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Autore: AnyaVeritas    25/12/2015    2 recensioni
3 mesi dopo gli eventi di Angel of Darkness: Kurtis dopo essere stato in coma, sotto le cure di una misteriosa guaritrice, ritorna a Parigi dalla sorella gemella Miranda ma... Ha nuovamente bisogno dell'aiuto di Lara per trovare il Tempio dei Nephilim ed evitare che quest'ultimi causino una eventuale apocalisse.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lara Croft, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Bangkok era caldissima, dato che Kurtis era costretto a camminare a torso nudo per il quartiere povero. Sylvie si è dovuta sciogliere i capelli e mettersi un paio di pantaloni di camoscio, Andrea invece aveva una maglietta bianca e pantaloncini grigi, Miranda una maglietta bianca trasparente, che le faceva intravedere il suo reggiseno nero ed un paio di pantaloncini in jeans, fra i suoi capelli vi era un cerchietto violetto, per fare in modo che il suo viso respirasse.
Lara aveva addosso una maglietta azzurrina cadente lungo la spalla destra, dei guanti leggeri, un paio di pantaloncini marroni e le fondine sempre attaccate alle sue cosce.
Il quartiere povero di Bangkok era caotico e per arrivare al Porto lo si doveva attraversare. I mercanti urlavano ai turisti la loro merce, i bambini giocavano vicino alle bancarelle, dei musicisti suonavano lungo le banchine e le donne ballavano al ritmo della musica, allegramente. Non sembrava che il caldo afoso che aveva colpito Enna avesse fermato l’allegria del quartiere povero di Bangkok.
Sylvie si sventolò la mano nel suo viso, sentendo il caldo lungo il suo corpo « Non pensavo che il clima avesse colpito pure l’oriente. » Kurtis fece soltanto spallucce mentre si aggiustava la cintura, continuando a camminare « Da quello che so, nei paesi ove c’è di solito Afa in estate c’è questo caldo bestiale, come ad Enna ad esempio e qui a Bangkok. Invece nei poli e nei paesi freddi sembra tornato l’inverno » Lara spalancò gli occhi, non pensava che la situazione potesse essere così grave nelle altre città.
In Islanda hanno cancellato tutti i voli per l’eccessiva neve, Reykjavík è completamente ghiacciata ed è arrivata ad una temperatura sotto lo zero.
Lara sapeva che a Londra ci sono state diverse allerte meteo per eccessive piogge, stessa cosa per quanto riguarda la Scozia e l’Irlanda del Nord erano colpite da forti temporali. Lara in fondo al cuore sperava che Winston stesse bene, quando partii per questa missione per salvare nuovamente il mondo gli ha detto di andare in Irlanda dalla figlia Christine.
Lara scosse la tessa, distogliendo la mente da Winston e di tornare al presente.
 
 
Arrivati al porto, era completamente deserto, nessun mercante, nessun pescatore e nemmeno un mendicante chiedeva l’elemosina, era come se fosse diventata un porto fantasma. Solo il mercato sembrava ancora in vita, Lara si guardò intorno e notò una donna vestita di viola, la sua gonna si intravedeva oltre l’enorme manto che portava indosso. Kurtis si avvicinò a Lara, appoggiando una mano sulla sua spalla, avvicinando le sue labbra all’orecchio di Lara « Non credo che sia una Normale quella ragazzina » disse, Lara inarcò un sopracciglio « Già… sto studiando il suo comportamento… Si guarda intorno come se all’improvviso venissero dei ladri a prenderle la borsa » Kurtis non poté fare altro che annuire alla sua affermazione.
Ad un certo punto le parole di Miranda dette al teatro gli vennero in mente Sembra che i veri ciechi siete voi, siete accecati dall’orgoglio…Se continuate così vi rivelerete i vostri sentimenti in un periodo critico di questa missione. Promettimi che non lo farai, come mi hai promesso che saresti tornato da me. Quelle parole erano pungenti come un ago nella pelle.
Kurtis ci teneva a Lara, ma non sembrava il momento di dirglielo.
Lara si prese l’amuleto di Putai nel suo pugno, era da giorni che non emetteva alcun colore o alcuna vibrazione, sperava che esso potesse aiutarla nelle situazioni più critiche…
Lara chiuse gli occhi, stringendosi l’amuleto nel petto. Sperando di ricevere risposta « Per il resto impara ciò che devi da ogni nuova situazione… » Le parole della maga shamana erano nella sua mente ed erano impresse.
Si sentiva qualcosa alla gola, la voglia di gridare… di chiedere l’aiuto di Putai… Ma lei non era qui.
Lei ed Ahret l’hanno salvata da quella piramide infernale che l’ha seppellita viva per giorni…
Odiò a Werner con tutto il suo cuore in quel momento… Per averla abbandonata.
Non ha nemmeno avuto la chance di dirli addio. Le sue ultime parole sono state quasi brutali ed acide…
 
Lara spinse a Werner nella sedia, adirata « Non ricordi l’Egitto Werner? Mi hai abbandonata! Non c’era nessuna pietà allora. » Parole acide che erano uscite senza neanche pensarle, Werner era sconvolto. Guardò lontano da Lara, spingendola indietro « Via di qui! Lasciami in pace » Non sembravano parole rivolte a lei, lo guardò preoccupata prima che venisse spinta da Karel verso il muro e perdere conoscenza…
 
