Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Tay66    22/12/2015    6 recensioni
Non so dirvi con esattezza cosa accadde veramente, so solo che un giorno, che all'apparenza sembrava normale, si rivelò fatale, tanto da cambiarmi la vita.
Probabilmente ti starai chiedendo che cosa io stia farneticando? Allora caro lettore siediti comodo, perché la storia che stai per leggere è vera. Narra di mostri, eroi e Dei.
Sicuramente mi prenderai per un folle, ma posso giurare sulla barba di Zeus che tutto ciò che verrà raccontato è successo. Come lo so? Beh...perché io ero li, è questa è la mia storia.
Sono Arthur Kirkland e sono un mezzosangue.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Giappone/Kiku Honda, Inghilterra/Arthur Kirkland, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogo

 

 

Erano passati ormai tre giorni dalla morte di ..A-Alfred.

72 ore di solitudine, dolore e disperazione.

La prima volta che aprii gli occhi, dopo la scomparsa di Alfred, mi svegliai di soprassalto, credendo che tutto quello che avevo sognato fosse stato un brutto...terribile incubo, ma appena le mie iridi scrutarono la stanza, dove ero stato portato, capii che tutto quello che era successo era reale. Tutto questo faceva male.

Da tre giorni mi trovavo nella mia casa al Campo, e in queste ore non avevo fatto altro che rimanere da solo al buio nella mia stanza, mandando via tutti.

Ero disteso nel mio letto e, nonostante il dolore lancinante alle ossa, non riuscivo a non pensare a quel dannatissimo sorriso sfacciato, stupido e da ebete.

La sua immagine alta e fiera era impressa nei miei occhi, come se mi fosse stata cucita nelle iridi.

Cambiai posizione,voltandomi di lato. Cercare di dimenticarlo era impossibile.

Chiusi gli occhi, mentre risentivo nelle orecchie le parole che mio padre mi aveva detto prima di scomparire

“Arthur, lo so che è un momento difficile ma, se proprio non riesci ad andare avanti, ricordati che ..si insomma, potrei cancellarti la memoria”

Una lacrima mi rigò il viso.

“MAI!” avevo urlato con rabbia, prima di correre via da tutti.

Avrei preferito soffrire mille anni, a causa della scomparsa di Alfred, piuttosto che rifarmi una vita ed ignorare quello che lui era diventato per me.

Stupido.

Egocentrico.

Imbecille.

Non mi avevi promesso che avremmo vissuto insieme?

Erano tutte bugie allora?

Preso dalla disperazione affondai la faccia nel cuscino, urlando tutto il mio dolore. Piansi in maniera rumorosa e patetica, ma non mi importava niente, tanto ormai avevo perso tutto.

“Arthur!” sentii la voce di Francis da fuori la porta.

Non risposi, rimasi in silenzio rannicchiato sotto le coperte.

“Mon amour sono tre giorni che non mangi, ormai tutti sono preoccupati per te” iniziò “Stare da solo non ti farà sentire meglio”

E tu che ne sai?!

Nonostante tutto rimasi immobile, trattenendo il respiro.

“Arthur lo so che sei sveglio” la sua voce si addolcì “Aprimi per favore”

Stava usando la sua lingua ammaliatrice per incantarmi.

Con forza mi tappai le orecchie rannicchiandomi ancora di più.

“VAI VIA!!” urlai “NON VOGLIO VEDERE NESSUNO”

“Ma A-Arthur..”

“VIA!”

Dopo alcuni minuti di esitazione, sentii i passi di Francis allontanarsi sempre di più, finché non sentii solo quell'opprimente silenzio,che ormai da giorni mi perseguitava e mi attanagliava il cuore.

Non avrei mai pensato di poter provare un dolore così forte.

Quando ero rientrato al Campo ero stato accolto come un eroe ma, quando tutti cominciarono a sfilare davanti ai volti dei semidei, tutti si accorsero che mancava lui...il vero eroe.

Molte fanciulle scoppiarono in lacrime, alcuni si morsero forte il labbro pur di non piangere di fronte agli altri, io a differenza di molti rimasi impassibile, con lo sguardo vuoto fisso verso un punto casuale, mentre le mie labbra erano strette in una smorfia di serietà e rigidità.

Sia Ivan che Matthew vennero portati immediatamente nell'infermeria, mentre Kiku con lo sguardo basso chiedeva perdono a Chirone.

Il sorvegliante, inizialmente, non aveva capito poi, quando parlarono in privato, capì.

Gilbert a differenza di quanti molti si aspettavano non si vantò della sua impresa, al contrario cominciò a decantare le lodi di Alfred.

Il suo gesto mi colpì in maniera profonda, cercava di confortarmi.

