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Autore: narden91    25/12/2015    1 recensioni
[NaLu]
“ È normale avere paura Natsu, tuttavia in una battaglia più che la numerosità di un esercito a fare la differenza sono gli ideali per i quali si combatte, le persone diventano più forti se hanno qualcuno da proteggere, non è per questo che ci siamo allenati durante questo anno?” Mirajane a Natsu
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Mirajane, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
LEGGI DI SPAZIO E TEMPO

 

Era ormai mezzodì, il sole inebriava di un lieve torpore l’intera Magnolia, un leggero vento muoveva delicatamente le fronde degli alberi producendo soavi sibili che echeggiavano solitari nella città.  La gilda di Fairy Tail, solitamente caotica era silenziosa, colma di un alone di rabbia e preoccupazione che nemmeno una bellissima giornata come quella sarebbe riuscita a far dissipare; nella sala grande i maghi erano divisi in piccoli gruppi silenziosi, nessuno sembrava proferir parola, come assorti in un sofferto silenzio forzato, Mavis era al centro della stanza, davanti ad una lacrima enorme, vigile nel monitorare le mosse del nemico, che di li a poco avrebbe effettuato la sua inevitabile rappresaglia.

In un lato della sala principale, la vecchia Porlyusica e Wendy stavano  a medicando le ferite di Erza, duramente provata dallo scontro vittorioso con Ajeel, il corpo completamente pervaso da graffi più o meno grandi, il volto segnato da una espressione mista tra sofferenza e fatica, e lo sguardo vuoto rivolto verso il soffitto della gilda.

Nell’angolo opposto Natsu era seduto sul pavimento, con le gambe incrociate, le spalle rimesse e le mani sul volto così da non poter far notare a chi gli era intorno, quella piccola lacrima che di tanto in tanto delicatamente usciva dai suoi occhi e celermente asciugava, Happy era a pochi metri di distanza, immobile con lo sguardo perso sul pavimento e rifletteva sulla frase giusta da dire al suo amico, ma mai come quella volta non gli venne in mente niente di adatto che potesse tirarlo su di morale e dunque preferì un rumoroso silenzio.

D’un tratto sulla lacrima cominciarono a comparire dei puntini rossi, il nemico stava avanzando e anche in gran numero,  ciò nonostante Mavis rimase impassibile, non sapeva come comunicare una notizia del genere in quel clima  di rassegnazione e silenzio, tuttavia cercò di farsi coraggio, prese un profondo respiro e cercò di parlare, ma fu interrotta sul nascere, Makarov si era alzato, procedeva con passo deciso verso Natsu, quando fu ad una distanza tale da attirare la sua attenzione disse:

-“Natsu, è ora di reagire, rimanere qui a disperarsi non servirà a nulla” con tono serio e impassibile.

Natsu inizialmente alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi, poi lo distolse velocemente verso un angolino della gilda, come in un gesto totale di rassegnazione.

Makarov sapeva che Natsu era testardo, lo aveva visto crescere, quindi strinse il pugno e questa volta urlò così forte che la sua voce fece scattare tutti i maghi nella sala:

-“Naaatssuuuu!!!”

Natsu non voleva voltarsi, non voleva sentirsi dire nulla, avrebbe voluto solo che tutto ciò finisse, avrebbe voluto solo rivedere Lucy, ancora una volta; Happy si avvicinò, gli mise una mano sulla gamba e a quel punto si voltò, quella piccola figura , con due grandi baffi era ancora davanti a lui, che gli tendeva la mano, nello stesso momento in cui si voltò Makarov disse nuovamente:

-“Natsu, posso capire cosa stai provando, ma devi reagire, tutti noi dobbiamo farlo, Alvarez non aspetterà i nostri comodi, ricorda per quale motivo è iniziata questa guerra”

-“Nessuno può capirmi, nessuno..” disse con tono disperato

-“Certo che posso capirti, ti è stato portato via un’amica, un pezzo della tua vita, ma ricorda che tutti voi siete anche miei figli,  quindi come creda che dovrei sentirmi dopo che una delle mie figlie mi è stata portata via sotto il naso?”

