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Autore: LuxITD    27/12/2015    1 recensioni
Elisa&Lorenzo.
La storia di un..qualcosa di più...il destino li aiuterà?
Scopriamolo,una tentazione,di sicuro,non è.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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“Lasciala stare…prenditela con me se vuoi,lei non c’entra”
 
“Ah,bene,la difendi pure.Questa signorina…è sempre stata la tua più grande debolezza”

Era stata travolta da un treno o cosa?Due occhi guardavano ogni centimetro del corpo di Elisa…un toro con un telo rosso davanti agli occhi sarebbe stato molto più tranquillo.

“Cosa ci fa lei qui?E soprattuto mezza svestita?”

In quel momento non gli importava di quella donna,di quello che aveva visto e di come fosse vestita Elisa ma solo di come stesse quella guancia che subito si era arrossata e stava iniziando a gonfiarsi,ma come si era permessa?Poteva capire la rabbia ma avrebbe potuto e dovuto sfogarsi su di lui.

“Ti fa male?”

“Mi raccomando eh,assicurati che stia bene,non sia mai che abbia una frattura allo zigomo o un capello spezzato eh”

Ecco,questa era Gioia,la donna più odiosa che esistesse al mondo,con la voce più stridula e fastidiosa che avesse mai sentito,un mix di acidità e apparenza,di sorrisi falsi e occhioni languidi,lunghi capelli biondi,bella ma forse non abbastanza,la sua anima non aveva la stessa beltà dell’aspetto esteriore.
Se il suo sguardo avesse potuto trafiggere il suo cuore l’avrebbe già fatto,probabilmente,eppure Elisa voleva incenerirla con gli occhi,anche se la sua mente cercava qualcosa di più doloroso e duraturo…ridurla in polvere era troppo semplice.Non le faceva nemmeno male la guancia,aveva paura,ma non per lei,si sapeva benissimo difendere da sola,era furente.
Lorenzo mise un indice sotto il mento di Elisa per far in modo che lo guardasse e appena i loro occhi si incatenarono le lasciò una delicata carezza sulla guancia gonfia.

“Vado a prendere del ghiaccio,stai tranquilla,passa tutto.”

Le ultime due parole gliele sussurrò all’orecchio,perchè non si riferiva solo allo zigomo…

“Gioia puoi venire con me un secondo?”

“Certo che si,sono tua moglie…forse però hai paura di lasciarmi da sola con…questa qui eh?”

“Si chiama Elisa e lo sai benissimo”

“Si,certo,certo,la tua cara e piccola Elisa,la donzella che deve essere salvata dal fiero cavaliere,si,si,guai a chiamarla “questa qui” in tua presenza”

“Guai a prescindere,nessuno può permettersi di chiamarmi così”

“Ah,la signorinella ha anche la lingua e la sa utilizzare per parlare?Una scoperta notevole,dovrei dire,ma non mi scalfisce minimamente”

“La scoperta forse no,ma le mie parole lo faranno,purtroppo per te,ma stasera non sei di mio interesse,ops dimenticavo,te non lo sei mai”

“Ma come ti permetti…ma l’hai sentita?Loren…”

Si volta e le parole le muoiono in gola,qualcuno nella stanza stava sghignazzando e guardando con ammirazione la sua piccola grande leonessa,niente e nessuno la può fermare.

“E’ divertente?Questa piccola impicciona si prende gioco di me così spudoratamente e tu non dici niente?Ma che razza di uomo sei eh?Me lo spieghi?”

“Se vuoi te lo dico io…tanto la sua anima è qualcosa che ho già esplorato e apprezzato,così come la sua mente”

“Il tuo parere non mi riguarda,se permetti è mio marito,lo conosco meglio di chiunque altro”

“Tutto da dimostrare,sono una buona osservatrice e indagatrice e ogni minima prova mi porta a formulare un altro tipo di ipotesi”

“Non vi vedete da mesi,non puoi sapere quello che so io.Siete amici,solo amici.”

