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Autore: Iron Sara    21/12/2015    2 recensioni
Courtney scopre di essere una strega e come tutti i maghi e le streghe dovrà andare alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - L'isola
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~~-La prima partita di quidditch del mese di ottobre! Lo sai che Geoff è diventato il caposquadra dei Grifondoro? –

-Ah sì? –

Rispondo distrattamente mentre afferro un libro da uno scaffale della biblioteca, intanto che Bridgette mi saltella affianco tutta contenta.
-Sarà stasera! Court mi stai ascoltando? –

-Cosa? –

Distolgo lo sguardo dal libro che sto sfogliando e noto che Bridgette mi sta guardando storta.
-Scusa, non trovo un libro di difesa contro le arti oscure, devo fare una ricerca…-

-Ok, ci vieni alla partita? –

-Non lo so, credo…devo studiare-

-Ma non puoi sempre studiare, hai bisogno di staccare stai sempre facendo compiti e hai ottimi voti-

-Ed è proprio perché studio e faccio i compiti che ho ottimi voti! –

Stavolta è il mio turno a guardarla male, non capisco perché le persone non si rendono conto di quanto è importante studiare, soprattutto negli anni degli esami!

-Comunque ti stavo dicendo, la partita è stasera -

-Mm, forse vengo…forse, se non devo studiare-

Bridgette alza gli occhi al cielo.

-Va bene, comunque ora dobbiamo andare, abbiamo antiche rune e poi trasfigurazione-

-Sì, sì, arrivo-

Poco dopo.
Mi siedo al secondo banco e affianco a me si siede Gwen, e dietro Bridgette, con un’altra compagna di Tassorosso.

-Allora Courtney, ci vieni alla partita di questo pomeriggio? –

-No. Ne stavo parlando anche con Bridgette in biblioteca-

-Come no? –

Gwen mi guarda allibita.

-NO! Non ci vado, devo studiare e poi neanche mi piace il quidditch lo dovresti sapere, mi conosci da cinque anni! -

La gotica puntella i gomiti sul banco e incastra il viso tra le mani e fa una faccia abbastanza rassegnata, mi conosce troppo bene: quando è no, è no! Faccio un sorriso vittorioso e in quel momento entra il professor Wright di antiche rune, basso, vecchio, rinsecchito, con una lunga barba bianca e con una testa calva coperta da un cappello da mago.

-Buon pomeriggio ragazzi-

Esclama con la sua solita voce smorta

-Oggi inizieremo un nuovo argomento: le rune numeriche in cui i numeri dallo zero al nove sono abbinati agli animali o ad oggetti magici, ora vi mostrerò a cosa corrispondono i numeri zero, uno due e tre che sono i più semplici anche dal punto di vista grafico…-

-Uff-

Gwen incrocia le braccia e ci affonda il viso mentre il professore è girato. Io prendo a appunti ma dopo pochi minuti mi accorgo di essere l’unica. Wright ha sempre lo sguardo basso ed essendo quasi cieco non nota gli studenti che dormono, si passano silenziosamente bigliettini volanti o come Bridgette chiacchierano a bassa voce con il compagno di banco. Smetto un attimo di scrivere e sposto una delle ciocche blu petrolio dal viso di Gwen e noto che si è appisolata. La scuoto per una spalla chiamandola sussurrando. Mugola e affonda ancora di più il viso tra le maniche del mantello.

-Ancora cinque minuti…-

Capisco che non c’è speranza e continuo a prendere appunti.

A fine lezione.

-Ti sei addormentata durante la spiegazione!-

-Lo so, ero stanca e poi la lezione di antiche rune è soporifera! –

-Ora abbiamo trasfigurazione-

-Con chi? –

Controllo l’orario.
-Serpeverde-

-Oh no! Scherzi? Non avevamo solo erbologia con loro? –

-Hanno cambiato l’orario: adesso con i Serpeverde abbiamo tutte le materie che avevamo con i Gridondoro a parte due. Non hai letto la bacheca che hanno appeso in sala comune? –

Dal suo sguardo capisco la risposta.

-Che barba! –

Il gruppo dei Corvonero si sposta verso un altro corridoio, nell’aula di trasfigurazione. Vedo volare un frisbee zannuto ma non capisco chi lo ha lanciato. Mi giro e vedo i Serpeverde con cui faremo lezione, ovviamente tutti quelli del quinto anno, come noi. Ad un certo punto vedo lui, Duncan, che cammina con i suoi compagni. Mi sento avvampare e mi porto la sciarpa blu e argento fino al naso e Gwen se ne accorge.

