tavolo per prendere la mia borsa, con le lacrime
che
ormai avevano iniziato a scendere.
< Marti ci vediamo a casa… >
< Giu che hai? >
< Niente, chiamo un taxi… > risposi correndo
fuori dalla
sala, ma Martina m’inseguì e, dopo avermi
afferrata per un braccio, mi
costrinse a dirle tutto.
< Non lo so, probabilmente la mia reazione è stata
troppo
brusca…è solo che…lui non si
è mai comportato così. Mi ha detto “Oh Giu ma che palle! Che sei mia madre? Sono
grande e vaccinato e se
voglio bere un superalcolico lo faccio“.
Ripeto: non
l’ha mai fatto ed io ci sono rimasta male. Tutto quello che
volevo era
semplicemente spiegargli il perché della mia reazione:
Matteo l’anno scorso con
la scusa del bere un solo bicchierino di superalcolico, è
arrivato a molti di
più e ha rischiato di entrare in coma etilico. Per questo
sono contraria ai
superalcolici > risposi singhiozzando.
< Giu… >
mi disse abbracciandomi.
In quel momento
il taxi che avevo chiamato arrivò, così salutai
la mia amica e andai dritta a
casa. Una volta entrata dentro, indossai il pigiama e, ancora
arrabbiata, mi
diressi a suonare il piano sperando che quello riuscisse a calmarmi, ma
tutto
fu invano; così come quando mi feci una camomilla.
Mentre stavo
sorseggiando la camomilla, suonarono alla porta e, convinta che fosse
Martina,
andai ad aprire, trovandomi invece Robert davanti alla porta.
< Ciao >
< Ciao… >
risposi fredda ma stupita di trovarlo lì.
< Senti Giu,
io… >
< Perché hai
un occhio nero? > domandai notando una chiazza nera sul suo
occhio.
< È stata
Martina > mi disse e io scoppiai a ridere.
< Vieni scemo
che ti metto un po’ di ghiaccio
sull’occhio… > risposi facendolo entrare e
dirigendomi in cucina.
Quando gli misi
il ghiaccio sull’occhio nero gemette dal dolore.
< Sei peggio
di una bambina > dissi sghignazzando.
< Non è vero!
> rispose lui incrociando le braccia.
< Perché ti
ha picchiato? > domandai.
< Perché mi
sono comportato male con te facendoti scappare in lacrime e per averle
detto
che non erano affari suoi quando mi aveva chiesto cosa fosse
successo… >
< Ma sei
matto? Non devi mai rispondere così a Martina…
>
< L’ho
imparato! > rispose facendomi vedere l’occhio.
< Vieni in
sala dai… > gli dissi alzandomi dalla sedia e
incamminandomi.
Prima di varcare
la soglia della cucina sentii una presa sul mio braccio. Mi voltai per
guardare
Robert.
< Sono uno
stronzo. Cerco di renderti felice, ma alla fine combino sempre e solo
casini.
Mi dispiace, non sapevo di Teo: è il mio migliore amico, ma
non mi ha mai
raccontato di quello… >
< Lo so, è
stato lui a dirmi che non voleva che nessuno lo sapesse >
< Mi dispiace,
davvero… >
< Ti credo…
>
< Mi perdoni?
>
< Sì >
< Mi
consideri uno stronzo? >
< Un po’…
>
< Quando
Martina mi ha detto di Teo sono corso subito da te…te lo
giuro, non ho bevuto
niente. Solo che ho fatto tardi per via del traffico e
perché, come sempre, non
riuscivo a liberarmi delle ragazzine che mi avevano circondato >
< Non è un
problema se sei arrivato in ritardo, ma grazie per non aver bevuto
>
Appoggiò sul
divano il ghiaccio e prendendo il mio volto tra le mani mi
baciò con passione.
Restammo sul
divano a parlare per diversi minuti, poi entrambi ci addormentammo.
