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Autore: Giulls    07/03/2009    13 recensioni
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward Cullen di Twilight! Sto sognando, non è possibile! Non posso credere che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me l’ha appena presentato…" pensai rimanendo estasiata davanti a lui... *La storia di Giulia, una sedicenne italiana che andrà a trascorrere le vacanze estive a Londra, incurante che proprio lì imparerà davvero cosa vuol dire la parola AMORE...* °°°°°°°°°°°°°° Salve ragazze, sono tornata con la mia ultima storia, alla quale tengo moltissimo...spero di piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao di nuovo a tutte! ^^ Rieccomi a postare come fossi un orologio svizzero :D
Passata una buona settimana? La mia è stata un inferno -.-“ ma vabbè, ora ci sono solo per voi! ^^
Come sempre ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato! Ah, volevo anche ringraziare CriPattinson e Ilarylove Sol per avermi aggiunta tra gli autori preferiti ^^

BellaCullen88: ciao!! ^^ grazie 1000, troppo gentile! *io gli sarei già saltata addosso non sarei riuscita a rifiutarlo!!!* eheheheh ma tu aspetta! È solo l’inizio, poi vedrai…muhahahaha! *risata malefica* xD un bacioooo
fedev82: ciao carissima! *MERAVIGLIOSA-FANTASTICA-SPLENDIDA-BELLISSIMA!!!!!* altri aggettivi ne hai? :D no dai Alice sei sempre carinissima! ^^ *Tranquilla non ti odio basta che tu mi dica ce ci saranno ancora* non credo che tu possa odiarmi ancora dopo gli spoiler xD un bacio carissima, grazie per il voto! ^^
ilachan89yamapi: ciao carissima! ^^ *martina che si è imbambolata davanti a kellan??!!* è sconvolgente, vero? xD *che dolci robert e giuliaaaa mi sono sciolta sono troppo carinii!!!* è vero, lo dico anche io sono troppo carini! ^^ un bacio e grazieee
Twilighter001: mo ciaoooooooooooo!! :D *Mamma mia ma da dove ti vengono queste ideee?!?!?!?!?!?!?!?!?!??!?!?!* beh, la risposta è semplice: mai stare troppo sotto il sole, ti rovina -.- (io ci sto sempre troppo xD) *Meno male che ci sei tu!* ç_ç dai che poi mi commuovoooo!! ^^ grazie carissima, un bacioooooooooooooooooooooooo
Lion E Lamb: ciao stella! (in assenza di soprannomi ora ti affibbio questo, ti piace? ^^) *finalmente è tornato robbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb* ehm…spero che tu ora non mi odierai per come faccio finire il capitolo xD un bacio e grazie per il voto ^^
alice brendon cullen: teshoooooo!! Mavvà, figurati!! Come posso essere arrabbiata con te? ^^ *robby è stato dolcissimo xò anke lei poteva lasciarsi un po' andare, ti trovi un bonazzo del genere cm fidanzato e nn ne aprofitti è da pazzi* ahahahahaha! Tesoro, dai tempo al tempo…^^ un bacio e spero ti piaccia anche il nuovo capitolo! ti voglio beneeeeeeeeeeee =D
Ilarylove Sol: ciao bella! ^^ *Ammiro la forza di volontà di Giulia (resistere a Rob è mooooolto duro...) e credo che sia una ragazza con la testa sulle spalle.* ahahahaha ti adoro! In molte hanno detto che Giulia è stata pazza xD ma per fortuna ci sei tu!! =D *Per ora mi accontento delle descrizioni dei monumenti... ma ne voglio di piùùùùù!!!!!* ok, vedrò di accontentarti al più presto! ^^ un baciooooooooooo
CriPattinson: ciao Criiiiiiiiii!!! :D *che bello accendere il pc e vedere che avevi aggiornato!!* che bello leggere queste cosee! Mi commuovooooooo ç_ç spero ti piaccia anche il prossimo cap, un baciooooooo
kiarab: mo ciao tesoroooooo! ^^ *comunqueeee giuliaaaaa 6 una tonta!!! come si fa a rifiutare quel pezzo di bono??* ma nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu ç_______________ç me piangeeee! Povera Giulia!! Non deve mica fare la facile lei xD *io in ogni frase dove c' è rob ci metto sempre o stupro o violento o sesso o **** perché, secondo te io no? xD sono anche io una PAS, cosa credi? xD O.O lo stupro di Kellan????? Ahahahaha sei più PAS di me xD un bacio tesorooooo
privi93: ciao a te tesoro! ^^ *Giu e Rob sono semplicemente perfetti* sìsì, lo penso anche io! :) *Rob è stato troppo tesoro nell'ultimo pezzo con Giu...però quando avverrà vogliamo tt i dettagli...(pensieri impuri--->Rob)* ahahahahaha! Fidati tesoro, li avrai! =D spero ti piaccia il prossimo cap! un baciooooooo
Nells: mo ciaoooooooo! ^^ *anche questo capitolo non mi ha deluso!* come sono contenta di sentirtelo dire!! *-* *come si fa a non votare per questa magnifica coppia??* la mandiamo in nomination come miglior coppia del 2008 agli oscar, ok? =) *è una tra le migliori fanfiction che abbia letto!e sono sincera!* really????????? Ieeeeeeeeeee *me salta di gioia* graziegraziegraziegrazieeee! Sei troppo gentile!! Grazie per il voto! ^^ baciiiiiiiiiiiiiiiiiii
milly92: amoreeeeeeeeee!!! :) *Ed è inutile ke fai, io ti vogl più bene e te ne voglio ancora di più dopo questo magnifico cap ^_^! *sì, ma io te ne voglio di più perché già te ne volevo quando leggevo la tua storia, quindi vinco io U.U xD *Giuro che è il mio preferito insieme a quello dell'appuntamento! E' fantastico, davvero, l'ho letto con il sorriso sulle labbra!* wow, ti è piaciuto così tanto? :D sono troppo contenta!! ^^ *ammetto che avrei voluto tirare un pugno sia a lei che a Kella quando facevano gli smorfiosi per i baci di Rob e Giulia (lasciateli in pace, non si vedono da una settimana U_U pensate a combinare qualcosa tra voi, invece xD).* ahahahaha! Bene, eccoti accontentata! ^^ *P.S. Poi come è andata la questione del lavoro di grafica su Rob? Le foto che ti ho consigliato andavano bene?* non mi hanno più fatto sapere niente, sai? un bacio tesoro, ti voglio beneeeee (io di più) ^^
LaPiccolaPrincess: rospettoooooo! *-* mavvà, figuratii! Capita a tutti di essere incasinati ed io ne sono la prova vivente! ^^ quindi ti perdono e anzi, ti chiedo scusa perché ti rompo sempre…è che adoro le tue recensioni! ^^ *< Buongiorno ragazze! Forza, in piedi! Sono le nove e mezza e alle undici e trequarti Robert e Kellan atterreranno >* Modo efficace e funzionale per svegliare gente!* molto efficiente! xD *< Giu, mia piccola ballerina, mi sei mancata! >* Ormai questa cosa rimarrà nella storia XD* perché? *< Kellan non dire cavolate che poi la signorina qui ci crede! Semmai l’opposto… > disse Robert. < Hai flirtato con almeno venti ragazzi? > chiese Martina. Scoppiammo a ridere tutti quanti.* Nono questa è bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaa XDXDXDXD* sapevo che l’avresti commentataa!! Ahahahahahahaha! xD *< Lo sai che non mi sono ammalata? > domandai vantandomi come una bambina di cinque anni* La tua età celebrale tesoro* mi rifiuto di risponderti U.U tesoro!!! Un bacio e grazie x il commentooo! ^^
KikiCullen: fragolinaaaaaaaa! Divertiti a Veneziaaaaa!! ^^ *sono gelosa!( sia di lui che di te, non ci dobbiamo sposare? XD) io ero impegnata con Chace ( Pure con gli altri due)* beh, anche io sono gelosa allora! U.U valà amò ti è andata di c**o all’esame! ^^ poi mi dirai il responso, ok? *Brava Giulia con la testa sulle spalle! Cha autocontrollo! Sembra Edward!* ahahahahahaha mi hai scoperta! In realtà Giulia è un vampiro, anzi! È EDWARD CULLEN! 6 scioccata, è? xD grazie 1000 tesoro, a prestooooooo! Baciiiiiiiiiiiiiiiii
Rosalie_Hale_Cullen: cognatinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! *mia dolce pazza se mi vieni a trovare a roma una sera assolutamente bisognerà fare una cosa simile visto che io amo cantare peccato che sarà impossibile avere Kellan e Robert con noi* guarda, io non so cantare, ma lo farò solamente perché mi hai chiamata dolce pazza xD che dici, possiamo andare a rapirli e portarli con noi, no? xD okokok, non piangere! Ti do il permesso di stuprare Kellan, ma in cambio devi farmi da guida quando verrò a Roma U.U cognatì mi manchi anche tuuuu! Ti amoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
memi16: tu signorina vedi di smetterla di dire: teo di qua, teo di là, teo di sopra, teo di sotto e vedi di agire prima che sia veramente troppo tardi, sono stata chiara? U.U avete ancora diversi mesi, non buttare tutto all’aria, altrimenti…ti disconosco da amica U.U Prrrrrrrrrr! Pensa a quello che ti ho detto! ;D un bacio, ti voglio beneeeeeeee
Julianne: ciao carissima! ^^ ahahaha visto Martina cosa combina? =D *Beh ma come fa Giulia a resistere a Rob?* è la forza di volontà xD un bacio e grazie 1000! ^^
Fairwriter: mo ciao omonima! xD *Mi piace come scrivi, perchè hai uno stile molto scorrevole che ti invoglia a leggere ancora, e ancora, e ancora* grazieee! Che carina, sono commossa! ^^ grazie 1000 per il voto e spero che ti piaccia anche il nuovo capitolo. un bacioooooo! :D
oOokikkaoOo: Nicaaaaaaaaaaaaa!!!! Mi mancavano le tue recensioni!! =D *tu che canti????* certo, io canto…e poi vado anche a fare bunjee-jumping e vado a scalare l’Everest xD *ma come puoi illudermi e disilludermi!!!* hai sbagliato il proverbio xD è: prima illudermi e poi deludermi xD *Io pensavo k l'aereo fosse precipitato! Uff... no aspetta xò... sarebbe morto anche kell così... mmmmmm... tutti i passeggeri dell'aereo si sono salvati apparte robert! ecco così mi piace!!!* ok, allora cambierò la storia solo per te…seeeeeeeeeeeeeeee ci credi anche? xD *sai xk è leggermente diabetico ci manca la frase " attaccatu" "notu"* O.O MAI! PIUTTOSTO LA MORTEEE xD ti chiamerò, tranquilla! xD un bacio, e ricorda: perché si dice PIOVERE A CATINELLE? xD ti adoroooooo