-Che hai? –

Divento ancora più rossa pensando all’ultima volta che ho visto Duncan.

-Nulla, ho solo freddo-

Mi guarda pensierosa poi scrolla le spalle indifferente.

-Ragazzi prendete subito il libro e la bacchetta, oggi lezione impegnativa, imparerete a trasformare un animale di grosse dimensioni in un oggetto piccolo! Richiede molto esercizio quindi muovetevi, Dai! -

La professoressa Jones inizia la lezione e pochi minuti dopo siamo tutti difronte ad un bel pastore tedesco che docilmente se ne sta seduto affianco alla professoressa.
-Bene! La formula è “rasformabit” più il nome dell’animale, quindi in questo caso: “rasformabitcanem”-

Punta la becchetta contro l’animale e subito dopo quello si trasforma in una matita.

-Tutto chiaro? –

Mentre dice questo ripunta la bacchetta verso la matita e con un piccolo gesto la ritrasforma in cane.

-Bene ragazzi ora mettetevi in fila e uno alla volta provate l’incantesimo-

Mi metto tra gli ultime dietro Gwen ma ad un certo punto mi sento afferrare per i fianchi e in pochi secondi mi ritrovo a pochi centimetri dal petto di Duncan.
-Salve principessa, stai prendendo questa brutta abitudine di non salutarmi-

Lo spingo via senza curarmi troppo del fatto che davanti a me ci sono gli altri compagni, che per fortuna a causa del chiasso non si sono accorti di nulla.
-Come ti permetti? –

Fa il suo sorriso strafottente e la faccia di finta comprensione.

-Tsk, parla quella che mi stava per baciare! –

Arrossisco sia di imbarazzo sia di nervoso e mi avvicino a lui con fare minaccioso. Probabilmente la scena deve essere ridicola perché lui è abbastanza più alto di me e ha sicuramente un’aria più aggressiva della mia: jeans, camicia fuori dai pantaloni e cravatta verde e argentata con mantello verde e nero della divisa, ha inoltre un collare borchiato e parecchi piercing, e comunque sono costretta a sollevare lo sguardo.

-Senti Nelson, quello che è successo la settimana scorsa deve finire nel dimenticatoio, non è mai accaduto capito? Se sento un’altra cosa riguardante quella faccenda te ne farò pentire amaramente! –

Ghigna come se non gli avessi detto nulla e per tutta risposta mi prende per il mento avvicinandosi ancora al mio viso e per la seconda volta le nostre labbra quasi si toccano.

-Signorina Barlow? E’ il suo turno ma se è troppo impegnata con il signor Nelson può saltare l’esercitazione-

La voce della Jones è pacata ma tremendamente severa e ironica e mi fa ricordare dove sono. Mi blocco e in pochi istanti analizzo la situazione: sono in piedi in mezzo alla classe, stavo per la seconda volta baciare uno dei peggiori della scuola e la professoressa e tutti i miei compagni mi fissano. Voglio sprofondare, la vergogna mi pervade come un veleno e mi allontano immediatamente da Duncan che si mette a ghignare soddisfatto sapendo che l’attenzione non è rivolta a lui.

-Scusi professoressa-

Mormoro e mi avvicino al cane senza osare a guardare nessuno in faccia, sento in sottofondo le risatine malefiche di Heather e la sua cerchia di “amiche”.

-Rasfarmab…-

-Rasformabit Barlow! –

-Rasformabitcanem-

Il cane si trasforma per metà: il muso prende una forma appuntita e diventa leggermente giallo a strisce nere e poco più piccolo

-Signorina Barlow, mi aspettavo di più da lei e… signor Nelson? Spero che lei abbia ascoltato-

Il ragazzo si avvicina e con un gesto trasforma la matita in cane e il cane in matita senza dire la formula sotto gli sguardi piuttosto stupiti degli alunni.

-Molto bene Nelson, non lo avrei mai detto, evidentemente la tua fama non è così importante! Cinque punti a Serpeverde, ragazzi l’ora è finita-

Dopo l’esercitazione.

Tutti gli studenti si accalcano sulla porta e con la coda dell’occhio vedo la professoressa chiamare Duncan alla cattedra ma non riesco a vedere oltre perché una mano mi afferra il braccio trascinandomi in un aula vuota affianco a quella di trasfigurazione. Gwen mi guarda stupefatta.