Mi svegliai
verso a mezzogiorno e dieci e sentii la porta aprirsi. Mi alzai
lentamente e mi
trovai davanti Martina.
< Buongiorno!
> esclamò tutta sorridente.
< Hey dove
sei stata? > le domandai.
< In giro
tutta la notte con Kellan… >
< Tu cosa?
> domandai per poi guardare verso la sala controllando di non
aver svegliato
Robert.
< Chi c’è?
> mi chiese.
< Rob >
< Rob? >
< Sì…ieri
sera è venuto a scusarsi e poi ci siamo addormentati sul
divano. Ma piuttosto…raccontami
di Kellan >
< Sì, vieni
> rispose trascinandomi nella sua stanza.
< Quindi?
> le chiesi mentre stavamo ripiegando i panni da mettere nella
valigia.
< Quindi,
dopo che tu sei scappata via e Robert pure, Kellan, vedendo quando ci
fossi
rimasta male per quello che Rob ti aveva fatto, mi ha portato a
mangiare un
bombolone in una pasticceria che lavora di notte e poi…
>
< Poi? >
la incitai a continuare.
< Poi mi sono
sporcata le labbra con la crema… >
< La solita
sbrodolona… > dissi prendendola in giro.
< E Kellan mi
ha baciata > rispose tutto d’un fiato.
Mi cadde sul
piede la sua scarpa che stavo tenendo in mano.
< Ahia,
cazzo! Cioè…come ti ha baciata? >
< Sì >
rispose con occhi ancora sognanti.
< Ma tu e lui
ora… >
< No, non
stiamo insieme…è stato giusto un
bacio… >
< Peccato,
stareste bene insieme… >
< Peccato, io
ci starei anche insieme! Ma è troppo lontano: sta in America
e gira il mondo,
mentre io no. Sarebbe impensabile una cosa del genere…
>
< Eh eh eh
>
< Sì, ma…con
te e Robert è diverso… >
< Diverso?
>
< Sì… >
< Perché dici
questo? >
<
Perché…oddio, non so come
spiegartelo…perché tu e Robert vi siete trovati e
vi
amate da morire… >
< Non sei la
prima a dirmelo… >
< Beh è vero!
>
< Grazie >
risposi abbracciandola < comunque il discorso è un
altro…voglio i
particolari, e li voglio ora! > esclamai facendo ridere Martina.
< Beh, che
dire: mi ha visto con la crema sulle labbra, poi si è
avvicinato, mi ha
guardata negli occhi, con quei suoi meravigliosi occhi azzurri, mi ha
preso il
volto tra le mani e mi ha baciata… >
< Oh mio dio!
> esultai.
< Sì! È stato
meraviglioso! E poi bacia divinamente… > mi disse
maliziosa.
< Ok Marti,
non voglio sapere nient’altro! >
< Solo che
ero talmente sorpresa che ho fatto cascare il bombolone…
>
< Ripeto, sei
la solita! > esclamai ridendo.
< Però è
stato un bene, perché mi ha dato il suo…e poi mi
ha baciata ancora… >
< Ma…perché
sei tornata a casa solo a quest’ora? >
< Perché
siamo stati in quella pasticceria fino a tardi e poi mi ha portata a
vedere
l’alba sulla terrazza del suo hotel >
< Wow, che
cosa romantica! > esclamai.
< Sì, molto! Cognatì,
senti…con le valigie ho fatto, sono a posto. Ti scoccia se
dormo un paio d’ore?
In aeroporto verrà Kellan stasera e non mi va di sembrare
uno zombie… >
< Certo
tesoro, allora ti lascio! >
< Grazie, di tutto > rispose abbracciandomi stretta e,
non
appena si stese sul letto e toccò il cuscino, si
addormentò e io uscii dalla
stanza cercando di non fare rumore.
Mi diressi in cucina per preparare il caffè e sentii due
braccia
forti abbracciarmi da dietro.