Grazie ancora a tutti e grazie a chi ha votato al sondaggio! A lunedì!
Baci Giulls

19. GLI ULTIMI GIORNI CON MARTINA

Domenica ci svegliammo verso le due e mezza e restammo per un’oretta buona nel letto in dormiveglia, scambiandoci baci e coccole di tanto in tanto; alle tre e mezza però decidemmo di alzarci letto per andare in cucina a mettere qualcosa sotto i denti. L’unico problema era che Robert, essendo stato via una settimana, per forza di cose aveva il frigorifero praticamente vuoto.
Intanto che Robert si stava facendo una doccia, mi vestii velocemente e uscii per andare a comprare qualcosa al supermercato vicino a casa sua, tornando indietro dopo una mezz’oretta.
< Eccomi! > esclamai aprendo la porta di casa.
< Hey! > mi disse lui prendendo le buste della spesa.
< Scusa, c’era una fila pazzesca alle casse… >
< No tranquilla…ma perché non mi hai aspettato? Potevamo andare a fare la spesa insieme… >
< Perché volevo che tu ti facessi tranquillamente una doccia… >
< Grazie Giu, che pensiero carino > rispose sorridendomi e baciandomi una guancia.
Preparai velocemente dei panini alla marmellata da mangiare, li misi su un vassoio che poi portammo in sala e mangiammo sul divano mentre stavamo guardando la televisione. Finito di mangiare Robert poi mi riaccompagnò a casa.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì? > rispose mentre picchiettava con le dita sul finestrino.
< Ti va di andare a mangiare al Satsuma con Kellan e Martina? >
Sorrise.
< Sì piccola, mi va eccome >
Sorrisi anche io e abbassai il finestrino, sporgendo di lato la testa.
< Mmm… > mugugnai sorridendo.
< Piccola, che fai? > domandò divertito.
< Adoro quando il vento mi scompiglia i capelli > risposi rientrando con la testa e chiudendo il finestrino.
Appoggiai la testa sulla spalla di Robert e rimasi in quella posizione finché non parcheggiò davanti a casa, dopodiché avvisai Martina dell’uscita, la quale iniziò a saltellare contenta per tutta la casa, mi feci una doccia e, alle sette e mezza, Robert e Kellan vennero a prenderci; arrivammo dopo venti minuti al ristorante e, quella volta, venimmo accolti da un altro cameriere: Tyung.
Quella sera ci divertimmo tantissimo, o almeno fin quando Martina, che non aveva mai mangiato giapponese, non stette male non appena assaggiò il pesce crudo.
< Ragazzi scusatemi, vado un attimo in bagno… > disse Martina allontanandosi dal tavolo.
< Ok! > urlammo in coro.
Chiacchierammo per altri dieci minuti, poi Kellan notò che Martina non era ancora tornata.
< Ma Martina è ancora in bagno? > domandò.
< Sì. Vado a recuperarla, torno subito > risposi allontanandomi dai due ragazzi.
Mi precipitai in bagno e la chiamai, ma non sentii nessun cenno di risposta, se non qualcuno che stava vomitando.
< Marti, sei tu? > chiesi avvicinandomi alla porta da dove provenivano gli sforzi.
< Sì…Giu mi ha dato fastidio il pesce…era la prima volta che lo mangiavo… > e di nuovo la sentii sforzarsi.
Presi diversi fogli di carta, li bagnai con l’acqua ed aiutai Martina a pulirsi, per poi prenderne altri e tamponarle la fronte.
< Va un po’ meglio? > le domandai dolcemente dopo qualche minuto.
< No, affatto… > mi disse guardandomi con gli occhi gonfi e rossi.
< Vuoi qualcosa? >
< Del tipo? >
< Non lo so, quello che vuoi… >
< Vorrei un po’ d’acqua…ho una gran sete… >
< Ma non so quanto ti convenga bere in questo momento Marti… >
< Ti prego > disse guardandomi con aria supplichevole.
< Torno subito… > risposi sospirando.
Mi precipitai al tavolo a prendere il bicchiere con l’acqua per Martina.
< Beh ma che fine avete fatto? > domandò Robert appena mi vide tornare.
< Martina sta male, le ha dato fastidio il pesce… >
< Oh, povera… > disse Robert.
< Già… >
< Senti Giu io ho già mangiato, tu non hai finito. Dammi il bicchiere, vado io da Martina… >
< Kell davvero faccio io, tu non preoccuparti… > risposi immediatamente, immaginando che Martina non sarebbe stata contenta di farsi vedere in quello stato da Kellan.
< No, lascia vado io. Mi passi il bicchiere? > mi chiese ignorando i miei tentativi di non mandarlo da lei, così alla fine mi convinsi e gli porsi il bicchiere.
Kellan si precipitò in bagno ed io mi sedetti al suo posto vicino a Robert; poggiai la testa sulla sua spalla destra e chiusi gli occhi.
< Amore prendi… > mi disse Robert porgendomi un pezzo di sushi.
Lo guardai con la coda dell’occhio e feci come mi aveva detto, restando a farmi coccolare da lui per diversi minuti mentre continuava a farmi mangiare prendendo il cibo con le bacchette.
Dopo quaranta minuti Martina e Kellan tornarono indietro.
< Cognatì, come stai? > le chiesi preoccupata.
< Adesso sto bene. Ho smesso da mezz’ora di vomitare, poi sono rimasta lì per tutto questo tempo per riprendermi del tutto… >
< Ma adesso è tutto ok? >
< Sì, tranquilla! > rispose lei sorridendo, ma io non ero molto convinta.
< Ragazzi, ho chiamato un taxi. Sta venendo a prendere me e Martina e la porto a mangiare una pizza >
< La pizza? Ma sei sicuro che Martina possa mangiarla dopo essere stata così? > domandò Robert alzando un sopracciglio.
< Certo che posso! Si vede che non mi conosci bene! > esclamò Martina ridendo.