Alla parola amici,Lorenzo ed Elisa sentirono una scossa proveniente dalle ossa e si cercarono con gli occhi e una scarica elettrica si generò.Amici?Loro due potevano essere tutto ma non amici,o almeno non solo amici,erano complici,si conoscevano bene,si piacevano,si cercavano con lo sguardo,si attraevano e si respingevano,uno scappava e l’altra lo rincorreva,un mordi e fuggi faticoso,estenuante ma estremamente meraviglioso,a cui nessuno dei due riusciva e voleva fare a meno,si volevano e c’era poco da fare,ormai era così e se n’era resa conto anche Gioia,nonostante lo negasse con tutte le sue forze.

“Terra chiama Lorenzo”

Era completamente tra le nuvole,guardava Elisa e sorrideva,in quel momento,come sempre,gli interessava che lei stesse bene e vedeva che era stanca,aveva bisogno di dormire e con lui accanto…lo sapevano tutti che se non dormiva diventava una vipera molto ma molto velenosa.La voce di Gioia gli arrivava ovattata,alterata.Quei due si parlavano guardandosi,studiandosi,non serviva nemmeno aprir la bocca,era superfluo,tutto intorno a loro lo era.Anche sua moglie.
Ebbero entrambi un dejavu,lo stesso e scoppiarono a ridere insieme come due bambini.

“Adesso ti ci metti anche te Lorè?Ah bene molto bene,ho sposato un bambino ingenuo e capriccioso.Dimenticavo anche immaturo e completamente folle”

“E menomale che è riuscito a rimanere folle e ingenuo stando accanto a te”

Da quanto tempo si tratteneva eh?Ormai aveva perso il conto,le sue amiche lo sapevano molto bene e a vederla stare male non ce la facevano più,si rifiutavano di sentirla arrabbiata,stufa,delusa,amareggiata ma sempre completamente,irrimediabilmente e profusamente innamorata.Ed ora era arrivato il momento della verità,se quella donna era così non poteva far altro che sbatterglielo in faccia,ma non l’avrebbe mai fatto davanti a lui,si sarebbe fatta un taglio corto e liscio pur di non vederlo soffire.

“Lorenzo,non ti preoccupare,vai pure di là,io resto qui,seduta.”

L’uomo lanciò un’occhiataccia a Gioia e sparì dietro a quel muro bianco.

“Che razza di uomo è?Ma seriamente è uscita una tale stupidaggine dalla tua bocca?Eh ok che ti conosco,ma arrivi a tanto?”

“Ragazzina,io dovrei sorbirmi la morale da te?Oh santo cielo”

“Punto primo,tu ragazzina non mi ci chiami,punto secondo,in mia presenza non dirai un’altra parola fuori posto riguardo Lorenzo,chiaro?”

“Oh Oh,qualcuno si sta arrabbiando”

“Io non mi arrabbio,mi infurio,tutta un’altra cosa”

“Dovrei aver paura,forse?

“Fammici pensare…ehm….no”

“Cominciamo a ragionare,ragazzina”

“Ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo e no,non forse,sicuramente dovresti aver paura”

“Scommetto che lui ti chiama così,per questo io non posso e ti fa infuriare”

“Ma lui può,tu no,cara”

“Che sfacciata,ma dal tuo abbigliamento già si era capito…”

Elisa si guardò le gambe nude e le incrociò.Almeno aveva avuto il lampo di genio di non lasciarla sbottonata,ma le si leggeva in faccia che stava per accadere qualcosa in quella stanza.Tutti gli indizi c’erano…labbra gonfie e arrossate,guance rosse,capelli scompigliati,occhi dilatati che brillavano,anche un sordo avrebbe sentito i campanelli d’allarme,allarme sonoro rumoroso,peggio di quello che si sente quando c’è un incendio o una fuga di gas o una calamità naturale…e lì stava per incendiarsi tutto,stavano per prendere fuoco pure loro due e per il terremoto,beh per quello mancava davvero un niente.Pensandoci bene,il cielo fuori s’era già riversato sul suolo,su quella casa e su di loro…
Ma a lei non interessava di essere con solo la sua camicia addosso,anzi,si sentiva orgogliosa e gli occhi di Gioia la rendevano ancora più fiera.

“In effetti è proprio comoda questa camicia-disse facendo un giro su se stessa-ed è fresca,profumata,mi fa sentire a casa e mi sta proprio bene,non trovi?Sembra fatta apposta per me,oltre che per lui.”

Un suono secco e deciso rimbombò per tutta la stanza.