< Buongiorno amore > mi disse e immediatamente mi voltai
guardandolo in faccia.
< Buongiorno anche a te… >
< Hai dormito bene? >
< Diciamo di sì… >
< Diciamo? >
< Beh…con te si dorme sempre bene, solo che ho un
po’ di male
al collo… >
< Ed io ho il braccio intorpidito >
< Collo batte braccio >
< E da quando? >
< Da sempre! >
< Non è vero! >
< Sì invece! > risposi baciandolo dolcemente.
< Grazie amore, ma tanto non attacca con me… >
< Uffa! Senti, lo vuoi il caffè? >
< Certo! >
< Ma…dov’è Teo? >
domandai mentre versavo il caffè nelle
tazze.
< È uscito questa mattina presto per fare delle
commissioni…
>
< Ah, ok… >
< Giu senti posso parlarti un attimo? > mi chiese
facendosi
serio.
< Certo, dimmi pure >
< Vedi, ecco…non so come dirtelo… >
< Hai scoperto che la tua fidanzata, nonché ex-moglie
di E.T. è
incinta e tu devi fare i tuoi doveri di padre? > domandai
sdrammatizzando.
< Ma riesci ad essere seria un momento tu? > mi disse
alzando gli occhi.
< No, tu? >
< Io sì! >
< Sì, certo…allora, che dovevi dirmi?
>
< Ricordi il film che stavo girando prima dell’estate?
>
< Twilight? >
< No, How to be >
< Sì, o meglio sì, conosco il
titolo… >
< Beh…Simon, il mio manager, mi ha chiamato dicendo
che diverse
scene erano venute male e che quindi mi aspettano domani mattina a
Glasgow…
>
< E quando ti ha chiamato scusa? >
< Cinque minuti fa… >
< Oh…ok… >
< E resterei fino a martedì…poi
mercoledì mattina ho l’aereo
per Londra. Le opzioni sono due: o mi fai passare una settimana
d’inferno senza
di te, oppure vieni a Glasgow con me… >
< Venire a Glasgow con te? Stai scherzando? >
< No… >
< Rob, io non lo so… >
< Ti prego! Sarebbe solo per una settimana…partiamo
questa sera
e poi torniamo mercoledì…ti prego…
>
< Rob, non credo sia una buona idea… >
< Perché? >
< Perché non me la sento…cioè
non mi va di lasciare solo Teo
per una settimana…e poi saresti tutto il tempo sul
set…non avresti molto tempo
per badare me…mi dispiace >
< No hai ragione…vorrà dire che ci
rifaremo per il nostro
mesiversario >
< Esatto! >
< Mi dispiace però che tu non venga…
>
< Sì, anche a me…quindi è
stasera che parti? >
< Sì… >
< Uffa >
< Ma poi ritorno… >
< Sarà meglio per te! > dissi fingendomi
minacciosa.
< Aspetterai fino a mercoledì? >
< Ma certo! Perché non dovrei? >
< Non so, chiedo… > rispose ridendo.
< Scemo, è ovvio che ti aspetterò!
> dissi avvinghiandomi al
suo collo e baciandolo.
Mi prese in braccio e mi portò sul divano, stendendosi sopra
di
me. Mentre mi baciava, mi accarezzava sensualmente il mio fianco
sinistro,
facendomi rabbrividire.
< Piccola, ma hai freddo? Sei tutta un brivido > disse
ridendo e baciandomi il collo.
< No furbone, è colpa tua…sei tu che mi
fai sentire così… >
< Così come scusa? > rispose staccandosi a
malapena dal mio
collo.
< Felice >
< Anche tu mi fai sentire così, lo sai? >
disse facendosi
serio e guardandomi negli occhi. Subito dopo tornò Teo a
casa.
< Ciao ragazzi! >
< Ciao fratellone! Dove sei stato? > domandai
scrollandomi
Robert da dosso.
