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Autore: Ibber    23/12/2015    16 recensioni
Tutto è cominciato quando Sasuke si è reso orrendamente conto che Naruto non persevera d'ignoranza solo in quanto ninja -benché con gli anni, lo riconosce, sia migliorato considerevolmente-, ma anche per ciò che concerne il lessico. [...] Oh, ma ci avrebbe pensato lui, a correggere la condotta verbale di quell'impenitente.
#01. «Ti do una settimana a partire da ora per imparare tutte le parole cerchiate in rosso. Obiezioni?».
«Beh veramente-».
«Tienitele per te.»
#15. «Sasuke-kun?» lo richiama lei, incerta.
Che hai fatto tu di così speciale?
«Ti senti bene?»
Lo hai schiaffeggiato? Io gli ho fatto saltare un braccio.
«Vuoi un po' d'acqua?»
Lo hai tenuto per mano mentre ti accendeva come una fiaccola? Io l'ho baciato.
«Forse è meglio se ti stendi...»
In bocca.
«Sasuke-kun...?»
Due volte.
[Raccolta SasuNaru]
[Avvertimento OOC di precauzione in quanto su toni comici e non AU; il rating può cambiare di capitolo in capitolo]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Regna il cosiddetto silenzio di tomba alla riesumata Villa Uchiha. Nel senso più stretto del termine, non vola una mosca e l'unica che ha provato a ronzare fra quelle mura ha fatto dietrofront al primo cenno di fastidio del padrone di casa. Persino le lancette dell'orologio si sono fermate, intimorite all'inverosimile dall'alone nero che contorna gli occhi quanto mai rossi e furiosi di Sasuke, fissi su quella che fra non molto si aggiungerà alla lista delle carcasse che gli gravano sulla coscienza — al diavolo ogni buon proposito partorito dal corso di yoga a cui è stato costretto a partecipare da Kakashi e allo scopo del suo viaggio. Sasuke è scisso fra la voglia di abbandonare il villaggio una seconda e definitiva volta e quella di annichilire l'essere che ha turbato l'equilibrio già di suo precario della propria persona. Non ha il tempo di fare il figliol prodigo redento, lui, gli tocca il saio del martire. 
Non si può dire che non abbia provato a far desistere Sua Cretinità dal disturbarlo in un momento tanto delicato nella vita di un uomo, invero. Ha messo ogni goccia della buona volontà di cui è fisicamente — e mentalmente — fornito per scatenare tutta la propria dose di avvertenze in un solo, lesto e preciso come la scocca di una freccia, sguardo intimidatorio. Risultato? 
Prontamente ignorato. 
Un minuscolo sghignazzo in sottofondo urta il suo sistema nervoso quel giusto che serve a far rimbombare tutto nella sua testa, l'emicrania che preme contro la tempia destra e una lunga serie di effetti nevralgici gli si ripercuote contro con la sinergia di un mucchio di petardi del Capodanno che scoppiano in un colpo solo.
«Naruto...» ringhia, pianissimo, tanto è perforante l'eco della sua stessa voce.  «Vattene.» 
Ovviamente Rimbecillito-sama non si scrolla mica dalla sua posizione strategica — ossia felicemente accovacciato sul bozzolo informe di coperte e plaid che non è altro che Sasuke stesso, tutto avvolto e infreddolito come se fuori imperversasse l'Era Glaciale, al contrario di Naruto che per poco non se ne va in giro nudo tanto senta (o sia?) caldo. Motivo ulteriore per cui l'Uchiha lo odia più che mai, assottigliando gli occhi liquidi e neri come il catrame in una rinnovata carica d'astio verso di lui e le sue idiotissime maniche corte.
«Naruto» ripete, gutturale, venendo prontamente punito dalla gola arrossata.
«Vattene» gracchia, singhiozzando nel tentativo di trattenere un colpo di tosse. Sente le palpebre talmente pesanti che a fatica le tiene su, e fa un male cane già così, senza muoversi o toccarsi perché sarebbe solo peggio. Tutto davanti a quell'ente parassitario che è la reale causa di tutti i suoi mali. 
Che umiliazione.
Il jinchuuriki è ostinatamente davanti a lui, ma Sasuke lo percepisce come nulla più che una macchia gialla e blu sfocata, perciò non se ne cura.
Magari si dissolve.
«Neh, teme.»
No, non lo fa.  
Gli risponde con un grugnito che è la traduzione dell'ennesimo invito ad andarsene, che però quello non coglie. Poi c'è un tonfo e il moro si costringe ad aprire gli occhi più che può per capire cosa sia stato; nulla più che Naruto, evidentemente stanco della postura di prima, seduto in terra a gambe e braccia incrociate. Lo vede piegare il collo e abbassarsi impercettibilmente per fissarlo da sotto, vicinissimo — e Sasuke ha la faccia bollente e la febbre troppo alta per trovare la forza di allontanarlo un po'; è solo per questo che si lascia invadere dallo sguardo perplesso di Naruto e la sua bocca storta per la concentrazione: un mmm pensieroso in sottofondo e macchie azzurre sono tutto ciò che riesce a distinguere, ed è quasi sopportabile. 
Fintanto che quella bocca — troppo vicina — non la apra. 
«Questa è una recruda...» tentenna, alla ricerca della giusta desinenza. «Recrudescenza?» 
Sasuke non sa nemmeno dove trovi la forza di dirgli di sì. Forse spera che accontentandolo finalmente schiodi da casa sua, o la smetta di sporgere le labbra in quelle smorfie che non gli appaiono ben chiare. 
Naruto contento lo è di certo, data l'esclamazione entusiasta con cui accoglie la sua conferma; l'Uchiha e il trigemino decisamente meno, ma prima che possa lamentarsene apertamente — perché tutti i versi da animale in agonia che emette è evidente non rendano chiaro al biondo il suo malessere — l'aspirante Hokage è di nuovo appiccicato a lui. Sasuke starnutisce apposta per prenderlo in pieno, ottenendo un ew teme, ti sembro un fazzoletto? sdegnato. 