Natsu tornò in se, quella frase lo aveva fatto rinsavire, d’altronde era per quello che avevano sempre combattuto, per difendere la gilda, la loro casa, la loro famiglia; si asciugò gli occhi lucidi, prese la mano che Makarov ancora gli tendeva dinanzi, con un balzo felino scattò in piedi e disse con sorriso ritrovato:

-“Hai ragione nonnino, l’avevo dimenticato, faremo di tutto per trovare Lucy e portarla indietro”

Makarov aveva finalmente dinanzi il vero Natsu, così con tutto il fiato che aveva urlò in modo che tutti nella gilda lo potessero sentire:

-“Ascoltate mocciosi, una delle miei figlie è stata rapita, non permetteremo che questo rimanga impunito, combatteremo Alvarez e nel frattempo cercheremo Lucy per toglierla dalle grinfie del nemico, capito?!”

Quell’urlo fu un toccasana, via via che la voce di Makarov si propagava nella stanza i maghi si alzavano in piedi, eliminando dai propri volti qualsiasi espressione crucciata o preoccupata; quando tutti furono in piedi Makarov prese di nuovo la parola e alzando l’indice e il pollice al cielo urlò:

-“Per Fairy Tail, per la nostra famiglia!”

-“Siiiiiiiii” quell’urlo si levò così forte da far vibrare i vetri della gilda.

Quando tutti ebbero ripreso finalmente la classica euforia, Mavis illustrò meticolosamente la strategia che avrebbero seguito da li in poi; tutta la gilda si sarebbe divisa in piccoli gruppi nei vari punti della città per impedire l’avanzata del nemico e degli Spriggan che avrebbero imperversato, mentre un secondo team si sarebbe dedicato alla ricerca e al salvataggio di Lucy.

Mavis rifletté a Lungo e poi decise che Natsu, Happy e Mest avrebbero fatto parte del team per salvare Lucy, tuttavia prima che potesse iniziare a spiegare ai tre una valida strategia, fu interrotta, su tutte le lacrima della gilda scomparvero i radar per localizzare il nemico e una figura nera apparve, era Zeref.

Un caotico brusio si levò tra i maghi di Fairy Tail, erano sopresi, ma prima che potessero avanzare una qualsiasi ipotesi su ciò che volesse o sul come avesse fatto ad interferire con i loro sistemi, Zeref parlò:

-“Gilda di Fairy Tail, come ben sapete tra poco tempo la vostra città, il vostro continente verranno spazzati via dal mio esercito, ma forse vi piacerebbe sapere che uno dei vostri membri è nelle mie mani”

Natsu divenne rabbioso, si incamminò verso la lacrima più grande accanto a Mavis e sbottò:

-“Se solo le hai torto un capello, me la pagherai bastardo” le vene sul collo pulsavano come un cuore in fibrillazione.

Zeref sogghignò, aveva ottenuto il suo scopo, far innervosire Natsu, quindi tranquillamente replicò:

-“Be perché non vieni qui nel mio castello e lo vedi con i tuoi occhi?!”

-“Lo farò!”

La trasmissione si chiuse all’improvviso, la rabbia di Natsu non fece che aumentare negli istanti successivi a quello scambio di battute e in men che non si dica, come era solito fare, iniziò a correre verso l’ingresso della gilda senza aver riflettuto abbastanza, ma prima che potesse varcare la soglia Grey lo fermò di forza:

-“Dove credi di andare idiota?”