< Cognatì ci vediamo dopo a casa? > le domandai.
< Sì, certo! Ci vediamo dopo >
Li salutammo nuovamente e poi uscirono dal ristorante, mentre Robert ed io finimmo di mangiare con calma e, dopo aver salutato Asako, uscimmo per una passeggiata.
< Piccola che hai? Mi sembri tra le nuvole… > mi chiese Robert abbastanza seccato: era molto probabile che mi stesse chiamando da diversi minuti.
< Cosa? >
< Ecco, appunto…perché sei così distante stasera? >
< No, scusa tesoro…è che sono preoccupata per Martina… >
< Preoccupata per Martina? Perché? Non aveva detto di star bene? > domandò un po’ più apprensivo e abbracciandomi.
< Sì, ma…non lo so, non mi ha convinto molto… > dissi alzando le spalle.
< Perché? >
< Non so perché, è una sensazione a pelle… > risposi stringendomi a lui.
< Vuoi provare a telefonarle per vedere come sta? >
< Se non ti scoccia… > gli dissi guardandolo.
< No, tranquilla >
Tirai fuori dalla borsa il cellulare e chiamai Martina e, dopo essermi accertata che stesse bene e dopo essermi beccata un’infamata da parte sua perché ero preoccupata per lei e non mi stavo godendo la serata con il mio ragazzo, terminai la conversazione.
< A posto adesso? >
< Sì, scusami. Non dev’essere molto piacevole passare una serata con una persona che è distante > gli dissi.
< Amore mio, ma non preoccuparti…è normale che tu possa preoccuparti per una tua amica. Anzi, mi dispiace per non averlo intuito… >
< Eh no caro mio! Questa non te la perdono! > gli dissi ridendo.
< Oh…ti prego, perdonami! > mi implorò.
< Assolutamente no! >
Robert rise.
< Sai che tra tredici giorni Kris, Nikki ed Ash torneranno a Londra? > disse guardandomi.
< Davvero? Oddio con vedo l’ora! Mi mancano tantissimo! >
< Già…peccato che tu non le possa vedere il giorno stesso quando tornano… > mi disse facendo un sorrisetto furbo.
< Perché no? >
< Perché per quel giorno ti rapisco, visto che festeggiamo un mese assieme… > disse prendendomi per mano continuando a camminare.
Mi bloccai di colpo.
< Cosa? >
< Tra tredici giorni facciamo un mese io e te… >
< Oh…oh…ma…da quanto conti i giorni? >
< Dal nostro primo appuntamento >
< Ma poi fino a sabato non c’eravamo più sentiti… > constatai.
< Sì, questo lo so; ma sai, ci ho riflettuto molto e ho deciso di contare dalla sera dell’appuntamento… >
< Quindi fammi capire bene: io e te stiamo insieme dal 30 di maggio? >
< Esatto! Ho deciso anche per te, spero non ci siano problemi… >
< Problemi? Ma sei matto? Assolutamente no, mi va benissimo! > risposi sorridendogli e baciandolo dolcemente.
< Bene, sono contento! >
< Quindi il trenta di giugno io e te faremo un mese insieme… >
< Esatto… >
< E dove andremo? >
< Mmm…boh! Ma abbiamo ancora tempo per deciderlo … >
< Cena e cinema? > proposi.
< Cena e cinema? Non è un po’ scontato? >
< Hai qualcos’altro da proporre geniaccio? > domandai ridendo.
< Ok, come non detto! Andata per la cena e il cinema! > rispose abbracciandomi.
Passeggiammo per altri venti minuti, poi tornammo alla macchina.
< Eccoci a casa > mi disse non appena arrivammo davanti a casa di Teo.
< Sì, lo vedo…hey, Martina non è ancora arrivata… > dissi notando che tutte le luci erano spente.
< Teo è ancora al lavoro, vero? > mi chiese Robert.
< Sì… >
< Ok, rimango qui con te finché non arriva qualcuno >
< Ma no Rob, non ce n’è bisogno…e poi tu sei stanco morto…vai a casa >
< No, tranquilla. Forza, vai ad aprire casa che io intanto parcheggio nel vialetto >
Entrammo in casa dopo due minuti, poi andammo in camera mia e ci stendemmo sul letto e, nonostante il nostro intento fosse quello di rilassarci un attimo, ci addormentammo immediatamente. Mi svegliai non appena sentii la porta aprirsi. Guardai la radiosveglia vedendo che erano le due e venti e, tentando di non svegliare Robert, scesi di sotto per vedere chi fosse arrivato.
< Hey, come mai c’è la macchina di Robert? > mi chiese Teo non appena mi vide.
< Sta dormendo. Quando siamo arrivati non abbiamo trovato nessuno in casa, quindi ci siamo stesi a letto e ci siamo addormentati. Martina è ancora fuori? > domandai sbadigliando.
< Sai che non ne ho la minima idea? >
Salimmo di sopra nella camera di Martina e la vedemmo dormire beatamente nel letto.
< Matteo vado a dormire, sono stanchissima… >
< Sì, anche io vado adesso…notte piccola, a domani >
< Sogni d’oro fratellone > risposi tornando in camera.
M’infilai nuovamente sotto le coperte e m’avvicinai a Robert, che si svegliò non subito. Mi guardò con un occhio chiuso ed uno aperto ma, quando gli sorrisi, anche lui fece lo stesso.
< Amore che ore sono? >
< Quasi le tre >
< Sei stata sveglia fino a quest’ora? >
< No, mi sono svegliata perché era arrivato Teo >
< Martina? >
< È in camera a dormire >
< Dormiamo anche noi adesso? > domandò sbadigliando.
< Ma certo! > risposi sogghignando: quella conversazione a botta e risposta mi ricordava tantissimo la canzone di Jovanotti.
Mi prese tra le sue braccia, mi baciò i capelli ed io mi accoccolai meglio al suo petto, dopo di che ci addormentammo entrambi.
Il giorno seguente mi svegliai alle dieci e quaranta, ma non trovai accanto a me Robert, ma bensì un mazzo con una dozzina di rose rosse e, al centro del mazzo, c’era un biglietto bianco.

