Film > Il gobbo di Notre Dame
Segui la storia  |       
Autore: Stella cadente    21/12/2015    8 recensioni
Francia, 1482:
Parigi è una città che nasconde mille segreti, mille storie, mille volti e mille intrecci.
Claudie Frollo è un giudice donna che tiene alla sua carriera più di ogni altra cosa al mondo.
Olympe de Chateaupers è una giovane ragazza da poco al servizio del giudice e, sebbene sia spavalda e forte, si sente sempre sottopressione sotto lo sguardo austero di quella donna cinica ed esigente.
Nina è una semplice ragazza di quindici anni, confinata nella cattedrale a causa di un inconfessabile segreto..
L’arrivo di Eymeric, un giovane ramingo gitano, sconvolgerà le vite di queste tre donne, in un modo diverso per ognuna.
Ma alla fine, di quali altri segreti sarà testimone Parigi?
Genere: Fantasy, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
XXIX.
Fatalità
 
Claudie
 
 
 
«Come vi ho già detto, richiedo un armistizio. Accetterò di collaborare con voi, Giudice Grenonat, a patto che non mi uccidiate. Siete in grado di arrivare a questo compromesso?»
Virgile si era ammutolito. Era rimasto basito di fronte a quella frase, quando l’avevo preso da parte durante la battaglia.
Avevo una strategia. Ed avevo intenzione di portarla fino in fondo.
Ora eravamo nel luogo più remoto della Corte dei Miracoli, proprio vicino alle scale che conducevano all’esterno nel cimitero, l’uno davanti all’altra. Nelle nostre orecchie rimbombava un silenzio irreale, che si era venuto a creare dopo le due precedenti ore di battaglia.
«Meritereste di essere uccisa per quello che avete fatto» rispose, digrignando i denti. «Avete tradito il vostro nome, ed avete imbrattato quello della Corte di Giustizia.»
«E voi, invece, avete fatto un bel lavoro a Parigi?» lo sfidai. «So che avete imprigionato e ucciso anche i Giudici. Non mi risulta molto conveniente per un Inquisitore, Virgile. Io, ad esempio, non lo avrei mai fatto. Perseguitare la nobiltà… a che pro?»
Silenzio.
«In ogni caso» proseguii «non è forse la collaborazione che volete, da parte mia? Ebbene, io vi sto offrendo spontaneamente questa possibilità.» feci una pausa, gustandomi la sua espressione che non tradiva la sua incredulità. «Dunque: accettate?»
Virgile mi guardò per un secondo che mi sembrò interminabile, poi disse:
«Sì. Accetto.»
«Benissimo» dissi io, soddisfatta. «Allora direi che questa battaglia si possa dichiarare ufficialmente giunta al termine.»
Mi voltai e mi recai verso l’entrata della Corte, per annunciare l’accordo, ma alle mie spalle sentii un sibilo familiare.
Aveva sguainato la spada. Dovevo immaginarmelo.
Sogghignai.
Molto bene, Virgile. Hai fatto la tua scelta. Ma non temere: non mi coglierai impreparata.
«Prendetelo.»
La mia voce riecheggiò lugubre nella vecchia catacomba.
Quasi subito, dalle tenebre uscirono gruppi di zingari, che immobilizzarono Grenonat.
L’uomo spalancò gli occhi e mi guardò. Non si divincolò nemmeno: non avrebbe avuto possibilità contro i numerosi gitani che lo tenevano, e ne era consapevole.
La spada, che doveva in realtà colpire me, cadde a terra.
«Cosa…»
Mi avvicinai, trionfante. Mi resi conto solo adesso quanto avessi aspettato quel momento.
«Rammentate, Virgile: nessuno sarà mai in grado di fermarmi.»
Addosso avevo un semplice indumento scuro che avevo trovato alla Corte – un vestito con il cappuccio – ma mi sentivo di nuovo il temibile e potente Giudice di un tempo, ora. Cosa che alla fine ero sempre stata.
«Mi avete spodestata e avete tentato di uccidermi. E credo che ci sia anche altro, ma è sufficiente questo per porre fine al vostro governo…»
Lui era ammutolito. Aveva capito cosa sarebbe successo da lì a poco.
Raccolsi la spada da terra e mi diressi verso Virgile. Mi sentivo un bagliore sadico negli occhi: vendetta, pensavo. La tanto anelata vendetta.
«…per sempre» conclusi.
E, senza esitare un minuto di più, conficcai con forza la lama esattamente al centro del suo petto. Una macchia scura si allargò subito sulla sua pelle e un gemito strozzato fuoriuscì dalla sua bocca.
Vidi, con un intenso moto di soddisfazione, la vita abbandonare i suoi occhi, poi feci un cenno agli zingari, che lasciarono cadere a terra il corpo.
Tornai indietro per annunciare il termine della battaglia, ascoltando il risuonare lento e leggero dei miei passi sulla pietra.
Il mio nemico era stato sconfitto, e ora avrei pensato al resto.
A Parigi, c’era un seggio ad aspettarmi.

 


Capitolo il cui titolo è un omaggio a Hugo, e chi ha letto Notre-Dame de Paris lo sa :)
Scusatemi, so che è molto breve, ma aveva l’intento di essere incisivo e secco, che rendesse l’idea di ciò che Claudie prova in questo momento. Non c’è molto da dire. Come avrete ormai intuito, adesso c’è una svolta; il nemico è stato ucciso, Claudie ha avuto la sua vendetta e adesso tornerà in carica. Secondo voi come andrà a finire?
Al prossimo capitolo ;)
Stella cadente
 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Il gobbo di Notre Dame / Vai alla pagina dell'autore: Stella cadente