-“Tu dove credi? A salvare Lucy”

-“E come pensi di raggiungere il castello di Zeref? Hai dimenticato tutto ciò che abbiamo dovuto fare per giungere nel regno di Alvarez?! Solo un’idiota come te potrebbe agire così di impulso”

-“Troverò un modo” sbottò Natsu mentre si divincolò violentemente dalla presa di Grey

-“Hai il cervello vuoto per caso? Non puoi partire per un Continente nemico senza una strategia sensata”

Prima che i due passassero alle mani Cana si interpose tra i due picchiandoli violentemente sulla testa con la mano destra mentre con la sinistra reggeva una bottiglia ormai finita di vino:

-“Piantatela voi due,  mancate solo voi tra i nostri problemi”

Natsu e Grey si calmarono, rimasero immobili per alcuni secondi, quando all’improvviso Mavis disse sorridente:

-“Ho un’idea ragazzi, badate, non sarà senza rischi, ma dovrebbe funzionare, ma ci servirà un piccolo aiuto esterno quindi ascoltate”.

Mavis spiegò dettagliatamente ogni punto della sua strategia e tutti i maghi ne erano estasiati, così , quando ognuno ebbe perfettamente capito il proprio ruolo, Mavis ordinò l’inizio del suo piano.

-“Andate, attenetevi al piano”

-“Siiiii” gridarono tutti mentre uscivano dalla gilda.

-“Spero che la strategia funzioni” disse Mavis rivolta a Makarov

-“Lo spero anche io, ma d’altronde è una sua strategia quindi si rivelerà sicuramente vincente” replicò Makarov.

-“Si, oltretutto era la meno pericolosa e con la maggiore percentuale di successo”

-“Non si preoccupi Primo, tutto quello che ora dobbiamo fare è avere fede nella nuova generazione di Fairy Tail”

-“Si “ Mavis sorrise, ripensando al periodo in cui fondò la gilda.

Lucy si destò, non riusciva a rendersi conto di quanto tempo fosse passato, le sembrarono giorni che era legata in quella maniera così infida, inerme, come un condannato che attende inesorabile la fine, era sfinita, avrebbe voluto che tutto ciò finisse , in un modo o nell’altro; la porta della cella si aprì con un tetro cigolio, Zeref entrò con passo deciso e silenzioso, con il suo solito sguardo innocente ma allo stesso tempo intimidatorio, al suo seguito c’era Brandish, vestita con un elegante mantello piumato e una catena dorata che le cingeva il collo.

I due si fermarono davanti a Lucy, la scrutarono minacciosi, poi Zeref sospirò e con un tono di voce dall’aria estremamente tranquilla e rilassata disse:

-“Lucy Heartphilia, tu sei l’ultimo ostacolo che impedisce la resurrezione di END, sai il perché?”

-“Non ho nulla a che fare con te e con END, non ne so niente” esclamò Lucy con le poche energie che le rimasero

-“Oh ti sbagli, e non sai nemmeno quanto ahaahahah” rispose Zeref scoppiando in una risata da brividi

-“Vedi tua madre Layla è la responsabile dell’ultimo sigillo apposto sul corpo di END per impedire che si risvegliasse”

-“Non è vero stai mentendo!” Lucy era sgomenta, non immaginava che la madre potesse essere coinvolta con Zeref o uno dei suoi demoni più forti

-“Tua madre ha creato un sigillo potentissimo, e lo ha impresso sul libro di END in modo da impedirne la resurrezione e ha poi nascosto la chiave di questo sigillo in modo che nessuno potesse mai più trovarla”

-“Se pensi che possa sapere dove si trovi questa chiave ti sbagli di grosso!”

-“Ahahahah, non voglio sapere dove si trova, anche perché ce l’ho davanti i miei occhi, sei tu, Lucy”

La faccia di Lucy si fece bianca dalla paura, non riusciva a crederci, in quel momento tutto ciò che uscì dalla sua bocca fu:

-“Non può essere…”

-“Tua madre nascose la chiave per il sigillo nel tuo corpo… Adesso prenderò questa chiave per poter far sorgere nuovamente END e dare distruzione e disperazione a questo mondo….”  Replicò Zeref.

