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Autore: LorasWeasley    26/12/2015    6 recensioni
AU [Solangelo|Caleo|Percabeth|Frazel|Jasper]
"-Prima di iniziare voglio ricordarvi che questo non è un gioco, non vi state allenando, qui se sbagliate siete morti. Siete i migliori ragazzi in addestramento che siamo riusciti a trovare, venite da diverse parti del mondo, ma ci servite tutti.
...
Spero di non aver sbagliato a fidarmi di voi. Riuscite a portare a termine questa missione e tutto il mondo vi ricorderà come degli eroi."
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Nico/Will, Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
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15.Nico e Calypso


Calypso era elegante, ma era anche comoda, in modo da poter lavorare abbastanza in fretta.
Aveva un vestito verde lungo fino ai piedi.
In questo modo nascondeva sia i coltelli che aveva allacciati alle cosce, sia le Vans verdi che si era fatta prestare da Annabeth.
Non si sarebbero di certo aspettati che avrebbe fatto tutto quello che doveva fare in tacchi a spillo.
Lei e Leo erano seduti su un divanetto, uno di fronte all’altra e stavano scherzando tranquillamente.
A un certo punto scoppiò a ridere per una battuta del ragazzo e si coprì la bocca con entrambe le mani, non le piaceva molto la sua risata.
Dal canto suo Leo la fissò intensamente con la bocca leggermente aperta quasi a formare una piccola “o”.
Calypso si sentì vagamente in imbarazzo, quello sguardo sembrava volerla scrutare fin nel profondo.
-Cosa?- Domandò sulla difensiva dopo che ebbe abbassato le mani e distolto lo sguardo dal suo.
Leo restò in silenzio qualche altro secondo, poi mormorò – Posso baciarti?
Calypso strabuzzò gli occhi e riportò lo sguardo nel suo, Leo aveva le guance rosse.
Quando la ragazza non rispose subito iniziò a tormentarsi le mani e balbettò imbarazzato –Si bè, scusa … Io … Non …
-Si- sussurrò Calypso interrompendo il suo balbettio.
-Davvero?- Adesso era Leo quello incredulo.
Lei abbozzò un sorriso (insomma, l’aveva domandato lui e non si aspettava una risposta positiva?) e annuì.
Leo sorrise a sua volta e lentamente le si avvicinò.
Calypso chiuse gli occhi, era tutto così perfetto che … Naturalmente non sarebbe durato.
Si sentì afferrare per un braccio e tirare in piedi, dovette iniziare a camminare insieme a chiunque fosse stato per non rotolare a terra.
-Magari vi sbaciucchiate un’altra volta, eh? Ora non c’è tempo.
Nico.
Fece un sospiro esasperato, ma continuò a seguirlo anche quando lui le lasciò il braccio, infondo aveva ragione.
Insieme a lui c’erano anche Will ed Annabeth.
Quest’ultima le fece un sorriso che voleva un po’ dire “mi spiace” e le mise un braccio intorno alle spalle dandole un mezzo abbraccio, poi la lasciò andare mentre tutti insieme si avviavano verso l’uscita.
Anche Leo aveva iniziato a seguirli.
Nico era in testa al gruppo quando a un certo punto si bloccò di botto facendo quasi finire Calypso addosso a lui.
La ragazza si riscosse e cercò di capire cosa lo avesse fatto fermare seguendo il suo sguardo.
Notò subito Percy nonostante la stanza non fosse perfettamente illuminata e lui si trovasse nell’angolo più buio che potesse trovare.
Era insieme a una ragazza rossa, anche se “insieme” non specificava per bene. Più che altro lei gli stava attaccata come una cozza, Calypso non riuscì a trovare una parte del suo corpo che non fosse completamente a contatto con Percy. Per finire lo stava baciando quasi a volergli mangiare la faccia.
-Però, si sta dando da fare- commentò Leo quasi ammirato.
Calypso gli lanciò uno sguardo di fuoco e lui ebbe il buonsenso di chiudersi la bocca.
Poi la ragazza portò lo sguardo su Annabeth, lo stava fissando con uno sguardo impassibile, quasi non batteva ciglio, esattamente come Nico.