-Non mi avevi detto che stavi con Duncan Nelson! –

-Ma io non sto con lui! –

La guardo allibita.

-Court è in utile negare l’evidenza non ho nulla contro a part…-

-Ho detto la verità non sto con Duncan Nelson! –

-Vi siete baciati in classe! Ringrazia che non vi hanno puniti o sospesi! –

-Non l’ho baciato! –

-E’ allora che è successo? –

-Stavamo litigando e lui mi ha preso e si è avvicinato a me! E’ colpa sua! -

-Sembrava lo aveste fatto, tutti hanno pensato questo! –

Mi copro il viso con le mani vergognandomi a morte e Gwen mi abbraccia capendo al volo il mio stato d’animo.
-Tranquilla, sarà tutto dimenticato fra pochi giorni, si stancheranno! –

-Ok, chi se ne frega giusto? –

Cerco di riacquistare la mia solita autostima ed esco dall’aula insieme a Gwen. Appena esco dall’aula esce anche Duncan da quella di Trasfigurazione. Gli studenti si sono già allontanati per la fine delle lezioni e probabilmente sono tutti in giro o in sala comune. Mi fiondo addosso a Duncan spingendolo al muro.

-Senti Nelson, io ti avevo avvertito, ora tutta la scuola pensa che stia insieme ad un deficiente (tu) e la colpa è solo tua! Non osare mai più avvicinarti a me capito? –

Gli sputo addosso tutto il mio rancore e mi accorgo troppo tardi che la sua solita espressione è cambiata. E’ pallido e palesemente preoccupato.
-Senti Courtney, potrai ammazzarmi dopo, però ora non è il momento più adatto-

Detto questo si libera velocemente e volta il corridoio senza dire altro.

-Ma che? –

Gwen mi guarda interrogativa.

-Sembrava in ansia-

Rispondo dubbiosa almeno quanto lei.

-Sembrava? Dì pure che era terrorizzato! –

-Forse…-

Ripenso al drago.

-Vuoi vedere che? –

-Court cosa? –

-Nulla! Puoi andare, ehm…mi sono ricordata di dover fare dei compiti per domani e mi serve un libro-

-Ma Court la biblioteca è dall’altra parte! –

Ignoro Gwen e imbocco il corridoio che ha preso Duncan e vedo che è quasi alla fine, faccio in tempo a raggiungerlo. Corro.
Arrivo dietro Duncan afferrandolo per il cappuccio del mantello. Si ferma sentendosi strozzato.

-Che hai? Non hanno scoperto Scruffy vero? –

-Cosa? Court? No, no che centra? E poi non ho niente devo solo fare in fretta perché altrimenti …faccio ritardo alla partita di quidditch! –

- E’ fra un’ora e mezzo la partita! –

Lo guardo storto e lui sospira rassegnato.

-Ok va bene la professoressa mi ha detto di andare dal preside! –

-Perché? –

-Non lo so ok? Lasciami andare! –

E stavolta si allontana sul serio, piantandomi in asso, piuttosto sospettosa. Torno indietro facendo un cenno tipo “lascia perdere” a Gwen e ritorniamo in sala comune.
Poco più di un’ora dopo.

-Sicura che non vuoi venire? –

-Dove? –

Distolgo lo sguardo dalla pergamena e poggio la penna d’oca sulla scrivania dove sono solita fare i compiti in sala comune.

-Alla partita di quidditch! E’ tra dieci minuti-

-Devo studiare-

Hai passato due ore e mezzo a fare i compiti per la settimana prossima e i compiti per questa settimana li ha fatti quella scorsa…mi stai prendendo in giro? –

Apro la bocca per dire qualcosa ma la chiudo subito dopo.

-Non mi piace il quidditch…-

-Lo so-

Sospiro rassegnata passandomi una mano sulla fronte.
-Però oggi farò un’eccezione, vengo…-

-Bene! –

Gwen sorride soddisfatta e sorpresa e io mi alzo per seguirla. In pochi minuti siamo allo stadio.
Sono seduta spiaccicata tra i miei compagni infogati, le tribune più chiassose sono quelle di Grifondoro e Serpeverde: le due squadre sfidanti ma le altre due tifano entrambe Grifondoro. Dopo pochi minuti di chiasso la voce squillante di Topher Jacot di Serpeverde incomincia a fare la cronaca della partita e i giocatori delle due squadre entrano in campo:

