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Autore: TheSlavicShadow    21/12/2015    2 recensioni
12 prompt dal 12 Days of SteveTony.
Ispirato vagamente da ciò che succede nei film, ma in realtà solo una serie di scene domestiche tra i due supereroi.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sfida: 12 Days of SteveTony

Prompt: 2. Cold

Fandom: Marvel

Personaggi: Steve Rogers, Tony Stark, Clint Barton, Bruce Banner, Natasha Romanov

Pair:Steve/Tony

Numero capitoli: 2/12

Generi: fluff, slice of life, slash

Rating: verde

Numero parole: 667

 

Aveva soltanto starnutito durante la colazione e tutti gli occupanti della Stark Tower - o Torre dei Vendicatori o come diavolo volevano chiamarla - si erano spostati su di lui alla velocità della luce. Addirittura Clint aveva alzato la testa dai propri cereali e di solito era il più addormentato di tutti al mattino.

“Steve?”

“Stai bene?”

“Fammi vedere i tuoi parametri vitali.”

Aveva quasi con orrore e terrore osservato le persone che si alzavano in piedi e improvvisamente gli erano accanto. Anche Bruce si era alzato - era quello che voleva controllare i suoi parametri vitali e probabilmente voleva correre verso la sezione medica della torre per recuperare il necessario - e ora era accanto a lui.

“Se qualcuno si fosse asciugato i capelli ieri sera, come il sottoscritto gli ha detto di fare, ora non starebbe starnutendo.” Tony era l’unico che non si era spostato. Steve sapeva che era alle sue spalle, con la tazza di caffè probabilmente premuta contro le labbra, e lo guardava male. Non aveva ormai bisogno di vederlo per sapere quali espressioni potesse indossare.

“Ragazzi, non morirò. Tornate a sedervi per favore. E’ solo uno starnuto.” Aveva guardato i tre che erano accanto a lui e che lo guardavano scettici.

Natasha si era sporta un po’ verso di lui e gli aveva posato una mano sulla fronte, guardandolo dritto negli occhi e per un attimo si era sentito quasi intimidito da quella invasione dello spazio personale. Natasha non lo faceva spesso, e se lo faceva doveva esserci qualche motivo. “Steve, sei il nostro leader. Dovresti stare più attento a queste cose. Soprattutto se Stark è stato così premuroso da dirti di asciugare i capelli.” L’aveva vista piegare le labbra in un sorriso malizioso e poteva giurare di essere arrossito.

“Oh, giusto! Perché eravate insieme dopo il bagno?” Clint aveva guardato prima e poi l’altro. “Non mi direte che… Voi due…” Aveva sorriso, quel suo sorriso canzonatorio che faceva perdere le staffe a tutti. “Questa è una rivelazione magnifica!”

“Per me, visto che ho vinto 20 dollari.” Natasha aveva sorriso, allungando il braccio verso Clint, ma senza togliere gli occhi da Steve e probabilmente la donna aveva capito quale sarebbe stata la sua prossima domanda perché aveva continuato a parlare. “Ad una spia non sfugge mai nulla, e voi due non siete proprio le persone più attente del mondo, anche quando cercate di nascondere qualcosa.”

“Siete pessimi ad aver scommesso su di noi. Sul serio. Non so se sbattervi fuori o farvi pagare un affitto stratosferico.” Tony si era spostato verso il gruppo, decidendo di occupare la sedia accanto a Steve, e questi non riusciva a capire se Tony fosse imbarazzato e quello fosse un meccanismo di difesa o cosa.

“Stark, potremmo anche vendere questa notizia alla stampa. E’ da un po’ che il tuo nome non compare sui giornali per qualche scandalo.” Clint gli aveva messo una mano sulla spalla, cinguettando allegramente.

“E io potrei appenderti per i piedi in palestra e costringere Steve a usarti come sacco da boxe.”

Clint aveva riso decidendo di tornare al proprio posto per finire la propria colazione, seguito subito dagli altri due. Tony aveva guardato male Steve, che guardava ovunque tranne che i coinquilini, e sapeva che gli occhi degli altri tre erano puntati su di loro, attenti ad ogni loro mossa per poterli poi prendere per i fondelli, Bruce compreso - Tony si sentiva quasi offeso dal comportamento del suo science bro.

Quello che non si era aspettato era di percepire improvvisamente le dita di Steve sulla sua coscia. Il biondo aveva le guance lievemente arrossate e non lo guardava. Probabilmente era imbarazzato perché era un uomo d’altri tempi, in cui forse la vita privata era davvero privata, mentre ora vivevano con delle persone a cui piaceva ficcare il naso negli affari degli altri.

“La prossima volta asciuga i capelli, ti prego.” Aveva accarezzato il dorso della sua mano con la punta delle dita, maledicendo uno stupido raffreddore che li aveva fatti scoprire.

 
   
 
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