< Avevo delle commissioni da fare… >
< Che tipo di commissioni? >
< Per il lavoro…come è andata ieri sera?
>
< Relativamente bene, litigata a parte… >
< Perché litigata? >
< Te lo spiegherò poi, con calma… >
< Ok…Martina? >
< Dorme… >
< Voi pranzate? >
< No… > risposi.
< Io sì! Cosa si mangia? >
< Pollo…va bene? >
< Benissimo! >
Quando si misero a tavola io mi allontanai a fare una doccia.
< Giulia, dove vai? > mi chiese Robert prima di pranzare,
mentre Teo era in bagno.
< A fare una doccia >
< Davvero non mangi? >
< No, non ho fame…ho solo bisogno di farmi una doccia
>
< Vuoi che venga con te? > domandò
maliziosamente.
< Tu pensa a mangiare e non rompere! > risposi ridendo.
Martina si svegliò alle sei, giusto in tempo per farsi una
doccia
veloce, vestirsi e caricare le
valigie
in macchina. Salutò
Teo, che quella sera non sarebbe venuto con noi perché
doveva lavorare e, alle
sette e dieci, raggiungemmo l’aeroporto.
< Marti… > la chiamai con voce triste.
< Su cognatì, smettila! Non voglio vederti frignare!
Ci
rivedremo a settembre, prima che inizi la scuola! > disse anche
lei con
occhi lucidi.
< Sì lo so, ma mi ero abituata ad averti attorno
> risposi
ridendo e lei rise con me, poi ci abbracciammo.
Robert ed io la lasciammo gli ultimi minuti da sola con Kellan e
quando tornarono da loro fu il momento di salutarsi definitivamente.
< Ciao Giu, grazie di tutto! È stata una settimana
fantastica
>
< A chi lo dici! Grazie anche a te di cuore…mandami
un
messaggio quando atterri ok? >
< Sarà fatto! Ciao > disse abbracciando me,
Robert e poi
Kellan.
< Ciao cognatì ti amo! > mi urlò
prima di voltare l’angolo
verso la sala d’imbarco.
< Cognatì ti amo anche io! > le urlai di
riposta e poi ci
sorridemmo.
< Ok, forse è meglio che io mi diriga verso il mio
imbarco: l’aereo
parte alle nove e quaranta > ci disse Robert guardando il suo
biglietto.
< Ok amico, andiamo in là. Viene anche Simon o
è già a Glasgow?
>
< No, dovrebbe essere davanti all’imbarco che mi sta
aspettando
> rispose Robert e, non appena vide il mio sguardo triste, mi si
avvicinò.
< Mi mancherai… > gli dissi alzandomi in punta
di piedi e
poggiando la mia fronte sulla sua.
< Su dai, non fare così! Una settimana
passerà in fretta.
Approfittane per studiare un pochino, perché non ho la
minima intenzione di lasciarti studiare quando torno. Sarai tutta per
me >
< Ok, ci sto! > risposi ridendo.
C’incamminammo verso il gate undici, dove c’era
l’imbarco per
Glasgow. Davanti a questo vidi un uomo sui trentacinque anni fare un
cenno a Robert e venirci incontro. Quando si
avvicinò notai che era molto alto, all’incirca un
metro e novanta, magro ma
muscoloso, biondo e con gli occhi verdi e con un accenno di barba.
Indossava
una maglia a mezza manica dei White Stripes e un paio di jeans scuri.
< Ciao Simon >
< Ciao Rob. Allora? Pronto per partire? >
< Beh, veramente ne farei volentieri a meno, solo che non credo
di aver scelta… > rispose serio e scocciato.
< Mi dispiace, ma sarà solo per una settimana. Poi
tornerai
felice e spensierato nella tua uggiosa Londra >
< Ma la smetti di prendere in giro questa città?