In quei pochi giorni sia Matthew che Kiku avevano cercato di farmi visita, ma con stanchezza li avevo cacciati via.

Verso loro due provavo dei sentimenti molto contrastanti, da una parte non riuscivo ad affidargli tutta le colpa ma da una parte ne avevo il fottuto bisogno.

Avevo bisogno di qualcuno con cui sfogarmi, qualcuno da incolpare, avevo bisogno di sentimenti che mi tenessero in vita, dato che ormai il mio cuore era stato risucchiato via insieme all'americano non potevo più provare sentimenti così puri così vivaci, ero destinato a vivere nel rimorso, portando rancore e alimentandomi della sofferenza altrui.

Lo so!Alfred non avrebbe voluto questo, ma cosa potevo fare??

Perdonare e dimenticare tutto?! Mai.

Cambiai posizione di nuovo, finché non mi ritrovai seduto, con la schiena appoggiata alla testiera del letto, le conchiglie in rilievo mi premevano in maniera fastidiosa sulla schiena ma non mi importava.

In quei giorni mi ero abituato a stare al buio, tanto che ormai i miei occhi riuscivano a distinguere molti degli oggetti che si trovavano nella stanza.

Fuori dalla mia camera sentii i giovani semidei chiacchierare e fare rumore, anche se oggi erano più rumorosi e fastidiosi del solito.

Cercai di non prestare attenzione a quello che succedeva fuori, cercando di rinchiudermi nei miei pensieri ma fu tutto inutile dato che fuori il trambusto aumentava di intensità, tanto che cominciai ad esserne incuriosito.

Sentii delle voci urlare qualcosa di incomprensibile, capii solo “Al fiume!”.

Ancora prima di pensare a quello che potevo fare la mi porta venne sfondata.

Da una piccola nube di polvere uscì Ivan, seguito a ruota da Gilbert.

“C-cosa ci fate qui?” chiesi con un sussurro roco nell'oscurità.

“Vieni al fiume” cominciò Gilbert “Si è svegliata!” urlò eccitato.

Si è svegliata?
Chi?

Stavo ancora riflettendo sulle parole del ragazzo che questo mi afferrò con forza tirandomi giù dal letto,trascinandomi fuori dalla stanza.

Mi lamentai del fatto di essere in pigiama, ma Gilbert rise e corse più veloce.

La luce del Sole mi bruciò gli occhi, facendomeli lacrimare, infatti fui costretto a chiuderli più volte per cercare di limitare il bruciore.

L'aria fresca mi colpì con impeto e forza, mentre i miei polmoni finalmente potevano respirare ossigeno vero e non aria viziata, ovvero quella che aleggiava nella mia stanza.

Il benessere che in quel momento provava il mio corpo non fece altro che intensificare il mio dolore psicologico, perché questo voleva dire che potevo andare avanti anche senza Alfred.

“Ti sei fatto ancora più brutto!” mi prese in giro Gilbert….o almeno speravo.

“Taci!” gli urlai, con rabbia e frustrazione.

Ero consapevole di essere dimagrito e di avere il volto sciupato e pallido.

“Io al contrario sono MAGNIFICO!” urlò felice.

Perchè è così felice questo animale?

Ci avvicinammo a tutti gli altri semidei che stavano circondando qualcosa.

Quando Gilbert si fermò, si staccò da me avvicinandosi ad Ivan, sorridendogli, e con un cenno mi indico il gruppo di ragazzi.

Lo ammetto la curiosità vinse tutti i miei sentimenti contrastanti, così mi avvicinai al semicerchio e notai che tutti si spostavano lasciandomi passare, alcuni mi sorridevano, altri mi incitavano, questo non fece che accrescere la mia curiosità.

Quando anche l'ultimo ragazzo si spostò notai che, accasciato a terra, c'era il corpo di una donna molto vecchia, i capelli bianchi e lunghi ricadevano su tutto il manto erboso mentre la toga bianca accarezzava il suo corpo magro, fin troppo magro.

La cosa più inquietante furono i suoi occhi, azzurri, brillanti, quasi fosforescenti.

“Sei tu Arthur Kirkland?” mi chiese la sua voce, dolce e decisa allo stesso tempo. Aveva una nota...antica.

Incapace di dire qualcosa annuì.

“Io sono l'Oracolo di Delfi”

I suoi occhi si fecero ancora più azzurri.

“Ho una profezia per te”

Una profezia?

Mi voltai verso Gilbert alla ricerca di conferme, ma questo si limitò a sorridere.

 

“Vedo morte e distruzione.

Vedo delle divinità infuriate, oltraggiate dalla vergogna.

Vedo dolore negli occhi di molti innocenti.

Vedo una guerra, un terribile scontro

Vedo due schieramenti nemici.