Buongiorno bellissima! Scusa, ma il lavoro chiama. Sono ad un’intervista per Seventeen e dopo sono a pranzo dai miei, mentre il pomeriggio e la sera sono con Brian e Samantha. Ti chiamo più tardi. Passa una buona giornata

Appena entrai in cucina, trovai Martina a fare colazione.
< Anche tu sveglia da poco? > le chiesi scherzosamente.
< Sì… > rispose sbadigliando e passandomi una tazza per il latte.
< Grazie >
< Prego cognatì… >
< Come è andata ieri sera? >
< Bene! La pizza era molto buona; certo, non come quella in Italia, però era buona…poi Kellan ed io siamo rimasti a chiacchierare fino all’una. Mi sono divertita tantissimo! > rispose sorridendomi.
< Mi fa piacere! Kellan è veramente simpatico e divertente… >
< Sì, è vero! >
< Senti cognatì ti va ti va di andare a fare shopping? Oggi ci sono i negozi aperti tutto il giorno… >
< Ma certo! Forza andiamo a vestirci! > rispose Martina mettendo nella lavastoviglie le tazze e correndo di sopra in camera.
Salii di sopra in camera e mi vestii. Guardai fuori dalla finestra e, notando che era nuvoloso, optai per un paio di jeans, una canotta azzurro chiaro da indossare sotto una maglia di cotone scollata e le All Star bianche.
Prima di uscire scrissi un biglietto a Teo e corremmo verso la fermata dell’autobus, rischiando per giunta di perderlo. Arrivammo in centro in venti minuti e il primo negozio dove Martina mi trascinò fu un negozio di biancheria intima.
< Cosa dovrei farci con quella? > domandai guardando una camicia da notte in seta bordeaux molto corta con lo spacco e con il pizzo nero.
< La provi, la prendi e poi la indossi quando dormi con Robert…vedremo se non ti salterà addosso! >
< Marti, ma sei matta per caso? Io non la prendo… > risposi appoggiando la camicia da notte in una cesta e dirigendomi verso un bancone dove c’era un manichino con un completo intimo veramente carino: era composto da reggiseno e culottes neri con il pizzo rosa chiaro.
Mi feci dare la mia taglia e me lo provai: addosso era veramente carino e fortunatamente non era molto costoso. Oltre a quel completo comprai anche un completo intimo giallo con il pizzo azzurro.
Martina, invece, comprò una camicia da notte simile a quella che voleva che prendessi, un completo nero con dei ricami in oro, uno rosa acceso, quasi fucsia tutto rigato ed una canotta coordinata all’ultimo completo.
< Oh no! > esclamò Martina cinque minuti dopo essere uscite dal negozio.
< Che c’è cognatì? > domandai guardandola.
< Mi manca una cosa! > disse guardando dentro le sportine.
< Sei sicura? >
< Sì. Cognatì aspetta cinque minuti, torno subito > disse correndo verso il negozio ed io, nell’attesa, andai a sedermi davanti ad un bar lì vicino e mi presi da bere.
< Eccomi! Scusa, ma non si trovava più il pacchetto… > disse non appena mi raggiunse.
< No, tranquilla…e adesso? L’hai trovato? >
< Sì! Ho trovato tutto! >
< Vuoi fermarti a bere qualcosa? > domandai facendole segno di sedersi.
< No, sei matta? Abbiamo ancora tanti negozi da girare! > esclamò prendendomi per un braccia.
< Ok, arrivo! > dissi ridendo < senti, ti va di entrare un attimo in quel negozio? > chiesi indicandole un negozio d’abbigliamento per neonati.
< Ehm ok, ma…cognatì che ti servono i vestiti da neonati? >
< Sono per mia sorella tontolona! >
< Ah! Ok, entriamo! >
Una volta dentro ci venne incontro una ragazza molto giovane, di circa vent’anni, che mi mostrò tantissime magliettine. Aiutata da Martina, presi per mia sorella una maglietta a manica lunga in cotone bianca con sopra raffigurati diversi orsetti.
Restammo in giro per un’altra ora, dove sia io che Martina comprammo il mondo e, sulle sei e mezza, dopo aver perso due volte l’autobus, finalmente tornammo a casa.
Quella sera Teo non doveva lavorare e così ci propose di andare al cinema a vedere Wanted.
Dopo aver visto il film uscimmo a prendere un gelato in una gelateria affianco al cinema e, una volta dentro, intravidi dall’altra parte della strada Cecilia.
In quel momento mi ricordai della promessa fattale, così chiamai Robert.
< Pronto? > mi rispose una voce da bambino.
< Ehm…Brian? >
< Sì? Chi sei tu? >
< Sono Giulia! Lo zio è lì con te? >
< Giuliaaaaa! Ciao! Come stai? > domandò tutto contento.
< Sto benissimo piccolo e te? Come sta Samantha? >
< Stiamo bene tutti e due, grazie …vuoi lo zio Rob? >
< Sì, magari… >
< Aspetta che te lo chiamo! > disse e lo sentì urlare il nome di Robert.
< Pronto? >
< Salve straniero! >
< Ciao piccola! Come è andata oggi? Cosa hai fatto di bello? >
< Sono andata a fare shopping con Martina, poi al cinema con Teo e Martina ed infine a prendere un gelato. Senti tesoro, vorrei chiederti un favore… >
< Spara! > disse e gli raccontai di Cecilia, della promessa che le avevo fatto e del mio piano alternativo: ossia che Robert si presentasse a casa sua di persona per farle un autografo.
< Mmm…va bene, lo farò…ma io che ci guadagno? > domandò ridendo.
< Beh…faresti felice una bambina ed io ti sarò per sempre riconoscente… >
< Riconoscente? >
< Oh sì…e farò tutto quello che vuoi… > gli dissi maliziosamente.
< Non tentarmi… > rispose maliziosamente.
< Quindi? >
< Sì, tranquilla lo farò! Ma mi devi una notte di coccole! >
< Una cosa? >
< Niente sesso, solo pure coccole…ci stai? >
< Ok, andata! > risposi sorridendo.
< Piccola ora ti lascio perché i bambini reclamano la mia presenza. Ci vediamo domani. A proposito, dal momento che mercoledì sera Martina tornerà in Italia, Kellan ed io volevamo portarvi a ballare. Può andar bene? > domandò.
< Aspetta che chiedo > risposi e feci la domanda a Martina, la quale iniziò a saltellare felicissima.
< Sì tesoro, verremo! > esclamai ridendo.
< Perfetto! Sogni d’oro e saluta tutti! >
< Anche tu, mi raccomando! > risposi e riattaccai.
Dopo il gelato tornammo a casa. Il mio unico desiderio in quel momento era di buttarmi sul letto e dormire, ma Martina mi trascinò immediatamente nella sua stanza e cominciò a guardare cosa poter mettere per la discoteca. Mi disse di consigliarla, ma mi addormentai dopo pochi minuti sul suo letto.
Martedì mi svegliai sulle nove, sempre nel letto di Martina e vidi che lei stava dormendo di fianco a me.
