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Autore: _Umi_    13/03/2005    6 recensioni
Cosa può mai succdere nei pensieri di una Saylor dopo una battaglia? é la mia prima ff..quindi siate clementi e recensite!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco qui il capitolo dieci, ovvero l’ultimo

Ed ecco qui il capitolo dieci, ovvero l’ultimo.

Tiriamo tutti i fili della ragnatela…

Buona lettura!!

_Umi_

 

 

 

 

Cap. 10

 

 

-Avete visto la fioritura?- aveva chiesto con voce malinconica Bunny.

-Sì, quest’anno i fiori di ciliegio sono stupendi.- esordì Amy, pensando che a Morea sarebbero piaciuti.

-No, non intendevo dire questo.- precisò Bunny concentrandosi su di un ramo. Si erano ritrovate tutte al tempio di Rea, tutte tranne una. Era passato un mese dalla sepoltura di Morea, e le ragazze non avevano ancora superato lo shock di averla persa. Così. Senza neanche poter far nulla. –Volevo dire, se potete vedere quel che hanno in più i fiori quest’anno…- continuò sfiorando un bocciolo che era caduto in terra la buffa ragazza con i codini. Ora rappresentava tutto tranne la gioia di vivere, che tanto la dominava.

-Cosa intendi dire Bunny?- le chiese Marta.

Sentiva ancora il rimorso pulsarle dentro ogni volta che guardava le sue amiche. In un certo senso le ferite che avevano riportato, erano state inflitte anche da lei. Si pentì amaramente della domanda che aveva fatto; perché Bunny, che fino ad ora dava le spalle al gruppetto, si girò porgendole uno sguardo vuoto, senza espressione. Uno sguardo terribile, che fece ripiombare Marta nel silenzio totale e nel pentimento.

-Il colore… è più rosso che rosa. Rosso di sangue.- disse rivoltandosi verso gli alberi di ciliegio.

-Nonostante il rosso, a lei sarebbero piaciuti.- esordì in fine allontanandosi dal tempio e dirigendosi verso casa sua.

 

 

 

 

 

 

“Del resto te l’avevo promesso… Si ti avevo promesso che in un modo o nell’altro sarei rimasto con te…” Su questo tono procedevano i pensieri di Moran. Era seduto nell’ultima cabina del treno, destinazione: casa.

Nella mano stringeva la fotografia che raffigurava la sua Morea, sorrideva, era contenta.

“Ti avevo promesso che non ti avrei più lasciata. Purtroppo non posso starti accanto. Ma non ripeterò lo stesso errore. Stavolta aspetterò il momento giusto. Quando avrai bisogno di me, io ci sarò. Perché un giorno o l’altro, staremo di nuovo insieme, uno accanto all’altro e saremo felici. Perché un giorno tornerai.”

Guardò la foto, Bunny una delle sue amiche l’aveva chiamato qualche settimana prima. E gli aveva detto quello che più non voleva sentire. La sua Morea era morta. Morta per sempre…

Ma poi un giorno, stava vagando senza meta per la città e…

“Non posso starti accanto, ma posso seguirti. Perché non so niente di questa faccenda, ma so che dove ci sei tu c’è casa mia. Perciò ti seguirò ovunque tu andrai.”

Terminò così di pensare al passato, ciò che lo aspettava era un incognita. Non sapeva neanche dove stava andando. Ma una cosa la sapeva doveva andare dove c’era lei, alzò lo sguardo dirigendolo poco più avanti. E lei era lì.

 

 

 

 

 

-Non ti preoccupare, ora andrà tutto bene. L’importante è che stiamo insieme. Io e te. Noi.-

-Si, hai ragione. L’importante è che NOI rimaniamo insieme.- ripeté in trance l’altra.

-Adesso tutto deve tornare come prima. Dobbiamo riposare un po’ prima di tornare…- continuò la prima, ormai l’aveva in pugno.

-Tornare dove?- chiese il fantoccio tra le mani del burattinaio.

-A casa, Morea. Poi noi torneremo a casa. Ritorneremo, e allora saremo felici.- continuò Jupiter. Era stato difficile superare l’esplosione, ma Morea aveva esitato un secondo. E quel secondo le era bastato per riunirsi a lei.

Si, erano molto deboli… ma almeno non erano morte. Sarebbero tornate, e allora avrebbero avuto la loro vendetta.

Sapeva che quello stupido essere umano le stava seguendo, poco male. Le avrebbe aiutate in futuro. L’amore e la stupidità umana sono due cose pericolose. E lei le avrebbe sfruttate a pieno.

-Si… torneremo… NOI. NOI torneremo a casa e saremo felici.- esordì Morea, ormai era in totale potere di Jupiter. Non sarebbe mai più riuscita a liberarsi di lei. Ormai erano un NOI.

 

 

 

 

 

Nello stesso istante, lo stesso pensiero, balenò nelle menti di tre persone diverse: Bunny, Moran e Jupiter.

“Morea tornerà… e allora saremo felici.”

 

 

 

The end.

 

 

 

Allora??? Vi è piaciuta???? Dai ormai è finita e mi posso concentrare su Lettera ad un amore mai nato.

Spero di avervi fatto intuire la malinconia del momento.

Fatemi sapere.

GRAZIE MILLE A TUTTI QUELLI CHE MI HANNO SEGUITO E/O RECENSITO!!!!

Senza di voi non l’avrei mai finita….

Grazie ancora!!!

Smack!!!

 

_Umi_

  
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