-Benvenuti alla prima partita di quidditch dell’anno! I giocatori stanno entrando in campo: per Grifondoro abbiamo il capitano portiere Geoff Petronijevic, Mike Doran e la fidanzata Zoey Stevens e Tyler Oldring come cacciatori, Brick Cor e LeShawna Edwards come battitori e Sky Podemski il cercatore!
Per la squadra Serpeverde Alejandro Burromuerto il cacciatore capitano, seguito dagli altri due: Amy McAuley e il Lightning Savage, Scott Wallis e Jo Elliot i battitori e il portiere Eva Chantrey e in fine il cercatore Duncan Nelson! –

Al nome di Duncan sobbalzo sorpresa e mi alzo in piedi curiosa. Scorgo la sua riconoscibilissima cresta verde ma non lo vedo in faccia. L’arbitro: la professoressa Russel, un’alta donna sportiva dai corti capelli corvini e gli occhi chiari arriva tra le due squadre e fa stringere la mano ai due capitani. Appoggia la cassa contenente le palle e si inginocchia, mentre i giocatori salgono in aria sulla rispettiva scopa e ovviamente Topher descrive i fatti, forse con troppa enfasi.

-L’arbitro libera il boccino d’oro e inizia la partita! –

Duncan segue il boccino con lo sguardo e quindi sale in alto a sorvolare il campo.

Zoey prende la palla, la passa a Mike! Alejandro intercetta la palla e la passa ad Amy, Amy la lancia verso la porta avversaria ma Geoff riesce a pararla-
Un esclamazione delusa dei Serpeverde si alza dalle tribune. La palla va di mano in mano ma per dieci minuti buoni non succede nulla. Mike riesce ad impossessarsi della palla e che passa a Tyler, che però nel tentativo di prenderla perde il controllo della scopa ritrovandosi a testa in giù. La palla in caduta libera viene presa dal muscoloso Lightning, che poi con una mossa da campione (acclamata d tutti i Serpeverde) riesce a schivare un bolide lanciato da Brick di Grifondoro. Sky zigzaga tra le tribune con lo sguardo attento, alla ricerca di un guizzo dorato. Duncan continua a sorvolare il campo ad alta quota quasi ignorando il trascorrere della partita. LeShawna spedisce un bolide ad Alejandro però lo manca. Zoey intercetta di nuovo la palla che passa a Mike che si avvicina velocemente alle porte e fa una finta a destra ed Eva si butta verso quella direzione. Zoey però lancia la palla a sinistra e quindi entra facendo gol.

-10 punti a Grifondoro! –

Topher grida e Grifondoro Tassorosso e Corvonero pure, entusiasti.
Eva impreca contro Zoey avvicinandosi minacciosa verso la rossa ma interviene a bloccarla la professoressa Russel. Noto che Scott sta aspettando un bolide da colpire e quando si avvicina tutti si accorgono a chi lo vuole lanciare.

-Zoey attenta! –

Sky cerca di avvisare la compagna di squadra ma il bolide colpisce la rossa in pieno disarcionandola dalla scopa. Cade per fortuna da un’altezza non molto alta ma l’impatto la fa svenire.

-Zoey! –

Mike scende a terra in soccorso della fidanzata e cerca di risvegliarla. La professoressa Russel comincia a sbraitare contro Scott accusandolo di fallo mentre Madama Morgan entra in campo per portare la ragazza in infermeria. I Grifondoro guadagnano un rigore. Mike si para difronte alle porte avversarie guardando l’avversaria Eva che gli restituisce lo sguardo aggressivo. Mike tira e di pochissimo il portiere di Serpeverde manca la palla.

-Eva manca la palla e sono altri 10 punti per Grifondoro! Siamo 20 a 0 se Serpeverde non rimonta o non prende il boccino la vittoria dei leoni è assicurata! –

Alejandro chiama a raccolta la sua squadra e lo stesso fa Geoff. Appena sciolti i gruppi la partita riprende simile a prima ma dopo circa dieci minuti di falsi avvistamenti di boccino da parte di Sky e di un altro gol di Grifondoro, i Serpeverde cominciano a giocare sporco. Scott e Jo tirano contemporaneamente un bolide contro Mike mettendolo KO.

