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Autore: malice    28/12/2015    5 recensioni
Nell'universo privato dei propri fantasmi, nessuno di loro è ciò che gli altri pensano.
La vita di Kaito Kuroba vista da tutte le persone che gli stanno attorno, come lo vedono, lo vivono, i dubbi e segreti intuiti.
Genere: Demenziale, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Usciti dalla stazione di polizia si avviarono verso l'auto.

Hakuba strattonava Kaito lungo il marciapiede verso il parcheggio, non riusciva a capire cosa provava: era arrabbiato, spaventato, deluso, stanco, ecc..

Sentirsi chiamare dalla polizia ed essere avvisato che Kuroba-kun era alla centrale gli aveva fatto perdere un colpo, ma vederlo così ferito lo aveva sconvolto.

Non c'è l'aveva con l'agente Sato per non avergli riferito subito delle ferite .

 

<< Hakuba!....>>

 

Ma era stato stupido anche lui a non informarsi sui fatti e a farsi prendere dal panico, tutta colpa di Akako e della sua profezia sulla rapina di 3 settimane fa di Kaito kid, quella donna non era una strega, ma un merlo del malaugurio!

 

Flash

<< Hakuba-kun posso parlarti? >> Akako si avvicinò al banco di Saguru in maniera molto fluida e discreta.

<< Certo!? >>

<< Lo sai che stasera Kaitou Kid colpirà il museo nazionale di Tokyo per rubare il diamante “Elpis”? >>

<< Si lo so, infatti sarò anche io stasera al museo e catturerò Kaitou kid! >>

Akako si fece scura in volto e iniziò a tremare lievemente e Hakuba se ne accorse.

 

<< Akako!? >> Saguru allungò e le prese le mani

<< Ti prego Hakuba-kun proteggilo! Ieri sera ho consultato Lucifero... non.. non ho capito molto questa volta... ma mi ha profetizzato che questa volta sarà l'ultima per Kaitou Kid e la causa della sua fine sarà “il vaso di Pandora”...>>

Ad Saguru si rizzarono i peli delle braccia.

<< Ne hai parlato con Kuroba? >>

<< Si, ma di solito non mi ascolta o fa finta di non capire sorridendo beffardamente, ma questa volta...

<< Questa volta? >>

Akako ingoiò la saliva nervosamente

<< Questa volta ha sorriso sinceramente e mi ha ringraziato. Sembrava così sollevato alla notizia. Mi ha fatto paura. Sono preoccupata per lui! >>

<< Akako non sei la sola ad essere preoccupata, ormai è da una settimana a questa parte che si comporta in maniera strana. Comunque non preoccuparti stasera lo terrò d'occhio. >>

 

fine flash

 

Hakuba sentiva ancora i brividi di paura lungo la schiena

<< Hakuba!... ahi!... Bastard Hakuba lasciami! >>

 

Kaito fece resistenza alla sua presa e questo lo riscosse dai suoi pensieri. Si volse verso Kaito che lo guardava in maniera interrogativa.

 

<< Si può sapere perché mi strattoni in questa maniera? Non sono un sacco di patate! Che ti è preso!? >>

 

<< Che mi è preso! A me lo vieni a dire, razza di cretino che non sei altro! Ormai è da un mese che ti comporti in maniera strana e ora ti devo venire a ripescare persino in centrale di polizia! >>

<< Wyaaaa! Se ti dava così fastidio potevi anche rifiutare baka! >>

<< Ovvio che non potevo! Sono un galantuomo che non lascia i ragazzini tremanti in difficoltà. >>

<< Cosa! Non sono un ragazzino treman... ah! >>

Kaito si prende la mano destra e se la porta al petto.

<< Kuroba-kun! >>

<< Sto bene, è solo una leggera fitta. >>

<< Dai vieni ti accompagno a casa. >>

 

Arrivati al parcheggio videro facilmente la governante Hakuba e l'auto.

Hakuba fece un cenno di saluto e arrivati all'auto aprì lo sportello posteriore per poi guardare Kaito.

Lui dapprima lo guardò interrogativo e poi in maniera beffarda.

<< Ohi! Non sono mica una donzella a cui aprire lo sportello!>>

<< Baka! Sei ferito e volevo solo farti una cortesia, ma visto che la pensi cosi... >>

Hakuba stizzito, con un colpo secco richiuse lo sportello e salì dalla parte opposta nei sedili posteriori.

<< mph! >> Kaito cercò di trattenere il riso, si vedeva che gli piaceva fargli perdere le staffe.

 

Saliti in macchina e partiti Hakuba si volse vero Kaito che guardava fuori dal finestrino perso nei suoi pensieri, doveva ammettere di aver sempre ammirato la sua bellezza, i lineamenti puliti, il corpo snello ma non magro, una muscolatura soda ed elastica, proprio come un gatto selvatico, inoltre era estremamente intelligente, specializzato nelle materie scientifiche e matematiche, anche se teneva poca concentrazione e si distraeva facilmente. Invidiava la sua semplicità che aveva nel parlare con la gente, sopratutto le donne e il fatto che non si prende mai troppo sul serio, sempre pronto a far ridere e a ridere con quella risata scanzonatoria da piccolo bulletto, ma quello che lo aveva sempre attratto... anzi no, incuriosito... erano i suoi occhi.

Occhi blu oltremare penetranti e tristi, come se la sua vita fosse sempre stata segnata dal dolore perpetuo, che cozzava col sorriso perennemente stampato in faccia.