«Levati» impera allora, ma suona così debole che nemmeno lui stesso si darebbe ascolto. Infatti Naruto gli sorride volutamente dispettoso e gli è, se possibile, ancora più vicino. 
Insiste. Maledetto. Ti tossisco addosso a morte.  
«Sarebbe questo il modo di ringraziare un amico che viene a farti visita?» sbuffa l'Uzumaki, fintamente contrito.
Lo vedo che ridi, cretino.
«L'ultima volta sono stato io ad aiutarti, dopotutto!»
Ed è stato tremendo.
«Ho anche cucinato per te!»
Hai cercato di avvelenarmi vorrai dire
«Mi sono preso cura di te e tutto il resto!» 
Fai confusione col tentato omicidio.
«E nemmeno un “grazie Naruto, nonostante ti tratti come uno schiavo ci sei sempre per me Naruto, ottimo stufato Naruto”!»
Provavo a non morire affogato nel brodo di pollo già decomposto che mi ficcavi in boc- 
«Ti ho imboccato, Sasuke!» 
Appunto, e ho ancora il mal di denti per questo.
E va avanti così per attimi spaventosamente lunghi e dall'apparenza interminabile, con Naruto che recrimina e rinfaccia quanto più gli viene in mente e Sasuke che vorrebbe urlargli di stare zitto, perché gli scoppia la testa e se non la pianta seriamente di ciarlare sarà lui a esplodere per mano sua, ma quello è sordo e se la ride tra un borbottio e l'altro. Per giunta, gli è ancora così terribilmente vicino che con tutto il raffreddore sente l'odore salmastro della pelle di Naruto, nitido e fresco come se fosse appena uscito dal mare. Ha come l'idea di ricordare qualcosa in merito, sulla spiaggia, lui con Naruto addosso quasi come adesso. 
Poi è solo un momento, in cui traballa e si sente instabile quando prova a sollevarsi un attimo dal futon. Il jinchuuriki è ancora impegnato a blaterare su non sa più cosa — ha smesso di ascoltarlo da quanto, ore? — e in una constatazione fuori luogo si accorge di un paio di foglie che ha fra i capelli, all'altezza dell'orecchio. Lo vede persino nella sua visione offuscata.
Verde nel giallo. 
«Sei troppo colorato, tu» borbotta scocciato, troppo fiacco e stanco perché Naruto lo percepisca più di un sussurro ansimato e delirante, ma forte abbastanza da attirare la sua attenzione. 
Un istante.
Gli pare che si agiti, non è del tutto certo. Ha gli occhi così gonfi e la testa talmente pesante che non gli è chiaro proprio un bel niente all'infuori del fatto che stia respirando a fatica e si tenga a stento diritto, tanto che deve poggiare la fronte sulla spalla del biondo per non cadere di faccia sul pavimento, chiudendo gli occhi. C'è qualcosa di strano, però. La sensazione tipica del dejà-vù di quando un'azione pare di averla già svolta. 
Quando è successo?
«Sasuke?» 
Stai zitto, usuratonkachi. Mi fa male la testa.
«Ti... ti senti male?»
Mi fa male tutto. 
«Sembri...» 
Non ridere. Basta.
«Sembri...»
C'è qualcosa che devo ricordare? 
«...sembri ubriaco!» 
...
«Che hai detto?» 
«Ho detto che sembri ubriaco, hai il naso tutto rosso e dici cose senza senso!»
Dico cose senza senso. L'ho già sentito. Da chi?
«Ohi, teme, spostati, stai cominciando a pesare.»
Solleva lentamente le palpebre, ancora sostenuto dall'altro — e in effetti sì, gli grava addosso. Altrettanto piano si scosta, intercettando il mento di Naruto con la punta del naso in un errore di manovra. Solo che si ferma lì. 
Ah, ecco. 
«Sasuke?»
Me l'ha detto Kakashi.
Quel che succede dopo è strano.
C'è lo sguardo di Naruto, allucinato, o forse solo confuso. Le pupille sono dilatate? Non lo sa, c'è tanto azzurro, Naruto è davvero troppi colori insieme che gli fanno aumentare il mal di testa — e lo prenderà a pugni per questo suo continuo infierire, ma poi, quando sarà pienamente consapevole di sé. Adesso ha in mente solo la voce divertita di Kakashi, un suo uhuh, davvero? che non riesce a collocare in alcun contesto.
«Testa quadra» mormora, la voce roca per la gola provata mentre alza ancora un po' il capo. Naruto contrae le sopracciglia biondissime e apre la bocca per rispondergli a tono, probabilmente, solo che non ne ha il tempo, perché Sasuke si è slanciato — col risultato di essergli caduto addosso — e lo bacia così precipitosamente che all'Uzumaki scappa un urlo che nessuno sentirà, soffocato dalle labbra dell'ex-nukenin contro le sue. 
Dal suo punto di vista, Sasuke sente solo di non avere più il mento contro il naso — anche se l'odore è lo stesso —, bensì qualcosa contro la bocca, adesso, più soffice e calda, benché risulti comunque fresca a confronto con l'alta temperatura di Sasuke. Dà quasi sollievo. Forse è per questo che  preme più forte e gli pare di sentire Naruto mugolare, quasi sul punto di schiudere le labbra per riflesso, come una proposta che ha tutta l'intenzione di assecondare. Tuttavia al mugugno se ne aggiungono altri e le fitte alla tempia si rifanno sentire; Sasuke si tira via come punto da un ago in quella stessa parte, la bocca che schiocca su quella di Naruto nell'allontanarsi. Quando prova a metterne a fuoco i contorni si sente come sfibrato e si lascia andare ad un capogiro.
L'ultima cosa che sente sono le mani del jinchuuriki sulle spalle per sorreggerlo e un vociare confuso che non ha voglia di ascoltare.
 