-Mike è fuorigioco, come farà Grifondoro a vincere senza due cacciatori, la speranza cade su Tyler o su Sky-

I Grifondoro cominciano a fare il tifo a i due giocatori. Che però vengono spenti quando Tyler viene colpito da un bolide vagante cadendo a terra in un modo degno da cartone animato, manca solo l’aureola di stelline, penso ridendo. Ad un certo punto un guizzo dorato passa davanti alla tribuna dei Corvonero catturando la nostra attenzione, ma non solo. Sky, dall’altra parte del campo segue con la testa il boccino per alcuni secondi dopodiché parte veloce come una freccia.
-La cercatrice di Grifondoro sembra aver visto il boccino guardate! –

Sky è a pochissimi metri dalla pallina dorata. Il boccino sale in alto portando non solo Sky ma tutte le tribune a guardare in su. La ragazza tende la mano pronta ad afferrare la vittoria ma una sagoma verde travolge la scena. Duncan si è lanciato in picchiata verso il boccino afferrandolo pochi attimi prima che lo facesse la ragazza. Duncan continua a scendere verso terra tornando su un attimo prima di schiantarsi. Gli studenti ci mettono qualche secondo per capire cosa è successo ma quando esplode la voce di Topher si levano urli dappertutto.

-Nelson! Duncan Nelson ha preso il boccino d’oro soffiandolo per un pelo ai Grifondoro! Serpeverde vince con 150 punti! –

Le grida estasiate dei diretti interessati superano quelle deluse delle altre tre case. C’è chi accusa di fallo come sempre ma purtroppo è evidente che al contrario della sua reputazione, Duncan ha preso il boccino lealmente. Le tribune si svuotano velocemente e le case si dividono: i festanti Serpeverde vanno verso i sotterranei, nella loro sala comune. Mentre i Grifondoro e gli altri fanno lo stesso con molto meno entusiasmo.

-Che schifo! –

Gwen mette il muso lungo ficcandosi le mani nelle tasche.

-Tranquilli ragazzi! Vi rifarete la prossima volta! –

Una fiduciosa Bridgette passa affianco a me cercando di sollevare il morale ai poveri Grifondoro.

-Ciao Court alla fine sei venuta! –

Sorride e la saluto. Mi volto tentando di scorgere dei capelli strani ma senza risultati. Ad un certo punto, prima di mettere il piede oltre la porta della sala di ingresso e quindi prima di entrare nel castello qualcosa di piccolo e piumato mi viene addosso.
Pip comincia a gironzolarmi intorno alla testa frullando le ali ed emettendo versi striduli. Vedo che attaccato alla zampa ha un rotolo di pergamena.

-E’ arrivato il tuo gufo? –

-Sì e ha una lettera-

Slego il laccetto e Pip mi si posa sulla spalla mordicchiandomi affettuosamente l’orecchio. Apro la lettera.

Cara Courtney,
Io e tuo padre abbiamo saputo dalla professoressa Smith che sei stata portata dal preside per essere stata sorpresa a duellare con degli altri studenti. Siamo molto delusi da te ed eravamo convinti che avresti preso seriamente il tuo incarico da prefetto, però siccome è la prima volta che ti capita una cosa del genere vogliamo essere comprensivi ed evitare un provvedimento. Ora devo andare, non posso trattenermi oltre. Aspettiamo una tua risposta.
Un abbraccio nella speranza che non capiti più,
Tua madre
P.S. Ricordati di dar da mangiare a Pip.

 

Non posso fare a meno di nascondere l’imbarazzo e il dispiacere di aver deluso i miei genitori.

-Chi scrive? –

Gwen poggia il mento sulla mia spalla guardando la lettera.

-I miei genitori, mi hanno perdonato però sono un po’ arrabbiati, non torno subito in sala comune vado in guferia-

-Va bene però ti conviene fare in fretta visto che sta per fare buio-

-Contaci-

Così cambio direzione e in due minuti arrivo alla scala che porta alla torre delle guferia. Pip prende il volo e mi precede salendo più velocemente quasi a incitarmi di fare in fretta.

-Arrivo! –

Il gufetto si posa sul parapetto di pietra piegando la testa in modo carino. Oltrepasso l’ingresso e mi ritrovo nella vasta sala circolare dal tetto alto. Alle pareti migliaia di nicchie e trespoli ospitano un vario ed enorme assortimento di gufi, civette, assioli, barbagianni e quant’altro che emettono il loro versi creando un chiasso e uno scompiglio di piume allucinanti. Cerco di non pestare inoltre le cacche che ricoprono totalmente il pavimento, cosa che mi viene piuttosto impossibile. Prendo dalla cartella un sacchettino di biscottini di biscottini gufici che do a Pip e scribacchio una veloce lettera di risposta ai miei genitori.