Lorenzo lo sentì dalla cucina,perché in realtà non si era allontanato nemmeno un momento da quel muro,non avrebbe potuto il suo cuore glielo impediva.

“Tu solo questo sai fare,le scenate,urli,strattoni,ti arrabbi,fai la matta e ti sfoghi su chi non ha colpa”

“Parla l’innocentina”

“Non farmi ridere,per piacere,sai com’è due schiaffi sullo stesso zigomo si sentono”

“Non ti chiederò scusa,è il minimo,t’ho trovato in casa con mio marito,con la sua camicia addosso,completamente sbottonata,entrambi palesemente su di giri e con i capelli arruffati…non sono nata ieri sai?”

“Nemmeno io e so quello che faccio”

“Ah si…beh io non voglio nemmeno sapere cosa stavi,stavate per fare,ma quello lì è mio marito,mettitelo in testa e tienilo a mente”

“Lo so benissimo ma…non si può scegliere chi amare,succede senza che ci si possa fare nulla”

“Non hai proprio ritegno,come osi solo usare la parola amore nei confronti di Lorenzo?”

“Oso,eccome se oso,l’ho sempre fatto nella mia vita e lo farò sempre,fino all’ultimo dei miei giorni,anche esalando l’ultimo respiro”

“Che razza di uomo è?...vediamo...E’ l’uomo più bello che abbia mai incontrato,colui che ti rapisce con un solo sguardo,che ti fa battere il cuore più velocemente,che ti parla e ti fa dimenticare il mondo.Ti capisce come nessuno sarebbe in grado di fare.E’ carismatico,affascinante,comunica solo con gli occhi,è intrigante,è tutto quello che una donna desidererebbe.Ha tanti difetti come tutti ma lo amo anche per questo. La vuole sempre vinta lui.Ma non ne parlerò con te perché è l’uomo più straordinario che io conosca.Devi rimangiarti quello che hai detto,perché lui non se lo merita.Tu vuoi solo i petali io voglio la rosa rossa con tutte le spine.                       E’ genuino,generoso,amorevole,affettuoso,dolce e tenero come quasi nessuno sulla faccia della Terra.Mi fa stare bene,sarà anche difficile d’accettare ma è la verità e prima o poi dovevi sentirla anche te.E’ un grandissimo testardo,è proprio cocciuto certe volte e spesso fa finta di non capire.I suoi silenzi sono la cosa che più mi fa uscire pazza perché prenderei la porta e lo tirerei per le orecchie alla velocità della luce.Tu non puoi nemmeno avere un’idea di cosa significhi stare lontana da lui,vederlo fuggire perché è spaventato da quello che sente,perché gli potrebbe incasinare la vita,perché gli sconvolgerebbe tutti i piani…sai cosa vuol dire amare una persona per anni interi senza poterglielo dire apertamente?O senza fare ciò che due persone innamorate dovrebbero fare?E forse in realtà non so nemmeno se lui sia innamorato o no,ma il mio cuore è incosciente e vuole insistire.E’ l’uomo che mi difende da ogni cosa,se sta male lo sento dentro e soffro anche io,è sempre insieme a me nei miei pensieri e nei mie ricordi.Non mi interessa cosa potrebbe pensare la gente,che mi prendessero pure per folle ma lo sono,lo sarò sempre e lui lo sa e quando ci sono io è felice,si vede che lo faccio stare bene,che con me è a suo agio,nonostante si scotti ogni volta che lo saluto o che mi avvicino.Ci si scotta con il fuoco,io sono già completamente bruciata ma non mi importa,sulla pelle è una cosa che fa emozionare e spero che a lui arrivi anche solo una minima parte di quello che provo io quando c’è lui intorno a me o anche quando non c’è.Non mi interessa di nulla,se sta bene,sto bene anche io.Voglio solo che sia felice.Mi basta questo.Questo è il vero amore,che ti piaccia o no.Non ti permettere mai più di dire una cosa del genere o te la dovrai vedere con me.Perchè lui è un uomo che ti sconvolge senza nemmeno rendersene conto,ti prende e ti porta via,TI PRENDE DENTRO.”

Non si era mai sentita così piccola davanti ad una che aveva molti anni in meno di lei,ma in quel momento ogni parola le sembrava superflua.