D’un tratto Zeref aprì la mano verso l’alto e il libro di END apparve, lanciò un incantesimo su Lucy che la bloccò totalmente, come un blocco di cristallo, Zeref avvicinò la mano allo stomaco di Lucy, una luce fortissima si sprigionò nel punto in cui Zeref l’aveva toccata, la estrasse e aperto il libro di END pose la luce su una pagina, il libro si chiuse e scomparve di nuovo, lasciando Lucy svuotata di tutto il potere magico che le era rimasto, quindi Zeref si voltò, sempre con quel ghigno malefico stampato sul volto e rivolgendosi a Brandish disse:

-“La chiave è stata estratta, fa di lei ciò che vuoi”

-“Certamente” rispose lo Spriggan obbedientemente.

Zeref uscì dalla cella, Brandish si avvicinò ad un tavolo della stanza, osservò con disprezzo Lucy ormai inerme, prese la chiave rotta che Lucy era solita portare al collo , agitò il braccio facendo sparire le catene che tenevano incatenata Lucy, che cadde rovinosamente sul pavimento come un oggetto inanimato, lanciò il pezzo della chiave di Acquarius dall’altra parte della stanza e furibonda esclamò:

-“Questa chiave è stata una disgrazia per mia madre Grammy, lurida puttana, se non fosse stato per Layla sarebbe ancora viva… Mia madre è stata uccisa  da Layla, era una sua serva , ha dovuto subire una umiliazione indescrivibile per colpa sua… Adesso però io la vendicherò… Ti ucciderò Lucy Heartphilia”

Brandish era fuori di se, si accanì contro Lucy , le mise le mani al collo e iniziò a strangolarla; Lucy non poteva far nulla, era completamente in balia della furia omicida di Brandish, tutto era sul punto di sparire, le tenebre stavano ormai per prenderla, quando d’un tratto vide un barlume di luce, Brandish fu sbalzata via, aprì l’occhio destro con le ultime forze che le erano rimaste, vide che era coperta da un manto di acqua e di fianco c’era lei Acquarius.

-“A..cqu..arius” sibilò ormai allo stremo Lucy, mentre una lacrima le rigava il viso

-“Tch, non ce la fai proprio a cavartela senza di me, eh mocciossa” rispose lo spirito stellare

-“Oh così ci sei anche tu Acquarius, bene, così prenderò la mia vendetta anche su di te” esclamò Brandish mentre si rialzava in piedi.

La furia di Brandish raggiunse l’apice e scagliò un’onda d’urto magica contro le due, Acquarius si interpose davanti a Lucy per farle da scudo con l’acqua, tuttavia sapeva che non avrebbe potuto resistere molto, aveva percepito l’immenso potere magico dello Spriggan, così mentre ne teneva a bada gli attacchi, Acquarius si rivolse a Lucy:

-“Lucy non posso resistere molto, è troppo forte e il tuo potere magico praticamente è azzerato, se rimanessi rischieresti solo la vita”

-“Non mi importa Acquarius, ti prego non voglio perderti di nuovo” rispose Lucy in lacrime coperta ancora dallo scudo dello spirito stellare

-“ Tch, non sarà un addio questa volta, se sono riuscita ad intervenire questa volta, potrò farlo di nuovo, tuttavia se adesso non chiudo il mio portale potresti morire, quindi ti darò parte del mio potere per difenderti fino al suo arrivo”

Sogghignò Acquarius

-“Lui chi?” rispose Lucy.

Si bloccò non riusciva a capire cosa volesse dire, ma non ebbe tempo per pensare, Acquarius scomparve, il manto d’acqua che la circondava si espanse di quasi mezzo metro ed entrò in contatto con il potente attacco di Brandish, l’effetto durò una trentina di secondi, poi scomparve, era scoperta e vulnerabile agli attacchi del nemico.

-“È la fine per te Lucy Heartphilia ahahah” ormai Brandish era in preda alla sua sete di vendetta e delirio

-“Questa è la fine” pensò Lucy tra sé e sé.

Un bagliore rosso scarlatto si interpose davanti all’attacco dello Spriggan, Lucy si sentì sollevare e si ritrovò ad alcuni metri di distanza dal pezzo della chiave di Aquarius con gli occhi chiusi, non aveva il coraggio di aprirli; d’incanto udì una voce familiare che le parlò:

-“Lucy stai bene?”

