«Cos’è
quel chakra?...» Da Naruto si sprigionava una forza
impressionante, capace di
sradicare gli alberi. Kashimaru non se l’aspettava: aveva
sentito storie sulla
terribile potenza del Kyūbi1,
ma aveva sempre sottovalutato la sua pericolosità.
Trovarsela di fronte, ora,
senza neanche saperlo… Una situazione che non avrebbe mai
potuto prevedere. «Da
dove proviene tutto questo chakra? Uhm, interessante… Fammi
vedere che sai fare,
avanti!»
«Sakura,
allontanati… Non vorrei farti male…»
Alcune ferite si erano già rimarginate,
mentre 2 code di chakra si manifestavano dietro Naruto.
«Naruto…
fai attenzione…»
Naruto
si voltò verso Kashimaru, e gli urlò addosso
tutta la sua rabbia: «Preparati,
bastardo, non avrò pietà!»
Detto
questo, Naruto scomparve dalla vista di Kashimaru. Gli ricomparve
direttamente
davanti, neanche lui era riuscito a seguire la rapidità dei
movimenti. Notando
il colpo all’ultimo minuto, riuscì a non farsi
colpire da Naruto, ma il chakra
della Volpe lo afferrò e lo lanciò tra gli alberi.
«Non
è possibile, non riesco a vedere i suoi movimenti!»
Naruto
attaccava senza sosta, le energie di certo non gli mancavano.
Colpì varie volte
Kashimaru, che per la prima volta in vita sua si trovava in seria
difficoltà.
«Se
non riesco a seguirti così, non mi lasci altra scelta.
Kyūkyoku Shūgyōgan!!!»
In
questo modo, Kashimaru riusciva a malapena a schivare i colpi di
Naruto, ma non
aveva la minima possibilità di trovare uno spiraglio.
Naruto, in preda alla
rabbia più ceca, lanciò via Kashimaru e poi,
giunto a terra, cominciò a
concentrarsi per raccogliere il chakra suo e del demone. Intanto erano
presenti
già 3 code, e una quarta si stava per formare…
«Sakura!
Vieni qui, presto!»
«Maestro
Kakashi! Si è ripreso!»
«Tutti
si sono svegliati. Con quest’emissione di chakra, chi avrebbe
continuato a
dormire?» Sakura, guardandosi intorno, vide i suoi compagni
che gemevano, ma
che in ogni caso avevano ripreso conoscenza. «
Piuttosto… Sakura, abbiamo un
problema. Sai cosa succede a Naruto quando compaiono 4 code, vero?
Guarda,
Naruto potrebbe perdere il controllo, dobbiamo andare via di
qui!»
La
ragazza guardò intensamente Naruto. «Non mi
sembra, Maestro. È diverso
dall’altra volta…»
La
crescita della quarta coda sembrava essersi arrestata, anzi, sembrava
stesse
scomparendo…
Intanto,
all’interno della mente di Naruto,
«Senti,
bello, se vuoi combattere insieme me, non c’è
nessuno problema. Ma se hai intenzione
di fare come contro Orochimaru, e vuoi soltanto usare il mio corpo, te
lo
scordi. Insieme, va bene. Altrimenti, levati da mezzo!»
«Uhuhu…
Cominci a mostrare un po’
d’autorità… E sia, per questa volta ti
aiuterò. Ma
non sperare di andare avanti per molto, con questo tuo
atteggiamento… Devi
accettare quando ti propongono un aiuto…»
«Grazie,
lo terrò a mente», fu la sarcastica risposta di
Naruto.
Le
3 code si erano stabilizzate, e Naruto era pronto per il suo attacco.
Stava
convogliando un’enorme quantità di chakra nei
palmi delle sue mani,
preparandosi ad utilizzare una tecnica devastante.
«Preparati,
Kashimaru, perché ti colpirò con tutto quello che
ho! Bai Rasenpō2!!!»
