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Autore: Queila    24/12/2015    6 recensioni
E' il giorno di Natale e Hermione è da poco tornata dall'Australia. Una Romione piena di fluff e amore. Il Natale trattato è il primo dopo la guerra di Hogwarts avvenuta in maggio.
Buone feste a tutti ^^.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Incanto nivis

 
Dopo una guerra non ritorni mai a essere veramente te stessa, mai a essere felice di nuovo fino in fondo. Hai visto le tenebre avvolgere il mondo, le anime spezzarsi sotto incantesimi pronunciati con troppa facilità, la desolazione incombere dal cielo.
Hai visto il fuoco, la morte e il dolore.
Eppure adesso tutto intorno a te si fa bianco, minuscoli fiocchi, invisibili puntini gelati cadono al suolo, aggiungendo neve alla neve, il freddo ti penetra nelle ossa, in profondità, e ti chiedi se questa sensazione di vuoto e gelo passerà mai, se tutti quegli occhi vacui e senza vita abbandoneranno la tua mente, prima o poi.
Indossi un maglione rosso fuoco con una “R” oro cicuta proprio all’altezza del cuore, l’hai trovato la mattina sotto l’albero di Natale al piano di sotto. Sei stata talmente felice che non hai aspettato un attimo: lo hai scartato con foca, con necessità e quando hai capito di cosa si trattasse (ti ci è voluto meno di mezzo secondo), hai sorriso come non facevi da mesi, come facevi solo quando lui era lì con te. Hai ancora le palpebre bagnate per la commozione, ma appena le chiudi lo vedi, lo senti sulla pelle che brucia: il fuoco della montagna, il fuoco che brucia gli alberi, che svuota le anime, che si trasforma in sangue trasportato dal vento.
Adesso sei con gli occhi sbarrati: temi di chiuderli. Fuori la neve non cessa di cadere lenta e un manto bianco avvolge il panorama che guardi dalla finestra: il bianco è talmente inteso da farti girare la testa. La casa dei Jacobs, che osservi affacciandoti, è un tutt’uno col candito colore che ricopre tutto il paesaggio circostante, anche gli alberi ai lati dell’abitazione sono quasi celati dalla neve che ne ricopre i rami ormai privi di foglie; il manto sulla strada è immacolato, nessuno disturba il lento adagiarsi della neve.
Poi lo senti, è inaspettato, ma ti colpisce in pieno petto. Crack. Affacciata alla finestra, torni a vedere il fuoco, il bianco contro il rosso, ma questa volta sorridi, questa volta il cuore di fa male per la troppa felicità.
Lui alza leggermente lo sguardo e intercetta il tuo, ti fa un cenno con la mano sorridendoti e ti senti morire. Ti precipiti al piano di sotto per aprire la porta e per tornare tra le sue braccia, per tornare finalmente a casa.
“Ron” sussurri senza fiato quando riesci a raggiungere il suo petto, ti ci aggrappi, respiri il suo profumo e ti senti un po’ più te stessa: sei certa che una crepa del tuo cuore si sia appena rimarginata.
Siete sdraiatisi sul letto, uno di fianco l’altra, le vostre mani si cercano, si trovano e rimangono intrecciate, mentre in silenzio vi godete la presenza l’uno dell’altra.
“Quando sei tornata?” Ron si gira leggermente per guardarti dritta negli occhi.
“Ieri…” rispondi, girandoti verso il ragazzo.
“Non mi hai avvertito” è offeso, te ne rendi subito conto e aumenti la pressione sulla sua mano.
“Scusa, volevo che passassi il Natale in famiglia tranquillo, senza pensare anche a me” abbassi gli occhi sul suo petto, ti senti terribilmente in colpa, ma pensavi di agire per il suo bene. Sei stata stupida, te ne rendi conto.
“Come se fosse possibile” il tuo cuore perde un battito a quella frase e ti scopri a sorridere, grata.
“Li ho trovati in fretta, grazie ai rapporti di Kingsley con il Ministro australiano, non volevo farti preoccupare, davvero… scusa” gli sfiori una guancia con la mano libera.
“Sei partita prima per Hogwarts, poi per l’Australia… non ti vedo da mesi, Miseriaccia e mi manchi. Da morire” le ultime parole le pronuncia piano, come per non farsi sentire, ma alle tue orecchie arrivano forte e chiaro, arrossisci.
Ti fai più vicina, e gli rubi un bacio veloce sulle labbra.
“Scusa, non succederà più” sussurri vicinissimo al suo viso, il tuo respiro è il suo respiro.
Ti stinge a sé, e ti rifugi tra le sue braccia, un’altra crepa si rimargina, cominci a capire quale sia la cura al male e al fuoco che hai visto: è vicina a te, lo è sempre stata e sempre lo sarà, ne sei certa.