Aveva già visto occhi come i suoi in un altro ragazzo di Tokyo ma non erano altrettanto misteriosi e profondi psicologicamente.

Kaito Kuroba è un enigma a cui non ho ancora trovato la soluzione,un magnifico giocatore di scacchi che è sempre 3 mosse avanti con una faccia da poker degna di un professionista.

In fin dei conti lui era Kaitou Kid! Ne era sicuro, anche se non aveva prove in mano.

Hakuba venne interrotto dai suoi pensieri quando la sua attenzione venne attirata non solo dalla mano ferita che aveva un lieve tremolio ma anche dallo sguardo triste e stanco.

 

<< Kuroba-kun! Ti va di raccontarmi che ti è successo? >>

Kaito appoggiò il mento sulla mano sinistra e volse lo sguardo verso Saguru.

 

<< Niente di particolare, solo una rapina alla sala da bigliardo di un amico di famiglia. Il classico posto sbagliato al momento sbagliato, ma tu sarai già informato sulla vicenda presumo. >>

sinceramente Saguru non era riuscito ad informarsi sulla dinamica dei fatti, ma il suo istinto di detective gli stava dicendo che era una bugia.

<< E che ci facevi in una sala da bigliardo? >>

<< Sono andato a trovare un amico di famiglia. >>

Sta mentendo!

 

Saguru si avvicinò a Kaito per non farsi sentire dalla governante e anche Kaito gli si avvicinò.

<< Uff!... Kaito ormai ti conosco da un po' e so che stai mentendo. Ho l'impressione che c'entri Kaitou Kid, ma come al solito non ho prove a mio favore. >>

<< Te lo detto, non sono Kaitou Kid! >> entrambi si risederono composti.

Hakuba ne era convinto di quello che diceva e il sorrisetto mal celato di Kaito ne era una conferma.

<< Comunque ti fa molto male la mano? Come ti hanno ferito? >>

Kaito lo guardò e poi la mano, sfiorando il bendaggio lievemente.

<< Non mi fa molto male a parte qualche fitta, quelli del pronto soccorso mi hanno dato degli antidolorifici stamattina. L'aggressore mi ha accoltellato la mano per bloccarmela al pavimento, ma per fortuna non ha lesionato ne tendini o ossa.>>

<< ...un vero professionista! >> Kaito sussurò l'ultima frase soprappensiero, per poi tornare a guardare fuori dal finestrino, ma Saguru la sentì lo stesso.

Ora più che mai aveva la sensazione che Kaito fosse nei guai, che questa “tentata rapina” nascondesse di più, che il comportamento anomalo, nervoso e riservato di Kaito dell'ultimo mese fosse sospettoso e voleva aiutarlo, ma come fare se lui non si apriva.

 

 

Arrivati davanti alla casa Kuroba, Kaito istintivamente cercò di aprire la portiera ma con la fasciatura non ci riuscì, allora Saguru gli appoggiò una mano sul braccio e Kaito si volse.

<< Aspetta! >>

Detto ciò Saguru scese dall'auto e andò ad aprire lo sportello di Kaito che sbuffò divertito e restò li a fissarlo con un sorrisetto

<< Che c'è!? >>

<< Visto che ti ostini a trattarmi come una donzella, almeno offrimi la mano per scendere! >>

Saguru lo guardò storto. Quando ci si metteva sapeva essere davvero irritante, sopratutto ora che si era messo a ridere come uno scemo. Una risatina sommessa scappò alla governante ancora seduta al posto di guida.

<< Ahahahaha! Dovresti vedere la tua faccia! >>

Era irritante, però doveva ammettere che vederlo ridere così lo faceva sentire più tranquillo.

 

<< Hakuba-kun! >>

Saguru si girò e vide avvicinarsi l'ispettore Nakamori proveniente dal vicolo.

<< Ispettore Nakamori! Che ci fa qui!?>>

<< Ci abito! Vedi è proprio la casa qui affianco... >> Dicendo così l'ispettore indicò proprio la casa affianco a quella di Kuroba << .. e tu come mai da queste parti? >>

<< bhè ecco!..>>

<< Nakamori-san è colpa mia! .. >> In quell'istante entrambi si voltarono verso l'interno della macchina <<... Ho chiesto ad Hakuba se poteva accompagnarmi a casa. >>

<< Kaito-kun! … ma.. ma cosa ti è successo!? Quello è sangue! Sei ferito!?>>

<< Nakamori stia calmo! Sto bene, solo un po' stanco. >> Kaito scese dall'auto appoggiandosi al veicolo.

<< Sei sicuro Kaito-kun? >>

<< Si, vedrà che un bel bagno caldo, un po' di riposo e tornerò come nuovo! >> così dicendo si avviò verso l'ingresso.

Saguru pensò che aveva proprio una grossa faccia tosta, oltre ad essere uno stronzo fuori misura. Sapeva che era amico di Aoko, la figlia dell'ispettore che cerca di catturare Kaitou Kid, ma che fosse anche il suo vicino di casa. Non se lo aspettava questo suo lato doppiogiochista, senza contare che l'ispettore era seriamente preoccupato per lui.

 

<< Ispettore, posso chiederle come mai.... >>

<< Ma che...!!! >> La voce sorpresa di Kaito attirò l'attenzione dei presenti che preoccupati si avviarono all'interno della casa.

<< Kaito-kun che succede! >>Nakamori entrato si trovò Kaito in piedi davanti alla porta della sala completamente sconvolto.

 

  
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