< ‘Giorno > le dissi notando che era si stava svegliando.
< Che ore sono? > rispose sbadigliando.
< Le nove… >
< Uff che palle! > esclamò sbuffando.
< Cosa? >
< Questa è la mia ultima sera qui, ti rendi conto? Mi stavo divertendo troppo… >
< A chi lo dici…mi ha fatto un piacere enorme averti qui…non puoi restare? >
< Lo vorrei tanto, ma purtroppo non posso. Già c’ho messo secoli a convincere i miei a mandarmi a Londra per una settimana, figuriamoci a prolungare! Oltretutto tra tre giorni partiamo per la Croazia. Non posso proprio rimanere, purtroppo… > disse sconsolata e l’abbracciai forte.
< Vabbè dai, ci rifaremo quando torno! Verrò a trovarti prima di iniziare la scuola, te lo prometto! >
< Sarà meglio! Anche perché dovrai raccontarmi TUTTO quello che farai! >
< Assolutamente > risposi sorridendole.
< Benissimo! Ed ora mi aiuti a scegliere cosa indossare, dal momento che ieri sera non mi hai degnato di uno sguardo, chiaro? >
< E la colazione? > domandai.
< Salta tesoro mio! Così impari! >
< Ma… >
< Niente “ma”! Ti sta bene! E ora forza su dammi una mano! > disse trascinandomi davanti all’armadio e tirando fuori un’infinità di gonne, pantaloni e abiti.
Dopo due interminabili ore Martina optò per un vestito marrone lungo fino alle ginocchia e con lo spacco, con uno scollo a V con il pizzo e con le bretelle con la stessa trama del pizzo; gli abbinò poi un paio di sandali marroni col tacco.
Non appena Martina si convinse del vestito, mi obbligò ad aiutarla a scegliere la pettinatura e che trucchi poter usare con quel tipo di abito, quindi trascorremmo un’altra ora a scegliere tutte le acconciature possibili, anche se alla fine optò per piastrare semplicemente i capelli.
< Ragazze, è pronto! > urlò Teo a mezzogiorno e mezza.
< Arriviamo! > urlai in rimando.
Dopo pranzo Martina s’impossessò della doccia mentre io, non sapendo cosa fare, iniziai a vedere che cosa indossare per la sera: dopo qualche minuto d’indecisione, tirai fuori una gonna marrone con la fascia elasticizzata. Aveva tre volani col taglio arrotondato rifiniti da bordi in pizzo e, nei volani laterali, erano presenti delle borchiette color oro.
Come maglia scelsi una canotta bianca di seta con lo scollo a V, anch’essa rifinita di pizzi bianchi e aggiunsi anche un paio di sandali col tacco di cinque centimetri.
Dopo aver scelto cosa indossare mi feci una doccia rilassante ed uscii dal bagno, poi mi asciugai i capelli con molta cura, facendoli di un riccio ben definito. Per fare ciò mi feci aiutare da Martina, così come per il trucco: mi mise una matita per gli occhi nera, due ombretti marroni che d’intonavano con la gonna, per fare un effetto chiaro-scuro ed infine una leggera passata di eye-liner.
Dopo aver passato l’intero pomeriggio a prepararci, per cena cucinammo delle piadine e subito dopo Teo se andò a lavorare, mentre io e Martina aspettammo le undici e mezza per andare in discoteca.
Al fatidico orario, Robert e Kellan suonarono alla porta: Robert indossava una maglia a mezza manica nera che gli faceva risaltare i muscoli e un paio di pantaloni bianchi che gli mettevano in evidenza il suo bellissimo fondoschiena.
Anche Kellan era molto elegante: indossava una camicia bianca in lino che, come a Robert la sua maglia, metteva in risalto i muscoli, e un paio di jeans scuri.
< Ragazze siete favolose! > esclamò Kellan abbracciandoci.
< Grazie, ma anche tu non scherzi! Caspita sei da urlo! > esclamai e Martina fu d’accordo con me.
< Grazie, ma sapete com’è…fighi si nasce! > rispose pavoneggiandosi un po’.
< Beh grazie mille eh! > disse Robert mettendo il muso.
Mi avvicinai a lui ridendo e prendendolo per mano lo portai davanti alla macchina.
< Amore mio sei stupendo questa sera lo sai? > gli dissi baciandogli dolcemente il collo.
< Lo dici solo per quello che ho detto… > rispose ancora offeso, anche se sospettavo che la sua fosse solo scena.
< No invece, lo penso proprio. Cavolo, questa sera guai ad allontanarmi da te… >
< Ah…tu dovresti stare attenta? Ed io che dovrei dire scusa? Sei una visione… >
< Grazie > dissi continuando a baciargli il collo.
< Per te questo ed altro… >
< Mi piace proprio come ti sei vestito questa sera…la maglia mette in risalto i tuoi pettorali, mentre i pantaloni il tuo bellissimo fondoschiena… > gli sussurrai sensualmente in un orecchio mentre feci percorrere il mio indice sul suo petto.
< Avete finito voi due? > ci chiese Martina non appena ci raggiunsero.
< Sì… > risposi allontanandomi da Robert e ridendo della sua espressione: evidentemente non doveva essere scontento della mia presa di posizione.
< Dove andiamo a ballare? > domandò Martina una volta in macchina.
< Avevamo pensato di andare all’Herbal >
< La discoteca dove vanno sempre i principi Harry e William? > domandò Martina entusiasta.
< E tu come lo sai? > le chiesi.
< Beh, sono informata! E poi i pettegolezzi sui principi si sentono molto…ma quello poi è il posto più in voga del momento e solo determinate persone possono entrare… >
< Wow, una discoteca per fighetti. Martina sei perfetta per andare lì allora! > esclamai prendendola in giro e lei mi rispose facendomi la linguaccia.
Nel giro di quaranta minuti arrivammo a destinazione e non facemmo neanche la fila: infatti non appena i bodyguards riconobbero Robert e Kellan ci scortarono dentro, respingendo le fan urlanti che tentavano di toccarli.
L’interno del Herbal era strutturato in tre piani: al piano terra c’era il bar, al secondo c’era la discoteca e al terzo piano c’erano diverse stanze dove potersi appartare. In quella struttura era vietato l’accesso dei fotografi e, per andare al terzo piano, dovevi esibire un pass che ti davano non appena richiedevi una stanza; infatti la filosofia dell’Herbal era: quello che si fa all’Herbal, resterà per sempre tra le mura dell’Herbal.
Una volta entrati Robert e Kellan si diressero verso il bar per bere qualcosa mentre Martina ed io ci catapultammo verso la sala discoteca.
< Forza Giu, muoviti! > esclamò Martina non appena sentimmo che il DJ aveva messo in console No Stress e mi trascinò al centro della pista a ballare con lei.

