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Autore: Melody Potter    27/12/2015    2 recensioni
È trascorso un anno da quando Billie Jenkins ha scoperto di essere una strega. Un anno da quando le sorelle Halliwell l’hanno accolta in casa loro e da quando Billie ha ritrovato e perso nuovamente la sorella Christy.
A distanza di un anno dall’ultima battaglia che ha visto coinvolte le streghe del Trio e Billie Jenkins contro la Triade e Christy, le vite delle quattro streghe è andata avanti senza intoppi magici e soprattutto demoniaci. Le sorelle e Billie conducono una vita tranquilla. Finché dopo la sua laurea Billie, spinta dai sensi colpa per la perdita dei suoi genitori: decide di lasciarsi alle spalle S. Francisco, di fatti la ragazza all’insaputa delle sorelle parte per Mistyc Fall: città natale di sua madre e sua nonna. lo scopo di Billie è di gettarsi alle spalle i fantasmi del passato, e di vivere in quella città non più come strega, ma come una normale comune mortale.
Ciò che Billie ignora però, è che a Mistyc Falls: nulla e ciò che sembra e nessuno è quel che sembra.
A sconvolgere i suoi piani di vita, sarà l’incontro con il misterioso Damon Salvatore, che agli occhi di Billie può sembrare tutt’altro che umano. Nel
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Billie Jerkins, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

Casa Jenkins
 
Pov. Billie
 
Sono appena arrivata a Mistyc Falls. ho appena parcheggiato l’auto davanti al cancello della  villa di nonna. è qui in questa enorme villa dove mia madre ha vissuto la sua infanzia ed è qui che ogni estate ho passato le mie vacanze almeno fino a prima del rapimento di Christy. dopo quell’episodio, non siamo più tornati qui.  Scuoto la testa in senso di diniego, non devo più pensare a mia sorella visto che ritrovarla si è svelato un enorme sbaglio.  Prendo la chiave del cancello, la inserisco nella toppa della serratura e la faccio scattare.

Entro a passo deciso e mi guardo attorno. Il giardino è ben curato anche se la villa è disabitata da anni. al centro c’è  una fontana  enorme a forma di  Sirena, intorno alla fontana riconosco molte erbe utili per la creazione delle pozioni -so che la nonna come me era una strega- .  ai quattro lati del giardino vi sono delle aiuole  con diversi tipi di fiori!  So che la mamma da quando nonna è morta ha sempre fatto curare il giardino. Raggiungo la veranda anche qui ci sono vari vasi di fiori in un angolo vi è il vecchio divano a dondolo. È tutto ben curato e pulito sembra quasi che la casa sia sempre stata abitata negli ultimi dieci anni.  

Infine apro la porta di casa.

Entro.

Mi chiudo la porta alle spalle.

Raggiungo il soggiorno è come nei mei ricordi:  è spazioso al centro della stanza vi è  un divano bianco a quattro posti ad ogni lato di esso vi sono sistemati due poltrone anche esse bianche, posizionato al centro dei tre divani vi è un elegante tavolino di vetro. Sulla parete di fronte vi è una libreria ben assortita di libri. Divisa a metà nella parte destra vi sono ben tre scaffali  con vari romanzi acquistati dalla nonna durante la sua vita  e nella parte sinistra vi sono tre scaffali muniti di  favole: Quelle stesse  favole che la nonna ci leggeva quando venivamo a trovarla -ricordo che alla  nonna è sempre piaciuto leggere per noi, e a  noi    è sempre piaciuto ascoltarla-. Nel bel mezzo della libreria vi è la vecchia tv della nonna. raggiungo la cucina anch’esse è spaziosa.  al centro vi è un tavolo rettangolare  color noce. E la cucina componibile del medesimo colore. Infine raggiungo le scale portano nel piano superiore nelle camere da letto, in tutto sono cinque.

 La prima porta in cima alle scale, è sempre stata la camera della nonna. Quella subito dopo era quella dove hanno sempre dormito mamma e papà durante i nostri brevi soggiorni estivi, difronte alla loro camere vi è la camera che ho sempre diviso con mia sorella e che un tempo è stata la camera di mamma.

In fine vi è un ultima camera. Quella degli ospiti. In fondo il corridoio vi è il bagno.

  Ogni camera da letto ha gli stessa arredamenti. Un enorme letto matrimoniale al centro, due comodini su entrambi i lati con le vecchie lampade appoggiate sopra. Nella parete difronte al letto vi è un enorme armadio al muro subito dopo un enorme  porta-finestra visto che ogni -camera è munito di balcone- . anche la camera degli ospiti ha gli stessi arredamenti e gli stessi colori, l’unica cosa che cambia è la presenza di una scrivania posizionata subito dopo la porta finestra  e un piccolo divanetto proprio affianco ad essa. E infine un bagno personale.

