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Autore: lukespj    21/12/2015    7 recensioni
Eppure, uno di loro, non riusciva ad essere completamente felice.
Ogni giorno, sentiva sempre di più la mancanza di una persona.
Era consapevole di essere stato lui ad allontanarla dal suo nuovo mondo per paura di perderla, finendo con il perderla davvero.
***
Prese un respiro profondo scendendo dalla macchina.
Era tremendamente felice di rivedere i suoi amici, anche se questa volta avrebbe rivisto anche lui.
Da quando erano partiti nel 2013, aveva iniziato ad evitarla per non si sa che motivo, e lei aveva finito per fare lo stesso.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio verso le villette Hood-Jonas fu abbastanza veloce, non c’era molto traffico fortunatamente e le strade erano molto scorrevoli. Il sole stava iniziando a calare lentamente mentre Calum sfrecciava tra le strade famigliari di Sydney.  
Giulia era stranamente silenziosa, non faceva altro che pensare a Luke. Rivederlo era stata davvero dura, ma la cosa che le aveva fatto più male era che se ne era andato via cosí, senza nulla. Non che si aspettasse chissá che cosa, in fondo non si vedevano ne parlavano da davvero troppo tempo, ma almeno un ‘hey’ o anche un ‘sparisci’ le sarebbe bastato. 
Sospiró appoggiandosi al finestrino,  rendendosi  conto che la macchina era ferma. Si guardó intorno e si accorse che erano arrivati. 
Le villette in cui vivevano erano le cassiche villette a schiera. Erano fate con mattoni a vista ed erano abbastanza grandi. Nulla di esagerato, ma comunque facevano la loro figura.  
Gli Hood e i Jonas si erano conosciuti proprio cosí, erano andati a vivere li nello stesso periodo ed avevano legato immediatamente. Legame che si era rafforzato una volta che Joy aspettava i secondo figlio e anche Eveline era rimasta incinta di quella che sarebbe stata la loro unica figlia. E fu cosí che decisero di creare una porta nella parte di muro del cortile che divideva le due case, cosí da non dovere uscire anche dal cancello per poter andare gli uni dagli altri. E questo si era rivelato davvero utile con gli anni, dato che l’amicizia tra Calum e Giulia diventava sempre piú forte, tanto quasi da considerarsi come fratelli. 
“Bentornata nel mondo dei mortali” disse Calum, tirando fuori la chiave e slacciandosi la cintura, per poi scendere dalla macchina. 
“Scusami..” rispose lei, seguendo l’amico. 
Calum le sorrise, iniziando a recuperare le cose dal baule. 
Sapeva che il fatto che lei e Luke si erano incontrati l’aveva sconvolta, e cercava di non farsi vedere preoccupato.  
Aveva troppa paura che Giulia potesse crollare di nuovo e lui non voleva piú vederla nello stato in cui l’aveva trovata la prima volta in cui erano tornati a casa. Ma, allo stesso tempo, non voleva nemmeno vedere Luke assente e distaccato ogni volta che erano a Sydney.  
Doveva assolutamente parlare con Ash e Mikey e insieme trovare un modo per farli riappacificare. Che poi fossero rimasti solo amici o tornassero insieme, non faceva differenza, l’importante era che tornassero a parlarsi – anche se lui sperava troppo di rivederli come una coppia. 
“Da me o da te?” chiese poi, risvegliandosi dai suoi pensieri e riconsegnando le chiavi della macchina all’amica. 
Era ormai da tempo – ancora prima che i ragazzi partissero – che Calum e Giulia avevano l’abitudine di ritrovarsi a casa dell’uno o dell’altro a rimpilzarsi di schifezze e parlando di ogni cosa gli passava per la testa. 
Poi, da quando lui era partito,  la cosa era diventata piú un rito obbligatorio ad ogni suo rientro, cosí che ognuno potesse raccontare all’altro quello che si perdevano, anche se bisognava ammettere che quello che aveva sempre piú cose da raccontare era Calum. Dopotutto, passava la maggior parte del tempo in giro per il mondone vedeva posti meravigliosi, incontrando un sacco di persone differenti.  
“Da me, ho preso ogni tipo di schifezza commestibile che ho trovato al supermercato” disse la mora. 
“Perfetto, il tempo di darmi una rinfrescata e arrivo” disse Calum, avviandosi verso il cancelletto di casa. 
“Ah, Cal? Niente discorsi su Hemmings, ti prego” lo richiamó l’amica, armeggiando con le chiavi di casa. 
“D’accordo, ma solo per stasera” disse lui, sparendo poi dietro lz porta. 
Giulia sospiró, sapendo che sarebbe stato inevitabile. Ormai sapeva a memoria quello che le avrebbe detto, dovete chiarire, non potete continuare cosí e blablabla. 
Aprí a sua volta il cancelletto, per poi chiuderlo dietro di se ed entrare in casa. Andó velocemente al piano superiore in camera sua, dove lasció la borsa e si cambió, mettendosi una comoda tuta, per poi riscendere e iniziare a preparare tutto in attesa dell’arrivo di Cal.  
 
 
 
 
Luke si stava torturando con i suoi stessi pensieri. 
Si sentiva ancora più stronzo di quello che giá era stato. Non riusciva a spiegarsi come mai se ne fosse andato cosí. Sapeva che avrebbe dovuto dire qualcosa, e lo voleva davvero. Eppure era rimadto inspiegabilmente bloccato e si era tirato indietro. Anche se, in realtà,  sapeva che questo era semplicemente dovuto alla paura. Aveva paura di fare la cosa sbagliata, e lui non voleva piú sbagliare.  
Era talmente assorto nei garbuglio della sua mente che non si era nemmeno reso conto di essere arrivato a casa. Si affrettó a scendere dalla mscchina, e, una volta recuperate le sue cose, si precipitò in casa, seguito dalla madre che stava cercando di capire il perché del comoortamento di poco prima del figlio.  
Appena entrato, Luke salutó velocemente il padre, per poi salire velocemente verso la sua camera e chiudersi dentro. Sapeva che Liz gli avrebbe sicuramente fatto osservazioni riguardo Giulia e lui non voleva sapernein quel momento. 
Aveva semplicemente bisogno di stare da solo per un po’. 
 