Alla fine fissò Will. Il ragazzo capì subito tutto.
Con il braccio destro circondò la vita di Annabeth, con quello sinistro fece lo stesso con Nico, poi li spinse in avanti riscuotendoli dal loro shock e facendogli riprendere la camminata veloce per la loro meta.
-Abbiamo veramente poco tempo- ricordò loro.
Nico si riscosse e si allontanò velocemente dal contatto con Will, quasi come avesse preso la scossa, e riprese a camminare velocemente.
Annabeth annuì, anche se lei non si allontanò dal biondo.
 
-Okay, noi ci fermiamo qui- annunciò Annabeth quando arrivarono nel corridoio che portava alle scale che scendeva nei sotterranei.
Fissò un suo bracciale che faceva da orologio – Avete esattamente 25 minuti.
I due ragazzi annuirono.
Leo passò a entrambi due auricolari da mettere nell’orecchio in modo da poterli contattare per qualsiasi cosa.
A Calypso lo mise direttamente lui, le scostò piano i capelli e glielo mise nel modo più delicato possibile senza staccare neanche un attimo gli occhi dai suoi.
-State attenti.
Lei annuì con uno sguardo serio.
Durante tutto ciò il resto di loro distolse lo sguardo per lasciargli quel minimo di privacy.
Mentre Nico cercava di sistemarsi il suo, Will gli si avvicinò e gli passò una boccettina di profumo.
Nico lo fissò corrugando la fronte.
-E’ sonnifero. Non sapevo in che altro posto metterlo …
Nico alzò gli occhi al cielo leggermente divertito, quando finì di armeggiare con il suo orecchio accettò la boccettina e dei pezzi di stoffa che aveva recuperato il biondo da una nuova tasca.
-Quanto dura?- Chiese Annabeth.
-30 minuti. So che è poco, ma considerando che hanno quasi 20 minuti …
-E’ okay- concluse Nico togliendolo dal suo impaccio, poi si girò verso Calypso – Sei pronta?
-Andiamo.
I due ragazzi scomparvero dalla loro vista, inghiottiti dal buio delle scale dopo diversi secondi.
Subito dopo Leo annunciò che per controllarli per bene aveva bisogno del computer e delle attrezzature che aveva in camera, scomparve velocemente anche lui dalla parte opposta.
Will e Annabeth rimasero soli a controllare il passaggio.
Se qualcuno li avesse trovati potevano benissimo sembrare una coppia che si era andata a cercare un posto appartato.
Non restava che attendere.
 
-Normalmente il corridoio è sempre controllato- annunciò Nico in un sussurro mentre continuavano a scendere –Persone sotto copertura naturalmente.
Arrivarono in un nuovo piccolo corridoio.
C’erano tre porte, le ispezionarono tutte. Due erano stanze spoglie con vecchi banchi e sedie, inutilizzate da molto tempo. Una era un vecchio bagno.
Ai due ragazzi bastò guardarsi negli occhi un solo attimo prima di decidere che era quest’ultimo il posto giusto.
Una volta entrati dentro senza esitazione si diressero verso il gabinetto più sporco e malandato e si misero a cercare un qualsiasi indizio.
Fu Calypso a trovare quel pulsante quasi invisibile praticamente dietro la tazza.
Dopo averlo premuto non successe nulla per i primi 10 secondi, poi la parete alla loro destra si mosse di 90° lasciando loro la possibilità di entrare.
I due ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e sgusciarono dentro, la porta si richiuse alle loro spalle.
Calypso attivò il suo auricolare.
-Siamo dentro- sussurrò – anche se penso di dover comprare delle nuove scarpe ad Annabeth – continuò facendo una smorfia disgustata.
Si ritrovarono in un corridoio completamente bianco e perfettamente moderno.
Per un attimo sembrò a entrambi di essere tornati alla base della CIA.
Dopo dieci metri il corridoio girava a sinistra. Li percorsero in perfetto silenzio e si affacciarono piano per capire cosa li aspettasse.
C’era un altro corridoio, della stessa identica lunghezza che finiva con una semplice parete vuota.
A metà della sua lunghezza si trovava una porta controllata da due uomini armati.
Nico prese due pezze e le bagnò di sonnifero, poi ne passò una a Calypso.