I don’t wanna work today
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there’s no stress.
I know it’s not an awful crime,
Something special in my mind,
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone,
Try to get her sexy body on
That’s the way I wanna spend my day.
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.

It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy

No stress

I think I’m just crazy
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing

No stress

Oohoo

I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there is no stress.
I know it’s not an awful crime
Something special in my mind
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone
Try to get her Sexy body home
That’s the way I wanna spend my day
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.

It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy

No stress
I think I’m just crazy
Not depressing

No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing

I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today
No stress
I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today

Durante la canzone ci scatenammo tantissimo, tant’è vero che nel giro di poco ci circondammo di diversi ragazzi, benché non li degnassimo si uno sguardo: eravamo al centro della pista unicamente per divertirci per conto nostro.
Al termine della canzone raggiungemmo Robert e Kellan, che erano arrivati da poco.
< Ragazze…wow, sono senza parole… > ci disse Kellan.
Sorridemmo entrambe. Immediatamente Robert mi si avvicinò.
< Adesso tu vieni a ballare con me… > sussurrò in un orecchio prendendomi per mano e trascinandomi in pista.
Robert ed io ballammo diverse canzoni, nelle quali mi strusciai parecchie volte addosso a lui. Dopo la quarta canzone di fila, Kellan e Martina ci raggiunsero e ballai un paio di canzoni anche con Kellan, così come Robert con Martina.
Dopo le due canzoni ballate con Kellan presi per mano Robert e tornammo a sederci al nostro tavolo. Non appena ci sedemmo il DJ mise su Lady Marmalade e, quando mi voltai verso la pista da ballo, notai Martina e Kellan ballare.
< Amore? >
< Mmm? > mugugnò Robert mentre mi baciava la guancia, il mento e il collo.
< Rob, dai su! Staccati dal mio collo e guarda Martina e Kellan! > gli dissi prendendogli il volto e indirizzandolo verso i nostri amici.
< Ma è un balletto porno il loro? > domandò Robert ridendo.
< Robert! > lo rimproverai divertita.
< Amore, ma guarda come si strusciano addosso! >
< Beh, effettivamente non hai tutti i torti a chiamarlo balletto porno… > risposi sghignazzando.
Ero ancora intenta a guardarli ballare quando Robert prese la macchina fotografica dalla mia borsa ed iniziò a fare un servizio fotografico ai due ballerini, per poi commentare con me le foto.
< Urca piccola! Hai notato dove Kellan tiene le sue manine? > chiese passandomi la macchina fotografica: guardando attentamente notai che le mani di Kellan erano posizionate in modo da poter toccare sia i fianchi che il sedere di Martina.
< No, non ci credo! Beh…sembra che a Martina però non dispiaccia molto… > risposi notando il sorriso della mia amica dipinto sul suo volto.
< Hai capito Martina… >
< Però c’è da dire in sua difesa che è imbarazzata, anche se sta sorridendo… > dissi tentando di difenderla.
< È colpa delle manacce di Kellan…dopo lo sgridiamo! >
< Certamente! Comunque lo sai che dovresti stare solo zitto tu? Predichi bene e razzoli male… > gli dissi ridendo.
< Perché? > domandò continuando a scattare le foto a Martina e Kellan.
< Perché, se non ricordo male, anche le tue mani vagavano sul mio fondoschiena >
< Cosa? > mi chiese ridendo.
< Non fare il finto tonto, hai capito benissimo… >
< Però, se non ricordo male, non mi sembrava che fossi contraria a ciò… >
Arrossii di botto e Robert notando la mia espressione iniziò a farmi diverse foto. Dopo tre canzoni ci riunimmo tutti attorno al tavolo.
< Vi siete divertiti? > domandò Robert maliziosamente ed io gli lanciai immediatamente una gomitata nello stomaco.
< Sì! Kellan è veramente un gran ballerino… > rispose Martina ridendo.
< Sì, abbiamo notato! > continuò Robert mostrando a lei e a Kellan la famosa foto e, non appena Martina la vide, arrossì violentemente, mentre Kellan scoppiò a ridere.
< Mi sa che ci siamo lasciati trasportare un po’ troppo dalla musica, eh Marti? > domandò ridendo.
< L’importante è essersi divertiti! > rispose sorridendo.
< Esatto cognatì! Concordo con te! > risposi dandole il cinque.
< Vado a prendere da bere, visto che sono venuti ad aprire il bar qui di sopra…torno subito > disse Marina alzandosi.
< Ok! > esclamammo io, Robert e Kellan in coro.
Restammo a chiacchierare tranquillamente poi, notando che Martina non era ancora arrivata, alzai la testa e la vidi parlare con un ragazzo che ci stava sfacciatamente provando con lei, ma Martina sembrava voler scappare via. Quando feci vedere la scena ai ragazzi, Kellan si alzò.
< Ragazzi, scusatemi un attimo > disse e si diresse verso Martina.
< Cosa ha intenzione di fare? > domandai a Robert.
< Non ne ho la minima idea… >
Cercai di seguire il discorso tramite il labiale ma non riuscii a capire niente, così mi limitai ad osservarli: non appena Kellan si avvicinò a loro due, mise il suo braccio sulla spalla di Martina e le baciò la guancia e Martina, lo abbracciò stringendosi maggiormente a lui. Mentre stavano tornando al tavolo, Kellan si girò verso il tipo e questo impallidì.
< Kellan sei il mio salvatore! > esclamò Martina abbracciandolo una volta seduti.
< Dovere Marti! E poi non potevo non salvarti, stavi lanciando dappertutto segnali d’aiuto… >
< Ti sarò debitrice a vita…vi giuro ragazzi era una piattola pazzesca! > disse sbuffando.
< Ragazze, io e il mio simpatico amico andiamo a prendere da bere di sotto… > disse Robert dopo qualche minuto di chiacchiera.
< Sì, andiamo! Voi riuscirete a non cacciarvi nei guai per qualche minuto? > aggiunse Kellan.
< Perché dovete andare a bere di sotto? Qui non va bene? > domandò Martina.
< Di sotto vendono i super alcolici…qui di sopra no… > risposi lanciando uno sguardo serio a Robert che, notando il mio sguardo, mi si avvicinò e mi portò in disparte.
< Piccola che hai? > domandò dolcemente accarezzandomi la guancia.
< Superalcolici? > domandai scettica.
< Ma sì, solo un bicchiere… >
< Rob… > dissi tentando di motivargli la mia reazione.
< Oh Giu, ma che palle! Che sei mia madre?
Sono grande e vaccinato e se voglio bere un superalcolico lo faccio… > rispose adirato.
Io ero allibita, perché non mi aveva mai risposto così ed io c’ero rimasta veramente male; così successe tutto in un attimo: gli mollai un sonoro schiaffo e gli dissi di andare a quel paese e mi allontanai velocemente da lui e mi diressi verso il tavolo per prendere la mia borsa, con le lacrime che ormai avevano iniziato a scendere.
< Marti ci vediamo a casa… >
< Giu che hai? >
< Niente, chiamo un taxi… > risposi correndo fuori dalla sala, ma Martina m’inseguì e, dopo avermi afferrata per un braccio, mi costrinse a dirle tutto.
< Non lo so, probabilmente la mia reazione è stata troppo brusca…è solo che…lui non si è mai comportato così. Mi ha detto “Oh Giu ma che palle! Che sei mia madre?
Sono grande e vaccinato e se voglio bere un superalcolico lo faccio“. Ripeto: non l’ha mai fatto ed io ci sono rimasta male. Tutto quello che volevo era semplicemente spiegargli il perché della mia reazione: Matteo l’anno scorso con la scusa del bere un solo bicchierino di superalcolico, è arrivato a molti di più e ha rischiato di entrare in coma etilico. Per questo sono contraria ai superalcolici > risposi singhiozzando.
< Giu… > mi disse abbracciandomi.