Lara sospirò, riaprendo gli occhi e si girò. Vide Miranda piegata a guardare il mare, prese il bastone, legato alla sua schiena e lo mise quasi sopra la superfice cristallina « Mor’tunar » disse per poi mettere il bastone nel mare. Le onde si calmarono e il riflessi del sole e della pietra non c’erano… Il mare diventò trasparente. Andrea e Sylvie guardarono a bocca aperta, la ragazzina si avvicinò alla sponda e toccò il mare, con un dito. L’acqua non era scomparsa.
Miranda si rimise il bastone nella schiena e studiò il mare.
C’erano delle orme sott’acqua, che non erano sparite con la sabbia del mare e poi del sangue nelle orme e della strana saliva color nera.
Miranda si mise le mani ai capelli, sconvolta « Oh No! »
Kurtis si avvicinò alla sorella, inarcando un sopracciglio. Cerco di tranquillizzarla, facendole fare degli esercizi di respirazione.
Andrea si buttò in acqua e guardò quelle orme da vicino. Le odorò, sapevano di maiale cotto a puntino. La ragazzina fece spallucce, convincendosi che i thailandesi hanno sacrificato un animale per lo stregone.
Ma qualcosa catturò la sua attenzione, era un oggetto che brillò alla luce del sole.
Andrea tolse la sabbia che ricopriva l’oggetto e lo prese. Era un anello dorato, con un diamante al centro di esso. Andrea risalii in superfice, prendendo aria « Mamma, guarda qui » disse mettendo l’anello sul cemento, per poi farsi aiutare da Miranda ad uscire dall’acqua « Ero convinta che avessero sacrificato un animale, mi sono sbagliata. » Miranda prese l’anello e lo studiò attentamente, guardò all’interno dell’oggetto. C’era un nome e una data;
Elina Beckett, 21-09.02.
Miranda si sentii lo stomaco sottosopra, si mise una mano davanti alla bocca, come se stesse per vomitare « Lo immaginavo, Mongkut sta allevando il Kraken »
Lara e Kurtis spalancarono gli occhi dallo stupore. « Merda… » sospirò Lara, mettendosi le mani alla bocca.
Nel frattempo, la ragazzina col cappuccio viola prese Lara da dietro, puntandole un coltello alla gola.
Lara pestò il piede alla ragazzina e le prese il braccio, girandolo a trecentosessanta gradi, appoggiando la mano della ragazzina nella schiena di quest’ultima.
Dal braccio della ragazzina usci una lama violetta, quasi ferendo Lara.
I suoi riflessi percepirono subito il gesto della ragazza, le diede un calcio alla schiena, mettendola a terra, sfoderando la Scorpion X alla sua destra, il suo dito era quasi pronto per premere il grilletto.
Al punto di sparare, Kurtis le prese il braccio e lo mise verso l’alto. Il colpo finì in verso le nuvole « Aspetta! Non fare la prevenuta Lara. » disse Kurtis, tenendo il braccio di lei ancora verso l’alto. Lara lo guardò male « E’ se fosse una delle concubine di quello stregone sott’acqua? Ha cercato di uccidermi »
Kurtis sbuffò alla risposta di Lara, tolse la mano dal suo braccio e prese con entrambe le mani il suo volto « E’ una Lux Veritatis » Lara a quelle parole abbassò il braccio e rimise la Scorpion X nella apposita fondina.
La ragazzina si scoprii il volto, era un volto dai lineamenti orientali e piuttosto fini, non era thailandese ma giapponese. I suoi lunghi capelli neri cadevano dolcemente lungo le sue spalle, gli occhi a mandorla azzurri, cosa piuttosto rara fra gli orientali, e le sue labbra rosee erano inarcati in una espressione preoccupata.
Kurtis si avvicinò alla ragazza e le prese la mano, aiutandola a rialzarsi « Grazie per avermi salvato la vita fratello… » disse la ragazzina mentre si tolse il mantello, nel braccio destro aveva il marchio dei Lux Veritatis, ma attorno ad esso c’erano delle spine gialle e rosse, il suo polso era ricoperto da tatuaggi viola, con delle spine rosate attorno ad esso, fino al gomito; era una schiava di Mongkut.
Miranda notò il simbolo viola lungo il suo braccio, lo prese e lo guardò attentamente « Sei la Schiava Viola non è vero? Chi sei? » la voce di Miranda era agitata, le sue dita tremarono mentre parlava, sembrava agitata anche il suo volto non lo dava a vedere.
La ragazzina sospirò e guardo soltanto in basso, non avendo il coraggio di guardare Miranda nei suoi occhi neri quanto la pece e la notte.
« Mi chiamo Jun, sono una Lux Veritatis Esiliata e sono la Schiava Viola di Mongkut, ma non sono trasformata lo giuro! » Jun aveva un’espressione terrorizzata in volto, si sentiva qualcosa alla gola.
Lara si avvicinò alla ragazza, mettendo una mano sulla sua spalla « Puoi condurci al tempio Jun? » domandò accarezzandole la spalla.
Jun annuii « Seguitemi.».
  
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