Lei la accettò e si indicò fissandolo intensamente facendogli capire che sarebbe andata lei.
Prima che Nico potesse dire una qualsiasi cosa lei uscì allo scoperto e si avvicinò velocemente ai due con uno sguardo serio.
-Ancora qui siete? Non vi hanno detto i nuovi piani!?
Li stava distraendo.
I due uomini le puntarono le pistole contro, ma non spararono.
-Identificazione prego- disse uno dei due.
-Oh giusto, che sbadata! Eccola qui la mia identificazione.
Alzò il piede dandogli un violento calcio al polso della mano che teneva la pistola, così velocemente che l’uomo non si accorse di nulla.
In attimo si ritrovò disarmato.
L’altro sparò, ma Nico gli arrivò alle spalle facendogli sbagliare direzione in modo che la pallottola colpisse il braccio del suo amico, poi gli premette il panno in bocca.
Nel frattempo l’altro era finito in ginocchio dopo aver urlato per il dolore al braccio, Calypo gli fu in un attimo sopra premendogli con entrambe le mani la pezza sul viso.
Quasi contemporaneamente i due uomini svennero.
-Interessante sapere che non appena due uomini vedono una bella ragazza non riescono più a fare il loro lavoro.- Commentò Nico mentre fissava quasi con disprezzo l’uomo che aveva davanti.
-Oh si, per questo di solito quelli come te sono più pericolosi.
Nico alzò la testa di scatto – Che vuoi dire?
Calypso non rispose e si avvicinò alla porta –Serve un codice.
Nico imprecò sottovoce –Se sbagliamo scatta l’allarme, non possiamo rischiare.
Calypso annuì e riattivò l’auricolare.
-Leo, ci serve un codice per entrare- ascoltò la risposta del ragazzo poi si rivolse al moro – Ha detto che ci pensa lui, intanto vediamo che possiamo scoprire qui.
Si misero a ispezionare i corpi dei due uomini.
Nico nel suo trovò un palmare acceso, mostrava una mappa con dei punti in rosso che lampeggiavano.
-Ho trovato tutto quello che cercavamo- disse con un sorriso recuperando il suo cellulare dalla tasca e facendo una foto. Non potevano rubarsi il palmare o l’avrebbero scoperto.
Quando lo rimise a posto, continuando a toccarlo con della stoffa per non lasciare impronte, tornò a fissare schifato l’uomo a terra.
-Cosa dovremo farcene di loro? Potremo ucciderli, loro lo farebbero.
-Noi non siamo degli assassini- commentò Calypso.
-Parla per te- mormorò Nico quasi silenziosamente.
Gli auricolari di entrambi si attivarono, era Leo.
Pensarono che stesse per dire loro il codice, ma le parole che uscirono dalla sua bocca furono ben diverse.
-Stanno arrivando, nascondetevi subito.
Facile a dirsi, come potevano nascondersi in un corridoio tutto bianco senza rientranze né nulla?
Poi Nico adocchiò una grata sul tetto: il condotto dell’aria.
-Okay- disse Calypso asciugandosi le mani sudate sulla gonna – Prendimi.
Gli saltò in braccio, Nico la afferrò per le cosce e lei si spinse in su riuscendo ad aprire la grata al secondo colpo, poi si arrampicò oltre il bordo.
Si sporse per afferrare il ragazzo e portare su anche lui, poi si richiusero la grata alle spalle.
Erano strettissimi, per metà sdraiati e per metà seduti, gli arti in delle posizioni abbastanza innaturali e lei era finita sopra di lui, anche se non sapeva bene come.
Nico abbandonò la testa all’indietro poggiandola sul freddo acciaio e poi commentò per smorzare la tensione – Leo non dovrà mai sapere di tutto ciò.
La ragazza sorrise divertita.
A quel punto sentirono dei rumori e si immobilizzarono.
-Lo sapevo che erano entrati, glielo avevo detto che l’avrebbero fatto questa notte, mi doveva ascoltare.
Questa era una voce femminile, a Nico sembrò vagamente familiare.
La collegò a un viso diversi secondi dopo, era la stessa che gli aveva chiesto solo un’ora prima di ballare insieme.
