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Autore: Matte Goldenside    25/12/2015    3 recensioni
Sono stato un idiota, perché l'ho fatto. La mia vita è stata rovinata, solo per colpa mia. Ma ora basta, è arrivato il momento della redenzione. Scusami fratellino, per tutto quello che ti ho fatto
Genere: Horror, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Golden Bonnie, Golden Freddy, Mark Stuart, Phone Guy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mark's redemption '
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Cap n°2: la prima notte

 

 

Certo che questo posto al buio sembra infestato dai fantasmi, e pensare che dovrebbe essere un luogo per le famiglie. Cerco di non perdermi in questi pensieri stupidi e apro il ristorante con le chiavi consegnatemi dal capo. Guardo l’orologio, indica le 11:58, meglio se mi sbrigo ad andare nel mio ufficio. Questo ristorante di notte mette i brividi, quindi cerco di incamminarmi il più velocemente possibile verso l’ufficio. Appena arrivato mi siedo sulla mia sedia, che devo dire essere molto comoda. Allo scoccare della mezzanotte ecco un telefono inizia a squillare. Sorvolato lo spavento iniziale io accetto la chiamata, ed ecco che una voce inizia a parlarmi: << Ciao, tu devi essere la nuova guardia notturna, io sono il tuo mentore e ti darò consigli per sopravvivere queste notti. Le regole dicono che dovrei presentarti il locale, ma non ho tanta voglia, quindi non lo farò, tanto se sei venuto a lavorare qua saprai già tutto; allora, il tuo compito sarà quello di difenderti dagli animatronici, adesso ti spiego il perché. Loro sono collegati a una banca dati per individuare tutti i vari criminali, dopo l’orario di chiusura però loro ti scambiano automaticamente per un pericolo, un criminale, quindi cercheranno di bloccarti e chiamare la polizia, solo che hanno modi u po’ bruschi, quindi moriresti quasi sicuramente. Noi dobbiamo tenerli accesi, perché altrimenti i loro servomotori si bloccherebbero, un tempo potevano anche rimanere spenti, visto che si muovevano durante il giorno, ma dopo il Morso dell’87 le cose sono cambiate. Non vorrei dilungarmi troppo su questo discorso, neanche sembrati troppo volgare, ma chi è quel fottuto idiota che metterebbe un bambino dentro la bocca di un robot, bisogna proprio essere stupidi per farlo >>. Normalmente io mi sarei offeso a sentire queste parole, ma lui ha ragione, sono solo un fottuto idiota che ha messo un bambino dentro la bocca di un robot. << Comunque tu avrai già visto com’è il tuo ufficio; hai due porte ai lati e un corridoio centrale, anch’esso con una porta che si può chiudere. Fai attenzione però, le porte consumano molta energia, quella centrale soprattutto, quindi usala raramente. Gli animatronici sono attratti dai suoni, quindi sei anche in dotazione di un tablet collegato ad una rete di telecamere, con cui puoi emettere suoni. Se gli animatronici dovessero avvicinarsi troppo a te, sappi che se ne fregheranno dei suoni, quindi in questo caso chiudi le porte. Questo era tutto quello che dovevo dirti, ci rivediamo la prossima notte, ciao >>.

Non mi sarei mai immaginato di fare la guardia agli animatronici, ma forse è meglio così, devo affrontare i mostri del mio passato e sconfiggerli. Le prime due ore non succede nulla, quasi sto iniziando ad annoiarmi; poi in lontananza ecco sento un suono, prendo subito il tablet e controllo la telecamera sul palco, notando con stupore che Spring-Bonnie è sparito. In preda al panico controllo subito le telecamere, è nella sala principale; sul mio tablet vedo un pulsante con scritto “ Play audio ”. Immagino sia quello il tasto che emette i suoni, quindi lo premo su un’altra telecamera; appena lo faccio si sente la risata di un bambino e Spring-Bonnie si fionda lì con una velocità sconcertante. Stranamente è da un po’ che non si sta muovendo e sembra che stia fissando la telecamera, e se non si muovesse perché io lo sto fissando? Dopo avere pensato questa cosa cambio telecamera. Poi controllo di nuovo quella e effettivamente è sparito. Premo di nuovo il pulsante dell’audio, ma lui non arriva. Ricordandomi ciò che mi ha detto il tizio al telefono controllo subito la porta di destra e per fortuna non c’è nessuno, poi controllo quella di sinistra ed è lì che lo vedo. In preda al panico chiudo subito la porta e controllo l’ora. Sono le 5:56, perfetto, manca poco. Riapro la porta e vedo che se ne è andato via. Appena volto lo sguardo però lo trovo davanti a me, evidentemente deve essere passato per il corridoio centrale senza che me ne accorgessi. Lui allunga la mano verso di me, già sento la sua forte presa sul mio collo, ma un suono mi salva, il suono delle 6:00. Lui ritorna sul palco e io, dopo aver tirato un sospiro di sollievo ritorno a casa mia per riposarmi. Pensare che anche questa notte dovrò rifarlo. Per ora però è meglio lasciare andar via questi pensieri e riposarsi.

 

 

 

Commento dell’autore

 

 

 

Ciao ragazzi, sono sempre io. Eccoci con il secondo capitolo della storia, che spero vi sia piaciuto. Vorrei approfittare dell’occasione per augurarvi un buon Natale. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci rivediamo alla prossima, ciao ;)

   
 
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