Per quanto invece riguardi la camera che dividevo con mia sorella è muntiti di due lettini di ferro battuto rosa due armadi del medesimo colore.

Senza pensarci su troppo decido che la mia camera sarà quella degli ospiti: Là dentro, non ho alcun ricordo della mia famiglia, e di conseguenza mi sarà più facile sentirla mia, senza rischiare di perdermi nei miei ricordi.  Così torno al pian terreno raggiungo l’auto: apro il bagagliaio e prendo le mie valigie,  la borsa del mio portatile.  Lascio il bagagliaio aperto, tanto devo ancora prendere i tre scatoloni dove vi sono la spesa, i libri del college e i miei libri personali di incantesimi, i miei appunti e le varie erbe per le pozioni. Dopo aver portato tutto in casa fermo l’auto e inizio col sistemare la spesa in cucina.
Poi è la volta delle valigie, porto tutto nella mia camera. Sistemo tutti i miei vestiti nell’enorme armadio. Posiziono  il mio pc sulla scrivania. Poi è la volta dei libri del college:  nell’ultimo anno mi sono dedicata allo studio il tutto per dimenticare  i guai che ho causato, ma soprattutto per non pensare alla perdita della mia famiglia. Ho raggiunto un gran risultato, sono riuscita nel laurearmi giusto un mese fa, con il massimo dei voti!

Dopo tutto, ai miei genitori, sarebbe piaciuto vedermi laureata.

Ho realizzato il loro sogno.

Adesso devo essere in grado di realizzare il mio di sogno!

Ho sempre sognato di essere una brava maestra d’asilo, proprio come lo è stata mia madre e prima di lei   mia nonna. 

Perché non realizzarlo qui, nella mia città  natale, nello stesso asilo in cui nonna ha lavorato e in cui mamma ha iniziato la sua carriera di maestra.  
Mentre penso a tutto questo salgo  in soffitta. Ho intenzione di mettere qui i libri di magia e tutti gli accessori magici. Chissà forse la nonna proprio come la nonna delle Halliwell mi ha già preceduta, forse qui trovo tracce di magia: in fin dei conti un libro delle ombre, non può mica stare in soggiorno!

Quando arrivo davanti alla porta della soffitta, questa si apre da se da sola. Varco la soglia e noto che a differenza di tutta la casa questa stanza è un vero e proprio disastro.

La stanza non è tanto grande per essere una soffitta ma nemmeno tanto piccola. È arredata con una vecchia libreria un piccolo divanetto e un tavolino. Mi avvicino alla libreria su uno degli scaffali ci sono molte fiale e dei contenitori di vetro penso che questa sia la scorta delle erbe delle pozioni della nonna.

“qui c’è molto da fare!” dico

“dovrò dare una bella ripulita prima di sistemare i miei libri insieme a quelli della nonna!”  

Guardo l’ora sul mio orologio al polso noto che sono già le tre e mezza del pomeriggio. Caspita sono arrivata in città questa mattina alle nove e mezza solo adesso mi accorgo che non ho ancora pranzato, così per oggi decido di lasciare tutto così e com’è.  Per oggi ho fatto abbastanza,  e poi prima che inizio a lavorare  ho una settimana di  tempo per ripulire la soffitta.  Lascio lo scatolone con i libri di magia sopra il divano, esco dalla soffitta e scendo in cucina.

Sono quasi le quattro Mi preparo un panino quando finisco di mangiare inizio col preparare la cena. Sono brava a cucinare, anche questo lo devo a Piper  dopo essere  una delle streghe più potenti quest’ultima  è anche un ottima cuoca.

Non c’è dubbio sono fortunata nell’averle incontrate. 

Nel riportarmi alla realtà è il mio cellulare. Guardo sul display neanche a farlo apposta: è Piper. Non ci penso su due volte, accetto la chiamata.

“pronto, Piper!” rispondo.

“sei già arrivata?” mi chiede  la voce di Paige evidentemente sono tutte e tre  in ascolto tramite il vivavoce.

“ si, sono arrivata a Mistyc Falls questa mattina alle 9.30!” annuncio

“perché non hai chiamato prima?” chiede la voce ansiosa di Piper. Quando le sorelle sono rientrate dalla loro vacanza e hanno scoperto della mia partenza e al mio posto hanno travato la mia lettera in cui spiegava le mie motivazioni della  mia “fuga improvvisa”, questo è stato il soprannome usato da  Phoebe per descrivere la mia partenza.  Ovviamente mi hanno chiamato all’istante, e hanno tentato in vari modi di farmi cambiare idea tant’è che sono stata costretta ad accostare sono rimasta ferma in un parchegggio di un  autogrill per più di un ora e  loro tentavano di convincermi nel tornare indietro ed io ho continuato nel dire che avevo bisogno di stare lontana non da loro, ma da S. Francisco.