Proprio come ha detto Kakashi.






 
B
Guarda come gongolo, guarda come gongolo cooon il twist che faccio fare al SasuNaru... ♪
Ditelo or ora, che sono pessima. 
Come d
ire. Lo avevo pronto, no? Se ne stava là, tutto solo soletto, fra le Indiscusse (roba che non ho mai finito, nel senso che non ne discuto proprio perché non ne vale la pena, sennò mi mangio le mani) e visto che la Monsters&Co. mia famiglia si è messa d'accordo col mio ragazzo per rapirmi per tutte le feste fino al 31, privandomi della sicurezza di riuscire a pubblicare per Natale/Capodanno come avevo annunciato, mi son detta “dai, non faccio la stVonza, aggiorno prima nel dubbio”. Sicché ho detto che il prossimo extra sarà quell''extra è per una questione cronologica questo c'andava messo prima, toh. Eccovi il 14esimo! \(^o^)/ 
RECRUDESCENZA : notevole aggravamento, ripresa preoccupante di un male fisico, morale o sociale, susseguente una fase di stasi o attenuazione.
Ordunque, nel capitolo 9, Bolso, se vi ricordate Sasuke ha l'influenza. Quindi la parola del giorno è collegata/si rifà a quello. Dopo 6 capitoli ho steso Sasuke nuovamente per la febbre, totalmente K.O. al punto da delirare e... altro. *muahahaheggia convinta*
Piccolo appunto: Naruto sente caldo ed è in giro a maniche corte perché è tecnicamente estate, l'avevo ambientata in quel periodo lì e sono passati appena 8-9 giorni per loro. Mentre qui abbiamo dai 15° in giù loro stanno fra i 35°-39° insomma. (?)
Veniamo a Sasuke.
Questo capitolo ha sbrodolato climax da tutte le parti durante la prima stesura. Era tutto molto serio e accaldato, nel senso che descrivevo le peggio calure che quel povero disgraziato malato ha dovuto patire per questa febbre da ricaduta fuori stagione. Ma roba che mi sarebbe toccato alzare il rating per il modo in cui questo povero figliolo febbricitante vede Naruto (del tipo “Sì, parla pure da solo, intanto io mi metto comodo e aspetto il momento propizio per saltarti addosso”) e per lo svolgersi effettivo del Chu:* TimeHo una domandina che mi sorge spontanea farvi. 
Secondo voi, cosa avrà mai detto Kakashi di così mirato per l'occasione da indurre Sasuke (che delira e sta così male in perfetto stile manga/anime dove anche un semplice raffreddore ha una potenza tale da far svenire e tutte quelle cose così) a tornarci più volte? >:D Se non dovessimo effettivamente sentirci prima, auguro a tutti voi buon Natale e felice anno nuovo. ❤   
Un b
aciossssss!~

 
 
 
   
 
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