Tu, Arthur Kirkland, figlio di Poseidone, sei destinato a combattere in questa guerra”

 

Mi tremarono le mani, mentre cercavo di reprimere il tremolio di tutto il resto del corpo.

 

“Tu combatterai per decidere le sorti del pianeta Terra, sarà sotto la tua guida che il nostro mondo sopravviverà o perirà”

 

Il tremolio si diffuse ovunque.

 

“Ma non sei da solo. Al tuo fianco vedo compagni fedeli e amici nuovi,

ma soprattutto vedo lui : l'eroe perduto”

 

Il mio cuore cominciò a battere più forte

 

“Prima di sconfiggere il male, devi trovare colui che hai perduto”

“Alfred è vivo?!” domandai

 

“Trova l'eroe perduto” ripeté la vecchia prima di chiudere gli occhi e addormentarsi in un sonno mortale.

Guardai il corpo inerme della donna, mentre nella mia testa si sovrapponevano mille pensieri, primo fra tutti : chi era questo eroe perduto?

Ero sicurissimo che si trattasse di Alfred.

Il modo in cui il mio cuore batteva non faceva altro che darmi la conferma.

Gilbert mi passò in maniera amichevole il braccio intorno alle spalle

“Riusciremo a trovarlo” mi sussurrò all'orecchio, prima di staccarsi.

Ivan si avvicinò sorridendo

“Tu mi hai aiutato a trovare il sovietico.” disse l'albino “Ti sono debitore”

Non seppi cosa dire ma una strana sensazione di sollievo e serenità cominciava a rinascere in me.

“Grazie” borbottai imbarazzato, evitando lo sguardo ghignate di Gilbert.

“Allora cosa aspettiamo?! Andiamo a preparare le cose per il viaggio!” disse il figlio di Ares

“Andate io vi raggiungo tra un pò” dissi voltandomi verso il fiume.

Dopo pochi minuti tutti se ne andarono.

Respirai forte, mentre mi chinavo su un cespuglio per prendere un fiore rosso.

Annusai forte il suo odore mentre mi chinavo sulla riva del fiume.

Baciai i petali del fiore, per poi appoggiarlo delicatamente nell'acqua.

“Ti supplico papà, proteggilo” dissi, riferendomi ad Alfred.

Il fiore fu presto trasportato dalla corrente ed io rimasi a fissarlo finché non scomparve all'orizzonte.

Mi alzai e, dopo aver lanciato un ultimo sguardo verso il fiume, mi diressi verso la casa di Chirone.

Lentamente mi allontanai.

 

Sono Arthur Kikrland è questa era la mia storia.

Però stai ben attento perché non finisce qui, prima devo trovare quel tricheco obeso ed ammazzarlo con le mie mani.

Lo cercherò ovunque dovessi arrivare sulla Luna.

Questo però non dirglielo!

Maledizione!Non sto arrossendo!!

Piuttosto di ridere e ghignare vedi di essere rispettoso, oppure non ti racconterò mai tutto il resto.

Detto questo ci vedremo più avanti.

Non dimenticarti mai il nome del più grande di tutti gli eroi: Alfred F. Jones

 

 

 

Angolo dell' autrice:

Ebbene si ho ufficialmente finito questa storia, anche se da come avete capito ci sarà un seguito.

Cosa ne pensate?

Volete picchiarmi ?Eh? Siate sincere.

Volevo fare un ringraziamento speciale a :

Alla simpatica e dolcissima HabbyandTsukiakari che, in questo lungo percorso, mi ha confortato con i suoi dolcissimi messaggi.

Alla simpaticissima Generale Capo di Urano, (tra l'altro vorrei capire il nome del tuo account, perché mi incuriosisce un sacco XD) che, con la sua simpatia, mi ha incoraggiato a continuare (grazie anche a Noberto)

Alla dolcissima Princess Vanilla che, con i suoi messaggi dolciosi, è stata capace di tranquillizzarmi e rassicurarmi.

Alla tenera Nordwestwinde che, con le sue recensioni, è riuscita a trasmettermi cariche positive (vedi di aggiornare presto la tua storia, me l'hai promesso!!)

Ringraziamenti speciali anche a :
Blumen

girasole98

Mina damn stars

Fede_Silver

lastangel

Braveheart_99

Astrobia_13

Ali_Chan23

Lollo miri

la sorella di Russia.

 

Volevo ringraziare tutte le meravigliose persone che hanno letto la mia storia e l'hanno messa tra le preferite/seguite/ricordate.

Un bacione a tutti.

Ci vediamo nel prossimo capitolo.

 

 

p.s: comincerò ad aggiornare in maniera umana e naturale dal 7 gennaio.

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Tay66