>
< Mi manca la California >
< Hey, chi ti ha obbligato a trasferirti qui? >
< Ehm…tu, quando hai deciso di non vivere
più negli States…
>
< Beh, è stata la scelta migliore che potessi
fare… >
< Perché? >
< Perché se non fossi più tornato a Londra
sarei stato lontano
dai miei vecchi amici, dalla mia famiglia e, cosa più
importante, non avrei mai
conosciuto questo piccolo terremoto: Simon, lei è Giulia
>
< La famosa Giulia? > domandò meravigliato.
< Famosa? > domandai di rimando.
< Sì, famosa. Il nostro caro Rob non ha fatto altro
che
parlarmi di te tutto il tempo ed ero impaziente di conoscerti. Certo
che la sua
descrizione non rispecchia per niente la tua bellezza…
>
< Beh, grazie > risposi imbarazzata.
< Rob, fa attenzione che Simon potrebbe provarci con Giulia
> disse Kellan scoppiando a ridere, seguito a ruota da Simon e
me, mentre
Robert finse di essersi offeso e mi cinse in un abbraccio stretto.
< Spiacente, lei è mia
>
< Che sono un oggetto? >
< No amore mio, tranquilla… > disse
avvicinandosi alle mie
labbra e baciandomi appassionatamente, ma venimmo interrotti pochi
minuti dopo
da Simon.
< Ragazzi scusate l’interruzione, ma sarebbe ora di
andare…
>
< Sì, certo… > disse Robert
staccandosi da me.
< Rob voglio confessarti una cosa prima che tu
parta…senti, io
ti… >
“Avanti diglielo: Rob, io ti amo. Non è
una cosa difficile…”
pensai poco dopo essermi bloccata.
< Sì? > disse incitandomi a continuare.
< No niente, non è importante. Divertiti a Glasgow e
fai il
bravo. Ci vediamo mercoledì >
< Certo piccola. Mi mancherai…e fai la brava pure tu
chiaro?
>
< Assolutamente. Ciao Simon, è stato un piacere
> gli dissi
offrendogli ancora la mano che strinse subito.
< Anche per me e spero di rivederti presto. Ciao Kellan >
< Ciao Simon, ci vediamo quanto tornerete! >
< Certamente! >
Robert ed io ci baciammo un ultima volta e poi lui e Simon si
diressero verso la sala imbarco.
< Rob, ti amo >
sussurrai e, nonostante volessi evitare di piangere, lacrime silenziose
scesero
dalle mie guance; Kellan però sentì e mi
abbracciò tentando di consolarmi.
< Su piccolina, non piangere… > disse
accarezzandomi i
capelli.
< Kell, scusa…non so nemmeno perché sto
piangendo…starà via
solo una settimana e poi tornerà…se piango adesso
figuriamoci quando tornerò in
Italia allora! Sarò disperata tanto da strapparmi i
capelli… > risposi
singhiozzando e Kellan mi baciò una guancia ridendo.
< Scusa se rido, ma l’immagine di te che ti strappi i
capelli è
troppo divertente… >
< Scemo > gli dissi sorridendogli.
Mi abbracciò in modo fraterno e poi chiamammo un taxi, che
prima
accompagnò me a casa, poi Kellan in albergo.
Alle dieci e mezza entrai in casa e, per niente stanca, mi diressi
verso la cucina. Dopo aver constatato di aver tutti gli ingredienti
necessari
per preparare i biscotti con le scaglie di cioccolato, ne preparai una
teglia
per mio fratello. Li sistemai dentro un contenitore per biscotti dopo
circa
un’ora e ci affiancai un pezzo di carta.
Ragazze, non mi odiate per aver fatto partire Rob ancora una volta,
vero? È che…lui è un attore, di
partenze gliene capitano praticamente tutti i
giorni, quindi…ma vedrete che accadrà qualcosa di
inaspettato al più presto, ve
lo prometto! :D
Ah, prima di lasciarvi voglio dirvi che il nome che ha vinto il
mio sondaggio è stato: GIUBERT! Grazie per aver votato! ^^