“Beh, mamma ti vuole alla Tana per la cena di Natale, e sai che non ammette un no come risposta” ti lascia andare e ti sorride, il suo viso familiare è un balsamo per le feriti che ti porti dentro.
“Ok” rispondi, facendo aderire la tua fronte al suo mento, mentre ispiri beata il suo profumo.
“Perfetto! Ah, e anche i tuoi sono invitati!” sussurra da sopra la tua testa.
“Sono un po’ confusi ancora, ma credo che ce la possano fare…”
“Questo è lo spirito natalizio!” nel dirlo si alza dalla posizione supina e incrocia le gambe sul letto, solo ora lo noti: ha un maglione identico a quello che indossi tu, ma invece della “R”, lui ha incisa una piccola “H”.
“Ti piace?” chiede, leggendo al volo i tuoi pensieri.
“Da impazzire” sorridi.
“Ho detto io a mamma di farli così, spero ti sia piaciuto il regalo” ammette quasi imbarazzato, portandosi una mano dietro il capo.
Non dici nulla, ti avvicini a lui sempre più e lo baci con passione, con desiderio.
Combatti il fuoco con il fuoco e percepisci chiaramente che l’amore vince, sempre.
“Lo prendo come un sì” dice con il fiato corto appena vi dividete.
“Mi sta cominciando a piacere il Natale, sai?” dici divertita e sincera.
“È bello se lo passi con le persone che ami…” risponde Ron con occhi assenti, sai a chi sta pensando.
“Lui è con noi, lo sai? Lo sono tutti” dici mentre gli accarezzi la mano con premura.
“Sì, lo so” ammette mentre ti bacia le nocche.
“Sai… Vorrei poter mettere lo spirito del Natale all'interno di un barattolo e poterlo tirare fuori mese per mese, poco alla volta… credo di sentirmi meglio dopo giorni grazie a te a questa festività” sentenzi guardando con intensità.
“Mmm… possiamo farlo!”
Arrossisci immediatamente, Ron capisce di aver formulato male la frase e scuote la testa.
“No, ecco… lo spirito nel barattolo, intendo” è rosso fin sopra la punta delle orecchie e tu ridi di gusto, dopo settimane, finalmente.
“So un incantesimo” afferma convinto, “Dammi un barattolo e ti faccio vedere” continua in tono di sfida. Ti alzi dal letto, vai in cucina e torni con un contenitore per marmellata vuoto.
Osservi curiosa Ron che prende la bacchetta e la agita.
Incanto nivis” recita con decisione.
Osservi il contenitore vuoto riempirsi di neve pian piano, fino a quando ne è ricoperto per metà, mentre nella parte superiore piccolissimi fiocchi di neve scendono per poi depositarsi sul fondo.
“Wow! È stupendo, Ron”.
“Visto? La neve non smette di cadere. Ora hai lo spirito natalizio tascabile” ti dice porgendoti l’oggetto incantato.
“Ti amo” ti esce fuori in modo spontaneo, senza pensarci, lui si avvicina e ti sfiora la punta del naso con le labbra.
“Anch’io” dice mentre il suo sguardo ti penetra dentro, nelle ossa e fa dissipare un po’ di quel gelo che ti si è depositato nell’anima.
“Sarà meglio andare, prima che mamma si agiti per il nostro ritardo, è Natale in fondo e sarà meglio darle un aiuto con la cena”.
Annuisci grata, sai che avete perso molto entrambi, ma mentre guardi i suoi occhi azzurri incastonati nei tuoi, sai per certo che il suo fuoco ti scalderà per sempre, e ti guarirà.
Ti abbraccia, scendete le scale per avvertire i tuoi genitori; il futuro e il passato non ti fanno paura mentre stringi forte la sua mano.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NdA:
La storia partecipa al contest “Accadde in una notte di Natale” indetto da pasionbertotti.
Non so sinceramente com’è venuta, è la prima volta che scrivo una OS in seconda persona… è un esperimento, spero non sia uscito fuori una schifezza. Il fluff è voluto ihihihihihi, la prima parte della storia l’ho scritta ascoltando “I see fire” di Ed Sheeran, mentre la frase in corsivo è di Harlan Miller. L’incantesimo è inventato, ho messo in mezzo un po’ di sano latino (nix, nivis) sarebbe il genitivo… “incanto di neve”, sono lontani i tempi del Liceo, ma spero di non aver fatto una cavolata.
L’ultima cosa che vorrei aggiungere è che ho immaginato che Hermione iniziasse Hogwars a settembre e poi, poco prima delle vacanze natalizie, Kingsley avesse individuato i genitori. Cosi Hermione è partita pel l’Australia e ha portato l’uomo e la donna di nuovo nella cara, vecchia Inghilterra ^^.
 
Ovviamente Buon Natale e felici feste ^^
Auguri!
  
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