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Autore: Jo Hale    07/03/2009    9 recensioni
[...]perché nel mondo,da qualche parte,c’è sempre qualcuno che aspetta solo voi.
-Jake?-
Mi voltai verso la voce esile e squillante di Nessie, senza mostrare espressione. Aveva ormai l’aspetto di una sedicenne,alta e slanciata,con profondi occhi marrone cioccolato e lunghi capelli bronzei,che cadevano in morbidi boccoli sino ai fianchi perfettamente rotondi.
-Dimmi,Ness.-
-Ti sei mai innamorato di qualcuno?-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Da leggere ascoltando: I’m With You e My Happy Ending di Avril Lavigne. Danno un senso a questa Fic.    

 

 

Due Parole ~

 

 

Renesmee era il centro della mia esistenza,l’unica ragione della mia vita. La forza gravitazionale che mi attraeva al suolo,mentre ogni laccio che mi stringeva al suolo veniva sbriciolato dal suo sguardo color cioccolato al latte, da quando era nata; da quando l’avevo vista tra le braccia di Rosalie Hale la prima volta. Non potevo credere di aver desiderato di ucciderla. Mi veniva da ridere e piangere allo stesso tempo.

 

-Jake?-

 

Mi voltai verso la voce esile e squillante di Nessie, senza mostrare espressione. Aveva ormai l’aspetto di una sedicenne,alta e slanciata,con profondi occhi marrone cioccolato e lunghi capelli bronzei,che cadevano in morbidi boccoli sino ai fianchi perfettamente rotondi.

 

-Dimmi,Ness.-

 

-Ti sei mai innamorato di qualcuno?-

 

La domanda mi colse alla sprovvista,impreparato. Non sapevo cosa rispondere esattamente; raccontarle di sua madre forse l’avrebbe sconvolta. Essere stato rifiutato era uno dei ricordi più potenti e dolorosi che avevo stampati in testa,a fuoco. Eppure in quel momento non riuscivo a soffrire,la cosa mi appariva troppo…impossibile. Bella non era più l’oggetto dei miei pensieri,i suoi occhi non erano più capaci di farmi girare la testa. Erano un altro paio di occhi,tremendamente uguali,ma animati da una personalità fin troppo diversa. Nessie mi sorrise,incoraggiante,notando la mia esitazione; sapevo che raccontarle tutto per filo e per segno non sarebbe stata una buona idea,perciò mi limitai a scrollare e spalle e a rispondere in modo molto vago.

 

-Sì,una volta,parecchio tempo fa.-

 

-E di chi?-

 

Domanda difficile. Non potevo evitare di rispondere,avrebbe sospettato che fosse qualcuno che conosceva –ed anche piuttosto bene. Sospirai,mentre ci avvicinavamo lentamente alla scogliera dalla quale,anni e anni prima,si gettò Bella,divorata dal dolore per la mancanza di Edward. Però,quella sera di Agosto,non era il luogo di sofferenza che ricordavo mentre rianimavo la donna che amavo. Era un posto felice,il mio piccolo Paradiso. Il tramonto rosso e arancione si specchiava nel mare ancora cristallino,piatto come uno specchio. Una brezza leggera scompigliava i capelli di Renesmee e i miei,lunghi fino alle spalle; le cinsi le spalle,come facevo di solito. Ma lei,cogliendomi alla sprovvista –nuovamente-,prese la mia mano e se la portò ai fianchi. Il mio cuore aumentò il ritmo a dismisura,mentre sfioravo la maglia blu di Renesmee,leggermente alzata sui fianchi,tanto che potevo sfiorare il calore del suo corpo. Deglutii e risposi,mormorando.

 

-Di Bella.-

 

-Mia mamma?-

 

Annuii,abbassando gli occhi,ed arrossendo; rossa com’era la mia pelle,adesso sembravo davvero un indiano d’America. Il mio cuore galoppò all’impazzata,come se volesse battere il record di velocità,sfondandomi il petto. Purtroppo,i ricordi di Bella erano vivissimi,anche se quelli di Renesmee,molto più abbondanti e felici,si sovrapponevano ai dolorosi spasmi che mi provocavano le immagini di sua madre da umana. Strinsi appena il suo fianco,puntando gli occhi nel Sole infuocato.

 

-Ah. E non ti sei più innamorato?-

 

C’era una specie di delusione nel suo tono. Me ne stupii; perché le interessava? Nessuno le aveva ancora detto dell’imprinting che avevo avuto con lei,perciò era una domanda lecita. Ma non capiva che ogni volta che la guardavo mi sentivo bene,felice,al settimo cielo,che ogni mia cellula agognava a stare con lei,a dirle “Ti amo” ogni giorno della mia eternità? Non lo sentiva il mio cuore che si scioglieva quando parlava con me,quando mi sorrideva,quando mi saltava sulla schiena per gioco? Che volevo riempirmi i polmoni della stessa aria che respirava lei,ogni secondo? Che volevo averla accanto per il resto dei miei giorni?