In quel momento il taxi che avevo chiamato arrivò, così salutai la mia amica e andai dritta a casa. Una volta entrata dentro, indossai il pigiama e, ancora arrabbiata, mi diressi a suonare il piano sperando che quello riuscisse a calmarmi, ma tutto fu invano; così come quando mi feci una camomilla.
Mentre stavo sorseggiando la camomilla, suonarono alla porta e, convinta che fosse Martina, andai ad aprire, trovandomi invece Robert davanti alla porta.
< Ciao >
< Ciao… > risposi fredda ma stupita di trovarlo lì.
< Senti Giu, io… >
< Perché hai un occhio nero? > domandai notando una chiazza nera sul suo occhio.
< È stata Martina > mi disse e io scoppiai a ridere.
< Vieni scemo che ti metto un po’ di ghiaccio sull’occhio… > risposi facendolo entrare e dirigendomi in cucina.
Quando gli misi il ghiaccio sull’occhio nero gemette dal dolore.
< Sei peggio di una bambina > dissi sghignazzando.
< Non è vero! > rispose lui incrociando le braccia.
< Perché ti ha picchiato? > domandai.
< Perché mi sono comportato male con te facendoti scappare in lacrime e per averle detto che non erano affari suoi quando mi aveva chiesto cosa fosse successo… >
< Ma sei matto? Non devi mai rispondere così a Martina… >
< L’ho imparato! > rispose facendomi vedere l’occhio.
< Vieni in sala dai… > gli dissi alzandomi dalla sedia e incamminandomi.
Prima di varcare la soglia della cucina sentii una presa sul mio braccio. Mi voltai per guardare Robert.
< Sono uno stronzo. Cerco di renderti felice, ma alla fine combino sempre e solo casini. Mi dispiace, non sapevo di Teo: è il mio migliore amico, ma non mi ha mai raccontato di quello… >
< Lo so, è stato lui a dirmi che non voleva che nessuno lo sapesse >
< Mi dispiace, davvero… >
< Ti credo… >
< Mi perdoni? >
< Sì >
< Mi consideri uno stronzo? >
< Un po’… >
< Quando Martina mi ha detto di Teo sono corso subito da te…te lo giuro, non ho bevuto niente. Solo che ho fatto tardi per via del traffico e perché, come sempre, non riuscivo a liberarmi delle ragazzine che mi avevano circondato >
< Non è un problema se sei arrivato in ritardo, ma grazie per non aver bevuto >
Appoggiò sul divano il ghiaccio e prendendo il mio volto tra le mani mi baciò con passione.
Restammo sul divano a parlare per diversi minuti, poi entrambi ci addormentammo.
Mi svegliai verso a mezzogiorno e dieci e sentii la porta aprirsi. Mi alzai lentamente e mi trovai davanti Martina.
< Buongiorno! > esclamò tutta sorridente.
< Hey dove sei stata? > le domandai.
< In giro tutta la notte con Kellan… >
< Tu cosa? > domandai per poi guardare verso la sala controllando di non aver svegliato Robert.
< Chi c’è? > mi chiese.
< Rob >
< Rob? >
< Sì…ieri sera è venuto a scusarsi e poi ci siamo addormentati sul divano. Ma piuttosto…raccontami di Kellan >
< Sì, vieni > rispose trascinandomi nella sua stanza.
< Quindi? > le chiesi mentre stavamo ripiegando i panni da mettere nella valigia.
< Quindi, dopo che tu sei scappata via e Robert pure, Kellan, vedendo quando ci fossi rimasta male per quello che Rob ti aveva fatto, mi ha portato a mangiare un bombolone in una pasticceria che lavora di notte e poi… >
< Poi? > la incitai a continuare.
< Poi mi sono sporcata le labbra con la crema… >
< La solita sbrodolona… > dissi prendendola in giro.
< E Kellan mi ha baciata > rispose tutto d’un fiato.
Mi cadde sul piede la sua scarpa che stavo tenendo in mano.
< Ahia, cazzo! Cioè…come ti ha baciata? >
< Sì > rispose con occhi ancora sognanti.
< Ma tu e lui ora… >
< No, non stiamo insieme…è stato giusto un bacio… >
< Peccato, stareste bene insieme… >
< Peccato, io ci starei anche insieme! Ma è troppo lontano: sta in America e gira il mondo, mentre io no. Sarebbe impensabile una cosa del genere… >
< Eh eh eh >
< Sì, ma…con te e Robert è diverso… >
< Diverso? >
< Sì… >
< Perché dici questo? >
< Perché…oddio, non so come spiegartelo…perché tu e Robert vi siete trovati e vi amate da morire… >
< Non sei la prima a dirmelo… >
< Beh è vero! >
< Grazie > risposi abbracciandola < comunque il discorso è un altro…voglio i particolari, e li voglio ora! > esclamai facendo ridere Martina.
< Beh, che dire: mi ha visto con la crema sulle labbra, poi si è avvicinato, mi ha guardata negli occhi, con quei suoi meravigliosi occhi azzurri, mi ha preso il volto tra le mani e mi ha baciata… >
< Oh mio dio! > esultai.
< Sì! È stato meraviglioso! E poi bacia divinamente… > mi disse maliziosa.
< Ok Marti, non voglio sapere nient’altro! >
< Solo che ero talmente sorpresa che ho fatto cascare il bombolone… >
< Ripeto, sei la solita! > esclamai ridendo.
< Però è stato un bene, perché mi ha dato il suo…e poi mi ha baciata ancora… >
< Ma…perché sei tornata a casa solo a quest’ora? >
< Perché siamo stati in quella pasticceria fino a tardi e poi mi ha portata a vedere l’alba sulla terrazza del suo hotel >
< Wow, che cosa romantica! > esclamai.
< Sì, molto! Cognatì, senti…con le valigie ho fatto, sono a posto. Ti scoccia se dormo un paio d’ore? In aeroporto verrà Kellan stasera e non mi va di sembrare uno zombie… >
< Certo tesoro, allora ti lascio! >
< Grazie, di tutto > rispose abbracciandomi stretta e, non appena si stese sul letto e toccò il cuscino, si addormentò e io uscii dalla stanza cercando di non fare rumore.
Mi diressi in cucina per preparare il caffè e sentii due braccia forti abbracciarmi da dietro.
< Buongiorno amore > mi disse e immediatamente mi voltai guardandolo in faccia.
< Buongiorno anche a te… >
< Hai dormito bene? >
< Diciamo di sì… >
< Diciamo? >
< Beh…con te si dorme sempre bene, solo che ho un po’ di male al collo… >
< Ed io ho il braccio intorpidito >
< Collo batte braccio >
< E da quando? >
< Da sempre! >
< Non è vero! >
< Sì invece! > risposi baciandolo dolcemente.
< Grazie amore, ma tanto non attacca con me… >
< Uffa! Senti, lo vuoi il caffè? >
< Certo! >
< Ma…dov’è Teo? > domandai mentre versavo il caffè nelle tazze.
< È uscito questa mattina presto per fare delle commissioni… >
< Ah, ok… >
< Giu senti posso parlarti un attimo? > mi chiese facendosi serio.
< Certo, dimmi pure >
< Vedi, ecco…non so come dirtelo… >
< Hai scoperto che la tua fidanzata, nonché ex-moglie di E.T. è incinta e tu devi fare i tuoi doveri di padre? > domandai sdrammatizzando.
< Ma riesci ad essere seria un momento tu? > mi disse alzando gli occhi.
< No, tu? >
< Io sì! >
< Sì, certo…allora, che dovevi dirmi? >
< Ricordi il film che stavo girando prima dell’estate?
>
< Twilight? >
< No, How to be >
< Sì, o meglio sì, conosco il titolo… >
< Beh…Simon, il mio manager, mi ha chiamato dicendo che diverse scene erano venute male e che quindi mi aspettano domani mattina a Glasgow… >
< E quando ti ha chiamato scusa? >
< Cinque minuti fa… >
< Oh…ok… >
< E resterei fino a martedì…poi mercoledì mattina ho l’aereo per Londra. Le opzioni sono due: o mi fai passare una settimana d’inferno senza di te, oppure vieni a Glasgow con me… >
< Venire a Glasgow con te? Stai scherzando? >
< No… >
< Rob, io non lo so… >
< Ti prego! Sarebbe solo per una settimana…partiamo questa sera e poi torniamo mercoledì…ti prego… >
< Rob, non credo sia una buona idea… >
< Perché? >
< Perché non me la sento…cioè non mi va di lasciare solo Teo per una settimana…e poi saresti tutto il tempo sul set…non avresti molto tempo per badare me…mi dispiace >
< No hai ragione…vorrà dire che ci rifaremo per il nostro mesiversario >
< Esatto! >
< Mi dispiace però che tu non venga… >
< Sì, anche a me…quindi è stasera che parti? >
< Sì… >
< Uffa >
< Ma poi ritorno… >
< Sarà meglio per te! > dissi fingendomi minacciosa.
< Aspetterai fino a mercoledì? >
< Ma certo! Perché non dovrei? >
< Non so, chiedo… > rispose ridendo.
< Scemo, è ovvio che ti aspetterò! > dissi avvinghiandomi al suo collo e baciandolo.