-Ma guarda chi si vede! Anche tu qui principessa? –

Sobbalzo formando una macchia di inchiostro nella pergamena immacolata. Sbuffo.

-Non mi avevi detto che giochi a quidditch-

E’ la prima cosa stupida che mi viene in mente, per essere il più sgarbata possibile.

-Non ce n’era bisogno-

Mi volto imbronciata incrociando le braccia al petto e osservando un Duncan in disordinata divisa da quidditch.

-Non dovresti essere nella tua sala comune a festeggiare? –

-Festeggiare cosa? –

-Come cosa? –

-Se intendi la vittoria di quidditch io non vedo cosa ci sia da festeggiare-

-In che senso? –

-Non ho ricevuto una bella notizia diciamo così…-

Lo guardo interrogativa e lui si incupisce.

-Riguarda il colloquio con il preside? –

Esita un attimo prima di rispondere.

-Sì…-

-Che ti ha detto? –

Non riesco a fare a meno di preoccuparmi e lui lo nota.

-Nulla di importante-

Riassume il suo ghigno strafottente, anche se noto che non ha il suo solito effetto, ma decido comunque di non aggiungere altro.

-Ok-

Mi volto continuando a scrivere la lettera ai miei.

-Come mai sei qui? –

La sua domanda mi interrompe

-Devo mandare una risposta a una lettera dei miei genitori-

-Che ti scrivono? –

Lo guardo malissimo.

-Non sono affari tuoi-

In un istante me lo ritrovo dietro e mi sfila la lettera di mano.

-Sei stata dal preside? Una secchiona perfettina come te? Anche la principessa ha il suo lato oscuro! -

Mi provoca facendomi l’occhiolino e restituendomi la lettera in modo noncurante. Si poggia sul tavolino in legno con nonchalance.

-Tu invece? –

-Stessa cosa tua solo che sono io a mandare la lettera e loro dovrebbero rispondere-

Sventola un pezzo di pergamena che io cerco di afferrare nel vano tentativo di vendicarmi. Ridacchia.
-Inutile principessa, e poi anche se la avessi presa ti saresti accorta abbastanza in fretta che non ci ho ancora scritto nulla-

Stende la carta mostrandomi effettivamente che non c’è niente. Chiamo Pip e gli do un altro biscottino prima di legargli con lo stesso laccetto la lettera. Lo guardo uscire dalla finestrella svolazzando a zig zag e facendo piroette, afferro la mia cartella mettendomela a tracolla.

-Bene allora, ci si vede in giro Nelson–

Mi volto salutandolo senza troppo entusiasmo. Oltrepasso la porta stringendomi nel mantello per la temperatura leggermente calata. Il cielo e di una bellissima sfumatura rosata e il disco arancione del sole si specchia sulla superficie del lago. Le torri del castello di Hogwarts si disegnano controluce dando un’immagine scura. Sorrido guardando il panorama e sentendo improvvisamente una botta di buonumore. Riprendo a scendere la scala che corre a chiocciola attorno alla torre.
Ad un certo punto mi sento afferrare per i fianchi e in pochi secondi mi ritrovo voltata.

-Duncan! Ti avevo detto di non toccarmi! –

Mi allontano e gli punto il dito contro per rimproverarlo ma senza preavviso lui afferra il mio polso in aria e mi tira verso di sé e finché non poggia le sue labbra sulle mie, stringendomi a sé. Spalanco gli occhi sorpresa. Si stacca dopo pochi secondi.

-Stavi dicendo principessa? –

Non rispondo troppo imbarazzata per dire qualsiasi cosa.

-La sai una cosa? –

Duncan riprende a parlare.

-…C…cosa? –

-Non mi ero accorto che hai le lentiggini-



 

Angolo autrice
Bene bene, ecco qua il capitolo con enorme e ingiustificato ritardo. ^w^’
Spero che il capitolo vi piaccia e che non vi dia fastidio il fatto che ho scritto tipo “dopo la lezione, dopo dieci minuti…” e che non sapevo come rendere il tempo che passava.
Cooomunque, spero che il finale vi sia piaciuto :3 ho voluto farvi il regalo di Natale in anticipo:D.
Ciaone
La stramba Iron Sara

 

 

   
 
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