Aprì gli occhi, Brandish era lontana, era tutta intera , alzò adagio lo sguardo e d’un tratto quella voce familiare divenne un volto familiare, Natsu l’aveva salvata, di nuovo, scoppiò in un pianto liberatorio, gli si avvinghiò al petto e disse:

-“Na.. tsu grazie mille”

-“Non c’è bisogno che mi ringrazi, è mio dovere proteggerti ricordi?” rispose il ragazzo con i capelli color ciliegio

-“Ora però devo occuparmi di alcune faccende Lucy, parleremo dopo”

-“Ok…”

Lo sguardo di Natsu si fece serio, posò delicatamente Lucy sul pavimento e urlò:

-“Ora ragazzi!”

Dal nulla Happy, Mest e Minerva apparvero dal nulla, questi ultimi si portarono alle spalle di Brandish e assestatole un colpo deciso dietro la nuca, le fecero perdere i sensi.

-“Tutto secondo i piani” disse Mest

-“Devo dire che non pensavo che avrebbe funzionato, che ne facciamo di lei?” esclamò sorpresa Minerva

-“Lasciamola li ormai è indifesa, non darà fastidio” disse Happy

-“Va bene, ora prendete Lucy e portatela immediatamente alla gilda per curarla “ disse Natsu

-“E tu che farai ?” rispose preoccupato Happy

-“Ho una faccenda da sistemare”

-“Siamo in territorio nemico Natsu non è il momento di fare improvvisazioni” esclamò Mest

Natsu ormai aveva deciso, era impossibile fargli cambiare idea,  se ne accorsero tutti, decisero quindi di rispettare la sua scelta , presero Lucy in spalla e stavano per scomparire quando Lucy gli fermò:

-“Non … voglio andarmene… voglio rimanere qui”

-“Sei troppo debole Lucy,  gli saresti solo di peso” disse preoccupato Mest

Natsu si girò verso Lucy, le sorrise ed esclamò:

-“ Ci ritroveremo alla gilda molto presto Lucy, ora va e fatti curare le tue ferite”

-“Posso fidarmi vero Natsu?” disse con tono titubante

Natsu le prolungò il sorriso mostrandole il pollice all’insù esclamò:

-“Certo Lucy”

Lucy si rassicurò e prese le chiavi che erano sul tavolo, come in un lampo i quattro sparirono, Natsu abbassò delicatamente il braccio, tornò nuovamente serio e si incamminò verso la sala grande; era una sala enorme, adornata di colonne altissime e arazzi alle pareti, il soffitto era incredibilmente alto e sul fondo della stanza, dopo una piccola rampa di scale di marmo c’era un trono, interamente rivestito di stoffa rossa, in tinta con il lungo tappeto che si estendeva per tutta la sala; sul trono sedeva Zeref, era in attesa di Natsu, lo aveva percepito a miglia di distanza prima che arrivasse al castello:

-“Così alla fine sei davvero venuto nella mia umile dimora eh Natsu?” chiese con tono poco sorpreso Zeref

-“Piantala, sono venuto qui per mettere fine una volta per tutte al male che stai creando, non ti perdonerò mai per quello che hai fatto a Lucy”

-“Oh , be vediamo se sarai in grado di uccidermi”

Zeref si alzò dal trono , scese le scale e giunse a circa 5 metri da Natsu, che nel frattempo aveva inizato a srotolare le bende che aveva sul braccio destro.

-“La farò finita con un unico attacco e farò finire questo clima di terrore che stai cercando di instaurare Zeref!”

Finite di srotolare le bende sul braccio era visibile un marchio nero di un drago, Natsu lo mostrò soddisfatto a Zeref ed esclamò:

-“Mi ci è voluto molto tempo, ma sono riuscito ad accumulare tutto il potere residuo che Igneel ha lasciato in me, e questo potere sarà quello che ti distruggerà Zeref”

Zeref era sorpreso e socchiudendo gli occhi con fare rassegnato sibilò:

-“Forse finalmente sarai in grado di uccidermi, Natsu”.

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 
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