“E ora fammi il piacere di andartene,ha bisogno di tranquillità e,soprattutto di dormire,e anche io…fallo per lui,per l’uomo che ami,che dici di amare”

Una lacrima le scivolò sul viso,prese la borsa che aveva lasciato a terra,aprì la porta e se ne andò,non prima di aver detto una cosa,un’ultima lama conficcata nei muri di quella stanza.

“E’ mio marito e resterà con me,nonostante il tuo grande amore,nonostante tutto,mi dispiace ma dovrà scegliere,la tua amicizia o il nostro matrimonio”

“Non lo mettere davanti a questa scelta,ad una sofferenza inutile…tanto io so cosa deciderebbe…e non smetterò mai di combattere per lui,mai,ci siamo capite?”

“Staremo a vedere,alla prossima,ragazzina”

Tirò un sospiro di sollievo e si massaggiò la guancia,le faceva male alla fine,ma nessun dolore poteva superare la leggerezza che sentiva ora nel suo cuore e sulla bocca dello stomaco.
Qualcuno avevo gli occhi lucidi e le lacrime che scendevano copiose sul viso.Era la più bella dichiarazione che avesse mai sentito e il suo cuore batteva molto più forte di prima.Non riuscì a trattenere i singhiozzi che arrivarono rapidamente alle orecchie di Elisa.

“Perché stai piangendo?”

“No,io non stavo piangendo,stavo pensando a te,in realtà”

“A me?Ma se sono qui”

“Appunto,vorrei che fossi sempre qui,di notte quando dormo,quando non dormo e quando mi sveglio dopo un brutto sogno”

“Oh..”-si stava quasi per commuovere,la corazza con lui non aveva motivo di esistere.

“Ti fa male?”

“No,sei con me,non sento nessun dolore”

“Un secondo schiaffo,questa davvero non gliela perdono”

Un piccolo bacio sulla guancia e un sospiro un po’ troppo pesante.

"Tu sei e sarai sempre la mia piccola,quella che non vorrei mai stesse male,quella che proteggo da tutti e per cui litigherei con tutti...ti ricordi no?!"

Elisa annuì con il capo.

"Cosa farei senza questa testona di ricci eh?"

Disse giocando con uno di quei boccoli ribelli.  

“Ci tengo davvero tanto a te,non dimenticarlo mai,ragazzina”

“Shhh,avremo tempo per parlare”

“Devi dormire,hai bisogno di riposo e di ghiaccio su questo gonfiore”

“No,ho bisogno che mi abbracci”

L’accolse tra le braccia come se fosse un cucciolo indefeso,era una leonessa quando voleva,ma era pur sempre la sua piccola che aveva bisogno di affetto,che non le avrebbe negato nemmeno sotto tortura.

“Ti devo dire una cosa”

“Dopo,disse appoggiandosi sul suo petto.

“Ora”

"So cosa dovresti smettere di fare ora"

"Ah si?"

"Si biondo"

Scoppiò a ridere.

"Per una volta che mi esprimo,lasciami fare"

Un occhiolino che di malizioso aveva tutto.

"Sai ti volevo raccontare una cosa..."

In un secondo si ritrovò spalle al muro.
Labbra che si avventavano sulle sue ad una velocità allucinante,quasi irreale.

"T'ho detto di smetterla"

"...non ti ricordavo così...irruenta"

"Non mi pare di averti mai baciato..."

"...nei miei sogni...si"

Un sorriso si increspò sulle labbra di Elisa...non ci credeva quasi.

“Quello che hai detto prima a Gioia…”

“Shhhhh”-lo zittì con un bacio,una cosa che avrebbe voluto fare da anni e anni e finalmente poteva farlo.

Poteva avere vari risvolti quella notte,quelle poche ore che rimanevano prima che il sole sorgesse e la luna sparisse.
La camicia che scivola a terra e mani troppo curiose che scorrono sulla pelle bianca illuminata dalle stelle e dalla luna.
…poteva essere la loro notte.

“Quello che so e che vorrei sta dentro tutte le cose che sei”
 




Angolo autrice:
*Toc toc* ci siete ancora? Scusatemi per il ritardo ma tra feste,studio,casini vari non sono riuscita a postare prima.Spero che sia di vostro gradimento e vi auguro buone feste ancora.            I.
  
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