-Sta buona. Io volevo che entrassero, se siamo fortunati sono ancora bloccati li dentro, perché di essere ce l’hanno fatto a sorpassare questa porta visto che non è scattato nessun allarme.
Li sentirono fermarsi mentre l’uomo faceva un verso disgustato.
-Impediti. Mi sono circondato di impediti.
Due colpi di pistola. Un codice che veniva inserito. Una porta che si apriva.
-Allora, quanti sono?
-Per adesso 6, signore.
-Per adesso!? Vuoi fare la stessa fine di quei due la fuori? Voglio tutti i loro nomi, non possiamo andare a caso, devo sapere tutto di tutti, se ne saltiamo solo uno potrebbe portarci alla distruzione. Non posso intervenire fino a quando non conosco il mio nemico, lo capisci?
La ragazza rispose, ma la sua voce si perse non appena la porta venne richiusa dietro di loro.
Nico e Calypso aspettarono qualche secondo prima di tornare a muovere anche solo un muscolo.
Silenziosamente poi se ne tornarono da dov’erano venuti ignorando i due cadaveri a terra.
Risalirono le scale del sotterraneo quasi di corsa e ritrovarono subito Will e Annabeth.
Calypso raccontò tutto in linea di massima mentre si avviavano velocemente ai dormitori, distanziando quanto più possibile quel luogo da loro.
-Quindi non siete riusciti a entrare- commentò infine Annabeth affranta.
-No, ma abbiamo comunque tutto quello che ci serve qui- commentò Nico mostrando il suo cellulare –Ah e la ragazza che stavi cercando è Reyna, non Piper.
-Si lo so, l’abbiamo vista.
Vennero raggiunti da Leo mentre Nico guardava per la prima volta Will da quando era uscito di li.
-Perché hai il viso coperto di rossetto?
Il biondo arrossì – Abbiamo sentito dei rumori quando quei due sono scesi li sotto, così ci siamo nascosti e Annabeth è stata molto … Convincente.
Leo ridacchiò e commentò – Non rispondere allo stesso modo a Percy quando te lo chiederà in camera.
-Percy sarà troppo impegnato a ricordare la sua bella rossa- rispose acida la bionda –In ogni caso io non gli ho infilato la lingua in gola come ha di certo fatto lei, se è per questo non gli ho neanche toccato le labbra!
A quel punto andò via indispettita, dopo tre metri si girò ricordandosi qualcosa di importante – Ah Nico, mandami poi tutto ciò che hai recuperato nel tuo cellulare.
Non aspettò neanche una sua risposta affermativa che riprese il suo cammino.
-Forse dovrei accompagnarla- commentò Will pensandoci su qualche secondo, fece un timido sorriso rivolto un po’ a tutti come saluto, anche se fissò solo Nico, e corse dietro la bionda.
Erano rimasti loro tre, Nico borbottò al suo compagno di stanza qualcosa che voleva dire tipo “Ti aspetto in camera” e andò via anche lui.
-Sei stata grande- commentò a quel punto Leo leggermente imbarazzato.
-Anche tu- Calypso gli fece un enorme sorriso e poi gli si avvicinò di scatto, gli schioccò un velocissimo bacio sulle labbra e scappò via.

 
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Ciao! :D Come avete passato queste feste? Presi abbastanza chili? Ahahaha
Di questo capitolo non ho molto da dire, come già dice il titolo tutto si concentra su Nico e Calypso che danno una nuova svolta alla missione.
Tra questo e il capitolo precedente ho parlato di tutte le coppie, come avrete notato qui si inizia e si finisce con la Caleo.
Annabeth non è assolutamente gelosa di Percy... nono.
E, lo so, non ho neanche accennato a Frank ed Hazel, ma spiegherò tutto in seguito! ;)
Will fa il bravo cavaliere fino alla fine, ma fissa solo una persona con quello sguardo quasi innamorato. E no, non è Annabeth.
Mentre Nico è stato davvero uno stronzo a interrompere il bacio tra Leo e Calypso, ma alla fine riesce a farsi perdonare lasciandoli soli ahah
Ci sentiamo il prossimo anno se sopravvivo alla notte del 31!
Un bacio, Deh
  
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