2
Rasengan. Uno per mano. La quantità di chakra, sia di
Naruto, sia della Volpe,
era troppa per essere contenuta con una mana. Il chakra in eccesso,
quindi, si
disperdeva lungo le braccia, con una forma peculiare. Oltre alle 3 code
di
Naruto, si potevano vedere altre 3 code rosse di chakra per braccio. La
volpe,
quindi, manifestava per quanto gli fosse possibile tutta la potenza
delle sue 9
code…
Kashimaru
era in preda al panico. «Perché non riesco a
copiarla?! Che del chakra di tipo
vento, quello di Naruto, lo vedo chiaramente. Ma quell’altro
chakra, cos’è? È impossibile
che non posso riprodurlo, questi occhi possono tutto!»
«È
inutile che continui a pensarci… Tanto non ti
servirà saperlo!»
«Non
può essere… Non ci posso credere…
È questa dunque la potenza dei cercoteri?… E
poi… Quegli occhi… Non ho mai visto uno Shūgyōgan
così! Perché, non capisco?»
Gli
occhi di Naruto erano diversi. Simili al Kyūkyoku Shūgyōgan, ma con
un’altra forma
…
Sakura
non ci capiva più niente. «Maestro, ha idea di
cosa sia successo a Naruto?»
«Non
lo so, Sakura, ma sembra che l’influenza della Volpe avvia
reso quegli occhi
più potenti, come se avessero raggiunto la “piena
maturazione”…»
Ma
era superfluo continuare a pensare. Naruto si era già mosso,
con la velocità
donatagli dalla Volpe. Kashimaru non era riuscito a pensare ad una
tecnica in
tempo, e quando si trovò Naruto davanti, agì
senza pensarci due volte. Generata
una copia, sperava di usare
«È
finita, sei mioooo!!!!»
BOOOOOMMM!!!
L’intera
radura fu coinvolta nell’esplosione. C’era in gioco
una quantità inimmaginabile
di chakra, quindi gli effetti si rivelarono semplicemente devastanti.
Gli amici
di Naruto, però, non subirono alcun tipo di danno: il loro
amico non avrebbe
mai permesso che una sua tecnica gli avrebbe feriti…
Kashimaru
giaceva al centro di un grosso cratere. Il colpo lo aveva seriamente
ferito,
nessuno avrebbe potuto salvarlo. Naruto giaceva in piedi di fronte a
lui, le
braccia grondanti di sangue: il contraccolpo era stato notevole.
«Cosa…ti
ha…dato…tutta…quella…forza?...Dimmelo…cough!»
«Che
cosa? La volontà di proteggere le persone che amo. Affetto,
qualcosa che a
quanto pare non sai cosa sia.»
«Ma…perché?...Chi
sono…loro…per…te?...»
«Le
persone che mi hanno salvato. Che mi hanno sottratto dal baratro della
solitudine.
Che mi hanno impedito di diventare come te…»
«Peccato…non
aver…mai…avuto…nessuno…così…»
«Ti
sbagli. Tua sorella mi ha chiesto si salvarti, fino
all’ultimo, fino a quando è
spirata. Per colpa tua…» Naruto digrignava i
denti, al pensiero della sorte di
Yūran…
«Beh…è…troppo
tardi…Visto che…mi
hai…fatto…divertire…oggi…voglio…farti…un
regalo…prendi…questa
spada…e difendi…le
persone…a…cui…vuoi…tan…to…be…ne…»
Dopo
aver dato la sua spada a Naruto, Kashimaru esalò
l’ultimo respiro.
Naruto
rimase lì, fermo, impugnando quella spada che aveva seminato
tanta sofferenza. Ma
lui era deciso ad usarla per uno scopo migliore… Rimase
fermo, lì, fin quando
non lo chiamò una voce.
«Naruto!
Sei ancora vivo! Stai bene?»
Naruto
si voltò a guardare chi l’aveva chiamato.
«Sakura… torniamo… a
casa…» Quindi stramazzò
al suolo.
[1] 九尾, letteralmente “Nove code”, indica quindi
[2] 倍
螺旋砲, “Doppio cannone a
spirale”. La parte “rasen” è
scritta con gli stessi ideogrammi di “Rasengan”,
perché questa ne è una particolare variante.