In fine siamo arrivate a un accordo:  quello di restare in contatto e di chiamarle spesso almeno durante il mio viaggio verso Mistyc Falls, poi una volta arrivata si sarebbe accontentate solo una o due volte al giorno.

   “Billie, sei ancora li?” mi chiede Piper

“si, Piper sono qui. Stai tranquilla. Non vi ho chiamato perché da quando sono arrivata ho sistemato tutte le mie cose in casa! ho appena finito”

“uh, giusto la casa! Tesoro raccontaci com’è la casa di tua nonna? e in buone condizioni?” mi chiede Phoebe, sorrido

“ è ben curata Phoebe! Sembra quasi che qualcuno ci abiti non ostante sia disabitata da anni!”

“sicura? Non è che lo dici solo per farci stare tranquille?” interviene Paige  apprensiva

“no, Paige da quando nonna è morta la mamma ha incaricato una sua amica affinché provvedesse alle cure del giardino e della casa. è fidati il giardino è una meraviglia e la casa è tirata a lucido!  L’unico posto che non è tirato a lucido, è la soffitta. Ma ha i minuti contati domani me ne occuperò ho intenzione di mettere là tutti i miei libri di magia.  sul serio ragazze potete stare tranquille!” le rassicuro mentre prendo un tegame.

“Siamo solo preoccupate per te. Insomma sappiamo che sai badare a te stessa tesoro. E che ti volgiamo bene. Hai vissuto qui con noi per un anno e ormai ti consideriamo come una sorella!”

“lo so, Piper anch’io vi voglio bene. E vi ringrazio per tutto ciò che avete fatto per me fino ad ora. Ma cerca di capire ho solo bisogno di stare un po’ lontana da S. Francisco, non da voi.  E poi non starò qui per sempre  anche se non vivo a S. Francisco non romperemo i contatti….”  Le ricordo  e continuo

“vi devo molto è non sono andati via  per  sfuggire da voi!”

“lo so! Ma stai fuggendo da te stessa e da ciò che sei!” mi fa notare lei con tono dolce Phebe.

“ e billie per esperienza personale non  è fuggendo da ciò che sei…” iniza Piper che

“ ciò che sono mi ha reso orfana, Piper! E vivere a S. Francisco mi ricorda che se è accaduto ciò che è accaduto e a causa mia!” dico  finalmente sono riuscita nel dirlo ad alta voce

“ma non dire idiozie. Billie, tu non hai colpa!” esclama Paige con tono indignato e continua

“nessuno ha colpa. Purtroppo la Triade ha avuto quindici anni di tempo per rendere Christy ciò che è stata, tu hai fatto del tuo meglio. Tutti noi abbiamo cercata di salvarla. Non è colpa tua, non è colpa di nessuno…”
 
“può darsi. Ma per momento è qui che voglio vivere! È qui  che sono nata, come mia madre e mia nonna.  Voglio vivere qui almeno per qualche tempo. È qui che mia madre è cresciuta ed è qui che ha iniziato a lavorare come maestra d’asilo. A proposito lo sapete che lavorerò allo stesso asilo dove mamma ha iniziato la sua carriera?”  

“siamo contente per te, tesoro. Ma non è vivendo laggiù che cesserai di essere una strega, lo sai vero?” mi chiede Piper in tono ovvio.

“certo, sono ciò che sono e lo sarò per sempre. Ma al momento preferisco far finta di non esserlo. Ovviamente a meno che  non appaia dal nulla qualche demone e allora vi assicuro che tornerò ad essere la strega di sempre e lo eliminerò. Ma fino ad allora  non voglio essere una strega…

“ ma una ventiseienne normale!” concludono per me all’unisono le sorelle

“d’accordo!” inizia Phoebe dopo vari secondi silenzio e poi continua

“che programmi ha per questa sera la nostra ragazza normale?”

“nulla di che”!” annuncio

“come sarebbe? Una normale ventiseienne non ha programmi per il fine settimana?” mi chiede  Paige con tono deluso

“ho trascorso l’intera giornata nel sistemare le miei cose Paige. Ho appena terminato. Proprio per questo non voglio uscire. Cenerò, farò una lunga doccia rilassante e poi andrò a dormire, ma domani mattina devo andare a trovare lo sceriffo Forbes…”

“perché? Cos’è successo? Non avevi detto che andava tutto bene?” mi chiede Piper

“Piper lo sceriffo Forbes  era la migliore amica di mia mamma. E in  oltre, è la donna a cui mamma ha dato l’incarico di occuparsi della casa negli ultimi dieci anni. Aggiungi pure il fatto che è la mia madrina!”  le tranquillizzo  e continuo in tono ovvio:

“quindi una mia visita è d’obbligo!”.
 
Resto al telefono con le sorelle per un buona ora, dopo di che preparo la cena.
 
Spero che vi piaccia a presto,
Melody Potter
  
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