Mi prese in braccio e mi portò sul divano, stendendosi sopra di me. Mentre mi baciava, mi accarezzava sensualmente il mio fianco sinistro, facendomi rabbrividire.
< Piccola, ma hai freddo? Sei tutta un brivido > disse ridendo e baciandomi il collo.
< No furbone, è colpa tua…sei tu che mi fai sentire così… >
< Così come scusa? > rispose staccandosi a malapena dal mio collo.
< Felice >
< Anche tu mi fai sentire così, lo sai? > disse facendosi serio e guardandomi negli occhi. Subito dopo tornò Teo a casa.
< Ciao ragazzi! >
< Ciao fratellone! Dove sei stato? > domandai scrollandomi Robert da dosso.
< Avevo delle commissioni da fare… >
< Che tipo di commissioni? >
< Per il lavoro…come è andata ieri sera? >
< Relativamente bene, litigata a parte… >
< Perché litigata? >
< Te lo spiegherò poi, con calma… >
< Ok…Martina? >
< Dorme… >
< Voi pranzate? >
< No… > risposi.
< Io sì! Cosa si mangia? >
< Pollo…va bene? >
< Benissimo! >
Quando si misero a tavola io mi allontanai a fare una doccia.
< Giulia, dove vai? > mi chiese Robert prima di pranzare, mentre Teo era in bagno.
< A fare una doccia >
< Davvero non mangi? >
< No, non ho fame…ho solo bisogno di farmi una doccia >
< Vuoi che venga con te? > domandò maliziosamente.
< Tu pensa a mangiare e non rompere! > risposi ridendo.
Martina si svegliò alle sei, giusto in tempo per farsi una doccia veloce, vestirsi e caricare le
valigie in macchina. Salutò Teo, che quella sera non sarebbe venuto con noi perché doveva lavorare e, alle sette e dieci, raggiungemmo l’aeroporto.
< Marti… > la chiamai con voce triste.
< Su cognatì, smettila! Non voglio vederti frignare! Ci rivedremo a settembre, prima che inizi la scuola! > disse anche lei con occhi lucidi.
< Sì lo so, ma mi ero abituata ad averti attorno > risposi ridendo e lei rise con me, poi ci abbracciammo.
Robert ed io la lasciammo gli ultimi minuti da sola con Kellan e quando tornarono da loro fu il momento di salutarsi definitivamente.
< Ciao Giu, grazie di tutto! È stata una settimana fantastica >
< A chi lo dici! Grazie anche a te di cuore…mandami un messaggio quando atterri ok? >
< Sarà fatto! Ciao > disse abbracciando me, Robert e poi Kellan.
< Ciao cognatì ti amo! > mi urlò prima di voltare l’angolo verso la sala d’imbarco.
< Cognatì ti amo anche io! > le urlai di riposta e poi ci sorridemmo.
< Ok, forse è meglio che io mi diriga verso il mio imbarco: l’aereo parte alle nove e quaranta > ci disse Robert guardando il suo biglietto.
< Ok amico, andiamo in là. Viene anche Simon o è già a Glasgow? >
< No, dovrebbe essere davanti all’imbarco che mi sta aspettando > rispose Robert e, non appena vide il mio sguardo triste, mi si avvicinò.
< Mi mancherai… > gli dissi alzandomi in punta di piedi e poggiando la mia fronte sulla sua.
< Su dai, non fare così! Una settimana passerà in fretta. Approfittane per studiare un pochino, perché non ho la minima intenzione di lasciarti studiare quando torno. Sarai tutta per me >
< Ok, ci sto! > risposi ridendo.
C’incamminammo verso il gate undici, dove c’era l’imbarco per Glasgow. Davanti a questo vidi un uomo sui trentacinque anni fare un cenno a Robert e venirci incontro. Quando si avvicinò notai che era molto alto, all’incirca un metro e novanta, magro ma muscoloso, biondo e con gli occhi verdi e con un accenno di barba. Indossava una maglia a mezza manica dei White Stripes e un paio di jeans scuri.
< Ciao Simon > salutò Robert.
< Ciao Rob. Allora? Pronto per partire? >
< Beh, veramente ne farei volentieri a meno, solo che non credo di aver scelta… > rispose serio e scocciato.
< Mi dispiace, ma sarà solo per una settimana. Poi tornerai felice e spensierato nella tua uggiosa Londra >
< Ma la smetti di prendere in giro questa città? >
< Mi manca la California >
< Hey, chi ti ha obbligato a trasferirti qui? >
< Ehm…tu, quando hai deciso di non vivere più negli States… >
< Beh, è stata la scelta migliore che potessi fare… >
< Perché? >
< Perché se non fossi più tornato a Londra sarei stato lontano dai miei vecchi amici, dalla mia famiglia e, cosa più importante, non avrei mai conosciuto questo piccolo terremoto: Simon, lei è Giulia >
< La famosa Giulia? > domandò meravigliato.
< Famosa? > domandai di rimando.
< Sì, famosa. Il nostro caro Rob non ha fatto altro che parlarmi di te tutto il tempo ed ero impaziente di conoscerti. Certo che la sua descrizione non rispecchia per niente la tua bellezza… >
< Beh, grazie > risposi imbarazzata.
< Rob, fa attenzione che Simon potrebbe provarci con Giulia > disse Kellan scoppiando a ridere, seguito a ruota da Simon e me, mentre Robert finse di essersi offeso e mi cinse in un abbraccio stretto.
< Spiacente, lei è mia >
< Che sono un oggetto? >
< No amore mio, tranquilla… > disse avvicinandosi alle mie labbra e baciandomi appassionatamente, ma venimmo interrotti pochi minuti dopo da Simon.
< Ragazzi scusate l’interruzione, ma sarebbe ora di andare… >
< Sì, certo… > disse Robert staccandosi da me.
< Rob voglio confessarti una cosa prima che tu parta…senti, io ti… >
Avanti diglielo: Rob, io ti amo. Non è una cosa difficile…” pensai poco dopo essermi bloccata.
< Sì? > disse incitandomi a continuare.
< No niente, non è importante. Divertiti a Glasgow e fai il bravo. Ci vediamo mercoledì >
< Certo piccola. Mi mancherai…e fai la brava pure tu chiaro? >
< Assolutamente. Ciao Simon, è stato un piacere > gli dissi offrendogli ancora la mano che strinse subito.
< Anche per me e spero di rivederti presto. Ciao Kellan >
< Ciao Simon, ci vediamo quanto tornerete! >
< Certamente! >
Robert ed io ci baciammo un ultima volta e poi lui e Simon si diressero verso la sala imbarco.
< Rob, ti amo > sussurrai e, nonostante volessi evitare di piangere, lacrime silenziose scesero dalle mie guance; Kellan però sentì e mi abbracciò tentando di consolarmi.
< Su piccolina, non piangere… > disse accarezzandomi i capelli.
< Kell, scusa…non so nemmeno perché sto piangendo…starà via solo una settimana e poi tornerà…se piango adesso figuriamoci quando tornerò in Italia allora! Sarò disperata tanto da strapparmi i capelli… > risposi singhiozzando e Kellan mi baciò una guancia ridendo.
< Scusa se rido, ma l’immagine di te che ti strappi i capelli è troppo divertente… >
< Scemo > gli dissi sorridendogli.
Mi abbracciò in modo fraterno e poi chiamammo un taxi, che prima accompagnò me a casa, poi Kellan in albergo.
Alle dieci e mezza entrai in casa e, per niente stanca, mi diressi verso la cucina. Dopo aver constatato di aver tutti gli ingredienti necessari per preparare i biscotti con le scaglie di cioccolato, ne preparai una teglia per mio fratello. Li sistemai dentro un contenitore per biscotti dopo circa un’ora e ci affiancai un pezzo di carta.

Dire che sono una sorella pessima è dire poco. Dovevo venire a Londra per stare con te, invece ti ho bidonato per uscire con Kristen e le altre e Robert…mi dispiace. Prometto che dedicherò molto più tempo a te, a noi…ti voglio bene e lo sai. Sei mio fratello e anche il mio migliore amico e mi dispiace di non essere stata presente. Ti voglio un mondo di bene

Finito di scrivere andai nella mia stanza per mettermi il pigiama, poi andai a lavarmi i denti, controllai il cellulare vedendo che sia Martina che Robert mi avevano mandato un messaggio dicendo che erano arrivati e, una volta a letto, scivolai nel sonno.

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Ragazze, non mi odiate per aver fatto partire Rob ancora una volta, vero? È che…lui è un attore, di partenze gliene capitano praticamente tutti i giorni, quindi…ma vedrete che accadrà qualcosa di inaspettato al più presto, ve lo prometto! :D
Ah, prima di lasciarvi voglio dirvi che il nome che ha vinto il mio sondaggio è stato: GIUBERT! Grazie per aver votato! ^^

   
 
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