 
 
 
“E cosí Michael ha girato per mezza arena nudo, e per un pelo non veniva visto dalle prime fan che stavano entrando” concluse Calum,  dopo aver raccontato all’amica di quella volta in cui avevano nascosto tutti i vestiti e le mutande di Michael. 
Giulia scoppió a ridere per la milionesima volta. Le era mancato tutto questo e non vedeva l’ora di passare del tempo anche con Ashton e Michael. In cuor suo, avrebbe voluto passarne un po’ anche con Luke, ma per ora andava bene cosí. 
“Bene, credo di aver parlato abbastanza per stasera, pulce” disse dopo un po’ il moro. 
“Mmh.. Nah, non credo” rispose lei, masticando una caramella. 
“Oh, andiamo, non ci credo che non hai niente da dire” 
La ragazza alzó le spalle, sorridendo. 
In quegli ultimi mesi ne erano successe di cose. Si era finalmente abituata alla routine università/lavoro e si sentiva in pace con se stessa. Aveva anche trovato dei nuovi amici con cui si trovava davvero bene e che non vedeva l’ora di presentare ai ragazzi. 
“Tutto nella norma, Cal.. L’universitá procede bene e cosí anche il lavoro. Sono sempre le solite cose, non faccio assolutamente niente di figo come te” 
“Mmmh.. Certo. E che mi dici delle facce nuove che ho visto in una tua foto su instagram?” 
“Te li presenteró presto” disse, sorridendo. 
 
 
 
 
Erano ormai le due e mezza passate.  
Calum era crollato sul divano dell’amica mentre lei era andata in cucina a prepararsi un tè. Quando tornó in soggiorno e lo vide dormire come un bimbo, sorrise e si diresse verso le scale, spegnendo la luce e andando verso la sua stanza.  
Si mise a letto e cercó di trovare la posizione giusta, fallendo miseramente. Era sempre cosí quando la sua mente era piena di pensieri, ma, se solitamente le bastava tirare un respiro e concentrarsj sul fatto che doveva dormire, ora era praticamente impossibile. Nonostante tutta la sua volontá, non riusciva a smettere di pensare a Luke. 
E non sapeva che il ragazzo, nel suo letto, era nella stessa situazione. Fissava il soffitto mentre davanti ai suoi occhi occhi continuava a comparire l’immagine della ragazza. 
Entrambi continuavano a pensare a quanto gli macassero i loro baci, a quei pomeriggi passati nella camera dell’uno o dell’altra a sognare, a quando Luke strimpellava qualcosa con la chitarra per strappare un sorriso alla ragazza quando era un po’ giú, a quando Giulia aveva provato a fare dei biscotti per il compleanno del ragazzo e, nonostante fossero un po’ bruciacchiati, lui era stato felicissimo, anche perché poi la ragazza profumava di biscotto. 
Pensavano e pensavano.  Si stavano torturando con i ricordi e dovevano trovare un modo per smettere. 
E, se Giulia aveva stretto il cuscino  e cercava di non alzarsi per non fare qualche stronzata, lo stesso non si poteva dire per Luke. 
Il ragazzo si alzò dal letto e, cercando di non fare rumore, scese le scale e andó dritto fino all’ armadietto in cui suo padre teneva gli alcolici da utilizzare nelle occasioni speciali e prese una bottiglia di Martini, ritornando poi in camera. Si sedette a terra vicino alla finestra e inizió a bere dalla bottiglia, sentendo il liquido bruciargli per la gola fino allo stomaco. Guardó il letto e si sentí pizzicare gli occhi vedendolo vuoto. Ma non vuoto percé lui era sul pavimento, lo sarebbe stato anche se lui si fosse messo lí. Era vuoto perché mancava una parte di lui.  
Si portó di nuovo la bottiglia alla bocca, bevendone ancora un sorso. Continuó cosí fino a finire la bottiglia, dato che piú beveva, meno pensava. 
 
 
 
 
 
 
*angolo autrice* 
Hello people!  
Parto con il fatto che sto aggiornando dal tablet poiché il mio computer non funziona ( fotuna che io tengo tutto scritto su un quaderno o mi sparavo) e dato che settimana prossima so giá che non potró aggiornare, ho voluto farlo in ogni caso. So giá che probabilmte ci saranno un po’ di errori, ma correggeró appena avró di nuovo possesso del mio computer. 
Passando al capitolo, che ne pensate? So di aver lasciato alcune cose un po’ in sospeso, ma è solo perché c’é proprio un capitolo che ne parla, e quindi per non essere troppo ripetitiva ho lasciato iato cosí. 
Non so se é cosí evidente, ma l’ultima parte l’ ho scritta mentre ascoltavo una canzone con cui sono praticamente in fissa in quste ultime settimane e da anche il titolo al capitolo. Si tratta di Empty Bed degli Urban Strangers che compariranno anche in questa storia dato che da quando li ho visti alle audizioni ho perso completamente la testa e metre scrivevo sono finiti dentro senza nemmeno accorgermene.  
Ne approfitto per farvi gli auguri di Buon Natale e Buon Anno ( visto che aggiorneró sicuramente nell’anno nuovo) 
Un bacione e alla prossima, 
Giuls xx 
 
 
   
 
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