 

-Ehm…-

 

-Se non vuoi dirmelo non fa niente.-

 

Fece per allontanarsi,ma io la strinsi di più,e a quel punto anche lei mi cinse il fianco con il braccio morbido e caldo. Guardava anche lei il tramonto,adesso in silenzio,crucciata. Osservai il suo profilo stupendo,più bello di qualunque altro: la fronte coperta da qualche ciocca di morbidi capelli bronzei,la fronte candida,perlacea e setosa,l’arco perfetto delle sopracciglia,il naso dritto e proporzionato,le labbra a forma di cuore,piene e perfette…labbra che da sempre sognavo di baciare,una volta su un altro viso,adesso sul suo,nelle tessere perfettamente incastrate della mia vita,tranne che per un’ultima: lei. Ed infine,gli occhi grandi,coronati da lunghe ciglia,perennemente stupiti dal mondo,infantili eppure saggi,di un caldo color cioccolato al latte,un marrone talmente profondo da sembrare infinito. Il cuore mi si gonfiò di gioia,di felicità,di sincera ammirazione ed adorazione per lei. Stupenda. E avrei voluto che fosse mia. La mia Renesmee.

 

-Renesmee…-

 

-Sì,Jacob?-

 

Si voltò verso di me,con un sorriso timido sulle labbra piene,gli occhi lievemente chiusi contro il riverbero del sole. Alla vista di quel volto mi tremò il cuore; temevo che per l’amore un giorno avrebbe avuto una sincope. Sorrisi anche io,raggiante. Eravamo arrivati esattamente sul ciglio della scogliera,sotto di noi i flutti del mare si increspavano contro la stretta punta della roccia. Ingoiai il groppo che avevo in gola: dovevo dirglielo. Non potevo sopravvivere senza dirglielo,non ancora. Volevo piangere,ma di felicità; gli occhi mi si inumidirono,e lei fraintese.

 

-No,Jacob! Scusa! Non volevo…-

 

-Sssh. Ascolta.-

 

Mi voltai verso di lei,per averla di fronte. Presi la sua mano sinistra,affusolata e setosa,e la posai in corrispondenza del mio petto palpitante. Lei sussultò, mentre un sorriso timido le illuminava il viso di una bellezza straziante. Anche io sussultai,mentre anche lei prendeva la mia mano sinistra e la portava sul proprio cuore,anch’esso scalpitante. Eravamo terribilmente vicini,potevo sentire il suo profumo umano,accompagnato da una dose vampiresca che però donava perfettamente a lei e alla sua essenza. Un’improvvisa immagine mentale –la sua- mi invase la testa; era felice,felice oltre ogni confine,una gioia sconfinata che mi stordì,unendosi alla mia. Tremavo. Dalla sua espressione quasi di scuse capii che non voleva farmelo vedere,che le era scappato. Sorrisi.

 

-Renesmee…-

 

-Sì?-

 

Lo esalò,come se stesse ansimando. Il suo cuore aumentò il battito. La mia mano destra salì verso il suo volto,posandosi lievemente sulla sua guancia. Lei automaticamente si appoggiò su quella. Chiuse gli occhi,come se si stesse godendo fino in fondo quel momento di assoluta perfezione; perché lo era,perfetto. Era un momento così giusto,così adatto,che non riuscii a parlare per qualche secondo. L’amore per lei era soverchiante,metteva a tacere ogni bisogno fisico,ogni altro pensiero,perfino quello della protezione di altri esseri umani,essenziale per noi. Chiusi gli occhi anche io,per cercare di dirglielo nel modo più giusto,per essere certo di non fare le cose in modo sbagliato. Volevo essere assolutamente certo che la mia dichiarazione fosse impeccabile. L’imprinting che avevo con lei mi costringeva a quella frase.

 

-Renesmee,io…-

 

-Sssh,Jacob. Dì due parole. Cinque lettere. Pronunciale,e sarò tua.-

 

La forza di quelle parole mi lasciò senza fiato. Ci guardammo per un minuto interminabile,senza pensieri,solo amore,amore grande e leggero,che mi avvolgeva come una nebbia invisibile e mi faceva volare alto,verso le stelle,che mi innalzava verso il cielo rosato,che mi allacciava a Renesmee come alla mia stessa vita. Capii che quello che stavo per dire avrebbe sancito la nostra storia,avrebbe ufficializzato quello che provavo per lei,che ci avrebbe resi parte di un tutto,due fili intrecciati inesplicabilmente e inesorabilmente per tutta la vita,per tutta l’eternità. Guardai i suoi occhi color cioccolato,e capii che le parole erano spontanee,come se le stessi dicendo una banalità qualunque,perché erano così vere,così…forti,che non avrei potuto evitarle.

 

-Ti amo.-

 

 

 

 

 

NdA:

Ispirata dalla noia e dalle sensazioni soverchianti che mi travolgono ascoltando Avril Lavigne, soprattutto queste due canzoni,che sono le mie Muse. Questa Fiction la dedico a tutte coloro che si sono innamorate ma non hanno mai avuto la possibilità immediata di dire quello che provano. La dedico a coloro che hanno l’amore nel cuore,che l’amore è la loro ragione di vita,che… che sono innamorate.

La dedico a Voi,alla vigilia della Festa della Donna,perché nel mondo,da qualche parte,c’è sempre qualcuno che aspetta solo voi.

 

Alessia,sempre vostra.

  
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